Scuola. Grazie al PD si torna a investire
I provvedimenti sulla scuola e l'università assunti dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'Istruzione rappresentano il segnale di una netta inversione di tendenza
Da tempo il Pd chiedeva di tornare ad investire sulla formazione. Oggi il governo ha fatto un primo, importante passo. Merito del ministro Carrozza e dell’impegno del presidente Letta se dopo la stagione dei tagli a ripetizione decisi da Gelmini, Tremonti e Berlusconi si ricomincia a investire sui giovani, sulla formazione, sugli insegnanti di sostegno, se la scuola e l'università ricevono un'attenzione che lascia ben sperare per il futuro". Così il segretario del PD, Guglielmo Epifani dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri dei provvedimenti sulla scuola e università.
"Il Partito Democratico esprime grande soddisfazione per l’adozione, da parte del Governo, del decreto-legge sull’istruzione. Nei giorni in cui si apre l’anno scolastico, il Governo realizza una decisa inversione di tendenza: dopo anni nei quali è stata considerata un peso o un costo da tagliare, l’istruzione ritorna ad essere considerata un investimento strategico per l’Italia. Si tratta di un primo passo, cui dovrà seguire un’attenzione costante nell’azione di governo e nei prossimi provvedimenti di natura finanziaria: da parte nostra, in attesa di approfondire il decreto nell’esame parlamentare, possiamo già dare un giudizio ampiamente positivo sull’impostazione e sulle soluzioni individuate. A partire dall’attenzione prioritaria rivolta agli studenti e agli insegnanti, con le misure per il diritto allo studio scolastico e universitario e la riduzione del costo dell’istruzione per le famiglie, per l’orientamento e la lotta alla dispersione, con la continuità didattica all'educazione speciale attraverso l'adeguamento dell'organico di diritto dei docenti di sostegno, la qualificazione della funzione docente e la programmazione del reclutamento stabile degli insegnanti e del personale tecnico amministrativo, con l'avvio a soluzione del problema dei docenti inidonei. Questi e altri interventi – da quelli che rendono più agevole l’attrazione degli studenti stranieri e promuovono l’uso della rete internet, al potenziamento delle azioni per l’edilizia scolastica, con la cooperazione con la Banca Europea per gli investimenti – disegnano un percorso che deve mirare a rendere più aperto, moderno ed europeo il nostro sistema dell’istruzione. Rendere più istruiti i giovani italiani vuol dire dare a tutti loro maggiori opportunità. Per il Partito Democratico le priorità della scuola sono le priorità per l’Italia, ed è un bene che siano state portate al centro dell’azione di governo. Un primo passo, dunque, finalmente nella direzione giusta". Così Marco Meloni, responsabile Istruzione, Università e Ricerca del PD.
"Finalmente un decreto con il segno più.
Investire nella scuola è la scelta più importante per un Paese che pensa al futuro. Il decreto rappresenta un primo passo importante da perseguire con ancora più coraggio". Lo dichiara in una nota Roberto Speranza, presidente dei deputati Pd, commentando le misure decise dal governo in materia scolastica.
"Le scelte intraprese - aggiunge - testimoniano una significativa inversione di rotta da parte di un governo che torna finalmente ad investire in questo settore così cruciale per la vita di un paese moderno ponendo il tema della formazione e del diritto allo studio al centro della propria iniziativa".
"La scuola - conclude Speranza - ha sempre rappresentato un aspetto qualificante per una forza riformista come il Pd e vedere un governo che fa scelte importanti in questo ambito non può che essere salutato come un fatto molto positivo".
Per Valeria Fedeli, Vicepresidente del Senato, "con il Decreto legge sull'istruzione votato oggi dal Cdm il governo conferma la sua vicinanza a genitori e alunni. L'istruzione è, infatti, un punto di partenza fondamentale da cui partire per il rilancio del paese. L'importanza che il governo dà al diritto allo studio è testimoniato dal decreto approvato oggi che prevede, tra l'altro, un incremento di 100 milioni per aumentare il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e per gli anni successivi. L'attenzione data al welfare degli studenti e al collegamento lavoro-Università è poi sulla linea delle dichiarazioni rilasciate ieri dalla Ministra Carrozza su quello che è un grave vulnus del nostro paese dove troppo spesso si arriva alla laurea senza aver mai potuto incontrare esperienze di lavoro. E' , infatti, fondamentale collegare il lavoro con lo studio se vogliamo rilanciare l'occupazione per garantire un futuro a tante ragazze e ragazzi garantendo loro le giuste opportunità.
"Grazie al Governo Letta e alla tenacia della Ministra Maria Chiara Carrozza inizia la ricostruzione della scuola italiana. E oggi è stata posta la prima importante pietra". E' quanto afferma la senatrice del Partito Democratico, Francesca Puglisi, capogruppo in Commissione Cultura a Palazzo Madama, commentando il via libera del Consiglio dei Ministri al "pacchetto" per scuola e universitá."Con la stabilizzazione di 27.000 insegnanti di sostegno e il piano triennale - aggiunge Puglisi - finalmente gli studenti con disabilitá e le scuole potranno godere della continuitá didattica di cui hanno bisogno. Cancellata la norma della vergogna sugli inidonei dal 1 gennaio 2014 inizieranno le assunzioni dei precari delle segreterie scolastiche".
"Fondamentali le risorse per il diritto allo studio - sottolinea l'esponente pd - perchè i capaci e meritevoli privi di mezzi possano davvero raggiungere i piú alti gradi di istruzione e aiuti concreti per le famiglie per sostenere i costi dell'istruzione per l'acquisto dei libri scolastici e i costi di trasporto. Dopo anni di tagli si torna ad investire anche sulla formazione in servizio dei docenti per migliorare gli apprendimenti, per fare vera scuola di intercultura, per promuovere una nuova didattica con l'utilizzo delle nuove tecnologia e catturare l'interesse dei nativi digitali".
"Ottime le norme che individuano nell'estensione del tempo scuola - conclude Puglisi - e nelle scuole aperte il pomeriggio, gli strumenti per combattere la dispersione. Dopo anni di tagli e di svilimento della scuola pubblica, finalmente arriva una boccata d'ossigeno, risorse vere e una iniezione di fiducia. Il Miur è davvero in buone mani".
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