1 settembre 2014

Tragedia del Monte Disgrazia, un pensiero oltre la notizia.

Domenica 31 agosto 2014, si è consumata un'altra tragedia sulle montagne italiane, quattro alpinisti sono morti salendo il Monte Disgrazia: 
Giuseppe Ravanelli - CAI Sulbiate
Giuseppe Gritti - CAI Sulbiate
Alberto Peruffo - CAI Veduggio
Mauro Mandelli - CAI Brugherio

Purtroppo capita troppo frequentemente di ascoltare notizie simili. Questa però tocca da vicino tutta la comunità sulbiatese perchè due di loro erano soci della sottosezione di Sulbiate. Giuseppe Ravanelli, in particolare, era un nostro concittadino, conosciuto in paese e che già era stato responsabile della sottosezione CAI di Sulbiate. 
 
"In particolare, Giuseppe Ravanelli era stato reggente della sottosezione. Era una persona gentile e disponibile; un uomo prudente che durante le escursioni si preoccupava delle persone che si affidavano a lui.
Ciò rende ancor più difficile capire e accettare la tragedia di domenica."
(dal sito della sezione CAI di Vimercate) 

La redazione di Teorema esprime le più sentite condoglianze alle famiglie dei quattro alpinisti, in particolar modo alla famiglia di Giuseppe Ravanelli. Ci stringiamo forte a loro in questo momento difficile. Un pensiero va anche alla sottosezione CAI di Sulbiate. 


Scegliamo anche di riportare di seguito qualche breve scritto.

Il perchè le persone scelgano di passeggiare, camminare, scalare in montagna...non c'è. Molti hanno provato a definire questo "perchè", ci sono sempre riusciti solo in parte. 
La montagna è personale
La montagna è la bellezza della natura, del panorama, di uno sguardio ampio, sopra tutto e tutti
La montagna è voglia di superare dei limiti, i propri limiti, mettersi alla prova
La montagna è condividere un'avventura con gli amici di cordata
La montagna è la cura nel conservare i propri scarponi, le proprie corde, la propria picozza
La montagna è spingere i passi sulla strada, la strada si fa camminando in piedi, camminare richiede fatica
La montagna è passione
La montagna ti avvolge, è avvolgente quando respiri aria migliore giunto in vetta
La montagna è riflettere
La montagna è incomprensibile per molti e rigenerazione per altri
La montagna è amica
La montagna è scalare in compagnia, arrivare alla meta, sedersi, e pensare da soli
La montagna è un rischio, talvolta imprevedibile
La montagna è.... 

Ognuno può trovare il suo motivo per andare in montagna.
(Anonimo)


"La bellezza delle cime, la libertà dei grandi spazi, il piacere rude della scalata, una familiarità ritrovata con la natura sarebbero sterili e persino amari senza l'amicizia della cordata..."
" Sulla vetta, su questo riquadro di pietra nuda, noi siamo poveri: niente più da mangiare, niente più da bere: siamo poveri e...ricchi. Ricchi di cose che non si acquistano, cose che non hanno...prezzo. Per vedere bene, non basta avere gli occhi: bisogna innanzitutto aprire il cuore"
Gaston Rebuffat




SIGNORE DELLE CIME
Dio del cielo,
signore delle cime
un nostro amico,
hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo,
ma ti preghiamo
su nel paradiso,
su nel paradiso
lascialo andare,
per le tue montagne.

Santa Maria,
signora della neve
copri col bianco,
(tuo) soffice mantello
il nostro amico
il nostro fratello.
Su nel paradiso,
su nel paradiso
lascialo andare,
per le tue montagne. 

DOLCI RICORDI TORNANO
Ah io vorrei tornare
anche solo per un dì
lassù nella valle alpina,
lassù tra gli alti abeti
ed i rododendri in fior
distendermi a terra e sognar

Portami tu lassù, Signor
dove meglio ti veda!
Oh portami tra il verde 
dei tuoi pascoli lassù
per non farmi scendere mai più.

Là, sotto il pino antico 
noi lasciamo nel partir
la croce del nostro altare
là, sotto il pino antico
con la croce là restò
un poco del nostro cuor.

Portami tu lassù Signor, 
dove meglio ti veda!
Oh portami tra il verde
dei tuoi pascoli lassù
per non farmi scender mai più.




la Redazione di Teorema






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