14 luglio 2013

Calderoli deve dimettersi

Anche noi della redazione di teorema crediamo che, certe frasi, a maggior ragione se dette da cariche politiche, non siano più accettabili. Non è più sufficiente chiedere scusa. Non basta più dire "era una battuta". Occorre che certe persone non siedano più a certi livelli, occorre un profondo cambiamento della società che, se si dichiara civile, non può accettare certi atteggiamenti. 

Piena solidarietà al ministro Kyenge e a tutte le persone che si sono sentite offese.

Pubblichiamo di seguito un articolo tratto dal sito nazionale del Partito Democratico.

Le frasi razziste pronunciate dal vice presidente del Senato Roberto Calderoli contro la ministra Cecile Kyenge sono di una gravità inaudita. Chiediamo senza mezzi termini scuse formali e dimissioni immediate dell'esponente leghista

Calderoli  calderoli1
 
"Quanto detto da Calderoli lascia senza parole e non dovrebbe nemmeno essere pensato. Detto dal vice presidente del Senato, apre un problema che andra' opportunamente affrontato. Con tutti i democratici e con tutti gli i italiani, sono accanto a Cecile Kyenge Kashetu". Lo scrive su twitter il segretario del Pd Guglielmo Epifani.

*****


Le frasi razziste pronunciate dal vice presidente del Senato Roberto Calderoli sono di una gravità inaudita. Chiediamo senza mezzi termini scuse formali e dimissioni immediate dell'esponente leghista, che con le sue gravi offese alla ministra Cecile Kyenge, ha raggiunto il massimo livello dello squallore razzista che deve sollevare uno sdegno da parte di tutti i partiti e l'intera società. È quanto dichiara Khalid Chaouki, deputato e responsabile Nuovi Italiani del PD.

Abbiamo sempre detto fuori i razzisti dagli stadi - prosegue Chaouki - e ora diciamo fuori i razzisti anche dalle Istituzioni e dal Parlamento, luoghi di massima rappresentanza della civiltà democratica e dell'Italia nel mondo.
Calderoli, e prima di lui Borghezio, dovranno sapere che la loro schifosa propaganda razzista è ormai priva di cittadinanza in un Paese, - conclude Chaouki - che ospita cinque milioni di immigrati che vivono nella legalità e con una ministra di origine straniera impegnata sul difficile fronte della costruzione di nuove politiche di integrazione.

*****


''Ascoltando queste parole provo rammarico. Bisogna usare la propria visibilità per trasmettere messaggi costruttivi. Chi siede nelle istituzioni o fa il il leader politico, deve cercare di utilizzare la propria posizione per fare un opposizione, per confrontarsi e dialogare. Ben vengano le critiche costruttive, purché siano basate sui fatti, sui contenuti, non sulle offese''. Il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, esprime ''rammarico'' per le parole di Roberto Calderoli e invita i leader politici e chi riveste incarichi istituzionali ad essere responsabili e a confrontarsi solo sui contenuti, senza ''offendere e andare mai al di la' della discussione politica''. Il Pd chiede le dimissioni di Calderoli da vicepresidente del Senato ma la Kyenge dice all'Adnkronos che non spetta a lei prendere decisioni sul ruolo dell'esponente del Carroccio e invita la Lega ad aprire una riflessione interna sul ''tipo di messaggio politico che intende trasmettere all'esterno''.

''Un'iniziativa politica -spiega all'Adnkronos Kyenge- puo' esser anche non condivisa, ma il linguaggio è molto, molto importante. Come sempre vado al di la' della mia persona. Qui si tratta di un Paese che deve ritrovare un linguaggio politico consono, basato esclusivamente su un confronto sui conteniti e non certo sulle offese''.''Tutti abbiamo la responsabilità che l'Italia parli e trasmetta un linguaggio pulito e trasparente e, soprattutto, senza violenza'', avverte il ministro, che chiede a tutti uno sforzo di comunicazione: ''Bisogna fare una riflessione generale sulla comunicazione di chi riveste un ruolo a livello istituzionale e fa politica''. Il Pd chiede le dimissioni di Calderoli da vicepresidente del Senato ma la Kyenge non vuole entrare nel merito: ''Faccio solo una richiesta, chiedo che la Lega apra una riflessione interna. Non tocca a me chiedere dimissioni o prendere altre decisioni. La Lega deve fare un confronto interno e capire che tipo di battaglia fare e quale messaggio politico intende trasmettere alla gente''. Kyenge non vede nelle frasi di Calderoli un ''attacco politico strumentale'', in particolare al governo Letta: ''In questo momento non vedo attacchi politici strumentali, vedo solo la responsabilità personale di chi ha pronunciato queste frasi''.

*****


''Il senatore Calderoli rappresenta un caso di gravissimo sdoppiamento di personalità. Quando presiede il Senato lo fa con equidistanza. Quando parla da leghista tocca le vette della massima volgarità politica e civile. Il suo insulto al ministro Kyenge e' totalmente incompatibile col suo ruolo di vicepresidente del Senato''. Cosi' il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, commenta le dichiarazioni di Roberto Calderoli sul ministro Kyenge.

*****


"Le parole del vicepresidente del Senato Calderoli rivolte al ministro Kyenge sono inaccettabili. Non e' possibile e non e' degno che un importante rappresentante delle nostre istituzioni insulti, con parole volgari e offensive e razziste una cittadina italiana e ancora di più una donna che oggi, da ministro, rappresenta il nostro Paese. Domani il Pd in aula a Palazzo Madama chiederà conto a Calderoli delle sue affermazioni. Nel frattempo mi auguro che il vice presidente del Senato trovi la dignità di spiegare e di scusarsi con il ministro Kyenge". Lo dichiara Anna Finocchiaro, senatrice del Pd e presidente della commissione Affari costituzionali del Senato.

*****


"Le parole del vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, indirizzate verso il ministro Cecile Kyenge non sono accettabili e mettono fuori del contesto civile chiunque le pronunci o anche solo le pensi. Diventano assolutamente irresponsabili se pronunciate da un rappresentante delle Istituzioni". Lo afferma la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. "Ricoprire cariche istituzionali - ammonisce - e' certamente un onore che richiede pero' comportamenti all'altezza della rappresentanza non di parte che si detiene. Calderoli sarà chiamato a rispondere in Aula delle sue gravissime offese".

*****


“I leghisti stanno perdendo la testa di fronte ad un paese che con normale e dovuta civiltà apprezza il lavoro del ministro Kyenge, valutando la persona non in base al colore della pelle ma a ciò che sa fare. La Lega e i suoi storici esponenti sono arrivati al capolinea: gli italiani hanno capito che gli slogan e le offese xenofobe, nascondono solo tanta incapacità e altrettanta voglia di potere. I capi del Carroccio sono oramai un grumo di rancore e di odio che soffia sulle paure degli italiani per poter racimolare i voti con il vecchio metodo del terrore verso il “diverso”. Una vera schifezza. Si ricordino gli italiani che questi signori con verde pochette sono gli stessi che hanno condotto il paese sull’orlo del baratro economico e che cercano di rifarsi una credibilità con metodi e parole disgustose. Non ci devono riuscire. Calderoli da parte sua se conserva un briciolo di dignità, abbia un sussulto di orgoglio e si dimetta e abbandoni la vita politica nazionale”. Così Livia Turco, presidente Forum Immigrazione del PD.

*****


''Calderoli deve scusarsi nell'aula del Senato per le gravi e indegne parole usate nei confronti del ministro Kyenge''.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell'Unione europea.
Chiti ammonisce: ''Sono offese ingiustificabili: comizi, dibattiti o convegni non possono certo essere una scusante per volgarita' razziste pronunciate, oltretutto, da chi ricopre l'incarico istituzionale di vice presidente del Senato. La politica deve tornare ad essere di esempio ai cittadini, rafforzando una cittadinanza fondata prima di tutto sul reciproco rispetto di ogni persona, e non occasione per grida violente, ingiurie e offese".

Nessun commento:

Posta un commento