28 febbraio 2011

SCUOLA PUBBLICA ATTACCATA: E' RESISTENZA!


Non è sufficiente la solita smentita del giorno dopo del Presidente del Consiglio che dice di essere stato travisato. E' resistenza tra gli insegnanti, studenti, sindacati compresa l'UGL. La smentita di B. conferma l'accusa di "indottinamento ideologico". Il ministro della "diseducazione" Gelmini insiste nel difendere il Premier. Bersani ne chiede le dimissioni. Dario Franceschini lancia una proposta di una manifestazione per il 12/03"per difendere la scuola pubblica dagli insulti di Berlusconi".

Con quale autorità morale ed etica il presidente del Consiglio può parlare di scuola pubblica?
Gli insegnati della Gilda:" Il comportamento del Premier è inaccettabile. La scuola statale è un luogo di confronto pluralistico, mentre legittimamente la privata è di tendenza e trasmette convinzioni religiose, politiche e filosofiche". "Berlusconi di rilegga i saggi di L. Einaudi che non era un comunista e difendeva la scuola pubblica statale".
Vendola:" E' stata prorpio la crisi della scuola pubblica e il trionfo delle sue televisioni ad aver accompagnato l'egemonia culturale di un quindicennio".
Bindi."Chi conclude incontri pubblici inneggiando alle sue indicibili abitudini non è degno di pronunciare la parola famiglia".

Riassumiamo i numeri di questi tre anni di governo che attestano quanto stia a cuore la scuola pubblica al nostro Presidente del Consiglio. Cronaca di un massacro:

OTTO MILIARDI DI EURO TAGLIATI IN TRE ANNI

TAGLIATI 130 mila INSEGNANTI

TAGLIATI 45 mila tecnici ATA.


Ecatombe camuffata dalla cosidetta riforma epocale Gelmini, per intenderci: quella del maestro unico e del grembiulino.
I dati OCSE certificano che siamo gli ultimi tra i paesi industrializzati secondo un disegno che è coerente con la disistima dichiarta da Berlusconi per la scuola pubblica.
Qui l'appello di ieri promosso dall'Unità che ha già raccolto più di 4800 adesioni. Il testo e i primi firmatari.

Nessun commento:

Posta un commento