20 dicembre 2013

Per più comuni "no slot"


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Slot, il Pd impegna il governo a correggere la norma insieme agli Enti locali

La relatrice del decreto cosiddetto “Salva Roma”, la senatrice del PD Magda Zanoni, ha presentato nell'Aula del Senato un ordine del giorno, approvato, che impegna il governo a monitorare, insieme a comuni ed enti locali, gli effetti dell'emendamento approvato ieri dall'Aula del Senato in materia di gioco d'azzardo e a "concordare eventuali modifiche da apportare in sede legislativa, al fine in particolare di evitare la collocazione di sale gioco in prossimità di luoghi sensibili e di rimuoverle qualora così collocate".

Sul tema dei 'comuni no slot' si era impegnato in prima persona il segretario Matteo Renzi, che sollecitato da Vita.it, aveva fatto sapere via twitter che avrebbe fatto in modo che il Pd intervenisse sulla questione.
"Quella che è stata votata è una cosa inaccettabile, contate sul Pd che bloccherà la norma", ha detto Renzi.

L’emendamento in questione è quello presentato dalla senatrice Chiavaroli (NCD), approvato ieri dal Senato, e che ha suscitato polemiche perché prevede che se un Comune decide di proibire le slot machine in determinate ore, o comunque ne pone dei limiti, sarà passibile di minori trasferimenti statali in ragione dei mancati incassi erariali.

“La mia intenzione - ha spiegato la relatrice Zanoni - era di presentare un emendamento che andasse a cambiare sostanzialmente le regole introdotte sulle slot, ma le regole non permettevano più di presentare un emendamento, quindi abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna il governo.

Il tema è delicato – ha aggiunto - perché c'è un problema di entrate. Posso dire che vigileremo accuratamente non solo perché l'ordine del giorno venga attuato ma anche affinché sia attuato il prima possibile".

Per la relatrice "l’approvazione dell’ordine del giorno è stato “un passo importante per rimediare a errori che abbiamo fatto in questi giorni".

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"L’emendamento espressamente richiesto ieri dal Governo e approvato al Senato è da considerare temporaneo e di sola di natura finanziaria, visto che la delega fiscale, già approvata alla Camera e di prossima discussione a gennaio al Senato, impegna il Governo a ridurre e a concentrare il gioco d’azzardo in ambienti sicuri e controllati”.
Lo spiegano i senatori del Pd Stefano Lepri, Vannino Chiti, Emanuela Granaiola, Donella Mattesini, Venera Padua, Silvana Amati e Carlo Pegorer, sempre a proposito dell’emendamento Chiavaroli

“L’ordine del giorno proposto dal PD oggi approvato prevede che, in via preventiva all’attuazione della norma, il Governo concerti con Comuni e Regioni le modifiche legislative al fine di evitare la collocazione di sale gioco in prossimità di luoghi sensibili e di rimuoverle qualora così collocate. Non è più accettabile che il Governo conceda o rinnovi autorizzazioni senza il consenso delle amministrazioni più vicine ai cittadini".

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Il senatore Mauro Maria Marino, relatore del provvedimento sulla delega fiscale, ha fatto inoltre sapere che "gli effetti negativi dell'intervento normativo sul gioco d'azzardo sono cancellati dalla rapida approvazione dell'art. 14 della delega fiscale ".

"Sarà il primo impegno, questo, con cui ripartiremo in VI Commissione per porre ordine in maniera trasparente a questa delicata materia. Il provvedimento si potrà vedere approvato nei prossimi 30 giorni". Marino ha poi concluso:"Votare l'emendamento sul gioco d'azzardo è stato un evidente sbaglio, sempre possibile in concitati momenti di caos d'aula, frutto di una indicazione erronea seguita dai gruppi di maggioranza "

1 commento:

  1. Per quale ragione una persona dovrebbe giocare quando è certo che perderà?
    Per quale ragione una persona dovrebbe giocare quando il gioco è tuccato e gran parte della posta sottratta dal banco?

    La cosa è certamente assimilabile ad una truffa, solo che viene gestita dallo stato.
    E come una truffa dovrebbe essere perseguita, altro che "rimediare agli errori".

    La stessa cosa per "Gratta e vinci, Totocalcio, Lotto, Lotteria di Capodanno, cavalli, ecc ecc..)

    Per quanto riguarda gli "introiti mancati" una bella e seria patrimoniale (magari anche l'IMU) è sicuramente una soluzione più etica.
    Dai Matteo, prova a pensarci.

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