articolo tratto dal sito http://vpervimercatese.com/
La medaglia di Napolitano a Sulbiate
Sulbiate,
Brianza – “Ancora oggi, non sappiamo dove papà abbia trascorso quei
cinque anni di prigionia”. La storia di Federico Tresoldi ha i contorni
sfumati, come la vecchia foto seppia sui documenti dell’epoca. Partito
per la guerra, catturato dai tedeschi e finito in un campo in Germania.
Riuscì a tornare a casa, Federico Tresoldi, morì nella sua Sulbiate nel
1960. “Ma non ha mai voluto raccontare, come molti altri. Quello che
sappiamo, lo sappiamo da qualche lettera che spedì a nostra madre”,
racconta oggi uno dei due figli, Ernesto. Lunedì, alla memoria di
Federico Tresoldi sarà appuntata una medaglia d’onore concessa dal
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nella cerimonia alla
Prefettura di Monza per la Giornata della Memoria.
Federico
Tresoldi era nato a Sulbiate nel 1914. Quando fu chiamato per la guerra
era il 1940, aveva già una moglie e un figlio piccolo. Dal fronte
sarebbe tornato molti anni dopo. “Dopo l’8 settembre del 1943 fu
catturato e trasferito in Germania”. Dove? “Non lo so di preciso –
racconta il figlio Ernesto – le uniche informazioni che abbiamo vengono
da alcune lettere che scrisse a nostra madre. Ma lì non ci sono
indirizzi, solo numeri, probabilmente perché i luoghi non fossero
identificati. Abbiamo tentato di scoprire dove si trovavano, ma non è
stato possibile. E mio padre di quegli anni non ha mai parlato molto.