20 settembre 2013

Sulla sanità lombarda...

La riforma della sanità non può ridursi a una partita a risiko

La riforma della sanità non può diventare una partita a risiko, un gioco a ridisegnare le Asl e le aziende ospedaliere. Anche perché ai cittadini interessa una sanità efficiente e più vicina, meno costosa, con ticket più leggeri e equi. Ai pazienti importa ben poco se il direttore dell’Asl sta nella loro provincia o in quella confinante e ancor meno gli interessa conoscere la sua corrente politica. Non si possono che commentare così le indiscrezioni apparse sulla stampa sulle due proposte di riforma della sanità regionale, firmate l’una dal consigliere regionale, e responsabile sanità del Pdl,Stefano Carugo, l’altra dal presidente leghista della commissione Sanità Fabio Rizzi, mentre iniziano a circolare alcune proposte dell’assessorato.
La sanità regionale ha urgente bisogno di essere riformata e il fatto che siano in circolazione più proposte di esponenti della maggioranza genera solo confusione. Ma è la prospettiva a essere sbagliata: occorre partire dal ripensamento del modello, da chi fa che cosa, da come si organizzano i servizi sul territorio; il tema della governance viene solo in ultimo. È una discussione che andrebbe condotta quanto prima nei luoghi deputati, in primis nella commissione Sanità, aprendo a una consultazione dei territori e degli operatori sui bisogni attuali dei cittadini. Non è certo con le sparate sui giornali che si può riformare la sanità.

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