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Pietro Ichino |
IL CANDIDATO LEADER È A UN
BIVIO: O DIFENDE, CON MONTI, IN MODO MOLTO CHIARO LA STRATEGIA EUROPEA
DELL’ITALIA, O RISCHIA DI FARE CONCORRENZA A BERLUSCONI E A GRILLO SUL TERRENO
DELLA DEMAGOGIA
L’attacco forsennato di Berlusconi contro il Governo mostra
chiaramente dove sta in questo momento il discrimine politico fondamentale
nel nostro Paese: oggi, come un anno fa, il vero spartiacque
corre tra chi è convinto che la via più sicura per uscire dalla crisi sia
costituita dalla strategia europea disegnata per il nostro Paese da Mario
Monti, e chi è convinto invece che il rigore finanziario richiesto da quella
strategia sia la vera causa dei nostri problemi.
Su quest’ultimo
versante della politica nazionale si collocano ora, insieme
a Berlusconi, anche Grillo e ahimè Vendola. Sul versante opposto Napolitano,
Monti, Prodi, Renzi e i per ora sfortunati costruttori del Terzo Polo. Il
precipitare della situazione politica rende estremamente urgente che Bersani –
candidato del centrosinistra a guidare il Paese nella prossima legislatura –
dica con molta chiarezza da che parte sta rispetto a questo spartiacque. Il
problema è che il suo responsabile nazionale per l’Economia Fassina indica esplicitamente la causa prima
dei nostri mali in questa strategia europea. Ora Bersani ha gli occhi di
tutto il mondo puntati addosso; in questo momento, non correggere
immediatamente e incisivamente la posizione espressa da Fassina – come gli
chiede una larghissima maggioranza del centrosinistra – equivarrebbe a
collocarsi dalla parte sbagliata dello spartiacque. Così facendo, Bersani
esporrebbe il Paese al rischio incombente di quella catastrofe economica
che un anno fa abbiamo evitato per un soffio. Ed esporrebbe – ma ciò conterebbe
a quel punto assai meno – il centrosinistra a una catastrofe politica.
FONTE NEWS LETTER DI PIETRO ICHINO
Dispiace che i fautori della filosofia del
RispondiElimina"THERE IS NOT ALTERNATIVE" siano così radicati anche nella sinistra.
Come si può cambiare (essere progressisti) con questa posizione così conservativa?