30 gennaio 2018

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO



NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
Newsletter 176 /
 gennaio 2018
Si stanno surriscaldando all'eccesso i motori della politica in vista di una campagna elettorale che, almeno in Lombardia, appare più che mai aperta. 
In questi giorni i partiti e le coalizioni sono alle prese con la definizione delle candidature, sia per la partita nazionale che regionale.
Chi pratica un po' l'ambiente sa che, inevitabilmente, tali operazioni sono occasioni di aspettative, tensioni, frizioni, euforia e scontento.
Ma la settimana prossima si chiuderà in ogni caso la fase e verranno presentate le liste. Poi partirà la campagna vera e propria che dovrà necessariamente essere condotta con modalità diverse dal solito, in considerazione dell'ormai assodato cattivo rapporto dei cittadini col mondo della politica.
Vi esorto a non ascoltare gli pseudo sondaggi di questi giorni e a non farvi prendere dal sottile velo di malinconia per il clima e le sparate messe in giro ad arte dalla concorrenza.
Il nostro obiettivo è che la Lombardia sia ben amministrata e possa finalmente esprimersi al meglio. Per tali motivi abbiamo bisogno di un presidente che abbia le carte in regola per guidare la Regione.
Giorgio Gori è il solo ad avere il profilo giusto e le capacità per incarnare questa speranza e merita tutto il nostro sostegno.
Allego a questa nota un breve resoconto del lavoro da me svolto in Regione nella X Legislatura. Sarei davvero onorata, se trovaste il tempo per una veloce lettura.
Un caro saluto.
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29 gennaio 2018

Tutti i Candidati del Partito Democratico Camera e Senato

In conferenza stampa, nella sede nazionale del Nazareno, Matteo Renzi ha presentato le candidature alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica per le prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018.

I candidati uninominali, eletti con sistema maggioritario, sono 232 per la Camera dei Deputati e 116 per il Senato della Repubblica.
I restanti candidati saranno eletti con sistema proporzionale su collegi plurinominali.

Scarica i file .pdf delle candidature del PD per Camera e Senato – politiche 2018

  • ABRUZZO
  • BASILICATA
  • CAMPANIA
  • CALABRIA
  • CAMPANIA
  • EMILIA ROMAGNA
  • FRIULI-VENEZIA GIULIA
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  • LIGURIA
  • LOMBARDIA
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  • TRENTINO-ALTO ADIGE
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  • VALLE D’AOSTA
  • VENETO
  • CIRCOSCRIZIONI ESTERO


  • 28 gennaio 2018

    "Il fascismo è un crimine"

    In esclusiva per repubblica.it 5 video realizzati dall'ANPI sulle leggi razziali in occasione del 27 gennaio. Il commento della Presidente Nazionale Carla Nespolo

    “Le leggi razziali rappresentano il volto vero del fascismo. E c'è un bisogno enorme di farle conoscere in particolare alle giovani generazioni. L'ANPI lo sente come un dovere e ha così realizzato questi cinque video con l'auspicio di una larghissima diffusione. Dobbiamo contrastare culturalmente la novella del fascismo “buono” che offende il Paese intero”.

    Carla Nespolo - Presidente nazionale ANPI

    GUARDA I VIDEO:

    https://video.repubblica.it/cronaca/giornata-memoria-l-anpi-ripubblica-le-leggi-razziali-il-fascismo-e-un-crimine-1-la-scuola/295424/296042?video


    25 gennaio 2018

    Quote latte, l’ultimo regalo della Lega: Italia condannata a pagare

    Nel 2009 la Lega aveva garantito che la questione delle quote latte era stato risolto. Ma non era vero e il conto, ora, potrebbe essere salato.

    La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha condannato l’Italia per non aver recuperato 1,3 miliardi di euro dai produttori lattieri per aver superato le quote latte nel periodo 1995-2009. La responsabilità di una condotta così scellerata ricade sulla Lega e la destra che hanno governato in quegli anni e che hanno evitato di prendere le misure necessarie richieste da Bruxelles. In particolare all’Italia non si contesta il pagamento delle penalità, cifra che è stata pagata all’Ue, ma il modo: la cifra doveva essere poi recuperata a livello locale.

    Nel 2009 il ministro per le Politiche agricole, il leghista Luca Zaia aveva garantito che la questione delle quote latte era stata risolta. Ma senza affrontare il problema degli agricoltori che non avevano pagato a scapito degli onesti. Ora l’Italia dovrà uniformarsi alla sentenza dei giudici di Lussemburgo altrimenti, in caso di inottemperanza, si espone a una nuova causa da parte della Commissione che potrebbe comportare una condanna al pagamento di una multa.

    Le responsabilità della Lega
    “È una pesante eredità che arriva dal passato e che ha forti responsabilità nelle scelte fatte in particolare dalla Lega e dalla destra a quel tempo al Governo. – ha commentato il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina – Purtroppo prima del 2014 sono state prese decisioni che hanno danneggiato migliaia di allevatori onesti e tutti i cittadini, visto che lo Stato ha già pagato 4,5 miliardi di euro. Noi in questi ultimi anni invece non abbiamo messo la polvere sotto il tappeto e abbiamo avviato un percorso di risanamento. Per responsabilità del malgoverno leghista degli anni passati gli italiani pagano ancora purtroppo un conto salatissimo”.

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    Ambiente: perchè fare di più

    Sostenibilità, le pagelle green: Svizzera al top, Italia 16esima

    A Davos il report degli atenei Yale e Columbia: 180 Paesi del globo classificati sulla base di 24 indicatori in 10 categorie, che riguardano la salute ambientale e la vitalità degli ecosistemi. Francia, Danimarca, Malta e Svezia tra i primi.

    SVIZZERA patria del green. E' il Paese incoronato dall'Environmental Performance Index, EPI, presentato al World Economic Forum di Davos e stilato in base all'indice di sostenibilità.

    24 gennaio 2018

    LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA


    Sabato 20 Gennaio 2018

    La razza bianca
    L’infelice uscita di Attilio Fontana a Radio Padania sulla razza bianca, messa a repentaglio dalla presunta invasione islamica, non è stata frutto di un malinteso.
    Il neo-candidato del centrodestra alla presidenza di Regione Lombardia, al di là dell’apparenza rispettabile, la pensa proprio così ed è ossessionato dai migranti (e non solo). La sua battuta, oltre ad essere stata fatta ad arte per guadagnargli una notorietà mediatica di cui non disponeva, fa intendere chiaramente quel che accadrà se dovesse essere lui il successore di Maroni. C’è da aspettarsi un ulteriore scatto nelle azioni discriminatorie e di manifesta avversione verso tutti coloro che non rientrano nei canoni padani. Il passaggio di testimone da un avvocato varesino all’altro andrebbe a scapito dei più deboli e di chi in questi anni ha cercato, con fatica, di organizzare progetti di accoglienza.

    La settimana in Regione
    Le due sedute conclusive della X legislatura hanno visto l’approvazione di ben 7 progetti di legge, oltre ad una risoluzione ed un paio di atti amministrativi.
    Oltre alle due norme in materia elettorale di cui riferisco a parte i provvedimenti varati hanno riguardato: il sostegno alle vittime del dovere, la promozione e valorizzazione del termalismo lombardo, l’istituzione del codice identificativo per case ed appartamenti per vacanze, misure a sostegno delle emittenti radiotelevisive locali. Infine è stata approvata una razionalizzazione dell’ordinamento regionale, con l’abrogazione di 200 leggi preesistenti. Le giornate d’aula sono state caratterizzate da forti fibrillazioni interne alla maggioranza, incapace di garantire in più occasioni il numero legale anche per l’agitazione della Lista Maroni. I suoi consiglieri infatti si sono sentiti abbandonati dal loro leader, hanno sfiduciato il capogruppo e votato non sempre in maniera allineata. Solo dopo alcune sospensioni è tornato il sereno, ma la schiarita è solo temporanea.

    23 gennaio 2018

    NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO


    NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO
    Newsletter 175 /
     gennaio 2018
    ...175esima newsletter! Con quest'ultima pagina chiudo il fascicolo della decima legislatura. Giornate intense, a volte ricche di soddisfazioni, a volte di delusioni cocenti, come capita a chi vive la vita.
    Oltre all'attività del gruppo PD, ho cercato di raccontarvi quello che succede nei palazzi della politica e, se in qualche occasione ho usato qualche coloritura di troppo, chiedo scusa.
    Vi ringrazio per la costanza con la quale mi avete seguito in questi anni: mi sono sentita incoraggiata, addirittura, coccolata! Conservo gelosamente e rileggo spesso le tante mail con i suggerimenti, le richieste, i pareri... Vi assicuro che ho cercato di interpretare al meglio il compito che mi avete conferito. Spero di essevi riuscita almeno in parte.
    Nelle prossime settimane la newsletter prenderà inevitabilmente una "piega" elettorale. Ma prima vi invierò un breve resoconto di questi cinque anni di mandato.
    A presto!

    22 gennaio 2018

    Così si demonizzano gli avversari

    Il disagio per i cittadini almeno inizialmente è contenuto. Però c'è sempre un impatto simbolico potente e si accende la polemica sulle responsabilità, che può penalizzare il partito di maggioranza visto che ha le redini della politica di bilancio
    dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI
    20 gennaio 2018

    E’ ormai inevitabile lo shutdown, ovvero la "chiusura" dell'Amministrazione federale per mancanza di fondi. La possibilità di scongiurarlo era appesa ad un voto del Senato, dove era indispensabile un appoggio dell’opposizione democratica anche se i repubblicani hanno la maggioranza. Le regole per le manovre di bilancio americane sono complicate. Basti dire che dagli anni Ottanta, in nome di un controllo sui deficit pubblici, è quasi indispensabile un accordo bipartisan.

    21 gennaio 2018

    Nominata senatrice a vita Liliana Segre

    "Memoria vaccino contro l'indifferenza"

    Il Presidente della Repubblica le ha telefonato personalmente per informarla. Fu deportata nel 1944 da Milano al campo di concentramento Auschwitz-Birkenau. "Porterò al Senato la voce di chi subì le leggi razziali" sono state le prime parole della neo-senatrice.

    ROMA - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento, per "aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale". Il decreto è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni che ha definito la nomina "una decisione preziosa a 80 anni dalle leggi razziali".

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