11 maggio 2016

La Newsletter di Laura Barzaghi


Newsletter 98 / Maggio 2016

Lo striscione giallo, con la scritta a caratteri cubitali "onestà", viene srotolato davanti ai nostri occhi mentre entriamo in aula per partecipare alla solita seduta di inizio mese, dedicata alle mozioni ed alle interrogazioni.
È come una dichiarazione di guerra: comincia così una giornata di passione. Dopo pochi secondi nulla sarà più come prima e l'aula consiliare diventerà un campo di battaglia. I fatti accaduti lasceranno anche per il futuro strascichi significativi: mai era successo in passato che fosse necessario chiedere l'intervento delle forze dell'ordine per far proseguire i lavori del Consiglio.
Qualcuno forse farà i suoi conti e magari trarrà un bilancio positivo della giornata sotto il profilo mediatico. Io sono convinta che, ancora una volta, chi ha perso è la politica, scesa ancora più in basso, se possibile, nella considerazione dei cittadini.

9 maggio 2016

Uccisione di Aldo Moro

Aldo Moro:
il Presidente della DC è stato rapito il 16 marzo 1978 e gli uomini della scorta uccisi. Dopo 55 giorni, il 9 maggio, viene ucciso anche lui. 














Se vuoi conoscere la storia:



Convocazione del Consiglio Comunale per lunedì 9 maggio 2016

Ai sensi dell’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale si comunica che il Consiglio Comunale è convocato in prima seduta presso la sede municipale in sessione straordinaria, in seduta pubblica, per il giorno di LUNEDI’ 9 MAGGIO 2016 alle Ore 21.00 , ed eventualmente in seconda convocazione per il giorno MARTEDI’ 10 MAGGIO 2016 alle ore 21.00 per la trattazione degli argomenti come da ordine del giorno allegato.





8 maggio 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA

Sabato 07 Maggio 2016

Per Simone
Se Simone Uggetti sta a San Vittore e Roberto Formigoni a Palazzo Madama e non viceversa è inevitabile pensare che qualcosa non funziona nella giustizia del nostro Paese. Al primo si contesta una turbativa d'asta per un “affare” di poche migliaia di euro a vantaggio di una società partecipata dal Comune. Il secondo deve rispondere di diversi milioni a beneficio proprio e di amici. Attendiamo fiduciosi, come si dice ipocritamente in questi casi, che la magistratura faccia il suo lavoro. Per entrambi. Intanto però il Sindaco di Lodi ha già avuto la sua pena con l'arresto: sono la carcerazione preventiva ed il suo uso inappropriato i maggiori mali del sistema. La lettura dell'ordinanza del Gip mi ha fatto rabbrividire, oltre che confermarmi nella convinzione che fare il Sindaco oggi sia il mestiere più pericoloso e mal pagato che vi sia. Il Celeste nel frattempo se la gode: il suo lauto stipendio, per di più, è impignorabile.

La settimana in Regione
Altro martedì nero in Regione, con la scena occupata dalla faccia tosta di Mario Mantovani da un lato e dalla volgarità grillina dall'altro. Che Mantovani, tornato a piede libero, rientrasse in Consiglio era nelle sue prerogative, nè voglio contraddire il post precedente anticipando il giudizio a suo carico. Meno opportuna è stata la modalità, con un suo intervento impertinente e chiuso con un'intollerabile citazione gramsciana. Il che ha dato ovviamente modo ai 5 Stelle di trasformare l'Aula in un palcoscenico ad uso dei media. Anni fa per contrastare l'esibizionismo ultrà negli stadi, le TV, d'accordo con la Lega Calcio, decisero di non riprendere più le gesta di questi scalmanati. La scelta risultò efficace: andrebbe riproposta ora per questi hooligans della politica. Non ci fossero telecamere o fotografi a riprenderli le sceneggiate finirebbero e, forse, ci sarebbe finalmente spazio per un confronto politico più serio.

2 maggio 2016

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA

Sabato 30 Aprile 2016
Povero federalismo
La notizia più preoccupante della settimana riguarda il calo delle aspettative di vita in Italia: 80,1 anni per gli uomini (contro 80,3 nel 2014) e 84,7 per le donne (contro 85 nel 2014). Strepitoso il Corriere dello Zar (alias Corriere della Sera) prontissimo nell'individuare il colpevole: il federalismo fallito della Sanità (titolone del 28 aprile). I 20 diversi sistemi sanitari non garantirebbero le medesime opportunità di cura per tutti. Ci sarebbe molto da discutere sulle cause di variazione dei tassi di mortalità: l'impoverimento generale non è certamente fattore estraneo. Quel che però più mi sorprende è come si sia passati, nel giro di pochi anni, dal considerare il federalismo quale panacea per risolvere ogni male a causa di ogni problema. Servirebbe maggior equilibrio. E comunque, io non credo affatto che se i nostri ospedali venissero governati direttamente da Roma funzionerebbero meglio.

29 aprile 2016

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO

Newsletter 97 / Aprile 2016

Le prime rose rampicanti, intirizzite e sorprese da una temperatura improvvisamente invernale, sbocciano a fatica sulle facciate delle case rivolte a sud.
In Regione Lombardia gli specialisti dell'arrampicata, invece, sono costantemente in esercizio, 24 ore su 24, e sono in grado di compiere in scioltezza passaggi da sesto grado superiore o, addirittura, di arrampicarsi sugli specchi.
Un esempio significativo? Il nostro presidente!
Impegnato nel braccio di ferro con lo Stato per difendere l'autorità regionale anti corruzione che rischia di non passare al vaglio della Corte costituzionale, il presidente Maroni sta tentando, ancora una volta di rinviare il processo indetto a suo carico per presunto favoritismo nelle assunzioni di ex collaboratrici. Come un Berlusconi qualsiasi, lavora per la prescrizione. La richiesta, inoltrata dai suoi legali a pochi giorni dall'udienza del 5 maggio, motiva la sospensione del processo per tutto il periodo elettorale e fino al 23 giugno, perché, udite, udite, Maroni si è candidato al Consiglio comunale di Varese.
Scusatemi, ma qui io tifo per lui: forse è la strada giusta! Forse, come consigliere comunale, riuscirà a far meglio che da presidente della Regione.

22 aprile 2016

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO


Newsletter 96 / Aprile 2016
Se non ci fossero state le ragazze del volley Pomì Casalmaggiore a festeggiare il loro "triplete" (scudetto, supercoppa e champions league!), la seduta del Consiglio di martedì scorso si sarebbe trascinata sui binari dell'ordinaria consuetudine.
All'ordine del giorno provvedimenti di poco spessore, sugli spalti giornalisti e fotografi in attesa del rientro in aula, dopo gli arresti domiciliari, del reintegrato Mantovani (che non si è presentato), in casa Lega sostituzione del detenuto Fabio Rizzi con il primo dei non eletti.
Come possiamo notare, le porte girevoli in Regione funzionano a pieno ritmo ed il povero Maroni ha il suo bel daffare a tener dietro ai continui cambiamenti che implicano, inevitabilmente, modifiche sulla scacchiera degli incarichi.
Difficile per lui trovare la quadra soprattutto per il prestigioso ed insidioso posto di assessore alla Sanità. La mancanza ormai endemica di "materiale politico" e i soliti veti incrociati, rendono ardua una operazione che, tuttavia, non è più rinviabile.
Complice il fuggi fuggi della dirigenza e con la riforma in mezzo al guado, nuvoloni neri sembrano addensarsi su un settore che non risponde più da tempo ai parametri dell'eccellenza.