2 maggio 2014

Roberto Rampi | Notizie dal Parlamento

Lavoro, occupazione e sviluppo sono priorità assolute.
La crisi economica da troppo tempo morde le caviglie del Paese.
Pesa in maniera importante, a volte drammatica. Mette in crisi le possibilità per il futuro f ino a minare la speranza. È nostro preciso dovere mettere tutta l'attenzione e tutto l'impegno per reagire e provare ad uscirne.
 
Tradotto in pratica per me questo ha voluto dire massima attenzione ad alcune cruciali vicende del nostro territorio: Micron,  Alcatel, Carrier, Bames.
Su questo si sono concentrati diversimiei interventi in aula (qui i video) diverse iniziative, incontri con i lavoratori, pressioni e confronti sul Governo con interrogazioni, e con momenti di confronto diretto con il Ministro Guidi e con lo stesso Presidente del Consiglio.
 
Per tutte queste ragioni mi sembrava importante, nella settimana che si chiude con la Festa dei Lavoratori, fare il punto sui provvedimenti che si stanno mettendo in campo Dal decreto legge a sostegno dell'occupazione alla legge delega sulle norme in materia di lavoro al Documento di Economia e Finanza, alla "Garanzia Giovani".
 
Roberto Rampi
LE NORME
Il Governo ha deciso di suddividere i primi interventi sul mercato del lavoro in due tranches: subito un decreto legge, successivamente una legge-delega. Il primo, subito entrato in vigore, è stato approvato la scorsa settimana alla Camera per la conversione in legge; la seconda è stata da poco incardinata al Senato.
IL DECRETO LAVORO
Il decreto n.34, entrato in vigore il 21 marzo scorso, ha avuto come focus principali la riforma del contratto a tempo determinato e dell’apprendistato, accompagnando a queste un intervento sul Documento di Regolarità Contributiva (DURC). 
Per conoscerne i principali contenuti trovi a questo indirizzo un dossier riassuntivo. 

LA LEGGE DELEGA
Le deleghe al Governo comprese nel disegno di legge ora depositato al Senato sono sostanzialmente cinque: 1) ammortizzatori sociali; 2) riordino della normativa sui servizi e la politica attiva per il lavoro; 3) e 4) semplificazione di procedure e adempimenti e per il riordino dei rapporti di lavoro; 5) maternità e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il Governo dovrà poi dare attuazione con uno o più decreti legislativi entro sei mesi dall’entrata in vigore.
IL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA
Presentato dal Governo fa un suo punto della situazione del lavoro, collegandola al quadro generale degli interventi economici e legislativi. Si va dalle previsioni di occupazione e disoccupazione, agli interventi per il tempo indeterminato e gli ammortizzatori sociali; dai primi interventi sui contratti all’estensione delle norme contro le “dimissioni in bianco”; dalla prossima legge-delega sul lavoro ai famosi 80 euro di detrazione IRPEF; dalla Garanzia Giovani alle previsioni macroeconomiche che queste riforme avranno.
Per approfondirne i contenuti può leggere un sunto qui.
LA GARANZIA GIOVANI
Garanzia Giovani è la strategia di contrasto alla disoccupazione giovanile a cui l’Unione Europea ha destinato importanti risorse destinata a ragazzi e ragazze tra i 15 e i 29 anni.
Il primo maggio, significativamente in concomitanza con la Festa dei Lavoratori, partirà finalmente il Piano Nazionale per la Garanzia Giovani. Attraverso 
il portale istituzionale www.garanziagiovani.gov.it ci si potrà registrare per essere poi contattati dalle strutture territoriali (centri pubblici per l’impiego o strutture convenzionate) per fissare un colloquio: questo si tradurrà in un “profilo” e un percorso di orientamento personalizzato per definire un progetto lavorativo o di formazione. Tutto ciò dovrà avvenire entro e non oltre quattro mesi dalla registrazione telematica. Si potrà così accedere ad una gamma di percorsi possibili: l’inserimento in un contratto di lavoro dipendente, l’avvio di un apprendistato o di un tirocinio, un impegno di servizio civile, una formazione specifica professionalizzante, l’accompagnamento nell’avvio di una attività imprenditoriale in proprio o di un lavoro autonomo. 
 
IL QUADRO DI PARTENZA
In queste settimane, la Commissione Lavoro della Camera ha svolto numerose audizioni di strutture tecniche, rappresentanze professionali, parti sociali ed esperti. L’intenzione è stata quella di sentire quante più opinioni possibile da parte di chi vive o studia il mercato del lavoro, per completare il processo che un decreto “di necessità ed urgenza” non può fare e che invece è necessario e doveroso da parte del Parlamento nella conversione in legge. Puoi leggere i resoconti di ISFOL, Confindustria e Cgil qui.
I DATI ISTAT
Parlando di riforma dei contratti, non si può però non avere uno sguardo complessivo a come sta il lavoro oggi. L’Istat, lo scorso 1°aprile ha aggiornato i dati sulla disoccupazione. Ne emerge un quadro ancora negativo, con cui dobbiamo confrontarci.
A febbraio 2014 gli occupati sono tornati a scendere, sia rispetto al mese precedente (-0,2%) che su base annua (dell’1,6%).
Anche il tasso di occupazione diminuisce (di 0,8% rispetto all’anno precedente) assestandosi al 55,2%.
I disoccupati, vera nota dolente, sono arrivati a 3 milioni 307 mila, aumentando dello 0,2% rispetto al mese precedente (+8 mila) e del 9,0% su base annua (+272 mila).
Il tasso di disoccupazione è pari al 13,0%, in aumento di 1,1% nei dodici mesi.
I disoccupati tra i 15-24 anni sono 678 mila. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è ormai pari al 42,3%, in aumento tendenziale. Sappiamo poi che in alcune parti d’Italia questo numero è ben più alto, superando spesso il 52% nel Mezzogiorno e aggravandosi ulteriormente per le giovani donne (oltre il 60%). I disoccupati in questa fascia d’età sono l’11,3% del totale.

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