In un mercato dominato in maniera esclusiva dalla criminalità organizzata e dalla mafia il Ministro dell’Interno se la prende con i negozi che vendono una sostanza legale
Giuditta Pini - 9 maggio 2019 - Democratica
Secondo una indagine Eurispes, ogni settimana in Italia, la ‘ndrangheta guadagna dai trecento ai trecentocinquanta milioni grazie al traffico di droga. Secondo i dati Istat le mafie, ‘ndrangheta, mafia, camorra, sacra corona unita, ogni anno in Italia guadagno circa sedici miliardi di euro sempre e solo con il traffico di droga.
Una vergogna.
La maggior parte sono guadagni derivanti da eroina, cocaina e sostanze sintetiche. L’uso dell’eroina da parte dei ragazzi nel nostro paese è sceso a quattordici anni. A volte già a tredici fanno la prima fumata di crack. La mafia ha organizzato in questi anni una vera e propria svendita dell’eroina, facendola costare 2 euro a dose, e creando così un esercito di consumatori fedeli.
Ieri Matteo Salvini al Viminale ha presentato, in una conferenza stampa insieme al Ministro Fontana, la sua nuova guerra contro la droga. Sapete quante volte nel suo intervento e in quello di Lorenzo Fontana è stata nominata la parola “eroina”, “cocaina” “mafia” o “narcotraffico”. Neanche una volta.
24 maggio 2019
23 maggio 2019
Non sporcate il ricordo di Falcone
Divampano le polemiche intorno alle celebrazioni del ricordo della strage di Capaci
Maddalena Carlino - Democratica
Mai come quest’anno, il ventisettesimo, ci sono state così tante polemiche intorno alle celebrazioni del ricordo della strage di Capaci, dove il 23 maggio del 1992 morirono in un attentato della mafia il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
A far partire la polemica le presenze e le defezioni alla celebrazione con relativo scambio di accuse. Il presidente della commissione antimafia della Sicilia Claudio Fava ha annunciato che non sarà presente nell’Aula bunker di Palermo perché “hanno trasformato il ricordo del giudice Falcone nel festino di Santa Rosalia. Ci saranno i ministri romani, gli unici che avranno titolo per parlare e per spiegarci come si combatte cosa nostra. Cioè verranno loro, da Roma, per spiegarlo a noi siciliani”. Ancora Fava è stato polemico con la Falcone, dicendo che “la professoressa Falcone ha detto una cosa abbastanza divertente, cioè che la scaletta di quelli che devono intervenire l’ha decisa la Rai, come se fossimo al Grande Fratello”. Ma non è l’unica assenza, anche il governatore della Sicilia Nello Musumeci non sarà presente perchè “c’è troppo veleno”.
Eppure Maria Falcone, sorella del giudice antimafia Giovanni e presidente dell’omonima Fondazione dedicata al magistrato ha tentato di gettare acqua sul fuoco: “Musumeci? Non so perchè non sia voluto venire in Aula Bunker. Il clima di veleno non l’ho creato io, lo dica a chi lo ha creato”. “In aula bunker non parlano tutti i rappresentanti del potere in Sicilia – ha replicato alle accuse di Fava Maria Falcone- . La scaletta viene decisa in base al tema affrontato ogni anno”.
Maddalena Carlino - Democratica
Mai come quest’anno, il ventisettesimo, ci sono state così tante polemiche intorno alle celebrazioni del ricordo della strage di Capaci, dove il 23 maggio del 1992 morirono in un attentato della mafia il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
A far partire la polemica le presenze e le defezioni alla celebrazione con relativo scambio di accuse. Il presidente della commissione antimafia della Sicilia Claudio Fava ha annunciato che non sarà presente nell’Aula bunker di Palermo perché “hanno trasformato il ricordo del giudice Falcone nel festino di Santa Rosalia. Ci saranno i ministri romani, gli unici che avranno titolo per parlare e per spiegarci come si combatte cosa nostra. Cioè verranno loro, da Roma, per spiegarlo a noi siciliani”. Ancora Fava è stato polemico con la Falcone, dicendo che “la professoressa Falcone ha detto una cosa abbastanza divertente, cioè che la scaletta di quelli che devono intervenire l’ha decisa la Rai, come se fossimo al Grande Fratello”. Ma non è l’unica assenza, anche il governatore della Sicilia Nello Musumeci non sarà presente perchè “c’è troppo veleno”.
Eppure Maria Falcone, sorella del giudice antimafia Giovanni e presidente dell’omonima Fondazione dedicata al magistrato ha tentato di gettare acqua sul fuoco: “Musumeci? Non so perchè non sia voluto venire in Aula Bunker. Il clima di veleno non l’ho creato io, lo dica a chi lo ha creato”. “In aula bunker non parlano tutti i rappresentanti del potere in Sicilia – ha replicato alle accuse di Fava Maria Falcone- . La scaletta viene decisa in base al tema affrontato ogni anno”.
Venerdì 24 maggio, ore 18, Milano: Chiusura della campagna elettorale nazionale
Carissima, carissimo,
siamo ormai entrati nell'ultima settimana di una campagna elettorale che è stata come sempre difficile e impegnativa, in cui i nostri dirigenti, iscritti e militanti hanno compiuto un lavoro enorme per sostenere sia le tantissime liste per le elezioni Amministrative sia i nostri candidati al Parlamento Europeo.
Ora ci troviamo davanti all'ultimo tratto di strada e dobbiamo lavorare ancora sodo, sino all'ultimo minuto disponibile, per conseguire un grande risultato.
Voglio anzitutto ringraziare tutti per il lavoro compiuto e voglio in particolare invitarti all'appuntamento del prossimo venerdì, quando a Milano vivremo insieme la
CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE NAZIONALE
MILANO, ARCO DELLA PACE (PIAZZA SEMPIONE)
VENERDI' 24 MAGGIO, ORE 18.00
Saranno con noi
NICOLA ZINGARETTI
Segretario nazionale del Partito Democratico
FRANS TIMMERMANS
Candidato del PSE alla Presidenza della Commissione Europea
BEPPE SALA
Sindaco di Milano
Sarà un momento importante, in cui daremo ancora una volta prova del nostro entusiasmo e della voglia che abbiamo di costruire un'Europa forte, coesa e solidale, dalla quale avviare un cammino che ci porti anche a cambiare in meglio l'Italia, forti delle nostre convinzioni prima tra tutte quella che non è fomentando le paure che si governano i Paesi, ma creando opportunità, lavoro, conoscenza e cultura.
Per questo ti aspetto, saremo in tantissimi: l'appuntamento è per venerdì 24 alle 18 all'Arco della Pace di Milano.
Un caro saluto,
Vinicio Peluffo
Segretario regionale PD lombardo
22 maggio 2019
Ormai Salvini è preso a schiaffi da tutti
La spinta si è esaurita e il ministro vive nel bunker delle sue certezze, isolato e intrappolato nel suo personaggio sempre meno credibile
di Mario Lavia - Democratica
Da Zorro che gli srotola uno striscione in faccia a Piazza Duomo al Cardinale Parolin che lo bacchetta forte, dalla Guardia di Finanza che fa sbarcare i migranti a Lampedusa a Di Maio che lo insulta quotidianamente, per Matteo Salvini gli ultimi tornanti della campagna elettorale sono un calvario.
Milano non l’ha accolto per niente bene – striscioni a parte – regalandogli ampi spazi vuoti nella grande piazza simbolo della città. Lasciamo perdere le solite, vacue considerazioni sulla frase di Nenni “piazze piene urne vuote” che non era poi una “legge” come molti scrivono ma una costernata considerazione post-elettorale. E però se proprio vogliamo notare una cosa, è questa: a Milano è andata piuttosto male. Ipotizziamo qui che venti giorni fa sarebbe andata diversamente. Ci sarebbe stata più gente, più entusiasmo, più scioltezza. Vogliamo dire, cioè, che la campagna elettorale di Salvini è stata forse controproducente: troppo aggressiva, troppo di destra, troppo arrogante, troppo tutto. Un leader di un partito di governo non fa così. Cerca di prendere sulle sue spalle una parte la più larga possibile del Paese, non prende a calci alleati, avversari, l’Europa, l’Onu, il Papa!
di Mario Lavia - Democratica
Da Zorro che gli srotola uno striscione in faccia a Piazza Duomo al Cardinale Parolin che lo bacchetta forte, dalla Guardia di Finanza che fa sbarcare i migranti a Lampedusa a Di Maio che lo insulta quotidianamente, per Matteo Salvini gli ultimi tornanti della campagna elettorale sono un calvario.
Milano non l’ha accolto per niente bene – striscioni a parte – regalandogli ampi spazi vuoti nella grande piazza simbolo della città. Lasciamo perdere le solite, vacue considerazioni sulla frase di Nenni “piazze piene urne vuote” che non era poi una “legge” come molti scrivono ma una costernata considerazione post-elettorale. E però se proprio vogliamo notare una cosa, è questa: a Milano è andata piuttosto male. Ipotizziamo qui che venti giorni fa sarebbe andata diversamente. Ci sarebbe stata più gente, più entusiasmo, più scioltezza. Vogliamo dire, cioè, che la campagna elettorale di Salvini è stata forse controproducente: troppo aggressiva, troppo di destra, troppo arrogante, troppo tutto. Un leader di un partito di governo non fa così. Cerca di prendere sulle sue spalle una parte la più larga possibile del Paese, non prende a calci alleati, avversari, l’Europa, l’Onu, il Papa!
21 maggio 2019
SettegiorniPD in Regione Lombardia
La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia
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20 maggio 2019
17 maggio 2019
Sulbiate in prima linea nella sperimentazione della tariffa puntuale
Il Comune di Sulbiate ha scelto di continuare il percorso iniziato con Ecuo Sacco il famoso “sacco rosso”.
I risultati, grazie ai cittadini, sono stati davvero ottimi e significativi, siamo tra i primi Comuni Ricicloni della Provincia.
Da luglio 2019 sarà quindi introdotta un’ulteriore innovazione: passeremo ad una raccolta puntuale della frazione secca residua attraverso ECUO BOX, un contenitore rosso da 30 litri riutilizzabile e dotato di microchip che sostituirà l’attuale Ecuo Sacco.
Nei sei mesi del 2019 ci sarà una sperimentazione mediante raccolta puntuale, saranno cioè contate le vuotature di ogni utenza per quantificare meglio la produzione di rifiuto secco residuo raccogliendo dati, la tariffazione resterà la stessa.
Successivamente, nel 2020, si passerà invece alla tariffa puntuale. La tassa rifiuti quindi sarà personalizzata in base a quante vuotature conferisce ogni singolo utente.
Si terranno due serate informative in Auditorium a cui è invitata tutta la cittadinanza:
Sottolineiamo con piacere che oltre a partecipare attivamente a una fase sperimentale siamo anche uno dei pochi Comuni che hanno fatto la scelta di utilizzare per le utenze domestiche il contenitore rigido con microchip eliminando il consumo dei sacchi monouso non riciclabili. Altra plastica in meno da smaltire.
I risultati, grazie ai cittadini, sono stati davvero ottimi e significativi, siamo tra i primi Comuni Ricicloni della Provincia.
Da luglio 2019 sarà quindi introdotta un’ulteriore innovazione: passeremo ad una raccolta puntuale della frazione secca residua attraverso ECUO BOX, un contenitore rosso da 30 litri riutilizzabile e dotato di microchip che sostituirà l’attuale Ecuo Sacco.
Nei sei mesi del 2019 ci sarà una sperimentazione mediante raccolta puntuale, saranno cioè contate le vuotature di ogni utenza per quantificare meglio la produzione di rifiuto secco residuo raccogliendo dati, la tariffazione resterà la stessa.
Successivamente, nel 2020, si passerà invece alla tariffa puntuale. La tassa rifiuti quindi sarà personalizzata in base a quante vuotature conferisce ogni singolo utente.
Si terranno due serate informative in Auditorium a cui è invitata tutta la cittadinanza:
VENERDI’ 17 MAGGIO ore 21.00
VENERDI’ 24 MAGGIO ore 21.00
Sottolineiamo con piacere che oltre a partecipare attivamente a una fase sperimentale siamo anche uno dei pochi Comuni che hanno fatto la scelta di utilizzare per le utenze domestiche il contenitore rigido con microchip eliminando il consumo dei sacchi monouso non riciclabili. Altra plastica in meno da smaltire.
16 maggio 2019
TERZO SETTORE - Una frontiera di libertà
Carissima, carissimo,
negli ultimi tempi si è riacceso il dibattito sul Terzo settore, una straordinaria esperienza italiana, una vera eccellenza del nostro Paese a cui in Europa si guarda come un modello, ma che oggi è bersaglio di ingiusti attacchi da parte di alcuni partiti al governo, come ha denunciato il Prof. Stefano Zamagni, economista e già portavoce dell'Agenzia per il Terzo settore.
Quello su come tutelarlo e valorizzarne i protagonisti è un dibattito appassionante, a cui vorrei contribuire portando la mia esperienza di collaborazione più che decennale con le imprese sociali e solidali. Queste imprese combinano gli obiettivi della società con lo spirito imprenditoriale e, assumendo una varietà di forme e status giuridici - fondazioni, cooperative, associazioni, mutue - operano in moltissimi settori: l’occupazione, i servizi sociali, dell’ambiente, lo sport, l’arte e la cultura. In Europa i soggetti del Terzo settore sono due milioni e impiegano oltre 14,5 milioni di persone, più del 6,5% dell'intera popolazione lavorativa. Anche in Italia i numeri parlano chiaro: il Terzo settore contribuisce significativamente alla nostra economia. Infatti produce da solo lo 0,7% del PIL nazionale, con 800.000 occupati e 6 milioni di volontari, che molto spesso sopperiscono alle inadeguatezze del welfare statale nella cura e nell'assistenza delle persone e delle categorie sociali più fragili.
13 maggio 2019
SettegiorniPD in Regione Lombardia
La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia
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11 maggio 2019
La follia di Toninelli e del governo contro la mobilità sostenibile
Dovevamo intuire che mettere nelle mani di Toninelli un’opportunità così interessante avrebbe condotto al suo ennesimo fallimento, ma non immaginavamo che si sarebbe spinto a tanto
di Luciano Nobili - Democratica
Da Parigi a Berlino, da Madrid a Bruxelles, ovunque in Europa le grandi città puntano su ambiente e innovazione e negli ultimi anni hanno dato grande spazio alla micromobilita elettrica, sempre più in espansione.
La mobilità è uno dei diritti fondamentali – troppo spesso negato – dei cittadini del XXI secolo e la mobilità urbana sta cambiando volto in tutto il mondo.
Il numero delle persone che scelgono la mobilità sostenibile è in continuo aumento così come l’offerta dei mezzi in condivisione. In questo quadro, ormai in tutta Europa e non solo, si inserisce la mobilità elettrica di piccola taglia. Ossia i piccoli mezzi dedicati al trasporto di una sola persona. Monopattini, monoruota, segway, skate, hoverboard, leggeri e facilmente trasportabili (in treno, in metro, in auto), ricaricabili a casa o in ufficio, stanno riscuotendo un successo crescente per i piccoli spostamenti urbani. Non inquinano, rappresentano la soluzione ideale per gli spostamenti di piccolo e medio raggio (dai 3 ai 5 km) sono perfettamente intermodali (consentono un facile abbinamento con un tratto in treno, in metro o sul bus), non hanno bisogno di grande spazio e consentono di bypassare lo stress da traffico e la ricerca, spesso vana, di un parcheggio.
di Luciano Nobili - Democratica
Da Parigi a Berlino, da Madrid a Bruxelles, ovunque in Europa le grandi città puntano su ambiente e innovazione e negli ultimi anni hanno dato grande spazio alla micromobilita elettrica, sempre più in espansione.
La mobilità è uno dei diritti fondamentali – troppo spesso negato – dei cittadini del XXI secolo e la mobilità urbana sta cambiando volto in tutto il mondo.
Il numero delle persone che scelgono la mobilità sostenibile è in continuo aumento così come l’offerta dei mezzi in condivisione. In questo quadro, ormai in tutta Europa e non solo, si inserisce la mobilità elettrica di piccola taglia. Ossia i piccoli mezzi dedicati al trasporto di una sola persona. Monopattini, monoruota, segway, skate, hoverboard, leggeri e facilmente trasportabili (in treno, in metro, in auto), ricaricabili a casa o in ufficio, stanno riscuotendo un successo crescente per i piccoli spostamenti urbani. Non inquinano, rappresentano la soluzione ideale per gli spostamenti di piccolo e medio raggio (dai 3 ai 5 km) sono perfettamente intermodali (consentono un facile abbinamento con un tratto in treno, in metro o sul bus), non hanno bisogno di grande spazio e consentono di bypassare lo stress da traffico e la ricerca, spesso vana, di un parcheggio.
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