7 gennaio 2011

Miotto ucciso da un cecchino, ma durante una battaglia.

Il soldato Miotto, secondo l'ultima versione, sembrerebbe sia stato ucciso durante uno scontro a fuoco durato una decina di minuti. Il padre al rientro della salma diceva: "È legittimo chiedere come è morto un figlio. Ieri mi hanno chiamato i suoi comandanti dall'Afghanistan dicendo che era stato colpito ad una spalla, poi adesso si parla di un colpo che l'avrebbe raggiunto al fianco. I dubbi, come si vede, non li ho avanzati io, ci sono delle versioni che non sono concordanti. Non voglio alzare polemiche e posso capire che nei momenti concitati di un fatto come questo ci siano delle versioni discordanti. Ma noi famigliari vogliamo capire cosa è successo".
Il ministro La Russa irritato se la prende con i militari perchè tardi e male informato come se qualcuno avesse voluto nascondere qualcosa. Il Generale Camporini replica oggi in un intervista del Corriere della sera:"uno scambio di colpi, non abbiamo nascosto nulla. Sono molto amareggiato per il fatto che ogni volta si cerca di far credere che la Difesa voglia subordinare occultare chissà quali avvenimenti. Abbiamo sempre fornito i dettagli di ogni operazione"...."deploro il fatto che si voglia far credere a una volontà da parte nostra di ingannare l'opinione pubblica. E' dai tempi di Ustica che siamo accusati ingiustamente di comportamenti oscuri".

Anche in questo caso si verifica il problema di una "doppia verità". Per l'Italia, ufficialmente, questa è una messione di peacekeeping. I suoi compiti sono: mantenere la pace tra le parti in conflitto e formare personale per la polizia locale. La verità è che, schierati in un teatro di guerra, siamo sempre più conivolti in vere e proprie battaglie come gli inglesi e gli americani.

Il precedente più conosciuto è il seguente:La battaglia dei ponti di Nassiriya tra il 5 ed il 6 agosto 2004 -.

Spesso si verificano casi di versioni iniziali di alcuni incidenti modificate o addiritura successivamente smentite. Tutto questo accade perchè non è stato ancora risolto il problema che fa da sfondo alla missione: le regole d'ingaggio, le limitazioni imposte al momento dell'invio dei nostri soldati votate dal Parlamento.

La domanda che si pone il padre di Miotto è una domanda che dovremmo porci tutti: la nostra Costituzione sembrerebbe non ammettere dubbi.

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
Principi fondamentali.

Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

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