26 febbraio 2013

Elezioni 2013. Il commento di Civati.

Civati dal suo blog post delle ore oo:04



Non ho altri elementi per commentare un dato che mi ha sorpreso per le proporzioni (inutile negarlo, come ha sorpreso quasi tutti gli addetti ai lavori, per la verità), se non per dire che non è il caso di ricorrere a giri di parole: questo risultato non va bene, il Pd doveva vincere, aveva un margine di vantaggio secondo i sondaggi (sondaggi, quali sondaggi?) e avrebbe dovuto adottare una strategia diversa.
Con il M5S mesi, per non dire anni fa. Con la campagna elettorale, da almeno tre settimane, perché l’abbiamo ‘gestita’ e avremmo dovuto ‘farla’ con maggiore incisività. E non sto dando la colpa a nessuno, se non a me stesso (e, al massimo, sesto). Come quasi tutti ero convinto che sarebbe bastato, ma non è bastato: credo che si debba ripartire da qui, pensando prima al Paese, poi al nostro partito. Un po’ alla svelta. Quanto agli scenari, francamente l’unica cosa che vorrei evitare a me stesso e all’Italia è una grande coalizione che comprenda il Pdl. E le due prospettive sono quelle di un ritorno al voto o un tentativo di formare un governo, che non può non vedere la partecipazione del M5S. Con tutte le incognite che questa soluzione comporta, a cominciare dal fatto che questo dato, politicamente, rafforza il disegno politico di Grillo, che ha sempre detto che avrebbe bloccato il ‘sistema’ per tornare al voto e vincere. E la prima parte della storia è andata proprio così, non ce n’è.

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