ROMA - «Non c'è alcun dubbio». Matteo Renzi, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, risponde
Matteo Renzi - PD - Sindaco di Firenze QUI "LA SFIDA"L'INTERVISTA SU REPUBBLICA |
«Non è che propongo io un governo ampio con il Pdl. Ormai è un dato di fatto. C'erano tre alternative dopo il voto: o si tornava a votare, o si faceva un accordo con Grillo o con il Pdl. Invece per due mesi ci siamo bloccati solo su alcune possibilità». «Bersani - aggiunge - ha fatto bene a sperare di convincere il M5S. Ma loro hanno ribadito il 'no'. E Bersani ne ha preso atto. La sua strategia lo ha portato a dimettersi e gli va riconosciuta grande serietà».
«Marini dice che ho un'ambizione smodata? È vero. Io ho l'ambizione di cambiare l'Italia», ha detto Renzi. «Ho grande rispetto per Marini - afferma - e mi è dispiaciuto aver fatto una battaglia con lui. Ma io quello che pensavo gliel'ho detto in faccia come quando disse che ci voleva un cattolico sul Colle». «Io ho giurato sulla Costituzione - osserva Renzi - non sul Vangelo».
La religione, secondo lui, «non può essere un titolo per rivendicare un posto in politica». «Essere ambiziosi è una cosa bella,di cui non vergognarsi diverso è essere arroganti. Penso che questa politica mediocre e meschina abbia ridotto la dimensione dei nostri sogni, preferisco dei giovani ambiziosi a dei giovani bamboccioni».
"NAPOLITANO, GESTO STRAORDINARIO" «Un gesto straordinario accettare la candidatura. La politica aveva fallito. Le tre minoranze del Parlamento non riuscivano a trovare accordo. Il suo è stato un gesto straordinario che gli è costato molto. Le ha cantate chiare ai partiti anche se ho visto che lo applaudivano», ha detto Renzi sottolineando come il capo dello Stato abbia evidenziato «la perdita di tempo da parte dei partiti», così come aveva detto anche lui.
Belusconi-D'Alema-Renzi-Berlusconi
RispondiEliminaNon mi ha mai convinto l'interpretazione di Travaglio della più recente storia italiana, secondo cui è in corso un complotto autoritario contro il popolo e la democrazia ad opera di Berlusconi e la P2, con la complicità (per interesse o per inettitudine) di una finta opposizione disposta alla spartizione (vedi affare Telecom) e all'inciucio.
Questa visione contiene molti elementi di verità, ma non mi è mai sembrata corretta nell'essenziale per il suo determinismo e unilaterlaismo, di fatto di destra. La politica è più complessa, gli interessi pur convergenti sono conflittuali, i complotti possono essere lineari nella testa di chi li pensa, ma sempre producono risultati inaspettati... Insomma la storia non fila liscia e le trame segrete fanno sempre i conti con la lotta sociale.
Resto di questa opinione, di sinistra.
Ma le ultime vicende intorno alla elezione del Presidente della Repubblica, mi creano dei forti dubbi.
Vediamo.
Senz'altro questa elezione è avvenuta in un momento molto particolare. Essa alludeva di fatto al governo prossimo e un presidente piuttosto che un altro avrebbe permesso un “governissimo” oppure un accordo, se pur limitato, tra PD e M5S. Nella sostanza di questo si trattava. Su questo fronte il PD e Bersani hanno schiantato: prima proponendo la mediazione “ne carne, ne pesce” di Marini (giustamente bocciata apertamente da buona parte del Pd), poi traendo il dado con la candidatura di Prodi (totalmente inviso al Berlusca).
Questa preludeva ad un accordo di governo senz'altro contro Berlusconi, e quindi ad una agenda immediata che prevedesse una seria legge sul conflitto di interessi e sulla ineleggibilità (le richieste ineludibili di M5S), quindi la fine stessa di Berlusconi, con il conseguente “via libera” politico alla giustizia della magistratura. Insomma era probabile che il Cavaliere finisse ad Hammamet.
Ciò è stato evidentemente bloccato dai franchi tiratori del PD (e dall'insipienza di Grillo che se avesse votato Prodi avrebbe reso questi ultimi ininfluenti).
Allora perché Berlusconi in queste settimane è stato così tranquillo? Perché il siluratore di Prodi, D'Alema, ha giocato così sporco? Perché Renzi e i “suoi” parlamentari (a proposito: cos'hanno votato su Prodi?) si sono accodati agli eventi, per cui ora il principale soggetto da rottamare (appunto D'Alema) è tra i grandi sostenitori di Renzi alla segreteria del PD?
Mi pare evidente che questa nuova alleanza che ha distrutto Bersani e la linea di sinistra nel PD passa “stranamente” dal salvataggio del Cavaliere e “stranamente” consegna a quest'ultimo la prossima mossa.
Che farà Belusconi? Senz'altro sosterrà il governo di Napolitano/Amato (o chi per lui), che sarà di scopo, e nello scopo, “stranamente” mancheranno le leggi contro il potere di Berlusconi; sosterrà, come è ovvio, i suoi provvedimenti di classe e liberisti su economia e lavoro (contro la Cgil, un nemico per Renzi), una legge elettorale ultra-maggioritaria che come dice Renzi “consegni chiaramente il Governo a chi primo arriva” (indipendentemente dal numero reale dei voti), e poi, probabilmente (scommettiamo?), si farà da parte come leader del Centro Destra, di fronte all'investitura di Renzi dall'altra parte. Ovviamente il tutto condito dalla disinformazione tipicamente italiana (di Repubblica e il Corriere): giovanilismo, competenza, “sindaco d'Italia”, responsabilità nazionale, riformismo moderato, “l'Europa ce lo chiede”, ecc...
Quindi Berlusconi vincerà (perdendo le elezioni) e potrà finalmente andare in pensione (d'oro e non ad Hammamet). L'Italia berlusconiana vivrà senza il fondatore, con il sindaco di Firenze (e d'Italia) a portarne il testimone (il complottismo di Travaglio, a questo punto, ricorderà a tutti una certa cena ad Arcore di qualche mese fa...).
Che la filosofia della storia di destra di Travaglio (e Montanelli) stavolta abbia fatto centro, purtroppo per noi (come sempre)?
http://www.ciwati.it/2013/04/21/il-punto-della-questione-almeno-per-me/
RispondiEliminaSia Roberto Mapelli che il solito enfant profige delle politica di sinistra Civati statene certi che l'Italia non la cambieranno mai.
RispondiEliminaForza Matteo sono con te!
Riccando, mi vuoi dire che l'Italia si cambia con Berlusconi ? Non ci credo nemmeno se lo vedo con i miei occhi. Purtroppo ci siamo ridotti cosi'
RispondiEliminaNo però bisogna essere realisti l'Italia non si cambia con il caimano ma il caimano è l'unico che può fornire i numeri per dare un governo di scopo o chiamalo come vuoi
RispondiEliminadi cui tutti li italiani in questo drammatico momento ne ha assoluto bisogno.
Non si cambia solo con Vendola o con altri movimenti di sinistra.
Ne' con il sig. Grillo che dice di voler mandare tutti a casa.
L'Italia può essere cambiata solo da un vero partito democratico e non da una sua elitaria rappresentazione.
Renzi ci può riuscire!