21 dicembre 2010

Appello del PD: no alla violenza, sì al diritto di manifestare.



APPELLO DEL PARTITO DEMOCRATICO

I gravi incidenti dello scorso 14 dicembre a Roma, hanno lasciato sul terreno
troppi feriti, troppi danni e la necessità di una doverosa riflessione su
cosa stia succedendo, alle nuove generazioni del nostro Paese, nel rapporto
tra protesta politica e violenza.
E’ una riflessione necessaria perché l’Italia non può permettersi il rischio
di cadere in una nuova spirale di violenza e di terrore, come è avvenuto in
un passato non troppo lontano, e di cui tutti conoscono i drammatici esiti.
Due sono i beni irrinunciabili in gioco. Da una parte la certezza che nessuna
concessione debba essere fatta, né ora né mai, all’uso della violenza come
forma di contestazione. Dall’altra il diritto costituzionale a manifestare,
in maniera civile, a sostengo delle proprie idee e convinzioni. Siamo in un
momento di grande difficoltà: specie i giovani percepiscono con grande
preoccupazione e rabbia l’incertezza del loro futuro. Noi dobbiamo evitare
che l'incertezza e la rabbia si trasformino in violenza. Ed è questo un
compito della politica, che deve dare risposte.
Lo ribadiamo: il diritto di tutti a manifestare liberamente il proprio
dissenso è un bene fondamentale. Ma è necessario separare, senza incertezze,
le legittime manifestazioni pacifiche di dissenso da coloro che, invece, alle
manifestazioni partecipano in forma organizzata e squadristica, con l’unico
scopo di produrre violenza, feriti e danni.
In questa difficile situazione si inserisce il complesso e delicato lavoro
delle forze dell’ordine, che svolgono un ruolo, centrale, di difesa delle
istituzioni, della sicurezza dei cittadini e della libertà di espressione.
E’ un impegno difficile sul quale la politica e l’opinione pubblica hanno un
diritto-dovere di controllo e, quando occorre, anche di critica, ma nella
consapevolezza che il tema centrale che ci consegnano i fatti di questi
giorni è l’emergere di una violenza di piazza che va respinta subito.
Questo l’appello che rivolgiamo ai giovani, assumendoci per quanto ci
riguarda, nei rispettivi ruoli che ciascuno di noi ha, l’impegno a difendere
i principi di legalità e i diritti alla sicurezza e all’espressione della
propria opinione.

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