PD: "Non si dimentichi che Berlusconi è stato condannato"
Dichiarazione di Danilo Leva, responsabile Giustizia del Partito Democratico
di
Pina Picierno,
Danilo Leva,
"Il PD non teme il voto segreto né tantomeno è contrario
all’ipotesi di un voto palese. Quello in corso è, tuttavia, un dibattito
surreale. Il Paese è bloccato a discutere sulle modalità di voto ma in
questo modo si finisce per far passare sotto silenzio la sostanza della
questione: in qualsiasi Paese civile un leader politico condannato in
via definitiva si sarebbe immediatamente dimesso di propria iniziativa, e
il suo stesso partito l’avrebbe richiesto.
Purtroppo questa sensibilità istituzionale non appartiene a Berlusconi e tanto meno al suo partito, che è ormai solo piatta espressione dei voleri e degli interessi del suo capo". Lo ha dichiarato Danilo Leva, responsabile Giustizia del Partito Democratico.
Anche Pina Picierno, responsabile Antimafia e Legalità del PD, ha definito "surreale il dibattito sulle modalità di voto: alcuni snocciolano certezze sulla necessità del voto segreto, altri declamano l'obbligatorietà del voto palese, altri ancora si spingono a teorizzare il voto con l'indice, segreto ma non abbastanza.
Ci sarebbe da ridere - ha proseguito - se la situazione del Paese lo permettesse: il dibattito dei partiti è tutto ripiegato sul destino di un uomo solo. Non una riga sulla disoccupazione che cresce, non una parola sulle imprese che chiudono e su chi non arriva a fine mese.
Per quanto ci riguarda - ha voluto ribadire Picierno - siamo favorevoli anche al voto palese, il PD sarà compatto purché si faccia presto, si eviti di dilazionare i tempi e si ritorni presto a discutere dell'Italia, dei problemi e delle speranze degli italiani".
Purtroppo questa sensibilità istituzionale non appartiene a Berlusconi e tanto meno al suo partito, che è ormai solo piatta espressione dei voleri e degli interessi del suo capo". Lo ha dichiarato Danilo Leva, responsabile Giustizia del Partito Democratico.
Anche Pina Picierno, responsabile Antimafia e Legalità del PD, ha definito "surreale il dibattito sulle modalità di voto: alcuni snocciolano certezze sulla necessità del voto segreto, altri declamano l'obbligatorietà del voto palese, altri ancora si spingono a teorizzare il voto con l'indice, segreto ma non abbastanza.
Ci sarebbe da ridere - ha proseguito - se la situazione del Paese lo permettesse: il dibattito dei partiti è tutto ripiegato sul destino di un uomo solo. Non una riga sulla disoccupazione che cresce, non una parola sulle imprese che chiudono e su chi non arriva a fine mese.
Per quanto ci riguarda - ha voluto ribadire Picierno - siamo favorevoli anche al voto palese, il PD sarà compatto purché si faccia presto, si eviti di dilazionare i tempi e si ritorni presto a discutere dell'Italia, dei problemi e delle speranze degli italiani".
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