Siamo a un passo da approvazione storica
di legge non più rinviabile
di Luigi Zanda
Siamo a un passo dall'approvazione della legge sulle unioni civili. Una legge che colma un vuoto legislativo non più giustificabile.
In questi giorni in Senato abbiamo cercato di organizzare al meglio il lavoro che ci aspetta nei prossimi giorni cercando di sminare il campo dai pericoli che potrebbero presentarsi per un provvedimento così delicato, che sarà discusso e votato dall'aula senza relatore e senza i pareri del governo, e per il quale tutti i gruppi parlamentari hanno deciso di lasciare libertà di coscienza, con la possibilità quindi di votare in maniera segreta sui punti che richiamano gli articoli della Costituzione sulla tutela dei figli.
Una serie di circostanze che, tutte insieme, possono mettere a rischio una corretta discussione e le votazioni degli emendamenti. Per questo, per ridurre i pericoli in cui l'aula potrebbe imbattersi, mercoledì scorso ho incontrato i capigruppo di maggioranza e opposizione. Tutti ci siamo trovati d'accordo sul voler affrontare il provvedimento nel merito.
Personalmente sono convinto della necessità di usare sempre il voto palese poiché, spesso, il voto segreto è stato usato strumentalmente, come arma politica. Tuttavia, nel caso del ddl Cirinnà, esistono delle materie che, per regolamento, richiamano il voto segreto e, quindi, sarà inevitabile che venga richiesto. Un richiesta che non sarà comunque appoggiata da nessun senatore del gruppo del Pd.
Insomma
stiamo cercando di costruire attorno al ddl sulle unioni civili un
dibattito serio e il più sereno possibile. Un dibattito nel merito delle
questioni con la volontà di arrivare in tempi congrui e certi
all'approvazione di una legge non più rinviabile.
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