16 marzo 2011
Incubo Nucleare: l'Europa frena, l'Italia no.
Mentre in Giappone si teme l'apocalisse nucleare, in Europa solo l'Italia difende le centrali. La situazione purtroppo precipita e a Fukushima i danni al reattore 2 sono fuori controllo.
Da Bruxelle il Ministro Stefania Prestigiacomo ha fatto sapere che:"la linea italiana sul programma nucleare non cambia". Parole a cui sono seguite subito dopo quelle della Merkel che invece ha affermato:"Non possiamo fare come se non fosse successo nulla"- ha poi aggiunto - "il passaggio all'era dell'energie rinnovabili è un obbligo che ha la massima priorità".
La Cancelleria tedesca sospenderà per tre mesi la proroga della durata di vita delle 17 centrali e due degli impianti più vecchi spegneranno subito i reattori. La Svizzera che ha annunciato di sospendere le procedure per nuove autorizzazioni ha deciso di prendere subito dei provvedimenti. In allarme anche la Francia, il ministro dell'ambiente ha affermato:"Quello che è accaduto in Giappone è un incidente nucleare molto grave, il rischio della grande catastrofe non può essere escluso".
Secondo Prestigiacomo ed il collega Romani, dopo aver confermato che gli incentivi al fotovoltaico diminuiranno chiedere di cambiare ora i piani del nucleare Italiano è "macabra speculazione".
La certezza nucleare vacilla in tutto il mondo. Per il Governo italiano, no.
Pier Luigi Bersani:"Continuare a classificare come emotive le reazioni delll'opinione pubblica è sbagliato, è sempre più diffusa la percezione che il nucleare sia una tecnologia ancora molto giovane e presenti seri problemi sia per lo smaltimento delle scorie, sia per le conseguenze di gravi incidenti". Il Segretario PD si dice preoccupato per come il Governo Italiano sta affrontando la questione ed afferma che il "fantapiano nucleare italiano" non ha nessuna fattibilità perchè economicamente svantaggioso ed impiega tecnologie non nostre del tutto dipendenti dagli altri. Le priorità sono altre: efficenza energetica, rinnovabili, investimenti in ricerca.
Il PD lavorerà perchè dal prossimo refendum che avrebbe voluto accorpare con il voto delle amministrative (si sarebbero così risparmiati più di 300 mila euro) arrivi una risposta chiara contro questo piano.
Mancano solo due anni dall'inizio dei lavori ma ancora in Italia non si sa dove saranno costruite le centrali. Il presidente Umbreto Veronesi dell'Agenzia per la sicurezza nucleare guida di fatto un agenzia senza funzioni. Ha infatti dichiarato:" L'agenzia non ha ancora una sede, nè un regolamento, nè un direttore generale. Siamo cinque persone e stiamo ancorra mettendo le basi che le permetteranno di funzionare. Certo non abbiamo ancora una sede e succede che dobbiamo trovanci a discutere ancora attorno al tavolo di un bar."
Non si può non far notare che tutto questo avviene con il petrolio che ha sfondato i 140 dollari e che alcuni dopo le vicende arabe sostengono con preoccupazione possa arrivare a breve anche a 200. Una seria riflessione sulla questione energetica è argomento non più rinviabile.
L'Europa aveva lanciato la proposta 20/20/20 (entro il 2020, + 20% energie rinnovabili - 20% emissioni dannose). E' un percorso che non si deve solo predicare ma avviare e praticare con convinzione e seriamente al più presto. Il pretrolio finirà, il futuro del nucleare sempre più incerto.
Ma il Governo Italiano non intende comprendere e pochi giorni fa ha annunciato di tagliare i finanziamenti alle rinnovabili.
Per il caffè di Umberto Veronesi & C., non dovrebbero esserci problemi.
Fonte sito PD: IL PIANO NUCLEARE E' SBAGLIATO, ALTRO CHE REAZIONE EMOTIVA.
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