10 ottobre 2013

Un passo avanti

Femminicidio, ora il via a un nuovo piano antiviolenza

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Approvate alla Camera le norme sul contrasto alla violenza di genere, battaglia sostenuta dallo sforzo delle deputate democratiche. La Responsabile Conferenza delle donne PD, Roberta Agostini, nella dichiarazione di voto: “Quello di oggi è un passo avanti nelle politiche di contrasto alla violenza, ottenuto attraverso l’impegno di tutto il gruppo e di tutte le donne del Partito democratico. Abbiamo migliorato, e in alcuni casi anche cambiato radicalmente, il testo che il governo aveva proposto.

Oltre alle norme che introducono maggiori tutele sul piano penale, il cuore del nostro impegno è l’avvio di un vero piano nazionale antiviolenza, costruito con il contributo delle associazioni e degli operatori, che contenga politiche di formazione, politiche di prevenzione, la costituzione di un Osservatorio, la sperimentazione di progetti per la presa in carico degli uomini violenti; inoltre - con l’articolo 5bis - si riconosce e si rafforza, anche attraverso la previsione di uno specifico fondo, l’attività dei centri antiviolenza che in questi anni hanno garantito non solo l’indispensabile servizio di accoglienza delle donne vittime ma sono stati dei veri e propri laboratori dove, attraverso una metodologia dell’accoglienza, si è fatta prevenzione e cultura, troppo spesso in solitudine.

Sappiamo bene che la violenza affonda le radici in una discriminazione profonda verso le donne e che serve un forte cambiamento culturale che deve essere supportato da azioni concrete; per questo continueremo a lavorare, a partire dalla legge di Stabilità, per chiedere al governo di trovare ulteriori risorse necessarie per finanziare una strategia nazionale contro la violenza sulle donne”.

Delia Murer, componente della commissione Affari sociali, sottolinea l'importanza del passo che si è compiuto, ricordando il lavoro fatto per migliorare il testo del governo attraverso i numerosi emendamenti accolti: “Un passo importante, un buon provvedimento. C’ è ancora da fare ma per combattere la violenza di genere, in Italia, abbiamo uno strumento in più. Il provvedimento passa ora al Senato. Mi auguro che sia approvato in tempi rapidissimi e che non decada.

Abbiamo lavorato intensamente, nelle commissioni, per migliorare il testo del Governo che, nella sua versione originaria, era carente. Siamo riuscite ad ottenere, con emendamenti mirati, norme di maggiore tutela per le donne, finanziamenti per la rete di centri antiviolenza e case rifugio con il Piano che sarà costruito in modo partecipato e il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità che sarà finanziato in automatico. La legge – conclude la deputata – è per noi solo un primo passo. La convenzione di Istanbul, che abbiamo ratificato ad inizio di legislatura, comincia a trovare concreta attuazione. C’è ancora da lavorare e lo faremo a partire dalla legge di Stabilità. Ma il tema è ormai una chiara priorità per l’agenda politica”.

La violenza contro le donne esce finalmente dal silenzio, ricorda Fabrizia Giuliani, che spiega:  "L'approvazione delle norme contro la violenza è un passo avanti importante sotto il profilo giuridico e politico. Nel quadro delle linee programmatiche della Convenzione di Istanbul, la violenza domestica esce definitivamente dal silenzio della sfera privata, troppo a lungo tollerata o sottovalutata e viene riconosciuta in tutta la sua gravità. La garanzia della sicurezza delle donne, la tutela della libertà le loro scelte, senza zone franche, è ora assunta dallo Stato. 

I fondi stanziati per il rafforzamento della protezione delle vittime, la creazione di una corsia preferenziale per i processi, il permesso di soggiorno alle straniere colpite, il piano concepito nel quadro della programmazione comunitaria e il rafforzamento della rete dei centri – continua la Giuliani - sono sono strumenti essenziali per dare il via ad una seria azione di contrasto. Non ci fermiamo qui, abbiamo chiesto attraverso un odg di dare sistematicità alla normativa, e carattere stabile ai finanziamenti. Anche sul capitolo della prevenzione ci impegneremo a fondo. Ma il diritto è parte della cultura di un Paese, e le norme che abbiamo approvato sono parte di cambiamento atteso e troppe volte mancato. Ora il testo passa al Senato dove auspico la sua rapida approvazione visto i tempi stringenti per la sua conversione. Fate presto”.

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