Impugnata la legge regionale che limita la costruzione dei nuovi luoghi di culto. PD: "Più che prevedibile"
Lo avevamo detto e scritto più volte: la legge
regionale voluta dalla maggioranza per limitare l'edificazione di nuove
moschee è anticostituzionale. Non è stata una sorpresa quindi apprendere
che il Governo giovedì pomeriggio ha impugnato il provvedimento
smontando pezzo per pezzo gli articoli da noi fortemente contestati. Un
atto dovuto per rispetto della Costituzione italiana che con questa
norma verrebbe violata nei due principi fondamentali: quello
dell'uguaglianza dei cittadini (articolo 3) e delle confessioni
religiose (articolo 8). Ma non solo. Come precisa la nota emanata da Palazzo Chigi, la legge non rispettea l'articolo 19 che sancisce il diritto di professare liberamente la propria fede. Ma anche l'articolo 117 dal momento che la materia di rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose è di competenza esclusiva dello Stato. Ed infine anche l'articolo 118 ''che affida alla sola legge statale il potere di disciplinare forme di coordinamento fra Stato e Regioni nella materia della sicurezza pubblica'' che quindi contrasta l'articolo della legge lombarda che richiede nei nuovi luoghi di culto l'istallazione di telecamere collegate con la Questura.
Netto il commento del segretario Alessandro Alfieri:"Legiferare in modo ideologico e populista non può che portare a questi risultati. Alla Lega interessa più fare propaganda con le bandiere e i referendum piuttosto che concentrarsi su problemi reali quali sanità, casa, trasporto pubblico e rilancio dell'economia. Maroni cambi rotta".
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