23 ottobre 2019
22 ottobre 2019
SettegiorniPD in Regione Lombardia
La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia
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20 ottobre 2019
Fermate il massacro del popolo curdo

di ROBERTO SAVIANO
In Turchia la parola guerra è vietata: Erdogan e i suoi seguaci hanno attaccato i civili curdi ma hanno chiamato l'invasione militare "operazione": anzi, Operazione Fonte di Pace, con uno sfacciato disprezzo della verità.
Chi parla di guerra dunque è un traditore. Per le poche voci libere in Turchia ci sono ritorsioni atroci, carcere, diffamazione, morte civile. Non è permessa alcuna dissidenza. Il massacro dei curdi, la cancellazione della loro indipendenza, dei loro diritti, dei loro sogni, è presentata da Erdogan come una necessità vitale per il popolo turco.
Ecco, contro tutto questo, contro il racconto falso della realtà l'Europa deve essere unita, forte e coesa. Non possiamo abbandonare i curdi al loro destino. Dopo il tradimento di Trump, l'Europa è l'unico argine possibile per il presente e il futuro.
La causa curda ci riguarda perché le guerre si combattono con armi fabbricate e vendute da noi (tardiva anche se necessaria la presa di posizione dei ministri contro la vendita delle armi), ci riguarda perché i curdi sono stati gli unici in grado di fermare l'avanzata di Isis, ci riguarda perché
la Turchia riceve soldi dall'Europa per fermare i migranti siriani.
Tutto questo ci riguarda perché l'Europa, che qualcuno vorrebbe distruggere, deve dimostrare di esistere come entità politica, territoriale, economica e soprattutto culturale. Un luogo in cui la democrazia esiste e, per quanto in pericolo, resiste.
Hanno promosso l'appello:
Svetlana Aleksievic Fernando Aramburu Marc Augé Martin Caparros Annie Ernaux
Elena Ferrante Eugenio Scalfari Bernard-Henry Levy Hanif Kureishi Herta Mueller
Salman Rushdie Luis Sepúlveda Mario Vargas Llosa Levante Alessio Boni Irvine Welsh
Catherine Dunne Valeria Luiselli Erri De Luca Gino Strada Cecilia Strada
Francesco Vignarca (portavoce Rete Disarmo)
Dal PD avanti tutta per il progetto della metro fino a Vimercate
Con un incontro che ha visto coinvolti i rappresentanti a tutti i livelli del Partito Democratico in Parlamento, Consiglio Regionale, Provincia e dei Comuni coinvolti di Brugherio, Agrate, Concorezzo e Vimercate il 7 ottobre 2019 è emersa una solida condivisione del sostegno al nuovo progetto di collegamento tra Cologno Nord e Vimercate.
Ridurre i costi, accelerare i tempi di realizzazione, garantire un numero di fermate che permetta il collegamento anche tra i comuni e i principali punti attrattivi di lavoro e di aggregazione, garantire frequenza e velocità dei collegamenti.
Questi gli elementi chiave che porteranno a una scelta progettuale che deve avvenire entro ottobre per poter partecipare ai bandi di finanziamento e avere un obiettivo di realizzazione breve, magari collegato alle olimpiadi invernali.
Ci sono tutte le condizioni perché questo sia una delle due priorità sostenute anche dal Comune di Milano. La condivisione tra i diversi enti coinvolti e anche la trasversalità del sostegno politico sono uno dei punti di forza del progetto.
Dalla riunione, tenuta ed organizzata lunedì sera dalla Federazione Provinciale del PD di Monza e Brianza esce anche la divisione dei compiti che vedrà tutti i presenti coinvolti a sollecitare i propri livelli di governo, dal senatore Rampi, al Consigliere Ponti, ai Sindaci fino all'Assessore Granelli che, ancora una volta ha dimostrato disponibilità e concretezza.
Ridurre i costi, accelerare i tempi di realizzazione, garantire un numero di fermate che permetta il collegamento anche tra i comuni e i principali punti attrattivi di lavoro e di aggregazione, garantire frequenza e velocità dei collegamenti.
Questi gli elementi chiave che porteranno a una scelta progettuale che deve avvenire entro ottobre per poter partecipare ai bandi di finanziamento e avere un obiettivo di realizzazione breve, magari collegato alle olimpiadi invernali.
Ci sono tutte le condizioni perché questo sia una delle due priorità sostenute anche dal Comune di Milano. La condivisione tra i diversi enti coinvolti e anche la trasversalità del sostegno politico sono uno dei punti di forza del progetto.
Dalla riunione, tenuta ed organizzata lunedì sera dalla Federazione Provinciale del PD di Monza e Brianza esce anche la divisione dei compiti che vedrà tutti i presenti coinvolti a sollecitare i propri livelli di governo, dal senatore Rampi, al Consigliere Ponti, ai Sindaci fino all'Assessore Granelli che, ancora una volta ha dimostrato disponibilità e concretezza.
19 ottobre 2019
La Lega attacca il PD e i sindaci per coprire il suo fallimento sui trasporti
Gettare fumo negli occhi: è quanto sta facendo la Lega per cercare di gestire le innumerevoli proteste dei 25.000 pendolari ferroviari che dal 1 ottobre si ritrovano un aumento del 40% per lo stesso inqualificabile servizio. È di ieri l’ultimo tentativo, ai limiti della spudoratezza, di cercare di addossare la responsabilità degli aumenti al Partito Democratico e ai sindaci del centrosinistra, a partire da quello di Milano Beppe Sala per arrivare a quelli della nostra provincia, in particolare a Roberto Corti, Alberto Rossi e Roberto Invernizzi, già Presidente della Provincia di Monza Brianza.
Facciamo chiarezza: grazie al lavoro degli amministratori locali e dell'agenzia di bacino, dal 15 luglio è in vigore la tariffazione integrata per i trasporti pubblici, che consente semplificazione e notevoli risparmi a chi utilizza treno, metropolitana, bus e tram in tutta la Città Metropolitana, nella Provincia di Monza Brianza e nel nord di quella di Lodi. Misura che aiuta notevolmente dal punto di vista economico i pendolari che tutti i giorni raggiungono Milano per studio o lavoro, e che infatti ha visto il sostegno convinto del Partito Democratico e di vari sindaci di centrosinistra della nostra provincia. Peccato che il 31 luglio, con una mossa a sorpresa in piena estate, la Lega in Regione Lombardia abbia deliberato che non fosse più possibile acquistare gli abbonamenti solo ferroviari da parte di chi invece del bus o della metro non ha bisogno: questo significa per chi utilizza solo il treno un aumento fino al 40% del costo dell’abbonamento. Il tutto a fronte dello stesso servizio ai limiti della decenza che da anni siamo costretti a vedere.
A fronte delle proteste crescenti e dopo un goffo tentativo da parte di Trenord di rimediare al danno proponendo farraginose procedure per fantomatici rimborsi, la Lega – al governo in Lombardia da 25 anni con i disastrosi risultati che vediamo sia nei trasporti sia in sanità - non trova di meglio da fare che attaccare il Partito Democratico e i sindaci protagonisti.
Da parte nostra, solidarietà ai sindaci attaccati, che hanno lavorato per il bene dei pendolari brianzoli a differenza della Lega che ha aumentato le tariffe del 40% e non fa nulla per migliorare il servizio, e l’impegno a tutti i livelli per cancellare questa ingiustizia.
Federazione provinciale PD di Monza e della Brianza
Facciamo chiarezza: grazie al lavoro degli amministratori locali e dell'agenzia di bacino, dal 15 luglio è in vigore la tariffazione integrata per i trasporti pubblici, che consente semplificazione e notevoli risparmi a chi utilizza treno, metropolitana, bus e tram in tutta la Città Metropolitana, nella Provincia di Monza Brianza e nel nord di quella di Lodi. Misura che aiuta notevolmente dal punto di vista economico i pendolari che tutti i giorni raggiungono Milano per studio o lavoro, e che infatti ha visto il sostegno convinto del Partito Democratico e di vari sindaci di centrosinistra della nostra provincia. Peccato che il 31 luglio, con una mossa a sorpresa in piena estate, la Lega in Regione Lombardia abbia deliberato che non fosse più possibile acquistare gli abbonamenti solo ferroviari da parte di chi invece del bus o della metro non ha bisogno: questo significa per chi utilizza solo il treno un aumento fino al 40% del costo dell’abbonamento. Il tutto a fronte dello stesso servizio ai limiti della decenza che da anni siamo costretti a vedere.
A fronte delle proteste crescenti e dopo un goffo tentativo da parte di Trenord di rimediare al danno proponendo farraginose procedure per fantomatici rimborsi, la Lega – al governo in Lombardia da 25 anni con i disastrosi risultati che vediamo sia nei trasporti sia in sanità - non trova di meglio da fare che attaccare il Partito Democratico e i sindaci protagonisti.
Da parte nostra, solidarietà ai sindaci attaccati, che hanno lavorato per il bene dei pendolari brianzoli a differenza della Lega che ha aumentato le tariffe del 40% e non fa nulla per migliorare il servizio, e l’impegno a tutti i livelli per cancellare questa ingiustizia.
Federazione provinciale PD di Monza e della Brianza
18 ottobre 2019
LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA
Martedì, 15 Ottobre 2019
IL TAGLIO DELLE POLTRONE
L’aspetto più negativo, a mio avviso, della legge con cui è stato ridotto il numero dei parlamentari è la sua “narrazione”. Il solo motivo che ne avrebbe potuto motivare l’opportunità, cioè il rendere più efficienti i lavori delle Camere, non è stato per nulla considerato. Forse lo sarà attraverso la riforma dei regolamenti parlamentari, certamente non con la differenziazione delle funzioni nè col superamento del bicameralismo perfetto. Tutto è stato ridotto alla mera ragione economica: un risparmio poco più che simbolico facilmente ottenibile in altro modo. Ma il punto è proprio questo: ai 5 stelle importava il simbolo, tanto da averlo preteso quale precondizione dell’accordo di governo. E l’equazione seggio parlamentare = poltrona è simbolo manifesto di cultura antiparlamentare, populista, in sintesi antidemocratica. Purtroppo questa è la cultura di fondo ancora prevalente tra i pentastellati: spero che il mio partito dopo aver dovuto bere l’amaro calice ora sappia arginare nuove derive.
17 ottobre 2019
15 ottobre 2019
Fermiamoli. Stop alla guerra. Solidarietà con il popolo curdo
Una fiaccolata di solidarietà con il popolo curdo e contro l’offensiva siriana martedì 15 ottobre alle ore 19 al Pantheon: a lanciare l’appello sono forze politiche e sociali, dal Pd a +Europa, da Carlo Calenda ad Articolo 1.
“Fermiamoli. Stop alla guerra. Solidarietà con il popolo curdo“, viene spiegato nell’appello: “L’offensiva turca contro il Kurdistan siriano è inaccettabile e rischia di far precipitare la Siria in una nuova spirale di violenze, insicurezza e distruzione che sta già causando i primi morti e migliaia di profughi.
“I curdi”, sottolineano i promotori, “in questi anni sono stati una delle forze sul campo che hanno fermato e sconfitto Daesh e hanno stabilizzato e pacificato il nord-est della Siria. Un attacco ingiustificato contro di loro è inconcepibile e va fermato.
In gioco non c’è solo il futuro di un paese, la Siria, che ha già sofferto troppo, c’è anche la stabilità della regione e la lotta contro il terrorismo di Daesh.
Il voltafaccia del presidente Trump che ha abbandonato le forze curde e il ricatto di Erdogan non devono spaventarci. L’Europa deve rispondere unita e con fermezza a una azione sconsiderata”.
Di qui l’invito: “Scendiamo in piazza al fianco del popolo curdo per dire no alla guerra e per chiedere che l’Italia, insieme agli alleati europei, faccia il possibile nelle sedi europee, NATO e ONU per fermare questa invasione, evitare il disastro umanitario e i rischi di sicurezza.
14 ottobre 2019
Milano scende in piazza al fianco del popolo curdo!
CONSOLARO DI TURCHIA
VIA ANTONIO CANOVA 36 - MILANO
La Turchia ha invaso il nordest della Siria.
Mentre il presidente Trump volta le spalle al popolo curdo, che in questi anni è diventato simbolo mondiale di Resistenza e sconfitto l'Isis in un Paese martoriato dalla guerra sacrificando tantissime vite, Erdogan invade Rojava, la regione curda siriana.
Le parole del presidente americano usate per giustificare l'invasione turca offendono il popolo curdo e il ricatto di Erdogan - che minaccia di utilizzare i profughi come arma per costringere l'Europa a non intervenire - è meschino.
Tutto questo deve essere fermato!
L'Italia, l'Europa e gli organismi internazionali non possono restare indifferenti: si metta in campo ogni sforzo possibile per bloccare l'invasione della Turchia in Siria.
Fermatevi!
Roberto Cenati
Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano
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