22 gennaio 2011
In Veneto messi all'indice Saviano e gli autori pro-Battisti.
Nel Veneto leghista in modo sempre più esplicito ed evidente si censurano libri di autori non graditi perchè politicamente scomodi. "Non chiediamo nessun rogo di libri, intendiamoci. Semplicemente inviteremo tutte le scuole del Veneto a non adottare, far leggere o conservare nelle biblioteche i testi diseducativi degli autori che hanno firmato l'appello a favore di Cesare Battisti", così dichiara Elena Donazzan Assessore regionale all'istruzione PDL ex AN e Fronte della Gioventù. Tra i libri sconsigliati (sopratutto) anche quelli di Roberto Saviano reo di aver polemizzato con il Ministro Maroni per alcune dichiarazioni pronuciate durante il programma televisivo "Vieni via con me". Il commento di Cacciari:"Una follia. In Francia meta' degli intellettuali e degli scrittori francesi ha firmato quell'appello, giusto o sbagliato che sia. E qui invece si vanno a censurare i libri degli scrittori italiani". "E poi -prosegue il filosofo- che potere ha l'assessore regionale ala Cultura. Non sara' mica la Donazzan a decidere che cosa si legge a scuola, nelle biblioteche o all'universita'? Non sara' mica la Donazzan a dovermi dire che libri adotto nella mia universita'? Se poi, ci sara' una scuola che decide di censurare uno di quegli scrittori la responsabilita' sara' solo sua". Cacciari continua "e poi che ne sa la Donazzan di quegli anni?".
Nella sua battaglia, con tanto di lettera a tutti i dirigenti scolastici, la Donazzan è supportata dal governatore Luca Zaia che ha definito “abominevole” la vicenda Battisti.
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