Proposte per la prossima Europa
Tre nomi che rappresentano l’impegno per una politica che metta al centro lo sviluppo sostenibile, l’innovazione economica e sociale, la cultura e la ricerca, l’ambiente che genera qualità della vita e crescita economica, i diritti come frontiera dell’Europa. Questi i temi su cui focalizza la campagna condotta insieme da Paolo Sinigaglia, Renata Briano e Daniele Viotti, convinti che vi sia una vasta area di opinione che trova ancora troppo poco ascolto dentro il Partito Democratico e che invece rappresenta la parte migliore del nostro Paese, quella appunto più europea.
Paolo Sinigaglia:è
ingegnere informatico, giornalista pubblicista e presidente lombardo di
Italia Nostra, dove si occupa di protezione dell'ambiente, cura dei
beni culturali e difesa del paesaggio; da oltre 10 anni assistente al
Politecnico di Como e oggi vice presidente di UniverComo. All'inizio
degli anni duemila ha fondato "Oplà", un'agenzia di comunicazione che
guarda a nuovi formati per promuovere nuovi linguaggi. Riferendosi al
modo di muoversi nel nostro paese, dice che l’Italia ha bisogno di una
robusta “cura del ferro”. Europeista convinto sin da ragazzo, ha
maturato l’idea che l'integrazione europea sia l'unica possibilità per
il nostro continente di agire nello scenario globale misurandosi con i
nuovi colossi emergenti. Il filo conduttore della sua campagna è
l'Europa come opportunità, che si candida a diventare leader mondiale
della sostenibilità ambientale ed energetica attraverso l’innovazione
tecnologica, l’integrazione delle politiche e la pianificazione che
guarda al futuro. Standard a cui anche l’Italia ha il diritto e il
dovere di puntare.
Paolo racconta la “sua” Europa attraverso 12 città, come 12 sono le
stelle sulla bandiera dell’Unione. Città che grazie ai fondi e alle
politiche comunitarie hanno raggiunto livelli di eccellenza in materia
di ambiente e sostenibilità (limitando il consumo di suolo e di acqua,
diminuendo l’emissione di inquinanti, costruendo abitazioni che
producono più energia di quanta ne consumino, incrementando il riciclo e
il riuso dei rifiuti), trasporti e mobilità leggera (investendo sui
mezzi collettivi e sulla bicicletta “ad uso quotidiano”), innovazione
tecnologica e cultura (valorizzando la creatività come motore di
crescita e creandoci sopra impresa), diritti e pari opportunità (dando a
tutti la possibilità di coronare i propri sogni sposandosi a
prescindere dal sesso e dalla nazionalità, favorendo l’integrazione dei
migranti attraverso il voto).
Renata Briano:
donna, laica e di sinistra, così le piace definirsi. Dal 2010 assessore
all’Ambiente e alla Protezione Civile della Regione Liguria. Laureata
in scienze naturali si occupa da sempre di temi legati al territorio e
allo sviluppo sostenibile. Dal 2000 al 2010 è stata assessore della
Provincia di Genova con deleghe all’ambiente, alla caccia e alla pesca.
Iscritta all'ANPI e al CAI, coltiva da sempre l'amore per la cucina e
per l'escursionismo. Sposata, è mamma di Francesco.
Come in tutti questi anni, Renata Briano vuole vivere anche questa
campagna elettorale a contatto con i territori, con il mondo della
società civile e dell'associazionismo per costruire un'idea di Europa
“dal basso”. Ambiente e sviluppo sostenibile, green e blue economy,
tutela delle produzioni e tradizioni locali, politiche per i giovani e
per l'occupazione, sostegno alla parità di genere e tutela dei diritti:
questi i temi che caratterizzano Renata e che poggiano sul confronto con
gli amministratori pubblici, soprattutto quelli dei piccoli comuni, per
affrontare ai vari livelli istituzionali le sfide di oggi e di domani.
Daniele Viotti,
attivista dei diritti civili e co-fondatore dell’associazione Quore per
l’uguaglianza della comunità LGBT, è stato protagonista di diverse
iniziative di rilevanza nazionale contro l’omofobia. E’ stato eletto al
consiglio comunale di Alessandria con i Democratici di Sinistra dove ha
anche svolto l’incarico di segretario dell’Unione Comunale. La sua
azione politica parte dalla promozione del concetto di uguaglianza come
democrazia partecipata e dal basso, dialogo continuo e coinvolgimento
costante delle realtà territoriali. Attraverso l’uguaglianza possono
passare temi economici, sociali, culturali.
Daniele Viotti si candida per costruire un'Europa politica partendo da
tre punti forti: un minimo comune denominatore sui diritti civili,
l'uguaglianza, l'integrazione e la dignità della persona. Poi,
l'innovazione a partire dalle istanze dei territori: unire il locale al
globale, in un orizzonte europeo. Infine, un'Europa dei saperi e della
scuola, che cerca di costruire un ecosistema fruttuoso per la
circolazione della conoscenza. Nella sua campagna, Daniele Viotti ha
girato i territori del collegio (da Brescia alla Val d'Aosta, oltre che
l'alessandrino e il cuneese) dialogando con cittadini e amministratori
locali. Ha portato in questi luoghi la sua idea di Europa come orizzonte
politico a partire dalle istanze del territorio. Perché c'è bisogno di
una rappresentanza che si occupi dei problemi di ogni comune, anche il
più piccolo. Ha recentemente lanciato l'iniziativa partecipata sui
Comuni Digitali.
Il prossimo 25 maggio si possono esprimere fino a tre preferenze. Un #triplete così non capita spesso: non lasciamocelo sfuggire!

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