16 ottobre 2011

Buona Domenica del 16/10/2011. I post più cliccati della settimana.

LA POSIZIONE DEL PD.

“Mi piace il rugby e continuero` a giocarlo a tutti i costi."
Ernesto ``Che`` Guevara.


Non basta essere Sindaco per arrogarsi il diritto di dire la Verità.

Quello del Sindaco è un punto di vista che vale tanto quanto l’opinione di un qualsiasi altro cittadino. Rispettabile ma opinabile e discutibile. In particolare quando si evidenziano contraddizioni e arbitrarie ricostruzioni di fatti avvenuti invece, secondo noi, in maniera ben diversa.

La locandina del SI esposta recentemente in bacheca e la “lettera aperta ai cittadini” pubblicata ieri nel sito Comunale e firmata personalmente dal Sindaco, secondo il nostro modesto parere, hanno il pregio di confermare quanto ironicamente Teorema si è permesso di denunciare nell’intervento di settimana scorsa dal titolo: Istituzionali balle spaziali”.

Resta però un mistero ancora irrisolto: cosa è avvenuto realmente durante la sospensione dell’ultimo C.C. nell’incontro tenuto a porte chiuse in presenza del Sindaco, Vice Sindaco, Segretario Comunale e di tutti e tre i capigruppo?

Da accertamenti successivi verificati con autorevoli consulenti, abbiamo potuto constatare, purtroppo, che le informazioni ricevute dal Capogruppo Fassina, durante la sospensione del Consiglio Comunale del 30 settembre, sono state palesemente incomplete.

Avevamo già avuto modo di segnalare le nostre prudenti perplessità in questo post che potete leggere cliccando qui.

A volte, anche chi si crede il più bravo tutti, può commettere errori: i migliori però lo riconoscono, quando se ne accorgono dichiarano di avere sbagliato e umilmente chiedono scusa.

Il nostro Sindaco no. Perché, lui o non se ne accorge o non sbaglia mai!

Il PD di Sulbiate può solo confermare, senza indicare in particolare un colpevole, quanto da subito alcuni di noi hanno temuto: i consiglieri PD in quella particolare occasione non hanno potuto esercitare liberamente il proprio diritto di voto perché vittime della confusione, delle forzature, delle drammatizzazioni, forse inconsapevolmente in atto, in quel concitato e disordinato momento.

Il Capogruppo PT, inoltre, ha confermato la stessa versione di Fassina durante un recente incontro pubblico organizzato dal PDL.

La questione è molto è semplice : qualcuno si è spiegato male, o due capigruppo, PD e PT, non hanno capito niente!

Il Gruppo PD, per svelare l’arcano, ha consegnato in comune questi due documenti in cui si formulano domande tecniche e politiche. Siamo in attesa di una formale risposta:

Le domande tecniche le potete leggere cliccando qui.

Le domande politiche cliccando qui.

Appena riceveremo delle novità, ben volentieri le potrete leggere in questo blog.

Per quanto riguarda "Il PROBLEMA" analizzato dall’accorata lettera del Sindaco, possiamo solo ricordare quanto dal giugno 2010 abbiamo più volte dichiarato: responsabili della precarietà in cui versa la maggioranza del Consiglio Comunale sono Il Sindaco e il suo personale Gruppo SI. Schematicamente per punti essenziali spieghiamo nuovamente il perché ( qui la comunicazione data 8 luglio 2011):

  • La nuova Lista Civica che si è costituita con il concorso del PD di Sulbiate non esiste più per scelta unilaterale del Sindaco, sostenuta acriticamente dai sui “fedeli”, da quando il PD è stato cacciato.
  • Il Sindaco ha deciso di cacciare prima uno dei due Assessori in quota PD (colpevole di aver manifestato pubblicamente dissenso circa la scelta di aprire le porte alla possibilità di edificare un centro commerciale nel nostro territorio), poi ha intimato per iscritto di restituire le tessere alla segreteria anche agli altri consiglieri PD. Sono gravissimi antidemocratici fatti e incomprensibili prese di posizione per noi facilmente documentabili.
  • Il PD è stato costretto a costituirsi gruppo autonomo. Da quel giorno i consiglieri del Gruppo PD possono solo appoggiare esternamente il programma .
  • Non è vero che il PD entra ed esce dalla maggioranza. Il PD in Consiglio Comunale si oppone solo a quanto non è previsto nel programma.
  • Come il Sindaco possa dare per scontato, dopo quanto è avvenuto, il voto dei quattro consiglieri PD senza essersi preventivamente accertato delle loro intenzioni ed averli in anticipo sufficientemente informati dei contenuti dei singoli provvedimenti o di particolari modalità attuative, ed eventualmente, dopo averli convinti in caso di discussioni e difficoltà è un mistero buffo che ha non ha logica spiegazione e forse per questo ancora più tragico e ridicolo.
  • Il PD, nonostante tutto, ha tentato con tanta pazienza e buona volontà di rilanciare l’azione della maggioranza, di recuperare le difficoltà, proponendo un nuovo accordo politico. Il PD, peraltro, chiedeva solo di rispettare gli impegni assunti nella lettera di intenti del 4 maggio 2009. Il Sindaco non ha voluto sentire ragioni. Il problema era sì esclusivamente politico ma il Sindaco, forse da questo punto di vista inesperto o impreparato, non ha saputo o voluto affrontare seriamente la situazione. Imputare ad altri colpe e responsabilità proprie è spettacolo che ci imbarazza e ci lascia basiti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
  • La misura per noi, come più volte dichiarato è solo il programma elettorale. Tutto ciò che non rientra nel patto elettorale, o singoli provvedimenti che trattano di argomenti che non siano stati preventivamente preparati, discussi e condivisi sono fuori misura, quindi non sono accettabili automaticamente e per prudenza, specialmente dopo quanto avvento nel Consiglio Comunale del 30 di settembre, da non approvare. Esempio: la possibilità di aprire le porte nel nostro territorio ad una grande struttura di vendita non era nel nostro Programma. In questo caso abbiamo fatto e superato una giusta “battaglia”. Per dire di aver vinto la “guerra” c’è ancora tempo ma il PD resta vigile e tiene la posizione.

Pertanto, nonostante le illazioni del Sindaco i comportamenti in Aula del PD sono coerenti , chiari e responsabili. Anche in occasione del confuso ultimo Consiglio Comunale.

Al Sindaco, invece di denigrare il PD, la possibilità di riflettere e farne tesoro. Ma dalla lettura della lettera aperta ai cittadini, ahinoi, la riflessione non sembra essere neppure iniziata.

Le volontarie dimissioni del Sindaco sono esclusivamente nelle sue libere facoltà.

Se il Sindaco opera nel rispetto dei punti del Programma per il PD non ci sono problemi ma di contro, se il Sindaco esula dal Programma non si possono escludere.

E’ tenero il ricordo che il Sindaco fa dell’appello elettorale in cui cita il rugby quale esempio di gioco di squadra per esaltare il valore dell’unità tra il centro, la destra e la sinistra al fine di raggiungere la meta agognata.

In una squadra di rugby, però, c’è posto per tutti.

Il robusto sfonda, l’alto salta, il piccolo si infiltra, il veloce corre.

Nella squadra del Sindaco di Sulbiate, invece, possiamo provare che non c’è posto per chi dissente, per chi ha una sua opinione o è capace di libero e critico pensiero.

Assicuriamo i lettori che per il gruppo consiliare PD "la partita di rugby" è come se fosse appena iniziata.

Abbiamo ancora tanta forza, fiato e gambe per correre, giocare e vincere.

Buona domenica.

I POST PIU' CLICCATI DELLA SETTIMANA.

Italo Calvino 1980:"C'era una volta un paese che si reggeva sull'illecito".

Teorema citato dal Sindaco in Consilgio Comunale.

"viviSulbiate" secondo il PD: quarta puntata.

Il Sindaco informa, il PD anche.

Il commento di Daniela Mattavelli al Consiglio Comunale del 30/09/2011.


Precedento buona domenica.

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