L'Editoriale Chiedetelo a Machiavelli
"È necessario questa natura saperla bene colorire ed esser gran simulatore e dissimulatore". È una frase del XVIII capitolo del Principe di Machiavelli che pare ispirare l’azione della maggioranza nell'accompagnamento della riforma sanitaria griffata Moratti. Mercoledì scorso, la commissione sanità ha approvato la legge, che ora arriverà all'esame dell’aula del Consiglio regionale il prossimo 10 novembre. Nel frattempo, sta già iniziando l’opera di “coloritura” da parte della maggioranza. La prima mano di colore riguarda la supposta campagna di ascolto da cui deriverebbe la riforma Moratti: il racconto è che tutto ciò che si trova scritto sarebbe il frutto dei suggerimenti di tutti coloro che sono stati ascoltati dalla Giunta e dalla commissione Sanità. La realtà è quella di una legge scritta a tavolino e di un percorso di presunto ascolto che non ha cambiato nulla di quanto già stabilito. D'altronde, il principe deve essere un gran simulatore. Ma non basta: Machiavelli consiglia anche la dissimulazione. Ed ecco anche quella, come ulteriore azione di astuta “coloritura” della legge che viene presentata come finalizzata a migliorare il rapporto con il territorio e a rafforzare il contributo dei sindaci, a valorizzare le professioni sanitarie e restituire centralità ai medici di medicina generale, a sviluppare la prossimità verso i pazienti e dare spazio ad associazioni e terzo settore. Dal nostro punto di vista è un’autentica dissimulazione, o meglio, una mistificazione, perché non si tratta altro che di una ripresa dei temi sottolineati come carenti da noi del PD e da molti addetti ai lavori, trasformati magicamente in punti di forza di una legge che dice tutt'altro. Come è possibile tutto questo? Chiedetelo a Machiavelli. Noi lo spiegheremo dal 10 novembre in Consiglio regionale dove, finalmente, la legge griffata Moratti potrà essere discussa e approfondita. | | |  | |
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| | NO ALLA NON-RIFORMA MORATTI | | Approvata in commissione la revisione della sanità lombarda, ma il Pd in aula darà battaglia |
| | È stata approvata mercoledì scorso in commissione Sanità la revisione della legge sanitaria lombarda. Per il Pd una “non riforma”, contro la quale darà battaglia in aula consiliare dal 10 novembre prossimo. Il testo approvato è rimasto identico a quello della giunta, nonostante oltre cinquecento osservazioni presentate dagli operatori del settore. Il Pd in aula presenterà proposte concrete per riscrivere la legge. |
| | | CAVE: LOMBARDIA SENZA TUTELA | | La nuova legge sulle estrazioni non salvaguarda abbastanza il bene più grande della regione: il suo territorio |
| | Una legge che enuncia principi condivisibili, ma li sacrifica di fronte alle esigenze, legittime ma non si sa quanto prioritarie, degli operatori. Eppure, c’è un bene più grande per la Lombardia e per i lombardi: il territorio, l’ambiente, i parchi, le aree protette. Per questo il gruppo regionale del Pd ha votato contro la nuova legge sulle cave, attesa, ma non abbastanza capace di salvaguardia. Serviva una maggiore attenzione alla riduzione delle quantità di materiale estratto, più coraggio nel dire che si deve cavare di meno, vincoli più espliciti anche in legge. Così, si guarda solo al passato. |
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| VERSO UN ALTRO TIPO DI AGRICOLTURA | | Approvata in aula una legge sulle aree agricole urbane: per il Pd un'idea interessante, ma per una vera rigenerazione urbana ci vogliono più risorse |
| | Martedì in Consiglio regionale è stata approvata all'unanimità la legge sull'agricoltura urbana, periurbana e metropolitana che norma l’introduzione di nuove tecnologie di coltivazione in ambito urbano e che, ispirandosi agli obiettivi per la lotta al cambiamento climatico e alle misure per la ripresa post Covid, affronta i temi della sostenibilità ambientale, della rigenerazione urbana e del risparmio energetico. Per il gruppo Pd, che è riuscito a contribuire inserendo elementi importanti anche relativamente alla pianificazione urbanistica, l’unico neo rimane la norma finanziaria. |
| | | UN VUOTO NORMATIVO DA COLMARE | | Per mettere fine al Far West della logistica ci vogliono regole precise, proprio come propone il Pd |
| | Sono sempre di più, nella nostra regione, i comitati che nascono per combattere i nuovi insediamenti logistici che incombono su migliaia di metri quadrati. Ultimamente, le proteste registrate nelle province di Pavia e Lodi, in particolare nella frazione di Vigonzone e nel comune di Borgo, hanno preoccupato molto anche i piani alti di Palazzo Lombardia. Eppure, basterebbe approvare la proposta di legge del gruppo Pd, che nasce proprio per mettere ordine nella diffusione dei grandi insediamenti di logistica, incentivando il recupero delle aree dismesse e contribuendo a invertire la tendenza. |
| | | FORMARE I LAVORATORI SERVE A LORO E ALL'ECONOMIA | | Investire sulla formazione per garantire occupazione e sostenere i settori produttivi |
| | La richiesta del mondo imprenditoriale lombardo è chiara: per tenere il passo della crescita che ci porterà fuori dalla palude della pandemia occorre che le imprese trovino addetti specializzati, formati per le esigenze dei nostri settori produttivi. La formazione è compito della Regione, purtroppo non adempiuto come si deve, e avere lavoratori senza impiego e posti di lavoro senza candidati è un delitto. La Regione, intanto, si fa bella di 460 milioni dati alle imprese. Peccato che per quattro quinti siano stanziati dal governo e dall'UE. Rimangono 90 milioni di fondi regionali, di cui la gran parte proviene da bandi, sempre per le imprese, che non hanno avuto successo. Insomma, come i carrarmati di Mussolini, che sembravano infiniti perché giravano in tondo intorno all'isolato. |
| | | NUTRIE: ANCORA LA SOLITA SOLFA | | La commissione Agricoltura licenzia un progetto di legge che non risolverà il problema |
| | La commissione Agricoltura ha dato il via, giovedì pomeriggio, al progetto di legge sul contenimento e l’eradicazione della nutria in Lombardia. Si tratta, in realtà, solo di qualche aggiustamento normativo, ma con risorse ridicole. Secondo gli esperti del settore servirebbero almeno 10 milioni di euro nel triennio, invece dei 500 mila euro stanziati che si riveleranno assolutamente inadeguati. |
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UDITE UDITE | | Ascoltate il podcast del gruppo del Pd: l'appuntamento settimanale per scoprire quello che accade nel Consiglio regionale della Lombardia |
| | Tre leggi regionali al setaccio. La settimana appena conclusa consegna alla Lombardia una nuova legge sulle cave, che non tutela le aree verdi, una legge sull'agricoltura periurbana, innovativa ma con risorse per applicarla che restano solo simboliche, e il testo della riforma sanitaria Moratti-Fontana che approderà in aula il 10 novembre e sul quale daremo battaglia. |
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