Non sono laureato in
legge! Questa la premessa fondamentale ed inoltre faccio fatica a decodificare il
linguaggio della burocrazia, di seguito riporto quello che ho capito e che
spero non diverga troppo dalla verità. Se altri, più esperti o in posti di
responsabilità, vorranno integrare modificare o smentire sono ringraziati in
anticipo.
1. La legge del 27 Marzo 92, N° 257 ha stabilito il divieto dell’utilizzo
dell’amianto.
2. LR 2003 N° 17
è la legge di riferimento per la nostra regione, esse definisce il PRAL (piano regionale amianto Lombardia). Nel PRAL sono contenuti gli obiettivi tra cui il completamento del
censimento dei siti con presenza di amianto e la rimozione dell'amianto dal
territorio regionale. https://docs.google.com/file/d/0B4KAcGKBSwLHdFFyTW5xeGVzVGc/edit
3. Decreto Direzione Generale Sanità
N. 13237 del 18/11/2008 da delle indicazioni su come giudicare il grado di
rischio di un tetto in cemento amianto, giudizio richiesto dalla legge
regionale per bonificare o meno un manufatto.
https://docs.google.com/file/d/0B4KAcGKBSwLHX2VKUVczb1Rhd3c/edit
Dopo questa ubriacatura di burocrazia, provo a sintetizzare.
· Chiunque sospetti che una parte del proprio edificio contenga amianto
(in particolare il tetto o la canna fumaria) si deve porre la domanda se il
manufatto è anteriore o posteriore al 1992 (data della legge N° 1) se è
anteriore la probabilità che ci sia amianto è consistente.
· Definita la presenza di amianto, anche con l’aiuto di
consulenti, occorre redigere le schede previste dalla Normativa Regionale e
trasmetterle alla A.S.L per il censimento regionale. https://docs.google.com/file/d/0B4KAcGKBSwLHN0JaY0FzM3VJUXc/edit
· Inoltre bisogna valutarne lo stato di conservazione con
l’algoritmo del decreto della direzione della sanità (Decreto N° 3) dal quale
si otterrà una valutazione numerica (Indice di Degrado).
·
Se la valutazione è inferiore o uguale a 25 non bisogna
fare nulla; se la valutazione sarà tra 25 e 44 la bonifica dovrà essere fatta
entro 3 anni; se la valutazione sarà maggiore o uguale a 45 la bonifica dovrà
essere fatta entro 12 mesi.
·
In ogni caso occorre nominare una persona che sarà il
referente per il manufatto contenente amianto.
Anche se queste prassi previste dalle normative non sono particolarmente complesse, molti comuni lombardi sono stati vicini ai loro cittadini per aiutarli nel loro disbrigo. Infatti è anche previsto che i comuni invino ai proprietari l’apposito modulo predisposto dalla Regione, vedi allegato n. 4 della legge regionale (N° 2), che sarà da restituire debitamente compilato alle sedi territoriali della ASL competente.
Capisco che la materia nonostante sia normata da
leggi e riguarda il nostro bene ultimo: la salute, non sia particolarmente
coinvolgente, ma un paio di domande me la pongo proprio: sono tutti censiti
i tetti di cemento-amianto di Sulbiate? Quale è l’indice di degrado dei tetti
in cemento-amianto di Sulbiate?
Chiediamo tutti al nostro nuovo sindaco, quale autorità sanitaria locale, di aiutarci a fare chiarezza sul problema
della presenza di manufatti in amianto in Sulbiate. Senza alcun allarmismo, ma
con la consapevolezza della pericolosità delle fibre di amianto e dei loro
effetti a lungo termine, iniziamo a ragionare su come liberarcene una volta per
tutte!
L’amianto
non è ne di destra ne di sinistra
Sergio Brioschi
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