21 febbraio 2012

Attività in provincia di MB.

ATTIVITA’ IN PROVINCIA DI MB
Settimana dal 06 al 10 febbraio 2012
A cura del Consigliere PD Vittorio Arrigoni.





1) Lunedì 6 febbraio 2012, in Commissione 7  i sigg. Romualdo Giovannoni, Alfio Pasqualini e Stelio Caglio ci hanno illustrato la struttura e le attività delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) nel corso del 2011.
Il servizio è composto da 25 guardie volontarie, articolate nei tre gruppi di Cesano Maderno, Agrate e Seregno, ed operano in territori non coperti da parchi regionali.
I parchi regionali della Valle del Lambro e delle Groane hanno gruppi separati e specifici di GEV.
Le GEV sono paragonabili ai volontari dei VV. del Fuoco e la loro figura è prevista dalla L.R. 9/’05. Nel corso del 2011 le GEV hanno svolto le seguenti attività: segnalazione di discariche abusive, educazione ambientale nelle scuole, recupero animali selvatici in difficoltà, controllo scarichi idrici nei fiumi. E’ stato avviato dalla provincia un corso di formazione per qualificare nuove GEV, aumentandone l’organico. Uno dei prossimi obiettivi delle GEV sarà quello di aumentare la collaborazione con i diversi PLIS della Provincia di MB.


2) Martedì 7 febbraio 2012, in Commissione 8 il dott. Montagna, direttore generale, e la dott.sa Carmen Zizza, consigliera delegata, ci hanno illustrato la struttura ed i compiti di ASAM, Azienda Sviluppo Ambiente e Mobilità.
ASAM è una Spa partecipata per l’80,8% dalla provincia di MI e per il 19,2% dalla provincia di MB, ha un capitale di 666 milioni di euro costituito dalle partecipazioni azionarie della provincia di MI in Serravalle ( 52,80%), SEA ( 14,56%) e TEM (15,00%). La provincia di MB ha solo una partecipazione in ASAM, come effetto della separazione del patrimonio dalla provincia di MI.
La società è costituita da un presidente ( Claudio Azzolini), da un vice presidente ( Gilberto Gelosa) in rappresentanza della provincia di MB, e da tre consiglieri. L’organico della società è costituito da tre dipendenti: il direttore generale e due collaboratori.
La missione di ASAM è quella di fare da trade union tra le province di MI e MB e le tre società partecipate per la gestione finanziaria degli utili e per l’indirizzo industriale.
ASAM sta definendo un piano industriale che qualifichi meglio la sua funzione di holding industriale nei confronti delle società di cui detiene il pacchetto azionario.
Tale operazione chiarirà anche il ruolo delle province di MI e MB verso le tre società e verso ASAM.

3) Nella stessa mattinata in Commissione 9 gli stessi dott. Montagna e dott.sa Zizza ci hanno illustrato la situazione economica e finanziaria di ASAM.
Le entrate della società sono costituite dai dividendi delle società partecipate che nel 2011 sono state pari a 11,6 milioni da Serravalle, 3,4 milioni da SEA e 1,0 milioni di risparmi fiscali.
Le uscite sono state pari a 1,3 milioni per la gestione della società, 11,0 milioni per pagare la rata annuale del finanziamento avuto da diverse banche, pari a 180,0 milioni, per l’acquisto del 18,0% di pacchetto azionario di Serravalle dal gruppo Gavio. L’utile annuo della società è di circa 3-4 milioni. Nel 2010 la provincia di MB ha ricevuto da ASAM 4,5 milioni di dividendi, perché la provincia di MI aveva rinunciato alla sua quota.
Il dibattito in commissione ha messo in rilievo che senza ASAM le entrate delle province di MI e MB sarebbero state analoghe e che l’acquisto del 18,0% di Serravalle è stato strategico per sbloccare le infrastrutture autostradali dell’area metropolitana milanese, Pedemontana e TEM.
La provincia di MB può far presente le sue esigenze in sede di definizione dl piano industriale di ASAM; società questa che può svolgere un ruolo importante, ha detto Zizza, in un sistema industriale complesso.

4) Giovedì 9 febbraio 2012 si è svolto il consiglio provinciale sulla “ Giornata del ricordo” dei massacri attuati dai partigiani di Tito nei confronti degli italiani residenti nei territori di Istria e Dalmazia, alla fine della seconda guerra mondiale. Sono intervenuti Amleto Ballarini, presidente archivio Storico di Fiume, Roma e Franco Perlasca, presidente della fondazione “ Giorgio Per lasca”. Ballerini ha ricostruito le vicende storiche dell’esodo dei 300.000 italiani e dei massacri attuati dai partigiani di Tito con l’obiettivo di scacciare gli italiani dalle terre di Istria e Dalmazia.
Questi massacri non possono essere giustificati come risposta dei partigiani comunisti alle violenze dei fascisti: è stata comunque pulizia etnica e come tale non può essere accettata.
Infatti le vicende accadute in Jugoslavia dopo la morte di Tito ( massacri e guerre fratricide) hanno dimostrato che quelle popolazioni non erano ancora capaci di convivere tra loro e a maggior ragione non potevano accettare la presenza degli italiani.
Perlasca ha sottolineato come in Italia siano stati taciuti per 60 anni i massacri compiuti dai titini solo perché Tito, avendo rotto l’alleanza con Stalin, doveva  essere aiutato in quanto governava un paese comunista meno ostile all’occidente. Solo nel 2004 è stata istituita la giornata del ricordo di queste vicende.
Dobbiamo ricercare con costanza la verità storica su queste vicende come premessa sostanziale di una riconciliazione profonda tra i popoli.
Sono poi intervenuti i vari rappresentanti dei gruppi consigliari.
   

Vimercate,  17 febbraio 2012
AV

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