31 marzo 2020
30 marzo 2020
Coronavirus, i buoni spesa da 25 euro a chi spettano e come funzioneranno?
Si tratta di 400 milioni: ci saranno una lista dei centri convenzionati e volontari per la distribuzione a chi non può uscire
di Fiorenza Sarzanini – Corriere della Sera
Di fronte all’emergenza coronavirus, il governo ha deciso di anticipare di oltre un mese la consegna dei 4 miliardi e 700 milioni di euro dovuti come ogni anno ai Comuni. E di stanziare una somma aggiuntiva di 400 milioni che serviranno ai «buoni spesa» da consegnare alle famiglie in difficoltà.
Si tratta dell’anticipo del fondo di solidarietà da 4 miliardi e 300 milioni che doveva essere erogato a maggio con un’aggiunta di 400 milioni che lo Stato ha concesso consapevole del ritardo nella consegna dei 600 euro previsti dal decreto «Cura Italia». L’esito di un accordo tra governo e Anci, l’associazione dei Comuni guidata da Antonio Decaro siglato anche per fare fronte a un disagio sociale che, questo è il timore del Viminale, potrebbe sfociare in proteste e rivolte.
Come saranno divisi i fondi?
I soldi saranno distribuiti agli 8.000 Comuni con una divisione per abitanti, «ma - chiarisce Decaro -
di Fiorenza Sarzanini – Corriere della Sera
Di fronte all’emergenza coronavirus, il governo ha deciso di anticipare di oltre un mese la consegna dei 4 miliardi e 700 milioni di euro dovuti come ogni anno ai Comuni. E di stanziare una somma aggiuntiva di 400 milioni che serviranno ai «buoni spesa» da consegnare alle famiglie in difficoltà.
Si tratta dell’anticipo del fondo di solidarietà da 4 miliardi e 300 milioni che doveva essere erogato a maggio con un’aggiunta di 400 milioni che lo Stato ha concesso consapevole del ritardo nella consegna dei 600 euro previsti dal decreto «Cura Italia». L’esito di un accordo tra governo e Anci, l’associazione dei Comuni guidata da Antonio Decaro siglato anche per fare fronte a un disagio sociale che, questo è il timore del Viminale, potrebbe sfociare in proteste e rivolte.
Come saranno divisi i fondi?
I soldi saranno distribuiti agli 8.000 Comuni con una divisione per abitanti, «ma - chiarisce Decaro -
29 marzo 2020
Abbiamo detto niente polemiche
Roma, 29 mar. (Adnkronos)
"Abbiamo detto niente polemiche. Aiutiamo i nostri cittadini tutto insieme. Invece i colleghi della Lega a tutti i livelli diffondono informazioni false e accuse. Sempre. Soffiando sul fuoco. In un momento in cui difficoltà e paura possono essere una miscela esplosiva. Loro che governano da venti anni la Regione più colpita in cui tutti i limiti della loro gestione sono venuti al pettine proprio ora. Verrà il momento di discuterne. Ma ora almeno la smettano di far propaganda politica sulla pelle delle persone".
Lo dichiara il senatore del Pd Roberto Rampi.
Emendamenti della Lega potrebbero affossare la procedura d’urgenza dell’Eurocamera contro il Coronavirus
Sassoli: “Mi auguro che non intralcino le risposte immediate alle esigenze dei nostri paesi”. PD e M5S uniti contro gli emendamenti presentati dal partito di Salvini alla procedura d’urgenza proposta dall’UE: “Rischiano di diventare un boomerang anti-italiano”.
Salvini è buono per il bando dalla vita civile, altro che Union Sacrée
Il leghista si agita contro Europa e nemici tra i letti di rianimazione e ventilatori
di Giuliano Ferrara
Coronavirus, il decalogo per sentirsi al sicuro quando si fa la spesa al supermercato
Cosa fare e cosa non fare per evitare il contagio. Carte, bancomat e telefonini. Cosa disinfettare e cosa no. Come usare i carrelli in tempo di Covid-19
di Elvira Serra
Mai come adesso andare a fare la spesa può essere motivo di stress e di ansia. Ecco allora un piccolo decalogo che può essere utile per andare nel nostro supermercato di riferimento in sicurezza. L’elenco è il frutto del contributo di Franca Braga, responsabile Alimentazione e salute di Altroconsumo, di Francesco Donato, professore ordinario di Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica all’Università di Brescia e degli altri esperti che abbiamo sentito nei giorni scorsi.
1. Usare (o no) guanti o mascherine
Possiamo uscire di casa senza gli uni e senza le altre (molti supermercati si sono attrezzati per offrire ai clienti guanti monouso e gel antibatterico da utilizzare mentre fanno la spesa). La cosa veramente importante, invece, è mantenere la distanza di sicurezza dagli altri clienti di almeno un metro e non toccarsi mai la bocca, il naso o gli occhi mentre si circola tra gli scaffali.
2. Togliersi le scarpe (e lavarsi le mani)
È fondamentale, quando si torna a casa, lavarsi le mani con acqua calda e detergente prima di mettere
di Elvira Serra
Mai come adesso andare a fare la spesa può essere motivo di stress e di ansia. Ecco allora un piccolo decalogo che può essere utile per andare nel nostro supermercato di riferimento in sicurezza. L’elenco è il frutto del contributo di Franca Braga, responsabile Alimentazione e salute di Altroconsumo, di Francesco Donato, professore ordinario di Igiene, Epidemiologia e Sanità pubblica all’Università di Brescia e degli altri esperti che abbiamo sentito nei giorni scorsi.
1. Usare (o no) guanti o mascherine
Possiamo uscire di casa senza gli uni e senza le altre (molti supermercati si sono attrezzati per offrire ai clienti guanti monouso e gel antibatterico da utilizzare mentre fanno la spesa). La cosa veramente importante, invece, è mantenere la distanza di sicurezza dagli altri clienti di almeno un metro e non toccarsi mai la bocca, il naso o gli occhi mentre si circola tra gli scaffali.
2. Togliersi le scarpe (e lavarsi le mani)
È fondamentale, quando si torna a casa, lavarsi le mani con acqua calda e detergente prima di mettere
Quarantena e consapevolezza di sé
Una riflessione
Scritto da Mattia Micucci del PD di Monza
In questo periodo di quarantena siamo costretti all’otium, un’attività ormai caduta in disuso per i più ma, per chi si trova nel fiore degli anni, una dura scoperta.
Vivere consapevolmente una fase epocale e complessa come questa, sta costringendo molti adolescenti a conoscere se stessi nei momenti di più assoluto silenzio.
Sono un nativo digitale, una persona che è cresciuta parallelamente ai maggiori social network, una persona che vive la propria socialità sfruttando i mezzi tecnologici sebbene mai li abbia ritenuti indispensabili nella coltivazione di un rapporto. Nel corso della mia vita ho pronunciato con cognizione di causa inizialmente la locuzione social network e solo di seguito, nei primi anni delle scuole superiori, la parola socialità, poiché quest’ultima appartiene ad una sfera che ormai tutti i millenials in potenza non posseggono più.
Scritto da Mattia Micucci del PD di Monza
In questo periodo di quarantena siamo costretti all’otium, un’attività ormai caduta in disuso per i più ma, per chi si trova nel fiore degli anni, una dura scoperta.
Vivere consapevolmente una fase epocale e complessa come questa, sta costringendo molti adolescenti a conoscere se stessi nei momenti di più assoluto silenzio.
Sono un nativo digitale, una persona che è cresciuta parallelamente ai maggiori social network, una persona che vive la propria socialità sfruttando i mezzi tecnologici sebbene mai li abbia ritenuti indispensabili nella coltivazione di un rapporto. Nel corso della mia vita ho pronunciato con cognizione di causa inizialmente la locuzione social network e solo di seguito, nei primi anni delle scuole superiori, la parola socialità, poiché quest’ultima appartiene ad una sfera che ormai tutti i millenials in potenza non posseggono più.
28 marzo 2020
Minacce
Giornalismo, lente di Strasburgo sulle minacce al direttore di Repubblica Carlo Verdelli.
Nuova ondata di solidarietà
Le intimidazioni classificate sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d'Europa: tra "le violazioni più gravi e dannose alla libertà di stampa"
Il 'caso Carlo Verdelli', direttore del quotidiano La Repubblica sotto scorta dopo le ripetute minacce di morte ricevute da "gruppi nazisti", è stato inserito sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d'Europa. Questo implica che le autorità italiane dovranno rendere conto dell'inchiesta condotta per identificare e processare gli autori delle minacce.
"Il caso Verdelli è un'ulteriore prova dell'aumento dei crimini contro i giornalisti commessi dagli estremisti" ha scritto in un tweet il portavoce del Consiglio d'Europa, Daniel Holtgen
Nuova ondata di solidarietà
Le intimidazioni classificate sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d'Europa: tra "le violazioni più gravi e dannose alla libertà di stampa"
Il 'caso Carlo Verdelli', direttore del quotidiano La Repubblica sotto scorta dopo le ripetute minacce di morte ricevute da "gruppi nazisti", è stato inserito sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d'Europa. Questo implica che le autorità italiane dovranno rendere conto dell'inchiesta condotta per identificare e processare gli autori delle minacce.
"Il caso Verdelli è un'ulteriore prova dell'aumento dei crimini contro i giornalisti commessi dagli estremisti" ha scritto in un tweet il portavoce del Consiglio d'Europa, Daniel Holtgen
26 marzo 2020
"Due domande" sul corona-virus
Iniziamo a raccogliere le domande ovvie,
che nascono nelle nostre menti e che
pubblicheremo nei prossimi giorni
- perchè in Italia muoiono così tante persone?
- cosa non funziona nel sistema sanitario nazionale?
- cosa era da prevedere in gennaio, dicembre, novembre...per far fronte all'epidemia?
Mandaci le tue domande !!
che nascono nelle nostre menti e che
pubblicheremo nei prossimi giorni
- perchè in Italia muoiono così tante persone?
- cosa non funziona nel sistema sanitario nazionale?
- cosa era da prevedere in gennaio, dicembre, novembre...per far fronte all'epidemia?
Mandaci le tue domande !!
24 marzo 2020
SettegiorniPD in Regione Lombardia
La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia
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23 marzo 2020
Federazione Provinciale Monza e Brianza
E' passato ormai un mese dalla decisione di chiudere le scuole per una settimana, la prima misura delle tante che hanno completamente rivoluzionato le vite di tutti e che ci hanno dimostrato quanto sia importante da un lato la responsabilità dei comportamenti di ciascuno di noi (nel rispettare le regole, nel diffondere informazioni utili e di fonti autorevoli), dall'altro l'importanza della collettività, attraverso il ruolo fondamentale delle istituzioni, chiamate a guidarci dentro questa sfida difficilissima e fondamentale.
In questo quadro, vorremmo esprimere un sincero ringraziamento a quanti stanno combattendo la battaglia in prima linea, senza fermarsi e senza risparmiarsi in alcun modo: innanzitutto il personale sanitario – medici, infermieri, operatori, volontari – per lo sforzo incredibile che sta facendo, ma anche la protezione civile, le forze dell'ordine e tutti quelli che sono impegnati dal punto di vista logistico e organizzativo per gestire l'emergenza.
In ultimo vorremmo ringraziare gli amministratori locali, a cominciare dai nostri sindaci, che sono impegnati giorno e notte a garantire la coesione sociale attraverso il rapporto diretto con i cittadini, il lavoro di raccordo con gli altri enti e l'impegno a contenere la diffusione del contagio all'interno del proprio comune. In questo momento occorre il massimo livello di collaborazione tra tutti, evitando polemiche e ricercando collaborazione e ascolto. La situazione è drammatica, la via per uscirne è evitare atteggiamenti superficiali che minimizzino l'epidemia, ed evitare il catastrofismo rassegnato al peggio; attraverso uno sforzo collettivo, che sarà lungo e impegnativo, possiamo uscirne, ma proprio per questo è bene ricordarsi sempre di chi è impegnato più di tutti nella lotta contro l'epidemia: quindi personale sanitario, autorità, istituzioni.
In questo quadro, vorremmo esprimere un sincero ringraziamento a quanti stanno combattendo la battaglia in prima linea, senza fermarsi e senza risparmiarsi in alcun modo: innanzitutto il personale sanitario – medici, infermieri, operatori, volontari – per lo sforzo incredibile che sta facendo, ma anche la protezione civile, le forze dell'ordine e tutti quelli che sono impegnati dal punto di vista logistico e organizzativo per gestire l'emergenza.
In ultimo vorremmo ringraziare gli amministratori locali, a cominciare dai nostri sindaci, che sono impegnati giorno e notte a garantire la coesione sociale attraverso il rapporto diretto con i cittadini, il lavoro di raccordo con gli altri enti e l'impegno a contenere la diffusione del contagio all'interno del proprio comune. In questo momento occorre il massimo livello di collaborazione tra tutti, evitando polemiche e ricercando collaborazione e ascolto. La situazione è drammatica, la via per uscirne è evitare atteggiamenti superficiali che minimizzino l'epidemia, ed evitare il catastrofismo rassegnato al peggio; attraverso uno sforzo collettivo, che sarà lungo e impegnativo, possiamo uscirne, ma proprio per questo è bene ricordarsi sempre di chi è impegnato più di tutti nella lotta contro l'epidemia: quindi personale sanitario, autorità, istituzioni.
22 marzo 2020
Roberto Rampi - Notizie dal Parlamento
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