19 marzo 2019

SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Cose più grandi di noi

E’ bello vedere migliaia di giovani in piazza per sollecitare un cambio di mentalità nella lotta al cambiamento climatico. E’ una protesta-proposta spontanea, che non va solo ascoltata, ma presa molto sul serio. Oggi tutti applaudono i giovani che manifestano, ma quale sarà poi la risposta quotidiana nell’impegno sulla sostenibilità ambientale?
In Lombardia abbiamo rotto il muro di silenzio su questi temi ottenendo la convocazione di una seduta speciale del Consiglio sui cambiamenti climatici. Purtroppo non è stata presa sul serio, tanto da trasformarla in un’occasione per attaccare le coraggiose politiche ambientali di Milano e in una baruffa interna al centrodestra. La sensazione è che i voti interessino più del clima.
Guardiamo attoniti e inorriditi alla strage nelle due moschee in Nuova Zelanda e ci chiediamo quali altri confini l’odio debba superare prima di indurci a frenare il gorgo autodistruttivo in cui ci siamo tuffati: la perenne ricerca di un nemico da annientare semina solo intolleranza e violenza.
Di fronte a temi così grandi, la nostra azione quotidiana sembra piccola e insignificante, ma è proprio da lì che può partire il cambiamento.
Da qualche giorno è on-line il nuovo sito del gruppo PD in regione: racconta la nostra attività istituzionale e apre canali di comunicazione con tutti i nostri consiglieri. Ci auguriamo possa diventare un luogo di informazione, discussione e confronto. Vi aspettiamo.

18 marzo 2019

Il Condannato - Cronaca di un sequestro


La sera del 15 marzo Aldo Moro rimane fino alle 22 nel suo ufficio di via Savoia, a Roma. Discute con i suoi collaboratori Nicola Rana e Corrado Guerzoni. Siamo a un passo dal compimento del suo disegno politico: il nuovo governo Andreotti, monocolore Dc, riceverà l’appoggio esterno del Partito comunista. E’ la prima volta dal 1947. Ma non è detto che l’intesa regga, il giorno seguente, alla prova del voto di fiducia in aula. Tutto intorno, il Paese è inquieto. Tante sigle terroristiche, tanti omicidi politici. E l’austerity, l’inflazione (nel ‘78 è al 12,1%), la crisi economica internazionale. Il tasso di disoccupazione è del 6,6% (era del 6,4 nel 1977, sarà del 6,9 nel 1979). Un litro di latte costa quasi 400 lire, il pane 523 lire al Kg, un chilo di pasta 600 lire. Al cinema, dove un biglietto costa tra le 1000 e le 2500 lire, gli italiani vedono fantascienza e film d’autore. E in tv spopolano Raffaella Carrà ed Enzo Tortora.

17 marzo 2019

Nicola Zingaretti Segretario Pd

Scritto da Redazione PD di Monza

“Viva la democrazia italiana che da’ lezioni ogni volta che può, sono contento per l’Italia”.

“Sembra che a queste primarie abbiano votato lo stesso numero di cittadini se non più che alle ultime, un dato veramente straordinario. Mi darebbe una percentuale che oscilla tra il 65 e il 75% del consenso. Ringrazio sia Martina sia Giachetti per le telefonate ricevute poco fa.
Io ringrazio loro perché credo abbiamo dato una buona immagine di confronto nella battaglia politica in questo Paese ferito”.

15 marzo 2019

Auditorium 12 marzo 2019

Presentazione dei 5 progetti selezionati per il Bilancio partecipativo: i cittadini hanno dimostrato idee,
capacità organizzativa
concretezza.

La Minoranza ???
Era sicuramente occupata altrove....

14 marzo 2019

Sciopero Mondiale per il Futuro


Fridays For Future - Milanohttps://www.facebook.com/FFFMilan/

Il clima è un’urgenza. Lavoriamo assieme a Greta Thunberg per chiedere al governo di intraprendere una seria azione nella lotta al climate change e di impegnarsi concretamente per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi di fine 2015.

Scendiamo in piazza per il Clima il 15 marzo, una giornata di mobilitazione globale che avverrà in oltre 40 Paesi. Tutti insieme, dobbiamo far vedere che la situazione è grave e deve essere affrontata.

Tre anni dopo la firma dell'Accordo di Parigi, le promesse che ci sono state fatte devono ancora trasformarsi in azioni. Dobbiamo accelerare la transizione verso un’Italia senza emissioni di gas serra.

Sono sempre più numerosi i cittadini che vogliono aria più pulita, meno plastica nei nostri oceani, più energia da fonti rinnovabili, un futuro sostenibile per i bambini, in breve più risolutezza politica per il pianeta!

Il 15 Marzo facciamo appello per una politica climatica più ambiziosa a livello globale, europeo e nazionale.  Gli scienziati sottolineano che il riscaldamento globale non deve superare 1,5°C, al fine di evitare grandi disastri. Ci resta poco tempo.

Un gran numero di Paesi e organizzazioni già richiede misure senza precedenti, in modo che questo limite possa essere rispettato. E questo attraverso una transizione socialmente giusta, su misura per tutte le persone. Scendiamo in piazza per la giustizia climatica, in Italia e nel mondo.

Sarà un evento storico, un evento per studenti e professori, un evento per famiglie e per tutti coloro che hanno a cuore il clima, un evento pacifico e non violento. Saremo tutti uniti per il clima! Tutti uniti per garantire un futuro!

Inquinamento: il 50% è prodotto dai riscaldamenti e allevamenti intensivi

tratto da www.corriere.it

Quando in una città i livelli di polveri sottili salgono oltre le soglie di pericolo, i sindaci intervengono con il blocco del traffico. Una misura che servirà a poco, stando all’ultima analisi dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Secondo lo studio, infatti, le voci più «pesanti» dell’inquinamento da particolato PM 2,5 sono il riscaldamento e gli allevamenti intensivi di animali, rispettivamente con il 38% e il 15,1%. I veicoli sono al quarto posto con il 9%, precedute dall’industria con l’11,1%.

Perché l’Ispra ha studiato il PM 2,5?
Il particolato, PM dall’inglese Particulate Matter, è l’insieme delle sostanze sospese nell’aria che hanno una dimensione fino a 100 micrometri (un micrometro è la millesima parte di un millimetro), considerate gli inquinanti di maggior impatto nelle aree urbane. Si tratta di fibre, particelle carboniose, metalli, silice, inquinanti liquidi e solidi che finiscono in atmosfera per cause naturali o per le attività dell’uomo. Le fonti naturali (terra, sale marino, pollini, eruzioni vulcaniche) ci sono sempre state, quelle dovute all’uomo (traffico, riscaldamento, processi industriali, inceneritori) sono aumentate negli ultimi decenni con la sovrappopolazione e i processi di industrializzazione, sommandosi alle prime. Le polveri più pericolose sono quelle con diametro inferiore a 10 micrometri, il cosiddetto PM10, il cui 60% è composto da particelle con dimensioni inferiori a 2,5 micrometri. Il PM 2,5 è la frazione più leggera, quella che rimane più a lungo nell’atmosfera prima di cadere al suolo e che noi respiriamo maggiormente. Sono proprio queste particelle a entrare più in profondità nei nostri polmoni, aumentando il rischio di patologie gravi: asma, bronchiti, enfisema, allergie, tumori, problemi cardio-circolatori.

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13 marzo 2019

SettegiorniPD in Regione Lombardia

La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Il cielo di Lombardia

Le Primarie hanno consegnato al PD una grande responsabilità: il nuovo segretario Nicola Zingaretti è chiamato a interpretare una forte domanda di serietà e concretezza che il governo in carica ha da tempo tradito.
Una concretezza che manca anche in Lombardia, visto che la maggioranza sembra orai più impegnata ad evitare scontri interni che a governare. Non si spiegano altrimenti i rinvii delle mozioni più delicate, come quelle sul reddito di cittadinanza e su Campione d’Italia, che erano all’ordine del giorno del Consiglio di martedì scorso e avrebbero potuto creare qualche fibrillazione al momento del voto.
L’Europa mette ancora una volta la Lombardia sul banco degli imputati per le tematiche ambientali, ma la Giunta si autoassolve, sostenendo che sta già facendo tutto il possibile per tutelare la salute dei cittadini.
Nulla di nuovo, purtroppo, sotto il non sempre bel cielo di Lombardia.
Un affettuoso augurio a tutte le donne in occasione di una festa che dovrebbe richiamare tutti noi a un più puntuale impegno per una parità ancora lontana.

8 marzo 2019

Un altro 8 marzo. Ancora mimose

In questo giorno vogliamo ricordare e celebrare tutte le donne vittime delle persone che amavano e a cui avevano dato tutto l’amore a loro disposizione. Donne la cui vita è stata strappata dalla mano dei loro mariti, compagni, fidanzati che non hanno esitato ad usare verso di loro armi da fuoco. 

Non servono altre armi per garantire sicurezza in questa società.

Serve educare ai sentimenti, offrire protezione, tutela e giustizia
per chiunque lo chieda ed aiutare chi non riesce a chiederlo. 

Non è possibile limitare la celebrazione delle donne ad un solo giorno l’anno, 
vanno celebrate ogni singolo giorno e invece, 
ogni singolo giorno una di loro è vittima di soprusi e maltrattamenti. 

Gli uomini e le donne del Partito Democratico rifiutano ogni violenza fisica e psicologica, ma soprattutto il pretestuoso aumento delle armi per legittima difesa (o offesa?).

Non cambieremo questa situazione sussurrando, 
facciamo sentire la nostra voce contro ogni tipo di violenza! 

Lottiamo tutto assieme per scrivere la parola FINE alle violenze. 
Scriviamo la parola FINE a questa interminabile strage


fonte Circolo di Arcore