24 marzo 2014

Renzi e l'Europa

Orgogliosamente europei. Orgogliosamente italiani

ll presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Ue

Renzi a Bruxelles  renzi_europa2_det

"Noi siamo per l'Europa e nell'essere orgogliosamente europei siamo orgogliosamente italiani". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Ue.

Posizione dell'Italia in Europa. "Noi non siamo in competizione con l'Europa, non abbiamo un atteggiamento di sudditanza o subalternità culturale, siamo parte dell'Europa. A me ha colpito una cosa, noi spendiamo di più per gli interessi sul debito che non per l'educazione e università. Come se una famiglia spendesse più per i debiti che per mandare a scuola i figli e questo ha radici storiche, ma la politica vince se riusciremo ad invertire lo schema. L'Italia non è un Paese che viene in Europa a fare la cicala che scialacqua, noi siamo contribuenti attivi. Diamo più di quel che riceviamo. Abbiamo dato. L'Italia in questi anni ha dato tanto e continuerà a dare. Ma l'Europa deve dare un contributo alla discussione politica".

Semestre europeo. "Il semestre che noi immaginiamo, vede l'Europa sulle frontiere di innovazione, agenda digitale, climate change, che affronti questioni vere a partire dalla lotta alla disoccupazione. Un'Europa che si occupi di vincoli astratti e lontani da gente è un'Europa che sbaglia e che non si rende conto che c'è un'intera generazione che stiamo perdendo".

Elezioni europee. Renzi ha annunciato che "non è intenzione del PD inserire il nome del segretario nel simbolo".

Spending review. "Sulla revisione della spesa, Carlo Cottarelli sta lavorando bene - ha detto Renzi - ma su alcuni punti ho dei dubbi. Nello specifico se immaginiamo un intervento a pioggia sulle pensioni io sono contrario. Diverso, per le pensioni di 200 000 Euro, magari con il retributivo, posso capire. Insomma la spending review non si fa chiedendo un contributo a chi prende 2000 euro di pensione. Gli 80 euro che diamo ai lavoratori non andiamo a prenderli né dai pensionati né dagli invalidi. Inizino a pagare quelli che non hanno mai pagato, e tornino a riscuotere i cittadini che in questi anni hanno pagato la crisi per colpa di una politica che è stata lontana dai cuori".

Fiscal compact. "Il fiscal compact è un impegno che il nostro Paese ha preso e che, come tutte le regole che ci siamo dati, confermiamo con tutti i paletti che sono stati messi in questa operazione.


Intervento sullo stipendio dei dirigenti pubblici. "Confermo l'intervento sullo stipendio dei dirigenti pubblici", ha detto Renzi replicando all'amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, che aveva paventato un esodo dei manager pubblici in caso di taglio agli stipendi. "Quando Moretti vedrà la 'ratio' dell'intervento - ha aggiunto - sarà d'accordo con me. Affronteremo con saggezza e intelligenza la questione".

Tagli agli sprechi. "Voglio tagliare le auto blu e voglio tagliare quelle istituzioni che sono un pedaggio per gli italiani e noi le andremo a smantellare. In alcuni settori si può fare di più di quello che dice il commissario Cottarelli, a cominciare dai "centri d'acquisto".

Riforme. Il premier ha concluso la conferenza stampa ribadendo un concetto già evidenziato durante il Consiglio UE: "Se rimettiamo a posto i conti pubblici non lo facciamo perchè lo chiede Angela Merkel, lo facciamo perchè lo chiedonbo i nostri figli. Io non ho obblighi nei confronti dei partner europei, io ho obblighi innanzitutto di fronte ai nostri figli. Le riforme annunciate noi le vogliamo fare entro il 1 luglio. Ci vediamo il 2 luglio, siamo a Srasburgo, e vedrete se le riforme le abbiamo fatte. Giudicherete voi".

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