12 marzo 2011

CAMMINATA SULBIATESE -36 anni dopo.

DOMENICA
20 MARZO 2011
PROLOCO SULBIATE
in collaborazione con
Gruppi e Associazioni
con il patrocinio dell'Amministrazione comunale
e del Parco Rio Vallone
organizza

CAMMINATA SULBIATESE
36 anni dopo
manifestazione podistica non competitiva a passo libero aperta a tutti

per informazioni: Proloco Sulbiate tel. 345.4281611
proloco.sulbiate@gmail.com

fonte newsletter sulbiate news.

Due articoli della stampa locale che ne danno comunicazione.


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Giornata della Donna e Festa Democratica del Tesseramento del PD di Monza e Brianza.

Domenica 13 marzo alle ore 16.00, presso l’Auditorium delle scuole di via Cartesio - Limbiate.

Giornata della Donna e Festa Democratica del tesseramento.

A un mese esatto dalla grande mobilitazione che ha visto centinaia di migliaia di donne manifestare nelle piazze italiane per affermare la propria dignità e il diritto ad essere protagoniste nella vita politica ed istituzionale, sarà Limbiate la sede del grande appuntamento del Partito Democratico di Monza e Brianza.

L’iniziativa vedrà la partecipazione di un’esponente femminile del PD nazionale, della Coordinatrice Donne PD Monza e Brianza Fulvia Lobrano e del Candidato Sindaco di Limbiate Raffaele De Luca.

In programma lo spettacolo di cabaret di Cinzia Marseglia, attrice comica di Zelig, “Il Maggiolone” con musiche di Flavio Pirini.

Al termine aperitivo e buffet.

L’iniziativa darà il via alla campagna di tesseramento per il 2011 del Partito Democratico di Monza Brianza.

11 marzo 2011

PROSSIMA FERMATA BRIANZA. 26/03 - ARCORE.



Care e Cari Democratici, il 26 Marzo, ad Arcore, si terrà "Prossima fermata Monza e Brianza".

Ti scrivo per invitarti a partecipare a questa bella iniziativa per alcune buone ragioni. La prima è che è necessario cogliere con intelligenza le occasioni in cui si può crescere insieme scambiandoci progetti ed aspirazioni che diano futuro e profondità alla nostra azione politica. La seconda è che la nostra Federazione vuole sperimentare e condividere nuove modalità di partecipazione e coinvolgimento. La terza è che a breve avremo consultazioni importanti in ciascuno dei comuni che andranno al voto con un carico simbolico ulteriormente significativo in alcuni Comuni "simbolo" e quest'iniziativa si terrà, per scelta, proprio ad Arcore. Naturalmente queste sono solo alcune buone ragioni per esserci, mi piace peraltro l'idea che ciascuno di noi parteciperà non come spettatore, ma come protagonista in una giornata che immagino creativa e colma di stimoli positivi.

A presto, Gigi Ponti


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Berlusconi facciatosta! - la prova video.



post correlato: Riforma della Giustizia. Qui lo dico, qui lo nego. Di Domenico Gallo Magistrato.

La nota del mattino del 11 marzo 2011

A cura dell'Ufficio Nazionale Circoli PD.

1. LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA E’ UNA BANDIERA PER LA DESTRA CHE SERVE SOLO A FARE PROPAGANDA. E INTANTO IL GOVERNO, CON I TAGLI CIECHI DI SPESA, FA DERAGLIARE L’ITALIA REALE. ULTIMI ESEMPI: ENERGIA, CULTURA, SCUOLA.

Dopo il congelamento di altri 27 milioni di euro destinati al Fondo unico per lo spettacolo è spuntato un ulteriore taglio da 50 milioni. Il ministro Bondi ha allargato le braccia: “Ci penserà chi verrà dopo di me”, come se lui non fosse ministro. Si stanno fermando tutte le iniziative culturali. Molti enti, a cominciare dall’Accademia di Santa Cecilia rischiano di restare in panne. Gli investitori negli impianti fotovoltaici, le banche, i consumatori sono rimasti bloccati: dopo aver indicato qualche mese fa gli incentivi per gli impianti di fotovoltaico, il governo li ha sospesi in attesa di rivederli. Tutto bloccato in uno dei pochi settori dove l’occupazione è cresciuta negli ultimi due anni. Le banche hanno sospeso i finanziamenti. Gli operatori sono in rivolta. La scuola è ridotta a pezzi dai tagli del ministro Tremonti.

Sono solo gli ultimi esempi di ciò che sta accadendo in Italia. Ma il governo parla d’altro: ieri ha presentato la riforma della giustizia, un intervento che prevede la modifica di ben 13 articoli della Costituzione e che incide in modo radicale sull’autonomia della magistratura. Il Pd, attraverso il segretario Pier Luigi Bersani, ha detto che se Berlusconi vuole discutere di giustizia, per renderla

più efficiente e offrire un servizio migliore ai cittadini, deve partire dalle proposte del Pd. Il presidente del gruppo alla Camera, Dario Franceschini, ha descritto in una intervista a La Repubblica il carattere di pura propaganda e di azione mediatica di distrazione dalla realtà che ha questa iniziativa del governo.

La Repubblica. «Una cinica truffa», dice Dario Franceschini….«Un`operazione pericolosa alla quale reagiremo in Parlamento e con la mobilitazione democratica».«La disponibilità del ministro fa parte della presa in giro generale. Che comincia con l`espressione usata da Berlusconi in conferenza stampa. "Abbiamo approvato la riforma". Ma quale approvazione! Il testo costituzionale ha bisogno del voto delle Camere in doppia lettura. Tempi biblici, quindi. E siccome non passerà mai con la maggioranza di due terzi, subito dopo ci sarà come prevede la Costituzione un referendum che non richiede il quorum. Vale a dire che se va a votare anche il 10 per cento del corpo elettorale e vince il no, la riforma sparisce. Di questo stiamo parlando». «Siamo davanti a un`operazione di immagine pericolosa. Che punta solo a sollevare un polverone e ad alimentare l`immagine dei magistrati sovversivi nel momento in cui ripartono i processi contro il premier. I pubblici ministeri vanno fermati, questo è il messaggio. E un provvedimento punitivo. Noi dobbiamo reagire». Quanto ai contenuti, sono gravi. «L`incrocio di alcune norme punta a togliere autonomia alla magistratura. La separazione delle carriere cambia la natura giurisdizionale del lavoro dei pm. A questo si accompagna la limitazione dell`obbligatorietà dell`azione penale per cui le priorità vengono stabilite dal Parlamento e quindi dalla politica. Immagino di cosa

sarebbe capace questa maggioranza. Dove rotolerebbero nella lista i reati di corruzione. Infine la responsabilità civile dei magistrati, che già esiste, diventa una minaccia contro il singolo magistrato mentre oggi del risarcimento a favore del cittadino accusato ingiustamente si fa carico lo Stato». «Vista l`impostazione di fondo c`è poco da correggere. E fa riflettere che il governo, in una giornata in cui centinaia di imprese occupano Roma per protestare contro il decreto che blocca i finanziamenti alle energie rinnovabili e mette in ginocchio tante piccole aziende, si occupi di una norma che non andrà da nessuna parte».

2. SINDACI E AMMINISTRATORI DEL PD RIUNITI A MILANO LANCIANO LA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA RISCOSSA. PD IN RISALITA IN TUTTI I SONDAGGI.

Parte da Milano la riscossa elettorale che il Partito democratico vuole cogliere nelle prossime elezioni amministrative. Da ieri e fino a questa sera, oltre 500 tra sindaci, presidenti di province, deputati, amministratori, dirigenti del Pd sono riuniti a Milano per fare il punto sui problemi reali dei territori e preparare la rincorsa al voto. «Oltre gli steccati c`è la tua città, c`è il tuo Paese» è il titolo di questo appuntamento. «Questa è la prima volta – ha detto ieri Davide Zoggia, responsabile Enti locali - in cui gli italiani hanno la possibilità di esprimersi dopo le traversie del governo Berlusconi e quindi chiediamo loro di esprimersi per il buon governo, per i candidati del centrosinistra, ma anche per dare una spallata al governo Berlusconi». Ieri pomeriggio quattro gruppi di lavoro hanno affrontato temi che vanno dal federalismo alla riforma della pubblica amministrazione, dalle buone pratiche da adottare al bilancio. Nei quattro gruppi sono state discusse anche le proposte programmatiche varate dalle assemblee nazionali in cui il Pd ha messo a punto il suo progetto per la riscossa dell’Italia. Oggi riunione della plenaria con quasi tutti i candidati alle amministrative, da Piero Fassino, in pista a Torino a Giuliano Pisapia per Milano, a Roberto Cosolino candidato a sindaco a Trieste, Daniele Bosone che corre per la Provincia di Pavia. «Da questa assemblea – ha detto Maurizio Martina, segretario Pd Lombardia - verrà un messaggio molto importante, cioè che ci sono idee e persone all`altezza del governo dei territori nei quali si vota e c`è un`alternativa alla propaganda di Pdl e Lega. Qui in Lombardia il tradimento da parte delle aspettative del centrodestra è ormai evidente a tutti». Oggi chiusura con l’intervento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Continuano intanto a consolidarsi le indicazioni di crescita nei sondaggi da parte del Pd. L’ultimo è uscito ieri, commissionato dal Tg3. In controtendenza Sergio Chiamparino, sindaco uscente di Torino e presidente dell’Anci, ad una trasmissione radiofonica (Un giorno da pecora) tra le altre cose ha detto “il Pd non ha futuro”. La Repubblica: “Al telefono, appena arrivato a casa a Torino, Chiamparino chiarisce: «È una frase decontestualizzata. Non ho parlato con Bersani, ho sentito Migliavacca. L`ho spiegato anche a lui. Quando ho qualcosa da dire non faccio battute, cerco di costruire un discorso compiuto. Comunque una fase si è chiusa, le elezioni non ci sono più a breve. Ora arrivano le amministrative. Poi si dovrà aprire una fase diversa»….La Repubblica ha riportato anche una dichiarazione rilasciata alle agenzie dal coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca. «Chiamparino ha esperienze politiche e di governo importanti, tali da poter dare una mano al Pd. Spiace quindi ascoltare battute che, ad ogni occasione, creano disorientamento e non aiutano il lavoro di ricostruzione di cui ha bisogno il Paese e di cui il Pd è protagonista». In un’altra trasmissione radiofonica (a Radio24) Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, ha lanciato alcune frasi provocatorie. Massimo Gramellini su La Stampa: “Il professor Cacciari ha riassunto ai microfoni di Radio 24 la sua lunga esperienza di sindaco di una grande città (Venezia).

«La cosiddetta società civile ti invade ogni giorno l`ufficio perché ha la prostituta nel viale, o il casino nel bar sotto casa, o il mendicante, o la strada dissestata... Un esercito di infanti incapaci di arrangiarsi su qualsiasi faccenda umana e terrena. E io rispondevo: va bè, ti faccio l`ordinanza, così smetti di rompermi le palle». In effetti, nel migliore dei mondi possibili la società civile invade l`ufficio del sindaco per discutere di filosofia o dei grandi temi che riguardano la comunità. Ma nel mondo in cui ci tocca abitare, i cittadini si rivolgono al sindaco come a un amministratore di condominio e rovesciano sul suo tavolo i piccoli affanni della vita quotidiana, che - per il fatto stesso di avvenire davanti al portone di casa - sono quelli che li angustiano di più. Saranno «un esercito di infanti», come li chiama Cacciari. Ma in che modo, di grazia, dovrebbero «arrangiarsi»?.....”

3. PETROLIO, INFLAZIONE, DEBITI: IL RISVEGLIO DEL NORD AFRICA PRESENTA IL CONTO. L’EUROPA DI NUOVO SOTTO ATTACCO. E L’ITALIA COMINCIA GIA’ A PAGARE DI PIU’ PER COLLOCARE I TITOLI DI STATO.

Arriva il conto. E rischia di essere salato, anche perché la speculazione sta già cavalcando l’onda. Oggi si riuniscono i rappresentanti dei 17 paesi dell’euro per decidere il nuovo patto di stabilità interno voluto da Germania e Francia. Ma nel frattempo sono scoppiate di nuovo altre crisi sul mercato dei titoli di Stato, rinfocolate dal declassamento prima della Grecia e del Portogallo, ieri della Spagna, da parte delle agenzie di rating. Il Portogallo è ormai costretto a pagare interessi più alti di otto punti percentuali rispetto a quanto paga la Germania. E anche per l’Italia, che pure ha una situazione più solida del Portogallo, ma ha pur sempre uno dei più alti debiti pubblici, sta arrivando il conto: ieri alle aste dei Bot, nonostante una forte richiesta, i tassi di interessi sono cresciuti. Questo significa che la spesa pubblica per il debito da rinnovare sta già crescendo. Il declassamento ha funzionato da detonatore, dato che gli operatori finanziari davano già per scontato un aumento prossimo dei tassi di interesse di riferimento da parte delle Banca centrale europea, a causa della tensione sui prezzi al consumo provocata dai rincari delle materie prime alimentari e ora anche dal prezzo del petrolio. I problemi relativi all’approvvigionamento petrolifero, a causa della crisi del Nord Africa e della possibile espansione della rivolta anche ai paesi del Medio Oriente, hanno inoltre messo in allarme tutte le borse del mondo, che hanno cominciato ieri a perdere colpi. Il timore è chiaro: per colpa del petrolio la crescita dell’economia potrebbe arrestarsi, aprendo una nuova fase di gelata, con ripercussioni pesantissime sulle società industriali. “Se il prezzo del petrolio resterà intorno ai 115 dollari al barile l’Italia rischia di vedere rallentare la propria crescita dello 0,7 per cento rispetto al Pil” ha detto ieri il direttore generale della

Confindustria, Gianpaolo Galli. Per capire di che cosa si sta parlando basti ricordare che per l’intero

2011 le ottimistiche previsioni del governo Berlusconi avevano fissato una crescita pari all’1,3 per

cento rispetto al Pil.

4. LIBIA. L’OPZIONE MILITARE FA PROSELITI. L’ITALIA NON RIESCE AD

AVERE UNA POSIZIONE CHIARA.

No fly zone, bombardamenti limitati, flotte schierate: molti paesi occidentali, a cominciare da Francia e Gran Bretagna, hanno abbandonato ogni prudenza linguistica quando parlano di Libia. Il presidente francese Sarkozi ha addirittura ipotizzato un intervento autonomo della Francia. Insomma, una babele di voci. In questo contesto il governo italiano spicca per la propria indecisione a tutto. Di fronte alle ipotesi

in circolazione ieri il Partito democratico, attraverso l’on. Emanuele Fiano, responsabile della sicurezza, ha chiesto al governo di riferire in Parlamento.

5. UN VENTO DI DESTRA ARRIVA DAGLI USA.

Il governatore del Wisconsin è riuscito ad avere la legge per la quale tutta la destra repubblicana faceva il tifo in Usa e per la quale invece si stavano battendo contro democratici e sindacati: il parlamento statale del Wisconsin ha approvato la cancellazione del diritto alla negoziazione sindacale sui contratti del pubblico impiego (quella per il settore privata già è stata cancellata). Come ha scritto Massimo Gaggi oggi su Il Corriere della Sera, la battaglia è ora destinata ad allargarsi in tutti gli Usa.

SULBIATE APERTURA UFFICIALE DELLE CELEBRAZIONI PER I 150 DELL'UNITA' D'ITALIA.

17 MARZO ORE 21:00
AUDITORIUM SULBIATE

per ingrandire la locandina cliccare sull'immagine.

10 marzo 2011

RIFORMA DELL'INGIUSTIZIA EPOCALE. Serve solo a lui.


Un Berlusconi incerottato presenta in conferenza la riforma che serve a coprire le leggi ad personam. Avviato il gran polverone mediatico con cui abilmente il nostro imbonitore e piazzista (senza offesa per la categoria) Presidente del Consiglio tenterà di convincere ed ipnotizzare nuovamente il popolo italiano. La grande battaglia parlamentare che si annuncia a seguito di questa approvazione servirà all’imputato Berlusconi come arma di pressione e di distrazione di massa per vestire i panni della vittima e del perseguitato, contro gli stessi magistrati dei quattro processi del “Lunedì”.
Rosy Bindi: “trovo pericolisissima l’autonomia della polizia giudiziaria rispetto alla magistratura come sono contraria alla separazione delle carriere. In realtà siamo di fronte ad un manifesto pensato per creare un conflitto con la magistratura e giustificare la performance del lunedi al processo di Berlusconi.”
E’ una riforma che non contiene provvedimenti in favore dei cittadini: non garantisce da provvedimenti ingiusti e non accellera i tempi dei processi.
Non c’è nessuna volantà di riformare la giustizia ma di continuare a sfasciarla per proteggere e tutelare uno solo che si sente più uguale degli altri.
I cortigiani del sultano di Arcore confondono le carte perché quello che interessa sono solo leggi ad personam come il processo breve in dirittura di arrivo alla camera.
Operano senza pudore e ritegno in presenza di una Lega servile e ubbidiente consapevoli dell'enorme potere mediatico di persuaSione che potranno mettere in campo per per raccontare falsità.

Il primo commento dell' Anm: - Una "riforma punitiva", fatta "contro i giudici" e che "riduce le garanzie per i cittadini".
Così il presidente e il segretario dell'Anm, Luca Palamara e Giuseppe Cascini, definiscono il ddl costituzionale. Il "disegno complessivo" della riforma "mina l'autonomia e l'indipendenza della magistratura" e "altera sensibilmente il corretto equilibrio tra i poteri dello Stato" hanno dichiarato in una nota.
In sintesi la scheda. Fonte Sky.it.
Riforma della Giustizia il regalo di Alfano a Berlusconi. Fonte sito PD.

Livia Turco. Intervento su Testamento Biologico

Segaliamo l'intervemto dell' On. Livia Turco tenuto alla Camera il 07/03/2011 in occasione del dibattio su Testamento Biologico.


Senso unico via Madre Laura la polemica continua su GDV.

L'argomento posto in questi termini non ci appassiona per niente.
La polemica del senso unico di via Madre Laura, ha guadagnato un nuovo articolo del Giornale di Vimercate in edicola in questa settimana.
Solo una precisazione perchè sia chiara la posizione del Circolo PD rispetto a questo argomento: inascoltati, sia da PT sia dal Sindaco Stucchi, abbiamo chiesto di andare oltre la polemica fine a se stessa e di cogliere l'occasione data da questa vicenda (senso unico) per mettere in discussione e rilanciare i comitati di quartiere e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica della nostra comunità.
Non siamo stati ascoltati,(non è la prima volta, purtroppo!).

Il Circolo PD, come si potrebbe evincere dal breve articolo del sig. Ticozzi, non ha minacciato nessuno, ha dovuto rispondere solo perchè chiamato in causa.

Ha chiesto responsabilmente a tutti di fare un passo indietro, proponendo l'apertura un tavolo di discussione per risolvere con senso civico e democratico il problema, preoccupato non tanto del singolo senso unico ma per le conseguenze che che si produrrano a danno della consapevole e partecipativa presenza dei cittadini che si dovrebbe esprimere grazie ai Comitati di Quartiere coinvolti nella vicenda.

Ha pubblicato i documenti. Si è astenuto dalla pubblicazione di quanto è stato minacciato da Stucchi se PT non avesse deciso di non ritirare la lettera aperta.

Da nessuno ha avuto risposte.

Più che uno scontro tra titani, come dichiarato nell'articolo, a noi sembra uno scontro tra piccoli lillipuziani e proviamo un po' di vergogna!

QUI puoi leggere i documenti.




Nota del mattino del 10/09/11

A cura dell'Ufficio Nazionale Circoli PD.

1. UN BERLUSCONI TRAVESTITO DA COLOMBA PRESENTA LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. E’ LA RIEDIZIONE DELLA SCOSSA ALL’ECONOMIA: UN COLPO D’ALA MEDIATICO PER DIMOSTRARE CHE IL GOVERNO SA FARE LE RIFORME.

Questa mattina il Consiglio dei ministri discuterà la riforma della giustizia che il ministro Angelino Alfano ha illustrato in anteprima, ieri, al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Sedici articoli in tutto. I punti cardine sono lo sdoppiamento del Csm, la separazione delle carriere tra giudici e Pm, i magistrati responsabili come qualsiasi impiegato della Pubblica amministrazione, obbligatorietà dell`azione penale solo secondo «i criteri» stabiliti dalla legge, al Csm vietati atti di indirizzo politico, una Alta Corte di disciplina divisa in due per pm e per giudici, inappellabilità delle sentenze di assoluzione e potere ispettivo del ministro della Giustizia. Lo stesso Berlusconi ha chiesto ai suoi fedelissimi di tenersi fuori dalle polemiche. Ma con quale obiettivo? Stefano Folli, Il Sole 24 Ore: “Certo, «la riforma passerà», come assicura Bossi: nel senso che il disegno di legge costituzionale sarà approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Ma poi comincerà un lungo percorso parlamentare, fatto di quattro "letture", più un referendum confermativo finale. Occorre molta fiducia nello spirito riformatore della classe politica per scorgere fin d`ora il traguardo. .. Se invece il proposito è quello di smuovere
le acque e di proporre l`immagine nuova di un governo non solo costretto sulla difensiva dai processi penali che incombono sul presidente del Consiglio, ma anche capace di passare alla controffensiva, allora l`operazione ha una sua logica. Tutta politica e mediatica. Volta a dimostrare che la spinta riformatrice, quando c`è, si trova sul versante del centrodestra, mentre a sinistra prevalgono le chiusure corporative e conservatrici”. Nel frattempo, su Il Fatto Quotidiano, si scopre che nel paese natale di Ruby non meglio identificati italiani hanno tentato di cambiare (dietro pagamento, è ovvio) la data di nascita della giovane scritta all’anagrafe. E domani ricomincia il processo a Berlusconi per corruzione
(Mills) a Milano.

2. IL PD SCOPRE LE CARTE SULLA GIUSTIZIA.

Di fronte all’offensiva con la faccia buonista del governo e, soprattutto, agli interessati richiami alla disponibilità (un coro di commentatori lo ripete da due giorni su molti quotidiani: se l’opposizione non è disponibile, non ha qualità), il Partito Democratico presenta apertamente le proprie posizioni. Andrea Orlando, responsabile Giustizia, su Il Riformista: “Il ministro della Giustizia riveda i titoli della riforma, poi se ne parla. Nel senso che «il Pd può mettersi a discutere di giustizia col governo soltanto se Angelino Alfano rivede l`agenda delle priorità….
Ci avviciniamo al momento del varo con molta prudenza, perché ancora non abbiamo visto il testo. E soprattutto con molta diffidenza. Perché gli obiettivi dell`esecutivo, tra l`altro mai nascosti dalla maggioranza, non sembrano dettati dalle tante disfunzioni della giustizia, ma dall`urgenza di ridurre i poteri di chi ha disturbato il loro Capo…..Le urgenze? Dall`organizzazione degli uffici giudiziari all`assistenza informatica, dal malfunzionamento della giustizia civile alla farraginosità del processo penale. In più c`è la necessità di fare un censimento seno sugli aspetti che riguardano le garanzie
dell`imputato e la trasparenza dell`azione penale. Che, sia chiaro, deve rimanere obbligatoria». Domanda. Su questi terreni sareste disposti ad affrontare una discussione? Risposta. «Non sarebbe una novità. Solo che bisognerebbe lavorare sulla strada della recente riforma dell`ordinamento. Verificando l`effettivo funzionamento dei criteri meritocratici introdotti da quelle modifiche, della legge elettorale per il Csm. Un confronto serio sul funzionamento dell`autogoverno si potrebbe sviluppare, insomma. Ma all`interno dell`attuale quadro costituzionale». Domanda. Siete contrari a una riforma Costituzionale? « Assolutamente sì…Il tema della separazione delle carriere ha una controindicazione di base. Che non riguarda il funzionamento della giustizia ma il funzionamento della democrazia. C`è una commistione tra potere legislativo e potere esecutivo, aggravata dall`attuale legge elettorale e da un conflitto d`interessi irrisolto. Ricondurre a questo meccanismo il potere giurisdizionale è inaccettabile…Se Alfano avesse esercitato fino in fondo le funzioni che gli assegna la Costituzione, se avesse iniziato a lavorare alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie e alla semplificazione del rito civile, sarebbe potuto diventare un interlocutore credibile. Ora è tardi»

3. LIBIA, OFFENSIVA DIPLOMATICA DI GHEDDAFI MENTRTE BOMBARDA I
RIBELLI. L’ITALIA CON LA NATO E LA UE, MA INTANTO GUARDA ALL’AVANZATA DI GHEDDAFI… E AGLI AFFARI.

Il colonnello Gheddafi ha inviato i suoi rappresentanti diplomatici in Europa a trattare, ma intanto ha lanciato il suo esercito contro i ribelli. Il generale Carlo Jean, ex consulente militare del presidente Cossiga, su Il Messaggero spiega oggi che il colonnello Gheddafi ha buone probabilità di riconquistare il controllo del territorio, considerati armamenti e rifornimenti dei ribelli. L’Europa e il mondo sono insomma di fronte ad un bivio. E sanno bene che le loro scelte coinvolgeranno anche gli affari, oltre che i rapporti politici con il Nord Africa e il Vicino Oriente. Da qui i tentennamenti, le prudenze, anche gli interessi personali di diversi leader occidentali. A cominciare da quelli italiani. Nel quadro degli affari italiani si inquadra oggi l’intervista che Paolo Madron ha fatto su Il Corriere della Sera a Tarak Ben Ammar, finanziere tunisino, consigliere di Mediobanca e socio di Berlusconi (secondo il Guardian anche nella società Quinta Communications, dove vi sono capitali libici e la Fininvest controllerebbe il 20 per cento delle quote). Ben Ammar ha sostanzialmente preso le difese di Cesare Geronzi, presidente delle Generali, attaccato negli ultimi mesi da Diego della Valle e Leonardo del Vecchio, in particolare per il suo potere sulla Rcs, casa editrice de Il Corriere della Sera (quotidiano dove, appunto, oggi si può leggere l’intervista). Tarak Ben Ammar, ha scritto Madron, è “venuto per poche ore a Milano dove «non metteva piede da un mese» perché doveva occuparsi delle sue aziende in Tunisia. Ovvero degli studios di Cartagine dove, per dirne una, Jean-Jacques Annaud ha appena finito di girare «Oro nero», colossal epico con Antonio Banderas, ma soprattutto di Nesma, la televisione che gestisce in comproprietà con Mediaset. Ma dove voleva anche «dare una mano a costruire la democrazia nel suo paese». Però, siccome in Italia le cose non stanno ferme e tra signori del salotto buono si litiga su chi ha ormai fatto epoca e chi invece vorrebbe farla, ha pensato bene come consigliere di Mediobanca e di Telecom, nonché amico da sempre di Silvio Berlusconi, d`esser titolato a dire la sua sulle vicende che stanno mettendo l`un contro l`altro capitalisti e capitali”.

4. I DANNI NASCOSTI DIETRO LE QUINTE DEL GOVERNO DEL FARE: UN COLPO ALLA CREDIBILITA’ ITALIANA PER LA DECISIONE SULLE RINNOVABILI. E UN COLPO ALLA CULTURA CON I NUOVI TAGLI AL FONDO SPETTACOLO.

Le banche estere hanno sospeso i finanziamenti e scritto al governo. Gli operatori sono rimasti con gli investimenti in sospeso. E nessuno sa più che cosa deve fare in un settore dove la politica industriale varata da Bersani durante il governo Prodi ha fatto crescere attività, produzione, servizi, occupazione, oltre che un intervento interessante ai fini ambientali: è il risultato strabiliante del “governo del fare” nel settore delle energie rinnovabili. “Solo pochi mesi fa il governo aveva fissato gli incentivi al fotovoltaico valevoli fino al 2013” ha detto ieri il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Poi, improvvisamente, in corso d’opera, mentre già erano partiti investimenti, finanziamenti e progetti, con un provvedimento d’urgenza il governo ha sospeso tutto, rinviando la definizione degli incentivi ad una nuova decisione da prendere entro un mese.” L’ennesimo colpo alla credibilità italiana” ha detto Bersani, secondo il quale agli incentivi per le fonti di energia rinnovabile va dato sì un inquadramento, ma in base ad un progetto certo e prevedibile nel tempo. Un altro colpo al cuore è arrivato ieri con la notizia del congelamento di 27 milioni di euro per il Fondo unico per lo spettacolo, dopo il taglio di 258 milioni. “A questo punto tanto varrebbe dare l’interim dei Beni culturali a Tremonti” ha detto polemicamente Matteo Orfini, responsabile cultura del Pd, ricordando che tutti i tagli sono stati decisi da Tremonti al di fuori di qualsiasi linea di politica culturale del paese e rimarcando anche la straordinaria assenza del ministro Sandro Bondi, che non frequenta i propri uffici al dicastero dei Beni Culturali da Natale.

5. NAPOLI: IL PD SI SCHIERA CON MORCONE. OBIETTIVO: ALLEANZA PIU’
LARGA POSSIBILE.

L’Unità: “Il dado è tratto. Il prefetto Mario Morcone, 59 anni, direttore dell`Agenzia per i beni confiscati alle mafie, ma soprattutto un lunghissimo curriculum di civil servant che lo ha portato, in 35 anni di servizio nell`amministrazione pubblica, a svolgere molteplici funzioni dirigenti, sia a livello nazionale che internazionale, sarà il candidato del Pd a sindaco di Napoli: «Accetto la proposta per amore della mia città. Napoli ha bisogno di un grande scatto in avanti. Sono in campo con un progetto forte, per questo coinvolgerò nel governo cittadino la più ampia rappresentanza possibile della società civile». Morcone ha già annunciato l’avvio di un lavoro per il più ampio coinvolgimento di tutte le risorse e le forze del centrosinistra per affrontare la sfida di Napoli. «Avendo sciolto positivamente la riserva per aggregare e non per dividere, mi auguro che intorno al mio nome si coaguli un vasto arco di forze».

6. VELTRONI: UNA PROPOSTA DI LEGGE PERCHE’ TUTTI FACCIANO LE PRIMARIE.

L’Unita’: “Walter Veltroni, durante un incontro di Democratica con i sindaci Sergio Chiamparino e Matteo Renzi annuncia la proposta che presenterà ufficialmente la prossima settimana: «Stiamo lavorando, con Vassallo e Ceccanti per presentare una proposta che regolamenti le primarie per legge. Finora sono state una nebulosa per cui si sono fatte in alcuni casi si e in alcuni casi no, mentre qualche partito non le ha mai fatte».

7. DEBITO PUBBLICO. DI NUOVO SOTTO PRESSIONE.

Mentre in Italia tutti i riflettori sono dedicati alla riforma della giustizia, torna in primo piano il problema del debito pubblico. Dopo l’annuncio di un prossimo rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea, le aste dei titoli pubblici portoghesi hanno fatto registrare forti tensioni, la società di rating Moody’s ha declassato il giudizio espresso su cinque banche greche e tutti i paesi con i maggiori debiti sono finiti sotto pressione, compresa l’Italia. I tassi dei Btp sono risultati in salita e la differenza di rendimento tra titoli di Stato a dieci anni in Italia e in Germania è tornata improvvisamente a crescere come nei momenti di maggiore