14 luglio 2011

Revocata la Delibera di Giunta per l' outlet di Cascina Ca'.

In foto le due aree (PE19-PE20) per le quali la proprietà ha chiesto di poter presentare un Progetto di Intervento Integrato per l'insediamento di una grande struttura di vendita di 35.000 mq.


La Giunta del Comune di Sulbiate che non si riuniva dall'ultimo Consiglio Comunale del 10 giugno 2011 ha deliberato la revoca della deliberazione n. 39 del 19 aprile 2011 avente per oggetto: " Presa d'atto parere preventivo attivazione Programma Intervento Integrato (PE19/PE20)".

Con questo pronunciamento la Giunta prendeva atto e valutava positivamente, a maggioranza ma non all'unanimità (votarono contro gli ex Assessori tesserati al PD Fassina e Crespi), la presentazione di una proposta dell'operatore di un PII che prevedeva l'insediamento di una grande struttura di vendita di 35.000 mq (outlet), adiacente a Pedemontana ed in prossimità dell'abitato di Cascina Ca' e di Sulbiate Inferiore. Per sua natura, invece, questo pronunciamento doveva essere deliberato da tutto il Consiglio Comunale.

Tale revoca, certamente non impedisce all'operatore (in questo caso Andromeda) il suo pieno diritto di avanzare qualsivoglia richiesta alla Pubblica Amministrazione; la P. A. non può esimersi in caso di presentazione di un' istanza di ostacolare qualsiasi procedimento.

Si certifica così, finalmente, quanto i nostri ex amministratori, Fassina e Crespi, sostenuti esternamente da tutto il Circolo PD, hanno tentato senza riuscirci di spiegare al Sindaco:

la Delibera D.G. 39 del 19 aprile 2011 che ha spaccato e lacerato la maggioranza del Consiglio Comunale,
era un pronunciamento non necessario che il Sindaco però, testardamente ha voluto, producendo solo devastanti risultati politici.

In ogni modo è bene che sia stata revocata, perchè, trattandosi di un autorevole pronuciamento di Giunta non è mai non vincolante, nè mai può essere del tutto irrilevante e non impegnativa.

Il PD paga, da un punto di vista di responsabilità amministrativa un prezzo altissimo: perde due Assessori.
Fassina è stato "cacciato", e Crespi in coerenza con tutto il percorso condiviso con il collega di esecutivo e di Circolo PD, ha scelto pochi giorni fa liberamente di dimettersi dall'incarico. Ma, per onorare l'impegno con gli elettori, il Programma, in particolare il suo primo punto, (Protezione del territorio e qualità della vita dei cittadini) non si poteva scegliere diversamente.
Il Sindaco non ha offerto altra possibilità.

Il PD cacciato dal Sindaco, non più organicamente nella sua maggioranza, ma Gruppo Consiliare autonomo, appoggerà l'esecutivo solo esternamente, perchè lo stesso Primo Cittadino non ha voluto accogliere l'offerta da noi più volte avanzata di un nuovo accordo politico, per rilanciare, dopo questo "incidente" l'azione di governo della maggioranza scelta dagli elettori nel 2009.
L'unico riferimento per le decisioni dei Consiglieri PD, d'ora in poi, sarà il Programma allora condiviso.

Intano in occasione del Consiglio Comunale del 10 giugno 2011 - il Consiglio in cui venivano cosegnate le circa 2000 firme di un appello raccolte dal Movimento NO OULTET presso i banchetti animati da volontari in diversi comuni del Vimercatese-, ovviamente in presenza del Segretario Comunale, che per l'occasione non ha sollevato nessuna obiezione in merito alla legittimità degli atti proposti, la maggioranza dei Consiglieri di Sulbiate con l'astensione anche di tre persone della Civica SI (
un consigliere, il capogruppo e finanche un Assessore!), a causa della DG 39, esprimeva un chiaro parere negativo.

Attendiamo la pubblicazione della Delibera del 12 di Luglio 2011 nell' Albo Pretorio Comunale per pubblicare la copia anche su questo blog.


post correlato: Dichiarazione di voto del Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Sulbiate.


"Le domande del Circolo PD di Sulbiate attendono una risposta".
Domande 2 - 3 - 4
(cliccare sul logo per leggere tutte le 11 domande)

2. Perchè pur ritenendo sostanzialmente inutile ed irrituale il passaggio, ha obbligato la Giunta ad esprimere un parere preventivo favorevole alla presentazione di un PII che per sua natura deve essere discusso e deliberato dal Consiglio Comunale?

3. Perchè non ha richiesto in modo formale un incontro con le Amministrazioni confinanti e con la Provincia prima di far adottare la delibera alla sua Giunta?

4. Come mai tre (?) consiglieri della sua Lista Civica si sono astenuti sulla mozione che prevede un formale rifiuto all'outlet?

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