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1 luglio 2016
Quindicesimo Piano - Newsletter 106
28 giugno 2016
I segnali del voto tra Londra e Milano
Strana bestia la democrazia. Si alimenta della partecipazione dei cittadini attraverso il voto, ma rischia di venire affamata, e incattivita, proprio dalla scarsità di cibo, ovvero, per restare nella metafora, dalla sempre più scarsa partecipazione elettorale.
Non è facile commentare razionalmente l'esito delle due tornate elettorali di questi giorni. In Italia e, nelle ultime ore, in Gran Bretagna.
I risultati elettorali nostrani, lombardi in particolare, perdono di rilievo di fronte alla clamorosa decisione dei sudditi britannici che hanno fatto prevalere il "leave", ovvero l'uscita dall'Unione Europea. Esultano gli euroscettici, ma nessuno capisce o può prevedere le conseguenze di una scelta legittima e democratica che mette in discussione un progetto europeo che fino a qualche anno fa sembrava intangibile, anche se per molti indigesto.
Non è facile commentare razionalmente l'esito delle due tornate elettorali di questi giorni. In Italia e, nelle ultime ore, in Gran Bretagna.
I risultati elettorali nostrani, lombardi in particolare, perdono di rilievo di fronte alla clamorosa decisione dei sudditi britannici che hanno fatto prevalere il "leave", ovvero l'uscita dall'Unione Europea. Esultano gli euroscettici, ma nessuno capisce o può prevedere le conseguenze di una scelta legittima e democratica che mette in discussione un progetto europeo che fino a qualche anno fa sembrava intangibile, anche se per molti indigesto.
27 giugno 2016
OK DELLA COMMISSIONE AL PIANO REGIONALE DELLA MOBILITA'
No del Pd: la programmazione è fatta su dati vecchi e ci sono troppe autostrade rispetto alle necessità della Lombardia
Troppe strade e autostrade e poca cura del ferro. Con questa motivazione il Partito democratico ha espresso voto contrario al Piano regionale della mobilità licenziato giovedì in commissione Territorio. Il documento, che contiene tutta la programmazione delle infrastrutture di mobilità della Lombardia, quelle presenti, da realizzare e da riqualificare, arriverà in Aula il prossimo 12 luglio per l'ok definitivo.
"Il Piano è un importante lavoro di mappatura delle opere infrastrutturali programmate per il territorio lombardo, ma conferma indirizzi che non sono più attuali - spiega Jacopo Scandella, capodelegazione democratico in commissione Territorio del Pirellone -. Le autostrade pianificate prima della crisi economica si basavano su previsioni di traffico e su capacità economica che oggi sono radicalmente cambiati. Inoltre, si calcolava che i cittadini fossero disposti a spendere fino a 20 centesimi di euro al chilometro di tariffe autostradali, ma anche questa previsione si è dimostrata sbagliata, come i flussi di traffico di Brebemi e Pedemontana dimostrano ampiamente. La Regione avrebbe quindi dovuto ripensare la programmazione di opere come la Varese - Como - Lecco, la Broni - Mortara e la Tirreno - Brennero e rivedere il progetto di Pedemontana, ma ha invece deciso di confermare tutto. Si tratta di investimenti faraonici che stridono ancor di più in un momento nel quale il trasporto pubblico locale è sottoposto a continui tagli. Basterebbero 10 milioni di euro per metterlo in sicurezza, ma la Regione ha altre priorità", conclude Scandella.
25 giugno 2016
LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 166
Sabato 25 Giugno 2016
Il voto di Murphy
Se ragiono da membro del gruppo dirigente lombardo del PD devo essere contento dei risultati elettorali: mantenuta Milano e vinta Varese ora amministriamo tutti i capoluoghi della Regione. Se allargo la prospettiva al quadro nazionale comincia a prevalere lo scoramento: perse Roma, Napoli, Torino, Trieste, etc. Se la restringo al paese natio, Vimercate, il cuore sanguina da una settimana. Come è potuto succedere? Al netto delle questioni locali, che nel voto amministrativo contano parecchio, secondo Murphy emergono tre leggi fondamentali: al ballottaggio col centrodestra possiamo vincere, coi cinquestelle perdiamo; chi di rottamazione ed antipolitica ferisce, delle stesse prima o poi perisce; se inviti una volta gli elettori al mare quelli poi ci restano.
Perchè abbiamo perso a Vimercate: 10 motivi locali (a parer mio)
1) La crisi dei 20 anni: anche nei migliori matrimoni prima o poi la tentazione del cambiamento compare; 2) Continuità o cambiamento: Mariasole (cui deve andare il nostro ringraziamento per averci comunque portati ad un passo dalla vittoria) ha dovuto contemperare due esigenze non facili da far comprendere; 3) Cassa piena ed erba alta: la sciagurata politica romana dei tagli e dei vincoli ai comuni ha impedito all'amministrazione uscente di rispondere a molte richieste dei cittadini, anche avendone le disponibilità; 4) La fuga dell'elettore: se alcuni gruppi hanno indirizzato il malcontento sui grillini, i più se ne sono stati a casa. Al mio secondo mandato presi 11.120 voti, ora per fare il sindaco ne bastano 5.300; 5) La saldatura degli opposti: il mandato alle spalle è stato caratterizzato da uno scontro frontale e continuo tra maggioranza e minoranza, favorendone la saldatura; 6) La scissione della destra: fossimo andati al ballottaggio con loro non avremmo avuto problemi; 7) L'autolesionismo della Lega: pur di sconfiggere il centrosinistra ha preferito suicidarsi autoescludendosi dal Consiglio comunale; 8) I risentimenti dopo il primo turno: pare che qualcuno originariamente nel campo del centrosinistra poi, deluso, ci abbia ripensato; 9) L'abilità di Sartini: un pisano all'uscio; 10) Il tarlo delle primarie: ho lasciato per ultimo quello che in realtà per me è stato il principale motivo di disfatta. Si è arrivati alle primarie senza adeguata preparazione con la conseguenza di trasformarle in resa dei conti interna. Le cui ferite non sono state più rimarginate.
24 giugno 2016
Ogni giorno, ogni ora
Care democratiche, cari democratici,
questa newsletter arriva alla fine di una settimana molto brutta.
Stamattina ci siamo svegliati in un Europa più piccola e più impaurita, dalla quale si distacca un paese importante che ha contribuito a fare la storia del nostro continente; mentre vediamo l'instabilità dei mercati finanziari, pensiamo ai tanti nostri connazionali che vivono e lavorano in quel paese, non più comunitario, alle contraddizioni che emergono nel Regno Unito dove Scozia e Irlanda del Nord invece ribadiscono di voler restare nella UE, e alla frattura generazionale tra i giovani, che credono all'integrazione europea, e gli anziani invece, che hanno votato per il brexit.
Altri dati ci dicono che a fianco della frattura generazionale, si insinua un'altra frattura, ancora più pericolosa: quella che vede persone con più alti livelli d'istruzione, che grosso modo vivono nelle città principali, che svolgono le professioni più qualificate, votare per rimanere nella UE. E viceversa, le persone che vivono al di fuori dei centri urbani, con un più basso livello d'istruzione, che si trovano nella parte bassa della scala delle disuguaglianze che è andata ampliandosi nel corso degli ultimi anni, votare per uscire dall'UE.
Così, i populismi d'europa sono sempre più aggressivi e incalzanti, pronti ad archiviare il progetto del sogno europeo e a coltivare l'illusione di un riscatto e di una crescita per la quale ognuno provvede per sé.
21 giugno 2016
20 giugno 2016
ASSEMBLEA di CIRCOLO
VENERDI' 24 giugno
A ridosso dell’estate imminente, ci ritroveremo nella consueta Assemblea per fare il punto sulla situazione e rilanciare le attività del Circolo per i prossimi mesi. E’ un momento importante e insieme delicato.
Contiamo sulla presenza di tutti i tesserati, allo scopo di affrontare insieme i seguenti argomenti:
1- Lavoro con la Lista SDS: cosa è stato fatto e cosa decideremo di fare in merito alla Ex-Filanda, i problemi della viabilità, il rispetto dell’ambiente, …
2- Elezione del Portavoce di Circolo
3- Riflessione a bocce ferme sulla situazione e indicazioni per le prossime elezioni del 2017
4- Impegno del Circolo per il Referendum istituzionale
5- Iniziative per il Settembre Sulbiatese: un Apericena con incontro a tema ….
6- Varie
Ci troveremo in sede alle ore 21 e contiamo di terminare entro le ore 23.
Grazie
16 giugno 2016
Il lavoro non è finito
Non è stata una tornata elettorale facile. Per nessuno.
Il crescente tasso di astensione conferma come i cittadini continuino a guardare con sospetto alla politica, anche quella più vicina a loro, nei comuni.
Non è facile fare un raffronto con precedenti turni elettorali, ma è fuor di dubbio che il PD paga, in alcuni comuni anche pesantemente, in termini di consenso. Rimane, comunque, la forza più solida, strutturata e diffusa omogeneamente sull'intero territorio lombardo e impegnata a dar vita ad aggregazioni civiche che possono rispondere in modo più preciso alle esigenze delle diverse comunità locali.
Il 40 e passa per cento delle europee pare lontano, ma, se il confronto avviene con le precedenti amministrative, il PD fa segnare un lieve incremento percentuale, seppure a fronte di un complessivo calo di votanti.
14 giugno 2016
Amministrazione e Mafia
Finalmente norme per difendere gli amministratori dagli attacchi della criminalità e delle mafie
Credo che la Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni abbia già prodotto degli effetti. Oltre a questo disegno di legge, approvato dal Senato questa settimana, il primo effetto è stata la maggiore sensibilità di tutti noi su un fenomeno che ha visto, negli ultimi 40 anni, l’uccisione di 132 amministratori locali più 11 loro congiunti, senza che di ciò rimanesse molto più che la memoria locale.
Il lavoro della Commissione ci ha consentito di socializzare la valutazione di un fenomeno gravissimo. Il governo ha avviato l’Osservatorio ed anche questo è un segnale che il nostro lavoro non è stato sottovalutato.
Credo che la Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni abbia già prodotto degli effetti. Oltre a questo disegno di legge, approvato dal Senato questa settimana, il primo effetto è stata la maggiore sensibilità di tutti noi su un fenomeno che ha visto, negli ultimi 40 anni, l’uccisione di 132 amministratori locali più 11 loro congiunti, senza che di ciò rimanesse molto più che la memoria locale.
Il lavoro della Commissione ci ha consentito di socializzare la valutazione di un fenomeno gravissimo. Il governo ha avviato l’Osservatorio ed anche questo è un segnale che il nostro lavoro non è stato sottovalutato.
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