13 luglio 2019

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Vento siberiano

Il Burian è un vento gelido che proviene dalla Siberia e porta freddo polare e neve abbondante anche in pianura. Siamo fuori stagione, ma il Burian è arrivato in Lombardia gelando tutti coloro che credevano davvero in una Lega capace di fare l’interesse degli italiani. L’ormai citatissimo Savoini, passato in pochi anni da opinionista juventinissimo a longa manus tesa a Putin, crea più di un imbarazzo a Salvini e sudditi vari che hanno già tentato di scaricarlo, ma il Capitano e i suoi sottufficiali devono spiegazioni all’Italia intera.
Se non difendono gli italiani, figuriamoci i lombardi…
La telenovela autonomia sta facendo perdere le staffe a Fontana, che alza la voce contro il centralismo romano, ma pare ormai rassegnato se non a un naufragio, almeno a una navigazione in alto mare della sospirata e più volte annunciata autonomia. Oltre che le staffe, Fontana rischia di perdere la faccia ed evoca manifestazioni di piazza dei lombardi. Facciamo sommessamente notare che già Maroni fece fatica a portarli alle urne per il referendum, non sappiamo quanta fortuna potrebbe avere l’attuale governatore nel far scendere i lombardi in piazza.
Rimaniamo convinti che l’autonomia possa essere un’opportunità per la Lombardia, ma il teatrino romano a cui stiamo assistendo la sta trasformando in una vera e propria farsa. Al momento ci si potrebbe anche accontentare di un po’ più di autonomia dalla Russia.

Lega: il russiagate di Salvini tocca anche la Regione

Salvini Prima i russi

10 luglio 2019

La FINESTRA di fronte... numero 42

L’uomo che cura le torture. Bisturi contro il Medio Evo

Massimo Del Bene ricostruisce le mani al San Gerardo di Monza. I pazienti sono migranti scappati dagli orrori dei lager libici. Aprirà un centro per le vittime di guerra
di Francesco Battistini - Corriere della Sera.it

Ci pensi spesso? «Sì». Se potessi tornare indietro? «Non so se lo rifarei». Ne valeva la pena? Silenzio. Per chi si chiede se è proprio vero che li torturano, questi migranti. Per chi pensa che la loro sia una pacchia infinita. Per chi butta lì che va beh, alla fine sono loro che se la cercano. Per tutti varrebbe fermarsi un attimo. E guardare le mani di Mohammed D., un ghanese che oggi vive a Como: sfasciate, tagliate, rattrappite. Sono la sua carta d’identità. Dicono più dei suoi documenti, dei racconti, dei 24 anni che porta in faccia. «Vivevo nella zona occidentale del Ghana, una mamma già anziana, quattro fratelli. Non avevo nient’altro. Sono partito nel 2013 e dopo un mese sono entrato in Libia. Non sapevo che ne sarei uscito conciato così…». Un anno e mezzo a Sebha e a Tripoli, il degrado assoluto: «Io non ero un criminale. Però mi hanno messo dentro. E picchiato, tutti i giorni. Le guardie libiche mi prendevano a pietrate le mani. Con un coltello di quelli che si usano per sgozzare gli animali, mi hanno tagliato la destra. Per lasciarmi andare, volevano che la mia famiglia pagasse. Mi sono salvato solo perché sono fuggito. Ho preso un barcone. Sono arrivato in Italia. E ho trovato il Dottore…».

9 luglio 2019

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Applausi e no in Lombardia

Un lungo applauso dell’intera aula del Consiglio regionale della Lombardia ha accolto il video con l’annuncio dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano e Cortina. Più che una vittoria, un primo passo verso la vittoria vera che sarà quella di organizzare al meglio l’evento e di cambiare in meglio il nostro territorio, soprattutto quello montano.
Nessun applauso, invece, per la maggioranza e la Giunta, che hanno fatto spallucce di fronte alla richiesta del PD di dichiarare lo stato di emergenza climatica in Lombardia. Possibile che non ci si renda conto di quanto sia necessario siglare un patto con tutti i cittadini lombardi per limitare un riscaldamento globale che rischia di colpire duramente i nostri territori? Il caldo record e i fenomeni estremi di queste ultime settimane sono lì a ricordarcelo.
Nessun applauso anche per la decisione di non aprire la discussione sui pesanti disagi che i pendolari hanno dovuto subire nelle ultime settimane con ritardi, soppressioni di treni e collasso degli impianti di aria condizionata. Tutto normale?
Un grande applauso, infine, per David Sassoli, neo-presidente del Parlamento Europeo, cui va il nostro più sincero augurio di buon lavoro.

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Ciao a causa delle scelte sbagliate del governo Lega/5 Stelle, quello che stiamo vivendo è tra i periodi più tristi e mortificanti della storia degli ultimi anni della politica italiana.
Il Partito Democratico è impegnato ogni giorno per costruire l'alternativa a tutto questo.
Per un'Italia più giusta, più verde, più attenta alle necessità delle persone più fragili, più vicina ai giovani, alle famiglie e alle imprese.
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Grazie


8 luglio 2019

Matteo Salvini ha fallito

di Francesco Costa - IlPost

I porti sono aperti. I migranti continuano a sbarcare, sia con le navi delle ong che con le ignorate e ben più preoccupanti imbarcazioni delle mafie. La gran parte delle norme dei “decreti sicurezza” sugli sbarchi si è dimostrata inapplicabile. Le navi delle ong che salvano dei naufraghi possono raggiungere i porti italiani ignorando i divieti, persino forzando i blocchi: i comandanti vengono scagionati, i sequestri vengono annullati. Nel frattempo nel Mediterraneo si muore come e più di prima, gli accordi bilaterali per i rimpatri non esistono, anche i magistrati più ostinati si sono arresi all’inesistenza o all’indimostrabilità di legami tra le ong e i trafficanti. I fatti di questi giorni dimostrano una cosa sola: la strategia messa in atto da Salvini per fermare gli sbarchi si è rivelata fallimentare. Lo dico a prescindere dalle opinioni di ciascuno sull’immigrazione: mi sembra che sia un fatto osservabile, di cui possiamo prendere atto a prescindere dal partito che abbiamo votato il 4 marzo del 2018. Magari ci avevate sperato, ma lo state vedendo anche voi: non ha funzionato. Il cielo è azzurro, in estate fa caldo e i porti sono aperti.

6 luglio 2019

Si può essere seri e umani parlando di immigrazione? Dieci spunti per riflettere insieme – Lettera a Repubblica

Lettera di Matteo Renzi a La Repubblica, 5 luglio 2019

Caro direttore,
si può parlare di immigrazione senza usare il becero tono della destra?
Salvini detta l’agenda e sembra imbattibile su questo tema, persino quando il suo linguaggio sfocia nell’odio. Eppure non possiamo arrenderci allo tsunami sovranista. Resistere e rilanciare si può. Propongo dieci piccoli spunti di riflessione.

1. Se qualcuno è in mare, si salva e si porta a terra. Lasciare in mare delle persone per calcolo elettorale fa schifo. Sì, schifo, non trovo altre parole. Tutti coloro che soccorrono persone in mare e le portano a terra meritano il nostro grazie,  non gli insulti in banchina.

2. L’Italia è terra di migranti. Il mito di Roma nasce da un migrante, l’Impero è storia di inclusione, il Rinascimento è figlio della curiosità. L’Italia è aperta da secoli. E i nostri nonni soffrivano chiudendo la valigia di cartone con lo spago mentre lasciavano il Veneto o la Calabria. Chi nega questa storia è un ignorante che tradisce i valori del Paese.

4 luglio 2019

Il Parlamento europeo, Casa della democrazia

Il discorso di insediamento pronunciato nell’Aula di Strasburgo subito dopo la sua elezione a Presidente
di David Sassoli  - Democratica

“Cittadine e cittadini dell’Unione europea, signore e signori parlamentari, cari amici, colleghi, rappresentanti delle Istituzioni, dei Governi, donne e uomini di questa Amministrazione. Tutti voi capirete la mia emozione in questo momento nell’assumere la Presidenza del Parlamento europeo e di essere stato scelto da voi per rappresentare l’Istituzione che più di ogni altra ha un legame diretto con i cittadini, che ha il dovere di rappresentarli e difenderli. E di ricordare sempre che la nostra libertà è figlia della giustizia che sapremo conquistare e della solidarietà che sapremo sviluppare. Permettetemi di ringraziare il Presidente Antonio Tajani per il lavoro svolto in questo Parlamento, per il suo grande impegno e la sua dedizione a questa Istituzione.

Voglio anche dare il benvenuto ai nuovi colleghi, che sono il 62% di quest’Aula, un bentornato ai parlamentari confermati e alle donne, che rappresentano il 40% di tutti noi. Un buon risultato, ma noi vogliamo di più. In questo momento, al termine di una intensa campagna elettorale, ha inizio una legislatura che gli avvenimenti caricano di grande responsabilità perché nessuno può accontentarsi di conservare l’esistente. Ce lo dice il risultato elettorale, ce lo testimonia la stessa composizione di questa Assemblea. Siamo immersi in trasformazioni epocali: disoccupazione giovanile, migrazioni, cambiamenti climatici, rivoluzione digitale, nuovi equilibri mondiali, solo per citarne alcuni, che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d’audacia.

3 luglio 2019

IL PD MONZA BRIANZA ADERISCE AL BRIANZA PRIDE

La Brianza quest’anno avrà il suo primo Pride, grazie all’impegno della Rete Brianza Pride, collettivo che si occupa dell’inclusione e dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisex, trans.

Il Partito Democratico di Monza Brianza ha aderito convintamente alla manifestazione che il 6 luglio vedrà sfilare per le strade di Monza tante e tanti cittadini per ribadire NO all’omofobia e SI all’uguaglianza dei diritti e alla libertà di espressione.

“Alla luce dei crescenti episodi in cui ragazze e ragazzi in tutta Italia e anche nel nostro territorio sono vittime di violenza, emarginazione, discriminazione per aspetti legati alla sessualità e all’identità di genere” spiega Pietro Virtuani, segretario provinciale del PD Monza Brianza “è fondamentale impegnarci tutti insieme per sensibilizzare l’opzione pubblica sull’importanza di garantire a tutti la possibilità di esprimere liberamente la propria personalità, senza timore di subire discriminazioni o peggio violenza”.

Crescono anche i patrocini concessi da parte di tanti Comuni del centrosinistra della provincia di Monza Brianza: Agrate Brianza, Arcore, Bernareggio, Carnate, Desio, Ronco Briantino, Sulbiate, Triuggio, Usmate Velate, Vedano al Lambro, Villasanta i primi a ribadire il proprio impegno verso un tema così rilevante, e altri ancora seguiranno.

Ci vediamo in piazza il 6 luglio!

2 luglio 2019

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Sogni olimpici e incubi lombardi

Il sogno si è avverato. Milano e Cortina ospiteranno le Olimpiadi invernali 2026. La vittoria della candidatura lombardo-veneta non era affatto scontata, anche perché nasceva dalle ceneri dell’avventura olimpica di Roma, bruciata prima ancora di poter effettivamente partire. Il successo di Milano Cortina 2026 è frutto di una virtuosa collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte che hanno saputo andare oltre differenze politiche e amministrative per sostenere un progetto comune, nonostante la timidezza, per non dire altro, del Governo.
Milano e la Lombardia hanno ora un orizzonte preciso verso cui indirizzare il proprio impegno.
Ma la soddisfazione per le Olimpiadi non può nascondere le difficoltà che caratterizzano questa torrida fine giugno lombarda.
Il trasporto ferroviario sta dando il peggio di sé, con ritardi e disagi che mettono a durissima prova pendolari che, oltre che la pazienza, rischiano quotidianamente di perdere la salute su carrozze bollenti e affollate. Un vero incubo.
A proposito di pazienza e ritardi, che dire dell’autonomia? Salvini, solo una settimana fa, aveva annunciato che sarebbe stata approvata durante il primo Consiglio dei Ministri. Il ritardo ci pare ormai imbarazzante e anche il governatore Fontana pare aver perso la pazienza. E anche l’autonomia rischia di trasformarsi in un incubo di mezza estate.