24 luglio 2010

Sulla Rubrica delle cronache dal consiglio...

Sig. Alessandro, sig. Edoardo,

non avete capito lo spirito della "Rubrica Cronache dal Consiglio".

La sua funzione non è quella di verbalizzare il Consiglio comunale e di entrare nel merito di ogni singola questione, ma di raccontare i fatti principali, in sintesi ,con un linguaggio molto semplice, né tecnico, né burocratico, facilmente comprensibile da tutti. Magari se possibile anche un po’ scanzonato e spiritoso per esprimere e illustrare ai lettori le nostre opinioni e sensazioni.

Opinioni, come tali, discutibili e criticabili, che non si arrogano il diritto di essere la cronaca di una verità assoluta.

Purtroppo, l’ultimo Consiglio Comunale non è stato affatto divertente, eravamo impreparati e ci ha colto di sorpresa! Si è respirato un clima plumbeo, poco istituzionale. Il post pubblicato è un umile tentativo prodotto senza la presunzione di essere stati all’altezza del compito.

Spiace solo non abbiate apprezzato il nostro sforzo.

Con il tempo miglioreremo e sapremo soddisfare anche il Vs. esigente palato.



Opinioni, badate bene, trattandosi del Blog del PD, del Circolo, non degli Amministratori!

Ringraziamo in ogni modo del vostro contributo che abbiamo pubblicato volentieri, perché non abbiamo niente di che preoccuparci né da nascondere. Sono integrazioni e considerazioni che completano dal Vs. punto di vista l’informazione.

Il Circolo, però, vi rimanda alle risposte istituzionali degli Amministratori: sulle questioni sollevate abbiamo opinioni che discuteremo con coloro che sono interessati a fare il bene del paese.

La solidarietà espressa al Sindaco, che probabilmente vi ha tanto disturbato, è dovuta al fatto che i sospetti sollevati dalle vostre interrogazioni lasciano intendere, a mio modo di vedere, un uso scorretto, scriteriato, e dissennato dell’interesse pubblico tanto da poter essere posto ai limiti della legalità, e quindi perseguibile per legge.

Sappiamo che vi siete ben documentati per preparare queste interrogazioni, (fate bene siete minoranza, è il vostro diritto e dovere!) ma a quanto pare sembrerebbe abbiate ascoltato solo tutto ciò che vi faceva piacere sentirvi dire, tralasciando invece, tutto quello che non corrispondeva ai vostri desiderata.

Se così fosse, senza ergermi a censore e "virgineo moralista" perdonatemi ma mi sembra un modo, da parte Vs., quantomeno scorretto di precedere.

Se realmente siete interessati a relazionarvi con il Circolo PD, come in precedenti occasioni vi abbiamo già dimostrato, siamo disponibili al confronto ed al dialogo utile all’interesse generale del nostro paese. Però, insisto nel comunicarVi come già ribadito in altra sede, prima che le vostre intenzioni si siano già tradotte o trasformate in atti istituzionalmente rilevanti. Perché a quel punto il confronto con il Circolo, sarebbe falsato: non siamo interessati ad uno pseudo confronto che ha lo scopo solo di dividere.

Se riusciremo assisteremo anche alla prossima seduta del Consiglio Comunale; racconteremo per i lettori di questo blog, quello che avremmo visto e capito; non quello, badate bene, che a voi piacerebbe venisse raccontato!

Non è un gioco di parole, riflettete, la differenza è sostanziale.

Certo abbiamo stigmatizzato il comportamento dei protagonisti, senza escludere il nostro Sindaco ,certamente corresponsabile di quanto è avvenuto, che purtroppo è sembrato cadere con troppa facilità, e ingenuità, per un uomo della sua esperienza, nella rete di provocazioni da voi tesa grazie alle vostre interrogazioni.

Sono stati offesi troppi fondamentali principi Istituzionali; calpestate le più elementari regole di un confronto civile; sospeso per più di un ora il regolamento del Consiglio Comunale.

Sig. Alessandro, sig. Edoardo, di che cosa avremmo dovuto parlare?

Uno dei pochi lucidi, anche se imbarazzato, per quanto stava avvenendo, ci è sembrato essere l’Assessore Fassina. E’ stato lui a proporre ad un certo punto la sospensione del C.C. che stava portando ad una sintesi condivisa tra le due parti, almeno per quanto riguarda la Vs. mozione "sulla gestione dei cantieri stradali".

Un po’confuso, forse perché inesperto ed impreparato, invece, il Vs. Capogruppo; il giovane politico in carriera sig. Luca Sanità, nonché referente del partito di Berlusconi del nostro paese.

Il sig. Sanità non è stato capace di cogliere l’opportunità e la mano tesa del nostro Assessore per uscire dalla situazione di stallo, preferendo polemizzare per denunciare pubblicamente o tentare di dimostrare l’indimostrabile: l’esistenza di due maggioranze diverse presenti in Consiglio, in contraddizione tra loro. Peccato. Sarà per la prossima occasione.

Ho parlato, alcune volte personalmente con il sig. Sanità, sembra persona disponibile ed intelligente. Lo invito, pertanto, ad alzare il tiro della sua polemica politica, che in questa fase mi sembra si limiti per ogni occasione e per qualsiasi problema a chiedere insistentemente, come un disco rotto, cosa pensano o cosa dicono le donne e gli uomini del PD. Per un giovane promettente ambizioso politico mi sembra un po’ poco. Il dibattito ed il confronto ne trarrebbero grande beneficio. Mah! Non posso insegnare niente a nessuno, non conosco le scuole di politica della destra italiana, però sono molto perplesso per questo suo atteggiamento che forse sarà utile per guadagnare punti per la personale carriera presso i vertici superiori del partito, ma inutile per la ricerca di una normale dialettica politica, tra maggioranza e minoranza, il più possibile serena e costruttiva.

Inoltre mi permetto di farvi sapere che se il vostro disegno è quello di dividere il Sindaco Stucchi dalle cinque persone, nostra espressione politica, elette in consiglio nella sua squadra usando queste strategie state ottenendo esattamente l’effetto contrario.

Vi informo però che, per quanto ne sappia, e credetemi in questo caso penso di saperne abbastanza, la maggioranza, nonostante qualche irrilevante e non fondamentale questione da risolvere, è in buona salute, è unita, e sta bene. Le persone da noi indicate ed elette in Consiglio Comunale nella lista Civica Si Sulbiate insieme lavorano alacremente, con passione ed impegno, di concerto con Stucchi, per la realizzazione del Programma.

Per chiudere il mio intervento non mi resta che rispondere alla citazione da voi proposta del grande Pasolini con una altra che per voi ho trovato in internet e mi è sembrata abbastanza interessante:

"Un inglese pensa di essere morale quando non è che a disagio". G. B. Shaw

ps:

E’ proprio vero, almeno in questo caso, quando si gioca con le "innocue" citazioni altrui, è possibile senza crear danno, ascoltare e lasciare intendere quello che a noi piace sentire…..

Maurizio Sarchielli

22 luglio 2010

Elogio all'Anonimato

Elogio dell’anonimato.



Siamo accusati da alcuni Sulbiatesi della seguente contraddizione:

....autorizzate la pubblicazione di commenti anche anonimi alle notizie

del vostro Blog, mentre avete criticato pubblicamente la scelta dell’anonimato degli

autori del giornaletto il "Grillo comitato di cittadinanza attiva di Sulbiate".



L’argomento è usato ad arte da alcuni nostri avversari politici pensando

di metterci in difficoltà.

Non è così e spiegherò il perché.



La coerenza sta nel fatto che pur preferendo relazionarci con persone e

identità apertamente manifeste, per avere la possibilità di poterle incontrare

e guardare negli occhi , non escludiamo a priori di

misurarci con le idee e i contenuti anche se prodotti da anonimi.

Perché non è detto che possano essere fonte di riflessione,

di ispirazione, di approfondimento, ed inoltre se supportati da

intelligenza e senso critico costruttivo, si rivelino utili ad elaborare nuove

idee ed ad alimentare il ragionamento ed il dibattito politico in corso.





Però non potete aspettarvi da noi democratici l’elogio della pratica dell’anonimato.

Possiamo solo rispettarlo, quando non offende nessuno, e non contiene volgarità,

ma non condividerlo . Perchè non è il nostro metodo.



Come l’interlocutore anonimo ha diritto di esprimere le proprie critiche ed idee,

che noi volentieri ascolteremo, un po' dispiaciuti di non poterlo incontrare,

noi, più semplicemente, rivendichiamo il nostro di poter svolgere ragionamenti e

considerazioni, magari critiche e contrarie, formulando, anche se per puro diletto,ipotesi e supposizioni volte ad immaginare le ragioni ed il profilo di chi si celi dietro questa misteriosa identità.



Inoltre il blog, strumento della rete, è spesso usato dai più giovani che possono avere idee da manifestare ma forse non ancora i gli strumenti per difenderle.

L’anonimato, in questo caso, anche a chi è in difficoltà, per pudore, insicurezza, o più semplicemente paura, consente di esprimersi più liberamente.

Mentre chi da adulto sceglie l’anonimato, in particolare, per attaccare ed insultare, è difficile non qualificarlo come infantile.



Credo che questo mio intervento chiarisca definitivamente la nostra posizione su questo tema.

Se così non fosse me ne dispiaccio ma più chiaro di così non so essere.



Chiudo affidandomi alla citazione di due aforismi:

"L’arte del dare si perfeziona attraverso l’anonimato".
"Chi si nasconde dietro l’anonimato, è un perdente nato."
Il primo è certamente condivisibile e buona pratica auspicabile,

il secondo forse può invitare qualcuno alla riflessione.



Maurizio Sarchielli

Commento al primo post "Cronache dal Consiglio"

Riceviamo questo primo commento alla rubrica "Cronache dal Consiglio" dai Rappresentanti di PT nella nostra casella di posta.Non hanno potuto caricarlo personalmente in quanto preparato in PDF, formato incompabile per quest'area e troppo esteso per essere ospitato su un singolo commento, dunque lo pubblichiamo come articolo.

Comitato Comunicazione Circolo PD Sulbiate



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Sulbiate, 20 Luglio 2010
Nella presentazione del vostro sito riportate, in prima pagina, che “non si può fare politica senza
informazione”.
Pienamente d’accordo, condividiamo il punto.
Ed è in tale ottica che desideriamo integrare, con qualche dettaglio, l’articolo da voi pubblicato sul Consiglio
Comunale tenutosi il 25 giugno; articolo che riporta, con molta enfasi, il clima ma tralascia del tutto i temi
che Progetto Territorio aveva sottoposto all’attenzione del consiglio comunale:
1) Mozione “sulla gestione dei cantieri stradali”: la mozione è stata dichiarata “irricevibile” sia dal
Sindaco che dall’Assessore Fassina che così commenta: “come è formulata la mozione non è
accettabile sia per la forma (il tempo è superato cioè, la strada era stata riaperta) che per il
contenuto…”.
Come da regolamento comunale (C.2 art.3) “ogni consigliere, nel rispetto delle procedure stabilite
dal presente regolamento ha diritto di presentare all’esame del Consiglio interrogazioni, mozioni,
interpellanze ed ordini del giorno”. La mozione prevede un dibattito ed alla fine una votazione; tutti
i Consiglieri avrebbero avuto la possibilità di esporre il proprio punto di vista, ottenere chiarimenti
ed, in fine, esprimere un voto consapevole.
L’aver giudicato irricevibile la mozione presentata da Progetto Territorio non solo ha tolto la
possibilità di un confronto democratico all’interno del consiglio comunale ma ha, di fatto, attuato
una forma di censura.
2) Interrogazione sulla delibera di G.C n.80 del 27/05/2009: È utile ricordare che tale delibera fu
adottata dalla precedente amministrazione 8 giorni prima delle elezioni del 6/7 giugno 2010 e
pubblicata (resa disponibile ai cittadini ed alle minoranze) il giorno 5 giugno (il giorno precedente le
elezioni!). Utile ricordare che tale delibera chiuse un contenzioso iniziato circa 4 anni prima; utile
inoltre ricordare che la scrittura privata, che trasferì alla famiglia Mattavelli/Stucchi la proprietà di
un terreno comunale valutato 74000 euro, fu’ firmata dopo le elezioni e, quindi, con l’avvallo anche
della attuale Amministrazione. Inoltre va tenuto presente che la nostra richiesta di documentazione
fu inviata il 19 luglio 2009 e che gli ultimi documenti ci furono forniti in aprile 2010. Errato è quindi
affermare che si tratta di “irrisolte questioni ancora aperte tra la vecchia lista SI e Comune Aperto“.
Nonostante il nostro invio a tutti i Consiglieri di copia dell’interrogazione 15 giorni prima del
Consiglio Comunale e l’invito a contattarci nel caso si fossero rese necessarie ulteriori delucidazioni
sembra, dai vostri commenti, non abbiate dedicato molto tempo alla materia.
Così non fosse vi sareste accorti che abbiamo SOLO ED ESCLUSIVAMENTE riportato il contenuto di
documenti, citandone data e numero di protocollo, senza niente aggiungere e/o ipotizzare;
abbiamo quindi rivolto al Sindaco 13 domande di chiarimento che, questo si fatto grave, NON
HANNO AVUTO RISPOSTA NEL MERITO.
3) Interrogazione cantiere di via Mandelli/via De Amicis: si tratta di una richiesta di chiarimenti atta a
verificare se il manufatto in costruzione ha “sforato” di 1,10 metri la linea di confine tra la proprietà
privata e la proprietà pubblica (Via Mandelli). Anche in questa circostanza non abbiamo avuto
alcuna risposta alle 12 domande indirizzate alla amministrazione; il tema è attuale e non da
imputarsi, come sembrerebbe da voi paventato, alla vecchia Giunta. Vi site posti delle domande?
Che risposte vi siete dati? Volete farci partecipi delle vostre conclusioni?
Perché non entrate nel merito di quanto da noi riportato? Quali documenti abbiamo manomesso? Quali
documenti abbiamo omesso? Quali i riferimenti inventati? Quali le accuse espresse? Quali le domande non
pertinenti? Perché non provate voi a dare una risposta alle nostre domande? Quali gli “insulti indicibili” che
ci siamo scambiati con il Sindaco?
Alla faccia del fare informazione! Due pagine di critiche, di accuse, di lezione di bon ton e neanche una riga
dedicata al merito delle interrogazioni!
Le nostre interrogazioni non “lasciano intendere comportamenti scorretti da parte del Sindaco”, non
muovono “accuse di gravità tale che presuppongono la disponibilità d’incontestabili e solide prove”, non
sono “chiacchiere da bar” ed, ancor meno, sono “attacchi personali al Sindaco Stucchi per colpire la sua
onorabilità ed onestà“; sono, invece, il frutto di attenta e dettagliata analisi di documenti la cui lettura ha
evidenziato aree di “necessari ed ulteriori” chiarimenti.
Chiarimenti che anche grazie,come voi dite, alla “impotenza dei Consiglieri (in particolare quelli del PD)”,
non sono stati forniti! Vi era tutto chiaro? Non avevate alcun dubbio? oppure avete deciso di stare ben
allineati e coperti?
Speriamo vivamente che i vostri prospettati “aggiornamenti circa gli sviluppi di questa complicata
situazione” siano, d’ora in poi, frutto di vostre analisi e che non vi limitiate, come in questo frangente, al
ruolo di censore (virgineo) o, peggio ancora, a fare distinguo (di responsabilità) tra l’attuale
Amministrazione e quella precedente .
Edoardo Antonini
Alessandro Lazzarini
P.S.: Noi non facevamo parte della Giunta Giorgi ed, al tempo, ci occupavamo d’altro; abbiamo però
condiviso lo spirito e gli obiettivi di Comune Aperto e, già dal 2004, cerchiamo di perseguirli con coerenza e
senso di responsabilità. Altri, subito dopo la sconfitta elettorale del 2004, hanno lasciato il gruppo per
migrare altrove lasciando a noi l’onere dell’opposizione; qualcuno ha anche pensato di appoggiare una
coalizione con il Sindaco Stucchi. Niente da obiettare ma, per favore, evitino menzioni del tipo “vecchi
rancori di un inglorioso passato politico”.
IL MORALISTA DICE NO AGLI ALTRI;L’UOMO MORALE SOLO A SE STESSO.
Pier Paolo PASOLINI

21 luglio 2010

QUAL’E’ IL SENSO DEL NUOVO SENSO UNICO?

La nuova viabilità di Sulbiate: i primi passi.

Da pochi giorni nel centro di Sulbiate i cittadini possono verificare l’utilità e la bontà del nuovo senso unico volto a mettere in maggior sicurezza il tratto di strada centrale che va dall’inizio di via Madre Laura in piazza Giovanni XXIII, alla rotonda del Municipio. La scelta va nella direzione già indicata dalla precedente e Amministrazione, ben spiegata e documentata, in quei principi fondamentali che hanno ispirato il Piano Urbano del Traffico Sulbiatese datato 2005, nonché oggetto di scambio di idee e confronto con i cittadini in molti incontri pubblici al tempo della discussione del PGT.

Obiettivi riconosciuti validi in tutta Europa e gradualmente adottati in molti centri abitati italiani, e linee guida di indirizzo politico presenti nel vincente programma elettorale della Lista Civica Si – Sulbiate Insieme, da noi Circolo Pd condivise e sostenute.
In buona sostanza si tratta di una sperimentazione per verificare dopo un congruo periodo di tempo, l’utilità e la bontà di questa soluzione. Il compito di questa analisi sarà svolto dalla Commissione Viabilità e dall’Assessore competente in collaborazione con la polizia Locale. Sulla base degli elementi raccolti la Giunta in seguito potrà decidere in merito.

Precisiamo che nel tratto di strada interessato di circa 200 mt si trovano molti servizi e quindi molte presenze di residenti che necessitano di protezione e particolare attenzione:

Centro civico sede della biblioteca e di diversi gruppi locali.

Ambulatori medici

Scuola dell’infanzia

Le entrate degli Oratori e l’accesso laterale della Chiesa

Municipo

Il disegno complessivo e generale in estrema sintesi prevede un centro del paese accogliente, vivibile, e sicuro per i pedoni e per le biciclette, che favorisca anche grazie a questo tipo di scelte, l’ accoglienza, l’incontro, la socializzazione, e l’aggregazione tra cittadini. Sono scelte urbanistiche ispirate alla sicurezza della persona; sono disegni e progetti di viabilità dettati dalla visione di favorire i cittadini e non i veicoli, per i quali sono già previsti, in ogni modo, in prossimità dell’area numerosi parcheggi; sono indicazioni che intendono coniugare ordine, piacere estetico e funzionalità.

Non sono opere che si realizzano tutte contemporaneamente in un giorno. Ma gradualmente, con pazienza e sempre in ascolto del parere dei cittadini, però, nella loro globalità, perché ci saranno sempre minoranze agguerrite e rumorose a cui per pregiudizio non andrà mai bene niente (per questa ragione il senso unico non è definitivo ma sperimentale). Sarà necessario per ottenere buoni risultati vincere le incomprensibili e ingiustificate proteste dei più resistenti e conservatori che per cultura e forma mentis mal tollerano improvvisi cambiamenti di abitudini. Purtroppo per queste tematiche, molto tecniche, non è affatto facile riuscire, se non si è competenti ed esperti avere una chiara visione d’insieme.

Il progresso, è dimostrato, per essere vero, non sempre accontenta tutti. Gli scontenti generalmente sono coloro che si rivolgono solo alle certezze del passato e incapaci, purtroppo, per paura o per oggettivi limiti intellettuali di guardare al futuro con fiducia e speranza.

Il nuovo senso unico di via Madre Laura, evidentemente, va in questa direzione. E’ solo uno dei tanti mattoni anche se importante, di una grande costruzione.

Sarebbe utile, a settembre, organizzare un nuovo incontro con i cittadini per fare il punto della situazione e ritornare pubblicamente su questo argomento utile e determinante per immaginare e comprendere il nuovo Volto della Sulbiate del futuro.

Maurizio Sarchielli

Coordinatore Circolo PD



Ps.: la minoranza in questi giorni apre un nuovo fronte polemico su questa vicenda sostenendo la mancanza di preventiva comunicazione ed informazione ai cittadini rispetto ai cambiamenti della viabilità. A noi appare una polemica pretestuosa e strumentale, che secondo lo stile della destra italiana parla di più alla pancia dei cittadini che alla loro testa.

Precisiamo che:

Progetto Territorio è rappresentato e partecipa agli incontri della Commissione Viabilità durante i quali il progetto del senso unico è stato discusso e ragionato.
Questi interventi sono opere a scomputo di Oneri di urbanizzazione. Quindi la decisione dell’inizio lavori è a discrezione dell’Impresa esecutrice, pertanto è impossibile avvisare preventivamente l’utenza dei possibili disagi che le saranno arrecati. L’Ufficio Tecnico avrebbe potuto non concedere l’autorizzazione senza, però, poter fissare la data del nuovo inizio, posticipando un problema che si sarebbe ripresentato in futuro tale e quale. Disagi che in questo caso si sono risolti in meno di 24 ore.

20 luglio 2010

Continua il tentativo di dividere!

Apprendiamo dal GdiVim di questa mattina che il capo Gruppo di PT
sottolinea che l'ass. Fassina non sapeva dell'inizio lavori del giorno
dopo e con lui il PD perchè, ancora una volta, il sindaco decide tutto
lui e non comunica.

Troviamo la posizione espressa a dir poco noiosa e
ripetitiva e ancora una volta senza motivo.

Hanno una idea di sindaco
super-man, omni-presente, omni-scente, che vive 48 ore al giorno....

Forse lo stanno confondendo con il Presidente del Consiglio...
presidente super-man o super-ciuk???


L'indottrinamento a volte fa brutti scherzi !

ACQUABENECOMUNE: 20MILA FIRME RACCOLTE IN MONZA BRIANZA

Comunicato stampa Lunedì 19 luglio


ACQUABENECOMUNE: 20MILA FIRME RACCOLTE IN MONZA BRIANZA
Il Comitato provinciale ha raddoppiato l’obiettivo prefissato all’inizio della campagna referendaria



Ventimila firme perché l’acqua resti un bene comune, un diritto umano universale, un bene essenziale che appartiene a tutti. E’ questo il contributo della Brianza alla campagna referendaria Acqua bene comune, lanciata nei mesi scorsi con l’obiettivo di eliminare, attraverso un referendum, tutte le norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell’acqua.

Nel nostro territorio si sono costituiti comitati per la raccolta delle firme in ogni Comune. A essi hanno aderito, insieme alla CGIL, partiti politici (PD, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Rifondazione Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, partito Socialista), movimenti (Sinistra e Ambiente Meda, Movimento Cinque Stelle, Libera Gioventù di Seregno, Popolo Viola), associazioni (Legambiente, Amici della Natura Triuggio, RdB, GAS Retina, Acra Mezzago, ANPI, Ass. Parchi Vimercatese, Meet up Desio).
Sono stati allestiti oltre 400 banchetti nei mercati, nelle vie e nelle piazze di tutta la Provincia, in occasione di feste locali, manifestazioni sindacali e politiche, eventi culturali, ai quali hanno lavorato senza sosta centinaia di volontari.

“Alla fine il bilancio della raccolta ha superato ampiamente l’obiettivo che ci eravamo prefissati –spiega Michele Giandinoto, referente del Comitato provinciale-: volevamo raggiungere le 10mila firme, siamo arrivati a 20mila. E’ un risultato straordinario, frutto di una mobilitazione che ha coinvolto il mondo del lavoro, le forze politiche, le amministrazioni comunali e tutta la società civile. La Brianza ha mostrato su questo tema una grandissima sensibilità”.

I cittadini sono stati chiamati a firmare su tre quesiti: per il primo sono state raccolte 20340 firme autenticate (19489 certificate); per il secondo 20413 (19531 certificate); per il terzo 20446 (19563 certificate).

L'importante partecipazione dei cittadini è la dimostrazione forte che l'acqua non va privatizzata, per ciò chiediamo al Consiglio Provinciale e ai sindaci della Brianza di esprimersi definitivamente affinché non venga messo sul mercato almeno il 40% come previsto dall’art 23 bis L.133/2008, del pacchetto di Brianzacque società interamente pubblica che gestisce nell'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) l'erogazione e i servizi idrici in Monza Brianza.
La mobilitazione continua, continueranno le iniziative a sostegno della ripubblicizzazione dell'acqua.
Gestione e proprietà, devono assolutamente restare in mano pubblica, vista la vitale importanza del servizio.


I risultati dettagliati della raccolta di firme in Brianza sono stati presentati lunedì 19 luglio, in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso la Camera del Lavoro Territoriale di Monza e Brianza. La conferenza è stata indetta in concomitanza con consegna delle firme (un milione in totale) in Cassazione, a Roma.


Il Comitato Provinciale Acquabenecomune Monza Brianza

Monza, 19 luglio 2010

Comitato Monza e Brianza

CGIL MONZA E BRIANZA – Ufficio Stampa
Telefono: 039/2731214
Mail: simone.cereda@cgil.lombardia.it
Web: www.cgilbrianza.it

Ultima Lettera di Borsellino



In occasione dell’anniversario della morte di Paolo Emanuele Borsellino, magistrato italiano vittima della mafia, pubblichiamo la lettera scrisse la mattina di 18 anni fa...

L’ultima lettera di Paolo Borsellino
Palermo 19/06/1940/Palermo 19/07/1972

"Gentilissima" professoressa, uso le virgolette perché le ha usate Lei nello scrivermi, non so se per sottolineare qualcosa, e "pentito" mi dichiaro e dispiaciutissimo per il disappunto che ho causato agli studenti del Suo Liceo per la mia mancata presenza all'incontro di Venerdì 24 gennaio.

Intanto vorrei assicurarle che non mi sono affatto trincerato dietro un compiacente centralino telefonico (suppongo quello della Procura di Marsala) non foss'altro perché a quell'epoca ero stato già applicato per quasi tutta la settimana alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ove da pochi giorni mi sono definitivamente insediato come Procuratore Aggiunto.
Se le Sue telefonate sono state dirette a Marsala non mi meraviglio che non mi abbia mai trovato. Comunque il mio numero telefonico presso la Procura di Palermo è (...), utenza alla quale rispondo direttamente.
Se ben ricordo, inoltre, in quei giorni mi sono recato per ben due volte a Roma nella stessa settimana e, nell'intervallo, mi sono trattenuto ad Agrigento per le indagini conseguenti alla faida mafiosa di Palma di Montechiaro.
Ricordo sicuramente che nel gennaio scorso il dott. Vento del Pungolo di Trapani mi parlò della Vostra iniziativa per assicurarsi la mia disponibilità, che diedi in linea di massima, pur rappresentandogli le tragiche condizioni di lavoro che mi affliggevano. Mi preannunciò che sarei stato contattato da un Preside del quale mi fece anche il nome, che non ricordo, e da allora non ho più sentito nessuno.
Il 24 Gennaio poi, essendo ritornato ad Agrigento, colà qualcuno mi disse di aver sentito alla radio che quel giorno ero a Padova e mi domandò quale mezzo avessi usato per rientrare in Sicilia tanto repentinamente. Capii che era stata "comunque" preannunciata la mia presenza al Vostro convegno, ma mi creda, non ebbi proprio il tempo di dolermene perché i miei impegni di lavoro sono tanti e così incalzanti che raramente ci si può occupare di altro.
Spero che la prossima volta Lei sarà così gentile da contattarmi personalmente e non affidarsi a intermediari di sorta o telefoni sbagliati.

Oggi non è per certo il giorno più adatto per risponderLe perché frattanto la mia città si è di nuovo barbaramente insanguinata ed io non ho più tempo da dedicare neanche ai miei figli, che vedo raramente poiché dormono quando esco da casa ed al mio rientro, quasi sempre in ore notturne, li trovo nuovamente addormentati.

Ma è la prima domenica, dopo almeno tre mesi, che mi sono imposto di non lavorare e non ho difficoltà a rispondere, però in modo telegrafico, alle sue domande.

1) Sono diventato giudice perché nutrivo grandissima passione per il diritto civile ed entrai in magistratura con l'idea di diventare un civilista, dedito alle ricerche giuridiche e sollevato dalla necessità di inseguire i compensi dei clienti. La magistratura mi appariva la carriera per me più percorribile per dare sfogo al mio desiderio di ricerca giuridica non appagabile con la carriera universitaria per la quale occorrevano tempo e santi in paradiso.

Fui fortunato e divenni magistrato nove mesi dopo la laurea (1964) e fino al 1980 mi occupai soprattutto di cause civili, cui dedicavo il meglio di me stesso. E' vero che nel 1975, per rientrare a Palermo, ove ha sempre vissuto la mia famiglia, ero approdato all'Ufficio Istruzione Processi Penali, ma ottenni l'applicazione, anche se saltuaria, ad una sezione civile e continuai a dedicarmi soprattutto alle problematiche dei diritti reali, delle (...) legali, delle divisioni ereditarie ecc.

Il 4 maggio 1980 uccisero il Capitano Emanuele Basile ed il Cons. Chinnici volle che mi occupassi io dell'istruzione del relativo procedimento. Nel mio stesso ufficio frattanto era approdato, provenendo anche egli dal Civile, il mio amico d'infanzia Giovanni Falcone e sin da allora capii che il mio lavoro doveva essere un altro. Avevo scelto di rimanere in Sicilia ed a questa scelta dovevo dare un senso.
I nostri problemi erano quelli dei quali avevo preso ad occuparmi quasi casualmente, ma, se amavo questa terra, di essi dovevo esclusivamente occuparmi.

Non ho più lasciato questo lavoro e da quel giorno mi occupo pressoché esclusivamente di criminalità mafiosa. E sono ottimista poiché vedo che verso di essa i giovani, siciliani e no, hanno oggi una attenzione ben diversa da quella colpevole indifferenza che io mantenni sino ai quarant'anni. Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire di quanto io e la mia generazione ne abbiamo avuta.

2) La Dia è un organismo investigativo formato da elementi dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, e la sua istituzione si propone di realizzare il coordinamento fra queste tre strutture investigative che, fino ad ora, con lodevoli ma scarse eccezioni, hanno agito senza assicurare un reciproco scambio di informazioni ed una auspicabile razionale divisione dei compiti loro istituzionalmente affidati in modo promiscuo e non coordinato.
La Dna è una nuova struttura giudiziaria che tende ad assicurare soprattutto una circolazione delle informazioni fra i vari organi del Pubblico Ministero distribuiti tra le... circoscrizioni territoriali.

Sino ad ora questi organi hanno agito in assoluta indipendenza ed autonomia l'uno dall'altro (indipendenza e autonomia che rimangono nonostante la nuova figura del Superprocuratore) ma anche in condizioni di piena separazione, ignorando nella maggior parte dei casi il lavoro e le risultanze investigative e processuali degli altri organi, anche confinanti, e senza che vi fosse una struttura sovrapposta delegata ad assicurare il necessario coordinamento e ad intervenire tempestivamente con propri mezzi e proprio personale giudiziario nel caso in cui se ne ravvisi la necessità.

3) La mafia (Cosa Nostra) è una organizzazione criminale, unitaria e verticisticamente strutturata, che si contraddistingue da ogni altra per la sua caratteristica di "territorialità".

Essa è suddivisa in "famiglie", collegate tra loro per la comune dipendenza da una direzione comune (Cupola), che tendono ad esercitare sul territorio la stessa sovranità che su esso esercita, deve esercitare, legittimamente, lo Stato.
Ciò comporta che Cosa Nostra tende ad appropriarsi delle ricchezze che si producono o affluiscono sul territorio principalmente con l'imposizione di tangenti (paragonabili alle esazioni fiscali dello Stato) e con l'accaparramento degli appalti pubblici, fornendo al contempo una serie di servizi apparenti rassembrabili a quelli di giustizia, ordine pubblico, lavoro ecc., che dovrebbero essere forniti esclusivamente dallo Stato.

E' naturalmente una fornitura apparente perché a somma algebrica zero, nel senso che ogni esigenza di giustizia è soddisfatta dalla mafia mediante una corrispondente ingiustizia. Nel senso che la tutela dalle altre forme di criminalità (storicamente soprattutto dal terrorismo) è fornita attraverso l'imposizione di altra e più grave forma di criminalità. Nel senso che il lavoro è assicurato ad alcuni (pochi) togliendolo ad altri (molti).
La produzione ed il commercio della droga, che pur hanno fornito Cosa Nostra dei mezzi economici prima indispensabili, sono accidenti di questo sistema criminale e non necessari alla sua perpetuazione.
Il conflitto inevitabile con lo Stato con cui Cosa Nostra è in sostanziale concorrenza (hanno lo stesso territorio e si attribuiscono le stesse funzioni) è risolto condizionando lo Stato dall'interno, cioè con le infiltrazioni negli organi pubblici che tendono a condizionare la volontà di questi perché venga indirizzata verso il soddisfacimento degli interessi mafiosi e non di quelli di tutta la comunità sociale.

Alle altre organizzazioni criminali di tipo mafioso (camorra, 'ndrangheta, Sacra Corona Unita ecc.) difetta la caratteristica della unitarietà ed esclusività. Sono organizzazioni criminali che agiscono con le stesse caratteristiche di sopraffazione e violenza di Cosa Nostra, ma non ne hanno l'organizzazione verticistica ed unitaria. Usufruiscono inoltre in forma minore del "consenso" di cui Cosa Nostra si avvale per accreditarsi come istituzione alternativa allo Stato, che tuttavia con gli organi di questo tende a confondersi.

Paolo Borsellino
19 luglio 1992

18 luglio 2010

Rete circoli: incontri intercomunali circoli PD.

Da diversi mesi alcuni Circoli della zona Brianza est si incontrano regolarmente il secondo lunedì di ogni mese per conoscersi, scambiarsi informazioni, e verificare possibilità di collaborazione che si dovessero rendere necessarie al fine migliorare la presenza politica del nostro partito nel territorio e nella società di concerto o in appoggio con quella dei comuni vicini. Evidentemente il gruppo non intende sostituire gli incontri istituzionali convocati dal Responsabile PD locale della Zona Brianza est che hanno necessariamente un respiro più ampio e si rivolgono a tutto il territorio interessato. Il gruppo politico intercomunale nasce da contatti e inviti resi possibili grazie alle opportunità offerte dalla rete da cui si è ispirato per il nome autonominandosi appunto “Rete Circoli”.

A questi incontri hanno partecipato i circoli di: Bellusco, Busnago, Burago, Bernareggio, Cavenago di Brianza, Carnate, Cornate d’Adda, Mezzago, Ornago, Oreno-Velasca, Sulbiate.



Obiettivo principale: sviluppare tutte le sinergie possibili per rendere più efficace ed efficente anche l’azione isolata del singolo circolo locale. Tra i promotori di questa iniziativa il nostro Coordinatore Maurizio Sarchielli.

Durante l’ultimi incontro, svoltosi presso il circolo di Cornate d’Adda, è stato nominato un gruppo di lavoro che si adopererà per preparare un progetto il più definito possibile per l’istituzione una scuola di Formazione Politica intercomunale dal titolo: “Scuola di Politica e di Amministrazione pubblica sostenibile”, da presentare alla Rete, entro la fine di settembre.

Dimissioni Coordinatore Osservatorio Minori

Daniela
Mattavelli si dimette dal ruolo di Coordinatore dell’Osservatorio Minori.
Interrotta improvisamnete la collaborazione con l'Amministrazione.

Non conosciamo le esatte motivazioni della
decisione di Daniela Mattavelli (già Assessore nella
precedente
Giunta di Stucchi Maurizio) di recedere dall’impegno di
Coordinatore
dell’Osservatorio Minori, ruolo che le è stato affidato
dalla precedente amministrazione nel novembre del 2008 e
successivamente rinnovato dal
Consiglio attuale nel dicembre del 2009.
Possiamo solo dirci sorpresi e dispiaciuti, anche perché, l’ Assessore ai
servizi sociali Crespi Mariagrazia le ha sempre riconosciuto
competenza, impegno, e dedizione,e fiducia.

Immaginiamo, però, che le ragioni che l’hanno portata alla scelta delle dimissioni siano
certamente importanti.
Attendiamo di saperne di più per esprimere
considerazioni più puntuali. Crediamo necessario
intervenire rapidamente per non disperdere il lavoro svoltoe di poter non interropere la continuità necessaria.
Ringraziamo quindi Mattavelli, per tutto il lavoro svolto, auspichiamo che a breve si trovi un valido
sostituto.

Pd Info - 16 luglio 2010

Cari Circoli,
in questa settimana ci sembra di dover mettere l’accento principalmente sull’allarmante situazione emersa in Lombardia dopo che le autorità giudiziarie hanno sferrato un colpo durissimo alla criminalità organizzata presente nella nostra Regione. Ne dobbiamo concludere che la ‘Ndrangheta in Lombardia c’è ed è ramificata come una piovra proprio nel modo in cui tanti studi negli ultimi anni hanno raccontato e mostrato. Più ancora: i blitz delle forze dell’ordine mostrano con chiarezza come le intercettazioni telefoniche siano uno strumento del tutto essenziale per le indagini, nonostante la destra le attacchi ormai da molte settimane come fossero l’unico problema del nostro Paese.

Il quadro che emerge giorno dopo giorno mostra inoltre i legami quotidiani e costanti fra criminalità organizzata e alcuni politici locali. Il primo dovere che sentiamo è quello esprimere tutto il ringraziamento e l’apprezzamento del Partito Democratico lombardo alle Direzioni distrettuali antimafia di Reggio Calabria e di Milano, che hanno condotto un lavoro straordinario grazie al quale tutti noi siamo chiamati una volta di più alla consapevolezza che la Lombardia è una terra di trincea nella lotta ai fenomeni criminali organizzati, il che ci dimostra che il nostro ruolo è fondamentale: le Istituzioni e la politica tutta non possono permettersi per nessuna ragione di sottovalutare un fenomeno gravissimo e pericoloso per la stessa convivenza civile.

Ma se la Lombardia rischia di diventare una delle colonie della 'Ndrangheta, allora emerge con forza l’imperativo di difendere questa nostra terra, di tutelarla contro ogni compromesso con fenomeni mafiosi che rifiutiamo con tutte le nostre energie, in particolare per quanto concerne i traffici di stupefacenti, le ecomafie, i racket. E’ desolante vedere come persino un Circolo dedicato a Falcone e Borsellino sia stato utilizzato impunemente per summit criminali.



A questo punto le dimissioni di Massimo Ponzoni dall’Ufficio di Presidenza della Regione non sono derogabili oltre: visto che il suo partito, il Popolo delle libertà, gli ha già chiesto di lasciare la poltrona di segretario provinciale di Monza e Brianza, a noi sembra che a maggior ragione debba esserci subito il parallelo abbandono dell’Ufficio di Presidenza della Regione Lombardia, il luogo da cui l’assemblea legislativa lombarda è guidata e coordinata e che certo non può essere sfiorato dal dubbio di ospitare ai suoi vertici figure “avvicinabili” dalla criminalità organizzata.



Non ci sembra il caso di parlare di altro, questa settimana. I fatti emersi sono così preoccupanti e gravi che tutto il resto scivola in secondo piano. Solo vi ricordiamo gli ultimi due giorni della nostra Festa a Desenzano del Garda (su http://www.pdlombardia.it/nota_politica/2010/07/04/festa-democratica-lombarda/ trovate il programma) che ospita da oggi il corso di Formazione “Giorni Migliori”: alla luce dei fatti c’è da auspicare davvero che ne arrivino. Tocca anche al Pd far sì che ciò accada.
Con amicizia,

Maurizio Martina
Segretario regionale PD lombardo

Roberto Rampi
Responsabile Organizzazione PD Lombardo