28 giugno 2019

SAGRA DI SAN PIETRO


SettegiorniPD in Regione Lombardia

     La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Un pianeta chiamato Lombardia

Non passa giorno senza che il presidente Fontana faccia qualche dichiarazione sull’autonomia. Se dovessimo basarci su comunicati stampa e interviste la Lombardia non sarebbe autonoma, avrebbe probabilmente già traslocato su un altro pianeta, quello che si raggiunge alla seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.
Ora anche Salvini ha ri-promesso che nel prossimo Consiglio dei Ministri l’autonomia sarà approvata.
Sì, ma quale autonomia? E che cosa realmente verrà approvato?
Difficile dirlo, ma la sensazione è che qualsiasi cosa verrà approvata sarà lontana anni luce da quello che avevano promesso agli elettori lombardi e veneti che hanno votato sì al referendum dell’ottobre 2017: residuo fiscale (i famosissimi 54 miliardi) e la piena autonomia su tutte le materie previste dalla costituzione sembrano solo lontani ricordi. Se poi, come pare possibile, il Governo approverà solo una bozza e la decisione finale sarà affidata al Parlamento, la farsa sarà compiuta e il sipario sull’autonomia potrà calare senza il canonico applauso del pubblico pagante (che poi saremmo tutti noi lombardi che abbiamo scucito 50 milioni per un referendum inutile).
Ma parliamo anche di cose concrete e prepariamoci per volare idealmente a Losanna, dove lunedì si assegneranno le Olimpiadi invernali 2026. Che dire se non che siamo tutti con Milano e Cortina? Almeno questo il Veneto e la Lombardia lo devono ottenere!

26 giugno 2019

INCONTRO PUBBLICO CON L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE


O Capitano, mio Capitano

di Massimo Gramellini | 22 giugno 2019 - Corriere della Sera
Ci sono momenti in cui essere ultimi significa essere uomini. Quando il palazzo comunale è stato espugnato dalle fiamme, il sindaco di Rocca di Papa ha preso la direzione opposta rispetto a quella suggerita dall’istinto di sopravvivenza e dal buonsenso. Mentre impiegati e cittadini si affrettavano verso l’uscita, lui fendeva la corrente al contrario per setacciare le stanze invase dal fumo, in cerca di qualche ritardatario bisognoso di aiuto. Sospingeva gli altri verso la salvezza e intanto si dimenticava della propria. Per indole, certo: l’anno scorso aveva inchiodato l’auto in mezzo alla strada per soccorrerne un’altra che aveva preso fuoco. Ma anche per rispetto del ruolo. La nave del Comune stava andando a picco e lui era il Capitano. Nessuno ha dovuto intimargli di ritornare a bordo. Ci è rimasto con semplicità, quasi con disinvoltura (l’epica diventa tale solo nel racconto), nonostante tutto gli bruciasse intorno e dentro. Come se restare fosse l’unica cosa da fare.

L’unica e l’ultima. Oltre a devastargli la pelle, l’incendio gli ha intossicato i polmoni. Dopo dieci giorni di agonia, il sindaco Emanuele Crestini, barista laureato, si è spento al reparto Grandi Ustionati del Sant’Eugenio di Roma. Lo useranno come esempio da contrapporre ai comandanti vigliacchi di terra e di mare. Gli daranno medaglie. Gli diranno: eroe, uomo di Stato. Io preferirei ricordarlo semplicemente come un uomo. Siamo un Paese incattivito, ma non del tutto, non in tutti.

25 giugno 2019

PORTA APERTA, PORTI APERTI


Speciale Clima. Tardi, ma non tardissimo

Scritto da Francesca Dell'Aquila – Redazione PD Monza
Continua a firma di Francesca Dell'Aquila una "rubrica clima*" 
che intende mettere in luce la complessità e la per certi versi l'unicità dei tempi che viviamo in relazione all'ambiente che ci circonda. Buona lettura.

L’ultimo Rapporto dell’IPCC è il 5° Rapporto del 2013. Il testo delinea, in particolare, quattro “scenari di emissione”: ne menzioniamo qui due. Il primo è di contenimento dell’innalzamento globale della temperatura a +2 gradi entro il 2100, situazione che si verificherebbe applicando quanto, poi, verrà definito dall’Accordo di Parigi; il secondo è di c.d. “business as usual”, che si realizzerebbe continuando a procedere agli attuali trends di emissione. Un’ipotesi, quest’ultima, che comporterebbe un aumento a +5 gradi entro il 2100, il che significa impossibilità di vita sulla Terra per gli esseri umani e per la quasi totalità delle specie viventi, e grandi sconvolgimenti che si verificherebbero nei decenni di avvicinamento a quella data.

24 giugno 2019

Il “cacciatore di scafisti” messo a timbrare passaporti

Il pool che guidava è stato chiuso, Carlo Parini è stato spostato all'Ufficio passaporti, gli altri componenti del gruppo sono stati dirottati all'ufficio Ambiente. Pioniere degli investigatori anti-trafficanti, citato anche in un'inchiesta del New York Times, Parini nel 2006 aveva creato il Gicic, il gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina di Siracusa
di Valentina Furlanetto -  Il Sole 24 Ore

«La mia impressione è che siamo stati rimossi». Il “cacciatore di scarfisti”, il commissario Carlo Parini, dal 15 di dicembre è stato messo a timbrare passaporti. Il pool che guidava è stato chiuso, lui è stato spostato all'Ufficio passaporti, gli altri componenti del gruppo sono stati dirottati all'ufficio Ambiente. Pioniere degli investigatori anti-trafficanti, citato anche in un'inchiesta del New York Times, Parini nel 2006 aveva creato il Gicic, il gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina di Siracusa.

Il gruppo Interforze era un team unico in Italia, in dodici anni ha gestito 1.084 sbarchi, l'assistenza e la raccolta dati su 128.569 migranti, il sequestro di 219 imbarcazioni, l'arresto di 1.051 persone. Ma improvvisamente a dicembre è stato deciso che il gruppo non serviva più ed è stato cancellato. «Ufficialmente - dice Parini - è una decisione della procura di Siracusa, però non so effettivamente da dove parta questa scelta. Dicono di aver istituito un gruppo simile a Catania, sotto il procuratore Zuccaro. Noi eravamo però anche disponibili a trasferirci a Catania. Ci hanno detto di no. Non voglio dire che non fossimo graditi, diciamo che non siamo stati scelti». La rimozione del pool anti trafficanti conferma l'allarme che arriva dal rapporto annuale sul traffico di esseri umani pubblicato ieri dal Dipartimento di Stato americano, secondo il quale l'Italia ha «diminuito le indagini sulla tratta».

22 giugno 2019

Luxottica - Accordo tra azienda e sindacati che introduce la "flessibilità sostenibile"

Lavoreranno 8 ore per sette mesi e per 6 ore negli altri cinque. Leonardo Del Vecchio: "Investiamo sulla dignità del lavoro e sulla sua stabilità"
di LUCA PAGNI – la Repubblica  21 Giugno 2019

MILANO - Luxottica, rivoluzione nei contratti di lavoro.
In due direzioni. Da un lato, trasforma in "tempo determinato" 1.550 posti di lavoro ora coperti da giovani inquadrati come precari e in somministrazione. Dall'altra, consente ad altri 10 mila dipendenti di ridurre volontariamente il loro orario di lavoro pur mantenendo lo stesso livello di stipendio.

E' il frutto del nuovo accordo integrativo sottoscritto dall'azienda leader nel settore delle montature di occhiali e le organizzazioni sindacali e che riguarda tutti gli stabilimenti di Luxottica in Italia e la sede di Milano. Un accordo sotto il segno della "flessibilità sostenibile", così come è stata definita. Perché da un lato si trova una forma si "stabilizzazione" a oltre mille giovani che da qualche anno venivano impiegati solo per una parte dell'anno, a seconda delle fasi stagionali della produzione. I 1.150 lavoratori interessati avranno un contratto a tempo indeterminato per il quale verranno impiegato 8 ore per sette mesi, mentre i rimanenti cinque avranno un orario ridotto a sei ore. Cala lo stipendio, ma con una proporzione inferiore rispetto alla riduzione di orario. La stabilizzazione a tempo indeterminato dei 'somministrati' dovrebbe avvenire già a partire dal primo luglio.

20 giugno 2019

Dalla Chiesa: "Il tema su mio padre è un regalo, mi ripaga di trent'anni di amarezze e insinuazioni"

Fra le tracce proposte alla prima prova scritta di maturità, il ricordo dell'omicidio del Prefetto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente Domenico Russo, uccisi dalla mafia.

"Mi sono commosso" - dice a Radio 24 il figlio Nando Dalla Chiesa. "E' del tutto inusuale che una vittima di mafia venga ricordata in un tema e a distanza di tanto tempo. Poi perché la difesa della memoria di mio padre è stata una cosa lunga, faticosa, dura, perché ha subito tanti attacchi. So che c'è sempre stato un largo sentimento popolare di riconoscenza, però vederlo emergere così in un tema della maturità e sapere che a Palermo è una delle tracce più scelte, mi commuove. Andando nelle scuole ho fatto esperienza di come gli studenti non sappiano nulla, non per colpa loro. Alcuni insegnanti e alcune scuole sono sensibili. Ci sono luoghi invece in cui queste esperienze non si sono consolidate".

Perché è importante che i ragazzi conoscano questo pezzo di storia?
"Perché è un pezzo di storia importante, anche se nei libri di storia di mafia non si parla praticamente mai. E poi perché così capiscono che non è vero che questo paese non dà più esempi. Questo paese li ha dati e li dà. Dovrebbero essere considerati per il loro carico di generosità umanità fatica, perché chi è caduto è caduto per gli altri".

19 giugno 2019

PD, Zingaretti

Dopo l’estate un grande evento per presentare il nostro piano.
Scritto da Redazione del PD-Monza

Si apre con un saluto di Paolo Gentiloni ad Andrea Camilleri l’ultima direzione del Partito Democratico, tenutasi ieri al Nazareno, durante la quale Zingaretti ha annunciato che partirà: “un viaggio nelle fabbriche, nei luoghi della crisi e anche in quelli della creatività. E dopo l’estate –ha detto il segretario- faremo un grande meeting a Bologna per presentare le nostre idee e il nostro piano. Il tema della giustizia sociale deve tornare a essere centrale nel nostro movimento. Non solo per accorciare le distanze sociali, ma per rendere il Paese più sereno e più unito”.