Per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia il Consiglio Regionale della Lombardia ha aperto i lavori cantando l'Inno di Mameli. Gli esponenti del carroccio non hanno partecipato sono usciti dall'aula e sono andati a prendere un caffè alla bauvette.
Formigoni si è detto dispiaciuto per la scelta degli alleati. L'unico leghista presente Davide Boni il presidente del Consiglio Regionale che in divisa d'ordinanza (cravatta e fazzoletto verde) ha dovuto precisare di essere rimasto perchè abbligato dalla carica ricoperta "per puro dovere istituzionale".
Formigoni:"Da Lombardi, partecipiamo alla festa del tricolore perche' la Lombardia ha avuto una parte molto grande nella costruzione dell'unita' d'Italia. Abbiamo dato un contributo di sangue e di ideali e oggi continuiamo ad essere la locomotiva dello sviluppo dell'Italia in Europa e nel mondo. Ci riconosciamo in un paese che deve diventare sempre piu protagonista nel mondo".
Va giù duro anche Romano La Russa:''Chi non rende onore alla propria bandiera, al proprio inno e alla Patria, non puo' che essere definito vigliacco e la sua esistenza meschina. Migliaia di lombardi si sono sacrificati, dalle guerre risorgimentali sino alle battaglie sul Carso e sul Piave - aggiunge -. Chi disonora il sangue dei propri Avi, patrioti che si sono immolati per sconfiggere il nemico asburgico, e' un traditore ed un vigliacco. Non esiste e non puo' esistere una nazione al di fuori dell'Italia, nel nostro territorio. Ogni altra ipotesi e' solo una pia illusione, per non dire una baggianata''.
Così dichiara il vicepresidente dei deputati PD Alessandro Malan . ''Chi non riconosce lo Stato che governa, dovrebbe trarne le conseguenze. Non si puo' essere ministri, governatori, sindaci, assessori, consiglieri di un esecutivo nazionale, di una regione, di una provincia e di una citta' se non si approva l'ordinamento dal quale queste articolazioni discendono. E cosi' oggi, dal titolo della 'Padania' ('Il Nord paga piu' di tutta Europa, il resto d'Italia festeggia') al comportamento dei consiglieri della Lega, il partito di Bossi ha dimostrato di essere indegno delle istituzioni che occupa''. "E cosi' - conclude Maran - mentre il presidente della Repubblica ci ricorda che nella nostra Costituzione coesistono autonomia e indivisibilita' assistiamo, ancora una volta a una pagliacciata sempre e soltanto in nome della visibilita' e, magari, di qualche voto in piu' alle prossime amministrative''.
Il momento dell'Inno.
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