Cara democratica, caro democratico,
Il filo conduttore della mia campagna è L'Europa come opportunità,
dai diritti all'economia passando per l'ambiente. Innovazione
consapevole e sviluppo sostenibile, valorizzazione del paesaggio e
centralità dei diritti sono i temi su cui focalizzo la mia attenzione,
convinto che vi sia una vasta area di opinione che trova ancora troppo
poco ascolto dentro il Partito Democratico e che invece rappresenta una
parte importante del nostro Paese, quella appunto più europea.
Racconto
la “mia” Europa attraverso 12 città, come 12 sono le stelle sulla
bandiera dell’Unione. Città che grazie ai fondi e alle politiche
comunitarie hanno raggiunto livelli di eccellenza in materia di ambiente
e sostenibilità (limitando il consumo di suolo e di acqua, diminuendo
l’emissione di inquinanti, costruendo abitazioni che producono più
energia di quanta ne consumino, incrementando il riciclo e il riuso dei
rifiuti), trasporti e mobilità leggera (investendo sui mezzi collettivi e
sulla bicicletta “ad uso quotidiano”), innovazione tecnologica e
cultura (valorizzando la creatività come motore di crescita e creandoci
sopra impresa), diritti e pari opportunità (dando a tutti la possibilità
di coronare i propri sogni sposandosi a prescindere dal sesso e dalla
nazionalità, favorendo l’integrazione dei migranti attraverso il voto).
Grazie
all’Europa molti Stati hanno conseguito obiettivi che da soli non
avrebbero avuto la forza di raggiungere. Ma l’Europa deve ancora fare
molta strada, nella prospettiva federale, per arrivare a un vero Governo europeo dotato di bilancio e un Parlamento europeo dotato di poteri legislativi.
Grazie
all’Europa ci stiamo ponendo obiettivi ambientali importanti su molti
temi (riciclo dei rifiuti, emissioni inquinanti, abbattimento dei gas
serra e risparmio energetico), che pongano il continente in posizione di
leadership mondiale. La mia proposta è di aggiungere il nuovo obiettivo
della riduzione del consumo di suolo a livello europeo: se è possibile in alcuni paesi membri perché non deve diventare un traguardo continentale?
Per
uscire dalla crisi la parola chiave è una: investire. L’Europa ci dà
risorse economiche e normative e garantisce possibilità di innovazione e
ricerca nel contesto internazionale. Fino a ieri i Programmi quadro
sulla ricerca sono stati pensati per atenei e enti di ricerca, il
prossimo è rivolto anche alle PMI. L’Italia deve darsi come l’Europa l’obiettivo del 3% di spesa sul PIL in ricerca e innovazione entro il 2020 (oggi è l’1%): gli investimenti in R&S costituiscono l’unico vero motore di crescita a lungo termine.
I
matrimoni egualitari e il diritto di voto degli stranieri regolarmente
residenti sono un realtà in molti paesi europei e non di rado sono stati
governi conservatori ad introdurli. Rafforzare il quadro europeo dei diritti,
promuovere un’educazione sessuale adeguata per bambine e bambini,
stimolare attivamente la prevenzione di gravidanze indesiderate e
garantire un accesso equo alla contraccezione e all’interruzione di
gravidanza sicura e legale, in un’ottica di lotta alle discriminazioni
di genere, rimangono per me obiettivi costituitivi dell’Unione.
Per saperne di più, vi invito a visitare il sito dedicato al programma www.paolosinigaglia.eu e la pagina dove la racconto quotidianamente https://www.facebook.com/paolo.sinigaglia.1970.
Un abbraccio democratico,
Paolo Sinigaglia
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