Oggi, 05 luglio 2001, a pagina 41 del Giornale di Vimercate è pubblicato un articolo che informa in breve dell’attuale crisi della maggioranza del Sindaco Stucchi Maurizio.
Il Sindaco ha scelto di non accogliere la proposta avanzata dal Partito Democratico di riformulazione di un nuovo accordo politico, sostenendo che l’intesa di allora ( 4 maggio 2009) è ancora valida.
Queste le dichiarazioni rilasciate al giornalista Gabriele Ticozzi: “Esso prevedeva un solo assessore al Pd, questo perché avevamo spiegato al PDL se voleva collaborare con la nostra lista Civica. Quindi avevamo lasciato due posti uno per partito. Il PDl aveva poi fatto altre scelte, e così solo successivamente, avevamo concesso al PD anche il secondo Assessore”. Circa l’inevitabile rottura ha poi aggiunto:” Ma chi ci guadagnerebbe? Voglio vedere, se il PD correndo da solo, con il proprio simbolo, e con in campo i suoi attivisti locali, che non sono dei moderati, riesce ad ottenere tutti i voti che ha ottenuto insieme a noi. Se conosco i Sulbiatesi…”. La Giunta in questi giorni non si sta riunendo, perché, se lo facesse dovrebbe annullare, la delibera sull’outlet. Il Sindaco ha precisato:" Se l’Esecutivo facesse una cosa del genere, non è detto che l’operatore non venga a chiedere i danni. E poi continuo a ripetere che Andromeda e Pedemontana stanno studiando diverse soluzioni. Senza tutto ciò noi avremmo invece dovuto subirne una sola, che penalizza fortemente il nostro territorio”.
N.d.r: La citazione del GdV contenuta nell'articolo di Gabriele Ticozzi secondo la quale il Dott. Fassina, sarebbe interessato ritornare a collaborare nella Giunta di Stucchi in qualità di Assessore non è corretta.
Luigi Fassina Capogruppo del nuovo Gruppo Consiliare del PD di Sulbiate, non è più interessato al ruolo di Assessore, perchè intende onorare al meglio delle sue energie e possibilità il nuovo impegno politico amministrativo.
Nostre considerazioni.
L’interpretazione dei fatti del 2009 raccontata dal Sindaco non è veritiera. La lettera di intenti del 4 maggio 2009 è chiara e incontestabile. Il documento sanciva la Costituzione di una nuova lista Civica. Il Partito Democratico di Sulbiate non avrebbe mai accettato una coalizione in presenza dei suoi naturali avversari politici. Il Programma scritto nella sostanza in continuità del precedente mandato del Sindaco Stucchi, è stato arricchito, integrato e perfezionato dai nostri Crespi e Fassina, (poi nominati Assessori) che per diversi mesi, confrontandosi anche con tutto il Circolo PD, hanno lavorato alla produzione del documento definitivo di concerto con il Candidato Sindaco.
Il Sindaco ricostruisce una realtà che nei fatti non esiste. Uno dei punti tra i più qualificanti e maggiormente voluto dal Partito Democratico era il Primo: Protezione del territorio e qualità della vita dei cittadini.
Interessante l'etichetta affibiata di non essere dei “moderati” agli “attivisti” del PD.
Merita una riflessione.
Chi è più moderato?
- Il Partito Democratico di Sulbiate, che ha difeso il programma e gli impegni per cui è stato eletto e ha sollecitato più volte la necessità di porre in essere le basi di un processo democratico che preveda il coinvolgimento nelle decisioni di tutta la compagine di maggioranza in modo collaborativo, coerente, limpido, in linea con il programma elettorale concordato?
- Oppure il Sindaco che disprezza il Primo punto di Programma sostenendo che l’insediamento di una grande struttura di vendita di 35.000 mq possa giovare alla qualità della vita dei cittadini e alla conservazione e protezione del nostro territorio? Che dimette unilateralmente un Assessore colpevole solo di pensare diversamente da lui? Che straccia un accordo elettorale e caccia le persone elette dai cittadini nella sua maggioranza perché non allineate alla sua "personale" volontà?
Forse non conosciamo i cittadini di Sulbiate come invece sostiene di conoscere il Sindaco Stucchi, ma conosciamo bene le ragioni del nostro impegno politico. Sono ragioni al servizio della Comunità di Sulbiate. Non sono in vendita.Le difenderemo serenamente consapevoli di essere coerenti con quanto fino ad oggi abbiamo detto e fatto a costo di qualsiasi sacrificio. I cittadini, poi, giudicheranno.
Il Sindaco scopre solo ora che l’operatore, dopo il pronunciamento imposto alla sua Giunta, potrebbe in caso di difficoltà richiedere dei danni ?
Noi lo abbiamo intuito, immaginato e sempre sostenuto.
Il Sindaco non ha voluto ascoltare!
Sindaco Stucchi,
non aveva detto che la Delibera non era vincolante e non impegnava nessuno?
Se questo è il Suo modo di intendere e praticare l’essere “moderato”, la informiamo che questo “moderatismo” non interessa il Partito Democratico e tranquillamente anche in questo caso le rispondiamo con un cortese e convinto:
“NO GRAZIE!!!”
Raffigurata nel disegno la morte di Sansone e dei Filistei.
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