15 febbraio 2011

Arrivederci Emanuela.

La lettera agli amici.
Di Emanuela Baio.


Cara amica, caro amico,

Dopo una lunga e sofferta riflessione ho scelto di lasciare il Pd, di cui sono stata fondatrice e profonda sostenitrice, e di aderire al gruppo Misto nella componente di Alleanza per l'Italia. Le motivazioni sono di natura politica.

Siamo di fronte a nuovi scenari e finalmente viviamo "l'inizio della fine del berlusconismo".Il Pdl sta perdendo consensi e il Pd è incapace di prospettare alleanze politiche in grado di rispondere ai bisogni reali del Paese. Cercare di recuperare, per l'ennesima volta, consensi a sinistra lascia inascoltate le voci di tutte le forze moderate e riformiste che potrebbero invece rappresentare, in futuro, una nuova maggioranza, in grado di ridare speranza a tutti i cittadini, in particolare ai giovani. Infatti, un partito, per fare una sintesi deve riconoscersi in alcuni valori che devono essere elaborati, condivisi e quindi tradotti in scelte politiche chiare.

Vi offro due esempi che evidenziano le contraddizioni del Pd e l'incapacità di comprenderlo: la difficoltà ad elaborare una politica del lavoro chiara e capace di interpretare le radicali trasformazioni che lo scenario economico internazionale oggi propone, il caso Fiat è la dimostrazione dell’incapacità del Partito di leggere il nuovo mondo del lavoro e di dare risposte adeguate a tutta la società e in particolare dei giovani.; le politiche per la famiglia - tema a me molto caro - ennesimo terreno su cui si gioca la battaglia delle insanabili visioni, da un lato chi promuove una concezione radicalmente individualista e chi, come me, crede nella comunità familiare.

Fra il mio impegno politico e i miei valori non c’è soluzione di continuità: fra vita, politica e fede non c’è iato. Chi guarda a questo tipo di percorso senza pregiudizio, vi individua una coerenza che oggi chiede più che mai di essere ribadita. Proseguo, infatti, la mia esperienza politica in un movimento di cui condivido valori e aspirazioni, in assoluta fedeltà e coerenza ai principi per cui mi sono sempre impegnata senza riserve. Da moderata scelgo i moderati.

Come diceva Pirandello: "nulla è più complicato della sincerità". Ai politici è chiesta una sola cosa: scegliere. Io ho scelto.

Con immutato affetto

Emanuela Baio

post correlato



3 commenti:

  1. Sarei profondamnete grato a chiunque mi spiegasse cosa significa "leggere il nuovo mondo del lavoro" e quali sarebbero le "risposte adeguate (da dare) a tutta la società e in particolare dei giovani".
    Più o meno precarietà?
    Più o meno diritti?
    Più o meno Marchionne?

    RispondiElimina
  2. il PD lascia inascoltate tutte le voci dei moderati e riformisti, afferma nella lettera di addio; ma cosa è stato fatto da chi lascia il PD per allacciare i rapporti con i riformisti almeno a livello locale ??? qualcuno è in grado di rispondere con esempi reali ??

    RispondiElimina
  3. sincerità ? in tutti questi anni la sincerità è stata un grosso sforzo, proprio indigesto, se alla fine c'è stato un salto verso l'API

    RispondiElimina