2 ottobre 2021

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 262 dell'1 Ottobre 2021


 Venerdì, 01 Ottobre 2021

Forza Francesco
Vimercate, la mia città, ha conosciuto in passato esperienze amministrative diverse, frutto di soluzioni politiche spesso rivelatrici di tendenze più generali. Fu così a metà degli anni settanta del secolo scorso, con la breve prova di un’alleanza di sinistra (PCI-PSI), cui seguì negli anni ottanta l’incontro DC-PCI in una delle prime giunte cosiddette anomale. Negli anni novanta toccò alla Lega proporsi come nuovo fenomeno per lasciare presto spazio ai venti anni del centrosinistra (e dei Brambilla) sulla spinta del neonato Ulivo. Infine è arrivata la stagione dei cinque stelle, ora prossima al tramonto tanto da far abiurare al ricandidato sindaco uscente quel simbolo che l’aveva portato al successo. C’è quindi attesa per capire se dalle prossime elezioni uscirà l’ennesima novità di un fronte estemporaneo e marcatamente di destra o se, più saggiamente, i cittadini vimercatesi affideranno la guida di Palazzo Trotti a chi meglio rappresenta quel nuovo bisogno di socialità, attenzione all’ambiente, iniziativa pubblica che dalla pandemia è fortemente riemerso. Francesco Cereda è la punta di questo progetto, che interpreta con la freschezza di un giovane carico di entusiasmo e di capacità di ascolto ed iniziativa. La presunta “inesperienza” amministrativa è ben compensata dal poter disporre di un gruppo solido, coeso e ricco di professionalità di cui il PD, il mio partito, è il perno ed al quale non mancherò per quanto possibile di dare una mano.

P.S. : con uguale forza il mio sostegno va ai candidati sindaco del centrosinistra di Arcore, Biassono, Briosco , Desio, Limbiate, Seveso, Varedo, Vedano, Verano. A Milano, certo della vittoria di Beppe Sala, il mio augurio speciale va a Lamberto Bertolè, Diana De Marchi, Angelo Turco ed ai tanti candidati di DEMS nei Municipi.

Se tredici anni vi sembran pochi
La sentenza di condanna in primo grado di Mimmo Lucano mi lascia esterrefatto. Evito le stucchevoli frasi sul necessario rispetto dei giudizi della magistratura (che altro si potrebbe fare?) così come lo scontato rinvio alla lettura delle ‘carte’.

Tuttavia mi preme evidenziare tre aspetti:

1. L’enormità della pena, in presenza di reati (veri o presunti) che non hanno comportato lesioni alle persone coinvolte. O i giudici hanno compiuto un clamoroso errore interpretativo oppure è il codice penale che non funziona.

2. L’assenza di lucro. È acclarato che Lucano non ha tratto alcun beneficio personale dal suo operato, non si è affatto arricchito. Il PM parla di tornaconto politico-elettorale: che l’accoglienza generi consenso politico è già di per sè fatto opinabile, ma che il ricercarlo possa essere alimento di reato è considerazione intollerabile.

3. La solitudine del Sindaco. Torniamo con la mente a quegli anni, alle ondate di sbarchi, all’assenza di politiche comuni, alla ricerca, inevitabile per chi non volesse distogliere lo sguardo, di soluzioni efficaci pur se non del tutto ortodosse. Lucano ha fatto molto di testa sua, pagandone lo scotto anche nelle comunali del 2019 in cui la sua lista è stata sconfitta dalla Lega (altro che tornaconto). C’è molto da riflettere in questa vicenda, mi auguro però che Mimmo non debba pagare da solo per tutti.

In memoria di Pino Motta
Famiglia, Comune, Politica, Bicicletta: sono i quattro punti cardinali all’interno dei quali Pino ha condotto la sua vita Una vita non priva di difficoltà, preoccupazioni, ostacoli fino a quest’ultimo male improvviso, crudele, una salita invalicabile anche per un passista tenace come lui. E’ stata una vita però altrettanto ricca di soddisfazioni, di successi, di riconoscimenti frutto della grande passione, della generosità, della determinazione che Pino ha messo in ogni sua azione. Alla famiglia ha dedicato le sue forze, e nessuno meglio di Marinella e Patrizia lo potrà riconoscere. A noi che lo abbiamo avuto fidato Compagno di tante avventure politiche sta il dovere di ricordarne la figura pubblica. Lo ha chiesto lui, con una telefonata dal letto d’ospedale pochi giorni fa, consapevole che la malattia non gli avrebbe lasciato scampo ma ancora attento e partecipe, e soprattutto fiero di essere stato a servizio della sua comunità e di aver coltivato con coerenza valori di solidarietà, giustizia sociale, legalità. Pino ha avuto incarichi importanti, prima come consigliere comunale, poi assessore ai servizi sociali, ai lavori pubblici, allo sport, infine presidente del consiglio comunale. Li ha svolti con la medesima meticolosità e dedizione con la quale ha contrassegnato la sua presenza nei partiti della sinistra in cui ha militato. Sempre disponibile anche per le attività di semplice manovalanza, che si trattasse di portare i volantini nelle cassette postali battendo palmo a palmo la sua Velasca, di gestire la lotteria alle feste dell’Unità, di mettere il banchetto al mercato o di dare annunci con l’altoparlante dalla sua vecchia auto a gasolio. Non ha mai fatto scelte o assunto iniziative che non fossero motivate dalle sue salde convinzioni: nessun cedimento al mero opportunismo o alla convenienza personale. Pino sapeva bene da che parte stare e tuttavia era un uomo sempre aperto al dialogo con tutti. Uomo saggio proteso alla giusta mediazione, non privilegiava lo scontro ma il dialogo. La saldezza dei principi gli consentiva di non sottrarsi mai al confronto, senza pregiudizi, ed anzi era nella piazza, in mezzo alle opinioni più disparate, che soprattutto si misurava la sua capacità di relazione, di coltivare il necessario legame tra cittadini e palazzo. Ed infine l’allegria, le barzellette del Romeo, lo sguardo positivo, l’amore per quella maglia da cicloamatore vimercatese che ha voluto indossare anche oggi per l’ultimo saluto. Pino aveva qualità ormai sempre più rare ed anche per questo sentiremo molto il vuoto della sua assenza. Al tempo stesso vogliamo però onorarne la memoria con l’impegno di mantenere ancora vive le sue idee e le sue speranze: continueremo a pedalare anche per te Pino, grazie per l’energia che ci hai sempre trasmesso, tu ora riposati ma con Vittorio e Pasquale continuate a guidarci da quel monte lassù.

          

Enrico Brambilla
www.enricobrambilla.it   

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