30 agosto 2014
TANTI AUGURI ALLA MAMMA ELENA E AL PICCOLO NICOLO'
a cui dedichiamo questa poesia.
Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia, legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati e tua madre diventerà una pianta che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe che portino la pace ovunque e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere guardati nell'acqua del sentimento.
Circolo PD Sulbiate
30.8.2014
28 agosto 2014
Expo della Lombardia
I turisti di Expo anche a Cremona, non l’Arcimboldo a Milano
Poi, è chiaro che di un evento del genere deve beneficiare tutto il Paese, ma innanzitutto è la Lombardia che deve potersi avvantaggiare di un arrivo così massiccio di visitatori. Naturalmente, ci sono cose da vedere e situazioni da vivere più e meno vicine a Milano, ma se un turista va a Cremona non lo fa solo per l’Arcimboldo: vuole anche conoscere il fiore all’occhiello della liuteria e il Museo del violino che è unico al mondo, assaggiare gli ottimi piatti della cucina tipica e costeggiare le rive del Po, il ‘grande fiume’ della Lombardia. Insomma, l’assessore, che tra l’altro è proprio cremonese, vuole togliere un’opera significativa a una città quando questa deve contribuire a portare i visitatori. (Il dipinto è esposto alla Pinacoteca di Cremona)
Territorio e grandi strutture
tratto dal sito: www.salviamoilpaesaggio.it
Urbanistica tossica. Il ministro Lupi ci riprova: un nuovo DDL per rendere edificabile l’intera penisola?
Controriforme. Privatismo selvaggio e zero pianificazione, il ministro ci riprova. Il settore immobiliare ristagna? La nuova versione del ddl, arricchita di autocrazia renziana, punta a rendere edificabile l’intera penisola.
Di Ilaria Agostini, da Il manifesto, 3 agosto 2014«Il governo del territorio è regolato in modo che sia assicurato il riconoscimento e la garanzia della proprietà privata (…) e il suo godimento». L’art. 8 è il distillato della bozza di ddl (“Principi in materia di politiche territoriali e trasformazione urbana”) presentata dal ministro Lupi al Maxxi di Roma il 24 luglio scorso.
A distanza di nove anni dal ddl 3519/2005 noto come «legge Lupi», approvato dalla Camera nel Berlusconi III e poi fortunosamente bocciato in Senato col contributo della destra che lo ritenne antagonista alla tuttora vigente legge urbanistica n. 1150/1942, il ministro di rito ambrosiano ci riprova.
Nella nuova versione, stagionata e arricchita di autocrazia renziana, restano fermi quei principi di «istituzionalizzazione del “privatismo” in urbanistica» – come ha scritto Sergio Brenna – allora stigmatizzati da urbanisti e giuristi in un volume curato da Maria Cristina Gibelli (La controriforma urbanistica, 2005), ma vi si aggiunge un colpo di reni da crisi globale, scoppiata in seguito proprio alle pesanti speculazioni immobiliari.
18 luglio 2014
Questione Gaza - Appello cessate fuoco
L’escalation di violenza sviluppatasi in Medio Oriente non può lasciarci indifferenti e
necessita di una chiara presa di posizione da parte
della nostra comunità partitica. Consci
delle difficoltà che possano incontrarsi nel valutare rapidamente eventi che testimoniano
un filo diretto con la storia politica internazionale di questo e dello scorso secolo, riteniamo
tuttavia fondamentale partire da un assunto di fondo imprescindibile, vale a dire
l’appello
al cessate il fuoco
e
la condanna contro ogni forma di violenza.
Condividendo le valutazioni del vice-ministro agli Affari Esteri, Lapo Pistelli, pare evidente come la parola delle armi non sia mai stata risolutiva in Medio Oriente e non lo sarà nemmeno oggi: in dieci giorni sono più di 200 le vittime palestinesi colpite dai raid israeliani lungo la Striscia di Gaza, in maggioranza civili, e più di 1500 i feriti, il cui numero sale con tragica costanza ogni ora.
Condividendo le valutazioni del vice-ministro agli Affari Esteri, Lapo Pistelli, pare evidente come la parola delle armi non sia mai stata risolutiva in Medio Oriente e non lo sarà nemmeno oggi: in dieci giorni sono più di 200 le vittime palestinesi colpite dai raid israeliani lungo la Striscia di Gaza, in maggioranza civili, e più di 1500 i feriti, il cui numero sale con tragica costanza ogni ora.
17 luglio 2014
14 luglio 2014
LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 74 del 12 luglio 2014
Chi l'ha detto?
“Si vince col collettivo”.
“Chi oggi beve l'acqua deve ricordarsi di chi ha scavato il pozzo”.
“Un pochettino lo abbiamo smacchiato”.
(La risposta, facile, è in fondo alla pagina).
Gli amministratori del centrosinistra alla prova delle riforme
Ieri pomeriggio, venerdì, c'è stata l’assemblea degli amministratori locali del centrosinistra della Lombardia. Amministriamo tutti i capoluoghi di Regione tranne Mantova e Varese. Ora ai nostri sindaci e consiglieri comunali viene affidato il compito di far nascere la città metropolitana e le nuove province. Le elezioni per entrambi questi enti dovrebbero tenersi il 28 settembre. Nonostante le molte incongruenze della legge Delrio si tratta di un'opportunità straordinaria di dar vita a nuove forme di cooperazione tra amministrazioni locali per governare i territori. Prima ancora di quella del Senato è questa la riforma istituzionale che può aiutare a riconciliare i cittadini con la politica.
La settimana in Regione
Martedì mattina il nord Milano era paralizzato per l'esondazione del Seveso. Nelle stesse ore in Regione è stata approvata (dalla sola maggioranza) una legge che agevola il taglio dei boschi, sia in montagna che in pianura. La natura presenta sempre il conto, ma gli uomini perseverano. Come non bastasse, la stessa legge agevola l'uso dei sentieri di montagna per gare di motocross, sia pure sotto la responsabilità dei sindaci. Nonostante la legge abbia avuto qualche miglioramento grazie al nostro lavoro in commissione il Pd ha votato contro, evidenziando anche aspetti di incostituzionalità delle norme.
“Si vince col collettivo”.
“Chi oggi beve l'acqua deve ricordarsi di chi ha scavato il pozzo”.
“Un pochettino lo abbiamo smacchiato”.
(La risposta, facile, è in fondo alla pagina).
Gli amministratori del centrosinistra alla prova delle riforme
Ieri pomeriggio, venerdì, c'è stata l’assemblea degli amministratori locali del centrosinistra della Lombardia. Amministriamo tutti i capoluoghi di Regione tranne Mantova e Varese. Ora ai nostri sindaci e consiglieri comunali viene affidato il compito di far nascere la città metropolitana e le nuove province. Le elezioni per entrambi questi enti dovrebbero tenersi il 28 settembre. Nonostante le molte incongruenze della legge Delrio si tratta di un'opportunità straordinaria di dar vita a nuove forme di cooperazione tra amministrazioni locali per governare i territori. Prima ancora di quella del Senato è questa la riforma istituzionale che può aiutare a riconciliare i cittadini con la politica.
La settimana in Regione
Martedì mattina il nord Milano era paralizzato per l'esondazione del Seveso. Nelle stesse ore in Regione è stata approvata (dalla sola maggioranza) una legge che agevola il taglio dei boschi, sia in montagna che in pianura. La natura presenta sempre il conto, ma gli uomini perseverano. Come non bastasse, la stessa legge agevola l'uso dei sentieri di montagna per gare di motocross, sia pure sotto la responsabilità dei sindaci. Nonostante la legge abbia avuto qualche miglioramento grazie al nostro lavoro in commissione il Pd ha votato contro, evidenziando anche aspetti di incostituzionalità delle norme.
8 luglio 2014
Le sofferenze del territorio lombardo: lettera aperta alle autorità
Pubblichiamo una lettera aperta consegnata a numerose autorità lombarde su alcuni temi che affliggono la regione: consumo di suolo, inquinamento, perdita di terreni fertili, sfruttamento eccessivo dei corsi d’acqua, ecc…
1 – CONSUMO SUOLO per urbanizzazioni, per nuove infrastrutture e per mancato recupero dell’esistente aree dismesse
Il tema dell’ecologia nel nostro territorio “nella nostra casa”, si confronta oggi con crescenti fenomeni di degrado e di consumo di suolo libero, con la repentina compromissione dell’ecosistema in nome di un non ben definito “progresso” senza regole e senza limiti, anche con interventi di edificazione nelle aree a più alto valore ambientale (e a più alto rischio anche idrogeologico), nella disarmante assenza di chi ha il dovere di coordinare, vigilare e controllare.
In un territorio antropizzato come il nostro, è difficile immaginare che sia concesso continuare ad edificare, consumando le ultime, residue aree libere.
Continua a leggere su www.salviamoilpaesaggio.it...»
1 – CONSUMO SUOLO per urbanizzazioni, per nuove infrastrutture e per mancato recupero dell’esistente aree dismesse
Il tema dell’ecologia nel nostro territorio “nella nostra casa”, si confronta oggi con crescenti fenomeni di degrado e di consumo di suolo libero, con la repentina compromissione dell’ecosistema in nome di un non ben definito “progresso” senza regole e senza limiti, anche con interventi di edificazione nelle aree a più alto valore ambientale (e a più alto rischio anche idrogeologico), nella disarmante assenza di chi ha il dovere di coordinare, vigilare e controllare.
In un territorio antropizzato come il nostro, è difficile immaginare che sia concesso continuare ad edificare, consumando le ultime, residue aree libere.
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Milano capitale dell’invenduto, ma perché interessa ancora aprire cantieri?
L’ennesima conferma arriva dai numeri del rapporto Nomisma: a Milano e provincia è immenso il patrimonio invenduto e abbandonato. Eppure si continua a costruire edifici nuovi. Perché succede questo? Cosa si sta facendo per invertire l’assurda tendenza?
A Milano è invenduta la metà di case e negozi, ma si costruisce ancora. Questo emerge dal rapporto di Nomisma : il rapporto dice chiaramente che il 51% delle abitazioni che sono in vendita non trovano compratori per più di un anno. E il 36% degli appartamenti che cercano un affittuario rimane vuote per oltre sei mesi. Aumentano quindi i tempi di vendita e di locazione: una tendenza che si conferma ormai da qualche tempo e che caratterizza tutta la Provincia.
A Milano sono stati censiti ben 160 immobili privati sfitti, anche di grandi dimensioni – si evidenzia nel servizio del TG3 Lombardia di venerdì 27 giugno – tantissimi metri quadri recuperabili, anche senza considerare la famosa torre Galfa perché già interessata da un progetto di riqualificazione.
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A Milano è invenduta la metà di case e negozi, ma si costruisce ancora. Questo emerge dal rapporto di Nomisma : il rapporto dice chiaramente che il 51% delle abitazioni che sono in vendita non trovano compratori per più di un anno. E il 36% degli appartamenti che cercano un affittuario rimane vuote per oltre sei mesi. Aumentano quindi i tempi di vendita e di locazione: una tendenza che si conferma ormai da qualche tempo e che caratterizza tutta la Provincia.
A Milano sono stati censiti ben 160 immobili privati sfitti, anche di grandi dimensioni – si evidenzia nel servizio del TG3 Lombardia di venerdì 27 giugno – tantissimi metri quadri recuperabili, anche senza considerare la famosa torre Galfa perché già interessata da un progetto di riqualificazione.
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7 luglio 2014
Un governatore che rischia di andare in bianco
Il bianco è colore carico di significati che possono spaziare in lungo e in largo nel panorama lessicale e nelle possibili metafore politiche e sociali.
E' così che l'atteso libro bianco della sanità lombarda può diventare una sorta di passe-partout per provare ad accontentare tutti (nella maggioranza) e tentare di convincere i lombardi che qualcosa di nuovo lo si voglia fare davvero.
Già, la riforma della sanità. Promessa per fine 2013, assicurata per la primavera 2014, ora slitta all'autunno e, a giudicare dalla genericità di quanto proposto nel libro bianco, è ancora tutta da scrivere o quasi.
E Maroni? Un giorno annuncia l'assessorato unico socio-sanitario, il giorno dopo nega di averlo promesso, il successivo non lo esclude. Dipende da chi della maggioranza ha incontrato o da chi ha fatto la voce più grossa sui giornali. E, per tentare di mettere d'accordo quelli che d'accordo non sono, gioca la carta delle parti sociali e della società civile: se va bene a loro, il libro bianco, come potranno tirarsi indietro i partiti?
Il bianco ci può suggerire anche una pagina ancora tutta da scrivere e la situazione attuale non ci pare poi tanto lontana da questa ipotesi.
E' così che l'atteso libro bianco della sanità lombarda può diventare una sorta di passe-partout per provare ad accontentare tutti (nella maggioranza) e tentare di convincere i lombardi che qualcosa di nuovo lo si voglia fare davvero.
Già, la riforma della sanità. Promessa per fine 2013, assicurata per la primavera 2014, ora slitta all'autunno e, a giudicare dalla genericità di quanto proposto nel libro bianco, è ancora tutta da scrivere o quasi.
E Maroni? Un giorno annuncia l'assessorato unico socio-sanitario, il giorno dopo nega di averlo promesso, il successivo non lo esclude. Dipende da chi della maggioranza ha incontrato o da chi ha fatto la voce più grossa sui giornali. E, per tentare di mettere d'accordo quelli che d'accordo non sono, gioca la carta delle parti sociali e della società civile: se va bene a loro, il libro bianco, come potranno tirarsi indietro i partiti?
Il bianco ci può suggerire anche una pagina ancora tutta da scrivere e la situazione attuale non ci pare poi tanto lontana da questa ipotesi.
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