29 marzo 2011

Mediaset vergogna. "Forum" specula sull'Aquila! Elogi per il Governo di una finta terremotata.


PREMESSA:
Il 6 aprile ricorrerà il secondo anniversario del terremoto dell'Aquila.

IL FATTO:
Il 25 Marzo in una delle principali reti televisive di proprietà dal Caimano va in onda Forum popolare trasmissione televisiva del primo pomeriggio.
Protagonisti della puntata due coniugi, che dicono di essere aquilani: Marina e Gualtiero.
Marina per difendere il suo progetto di riavviare un attività in centro città chiede soldi al Marito. Il marito è contrario perchè l'Aquila è ancora tutta macerie.
Marina, aiutata con opportune domande e precisazione della dipendente Mediaset, conduttrice del Programma Dalla Chiesa, sostiene il contrario è racconta animandosi un Aquila che ancora dopo due anni purtroppo non esiste: «tutte la attività hanno riaperto»....«Vorrei ringraziare, non lo so se posso, il presidente... Non ci ha fatto mancare niente»....«Questi (ndr gli aquilani)hanno la casa coi giardini, coi garage...». Poi ringrazia anche Bertolaso ed infine: «Dentro gli hotel sono rimasti in tre, quattrocento. E gli fa pure comodo. Mangiano, bevono e non pagano niente, pure io ci vorrei andare».

LA VERGOGNA:
E' troppo i soppravvissuti non ci stanno ed in breve svelano la vergogna!
E TUTTA UNA FINZIONE!!!
Qui una parte del video della puntata.
Marina è solo una figurante che vende la sua perestazione al modico prezzo di 300 euro!
Marina non è dell'Aquila ma di Pepoli, paesino a diversi chilometri dall'Aquila con un altro marito che non è certamente quello offerto dalla produzione televisiva.
Stefania Pezzopane, Assessore alla cultura ed alle politiche sociali della Città dell'Aquila, ha scritto questa lettera alla conduttrice Dalla Chiesa.

LA VERITA':
A l'Aquila dopo due anni sono ancora in molti a non avere una casa.
Gli aquilani dopo due anni non meritano un oltraggio di questo tipo!
Il miracolo dell'Aquila non c'è mai stato, non è mai esistito.
Solo nelle favole o nella testa del Presidente del Consiglio e nella finzione dei programmi televisivi di sua proprietà appositamente confezionati per suo esclusivo unico interesse.

VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

Qui il video su youtube nel quale la signora Marina chiede scusa agli aquilani.






Il Circolo PD di Sulbiate per la prossima Festa della Liberazione. XXV Aprile 2011.

L'Assessore Fassina con il Gonfalone di Sulbiate manifestazione ANPI del 25 Aprile 2010. Prima partecipazione ufficiale del Comune di Sulbiate (MB).

Di seguito il testo della lettera del Circolo PD di Sulbiate inviata all'Amministrazione per informarla dei due eventi che i democratici organizzeranno per tutti i cittadini, in occasione della Festa di Liberazione 2011, anno delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Spett.le Giunta Del Comune di Sulbiate

Le manifestazioni che si svolgeranno quest’anno in tutto il Paese per il 25 aprile, Festa della Liberazione in Italia dalla dittatura e dall’oppressione nazi-fascista, in occasione del 150° dell’Unità, assumeranno una rilevanza ed un carattere ancor più significativo. Il Circolo PD di Sulbiate , per onorare degnamente questa importante ricorrenza, ha intenzione di organizzare per tutti i cittadini del paese, i seguenti eventi d’approfondimento storico e culturale: - 25 aprile ore 21:00 proiezione del Film “I nostri anni” opera prima del regista Daniele Guaglianone. Introduzione del Dott. Mapelli Roberto. (luogo e modalità da definire) - 28 aprile ore 21:00 incontro pubblico dal tema: “Liberazione compimento dell’Unità d’Italia” Relatrice la Staffetta Partigiana e Senatrice Lidia Menapace. Correlatore il Partigiano Ambrogio Riboldi (in luogo da definire). In considerazione dell’importanza dei temi trattati siamo certi che apprezzerete il nostro impegno e che non mancherete di sostenerci e di promuovere le iniziative alla cittadinanza nelle forme e nei modi più efficaci possibili, che riterrete più opportuno porre in essere. Il luogo da definire, infatti, è subordinato al tipo di sostegno che la Giunta intenderà concedere a queste proposte. Infine, dopo la precedente felice esperienza del 2010, prima partecipazione del nostro Gonfalone alla manifestazione organizzata dall’ANPI a Milano, presenti il Sindaco Letizia Moratti e il Presidente della provincia Guido Podestà, auspichiamo che anche quest’anno, da parte vostra, sia rinnovata la convinta e significativa adesione, opportunamente pubblicizzata, inserendo anche questo appuntamento nel calendario degli eventi che per tradizione si tengono a Sulbiate: Celebrazione della S. Messa – Corteo al monumento dei caduti. In attesa di un Vs. cortese riscontro colgo l’occasione per porgerVi cordiali saluti.



Maurizio Sarchielli Segretario Circolo PD Sulbiate

Sulbiate, 26 marzo 2011



Post correlato: Il documento consegnato e discusso in Gruppo Consigliare dai consiglieri del Partito Democratico di Sulbiate nell'anno 2010 per richiedere la partecipazione del Gonfalone alla Manifestazione di Milano ANPI.

Tagli ai trasporti: In Provincia Interrogazione del PD - Richiesta convocazione Assemblea dei Sindaci.


Sui tagli dei trasporti pubblici operati delle società che gestiscono i trasporti nella Provincia di Monza e della Brianza , Airpullman, Brianza Trasporti e NET Trasporti, il Gruppo Consigliare del PD della Provincia di Monza e della Brianza ha espresso un giudizio fortemente negativo per i tagli operati sui trasporti pubblici locali, soprattutto nella parte Est della Provincia e per il modo con cui i la comunicazione delle “variazione dei percorsi e d egli orari” è stata comunicata ai cittadini.

Questa volta la Provincia non può esimersi chiamarsi fuori da questa problematica.

Come riportato sul sito Provincia MB le competenze della Provincia nel settore del trasporto pubblico locale riguardano, in modo particolare, l’organizzazione e la gestione delle linee su gomma interurbane”.

Nella seduta consiliare del 24 marzo il Gruppo Consiliare del PD ha presentato un’interrogazione con la quale si chiede la ridefinizione dei percorsi e degli orari e la convocazione di un Consiglio Provinciale urgente, aperto alla presenza dei Sindaci, dei Sindacati e delle Associazioni dei consumatori più rappresentative.

Oltre a ciò,a sottolineatura dell’importanza della posta in gioco e dell’impegno il PD ha raccoltole firme per chiedere la convocazione dell’Assemblea dei Sindaci della Provincia su questo tema.

Il gruppo Consiliare invita tutti i rappresentanti nelle istituzioni, Sindaci e i capigruppo consiliari a presentare Ordini del Giorno, Mozioni contrari a questi tagli, a sostegno della richiesta di ridefinire la rete dei trasporti nella nostra Provincia.

Il testo dell'interrogazione presentata dal consigliere PD Nadio Limonta.


per ingrandire cliccare sulle immagini.





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Nota del nattino del 29/03/2011.


1. IMMIGRAZIONE. GOVERNO E LEGA FANNO IL GIOCO DELLE PARTI. LA ELEVISIONE DI STATO FA PROPAGANDA. E GLI ITALIANI SUBISCONO LE CONSEGUENZE DEL DISASTRO.
Il ministro Frattini propone di pagare i migranti perché tornino a casa. Bossi dice che vannorespinti. Maroni annuncia da mesi migrazioni bibliche ma non ha organizzato nulla. Tremonti sostiene che bisogna aiutare le popolazioni nei loro territori e poi ha azzerato tutti i pochi fondi disponibili per la cooperazione. In poche parole, il governo e la Lega fanno il gioco delle parti:da un lato lanciano l’allarme, dall’altro non fanno nulla. Agitano il problema, ma non lo
affrontano. La verità è che ci sono le elezioni e la paura immigrazione fa comodo. Ma il gioco è finito. Perché ora che l’emergenza c’è davvero emerge il fallimento del governo, l’Italia si trova
di fronte alla diffidenza dell’Europa e l’esecutivo deve fare i conti con l’altolà delle regioni e del Pd. Ieri Pier Luigi Bersani è stato chiaro: «Sull`immigrazione c`è stato un completo fallimento del governo. Non gli consentiremo di tenere il piede in due staffe, non possiamo avere ministri che vogliono dare soldi e altri che vogliono dare sberle. O si chiariscono le idee, ci mettono la faccia e agiscono con umanità, razionalità e organizzazione, o non chiedano la nostra collaborazione».
La situazione a Lampedusa, proprio per l’incapacità e la volontà del governo, è giunta al limite.
Livia Turco, ieri a Lampedusa, ha denunciato le condizioni disastrose delle strutture preposte ad
affrontare l’emergenza: due medici, due infermieri, tre bagni, razioni alimentari poverissime.
Questa l’organizzazione dello Stato dopo che Maroni aveva previsto 300 mila arrivi. “Senza l’abnegazione dei cittadini di Lampedusa e della Chiesa sarebbe stato un disastro” ha detto Livia Turco. Si sapeva che sarebbero arrivati immigrati e profughi. Non si è predisposto nulla. “In altre occasioni l’Italia ha saputo affrontare emergenze anche più drammatiche” ha ricordato Bersani, introducendo la riunione della direzione nazionale del Pd. Questa volta non è stato fatto nulla. Solo ieri, di fronte alle proteste dei cittadini di Lampedusa, il governo ha promesso l’arrivo di sei navi per prelevare e smistare gli immigrati. Ma intanto l’incapacità e la disorganizzazione stanno determinando problemi e tensioni. Che però possono far comodo alla propaganda. Come dimostra anche la spregiudicata operazione fatta ieri sera in Tv da Giuliano Ferrara, che ha scientemente distorto la citazione di alcune statistiche europee da parte di Massimo D’Alema (secondo le previsioni dell’Unione europea, nei prossimi decenni per reggere lo scompenso nel rapporto tra lavoratori attivi e pensionati in Europa ci sarà bisogno di mettere al lavoro diversi milioni di immigrati) per dire che D’Alema (e con lui il Pd) vorrebbe far entrare subito in Italia milioni di immigrati. Un’operazione di scandalosa disinformazione.

2. LIBIA. BERLUSCONI E FRATTINI LANCIANO PROCLAMI IN TV. GLI ALTRI SI RIUNISCONO PER DECIDERE E LASCIANO L’ITALIA FUORI DALLA PORTA.
Dove è finito il famoso piano italo-tedesco propagandato da Frattini per la Libia? Era buono per le dichiarazioni al tg1. Ma la realtà è un’altra cosa. In vista della riunione internazionale di oggi, ieri in videoconferenza si sono parlati Obama, Sarkozy, Cameron e Merkel. L’Italia è stata lasciata fuori dalla porta. L’ennesima umiliazione dovuta alla scarsa credibilità del governo italiano, come hanno ricordato ieri sera Anna Finocchiaro, David Sassoli, Lapo Pistelli. “Si profila uno straordinario disastro diplomatico” ha detto Bersani: “Non so quanti anni ci vorranno per recuperare la credibilità internazionale perduta dall’Italia”.

3. GIUSTIZIA, LO SHOW DI FRONTE ALLE TELECAMERE. IL LAVORIO
SOTTOBANCO PER IL SALVA-BERLUSCONI ALLA CAMERA.
Ieri mattina il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è recato al tribunale di Milano per il processo Mediatrade (meno pericoloso per lui del processo Mills). Era un’udienza in cui non doveva parlare o intervenire. L’occasione è stata ampiamente usata (e preparata) per fare uno
show. E per dire che il 4 aprile, alla prossima udienza, Berlusconi ci sarà. Peccato che al riparo dai riflettori e nelle realtà vera, quella che sta fuori dai telegiornali della Mediaset e della Rai berlusconizzata, gli avvocati del presidente (tutti parlamentari) stanno invece continuando a lavorare per far approvare la prescrizione breve (nell’ambito del processo breve) e il conflitto di
attribuzione per evitare che Berlusconi debba presentarsi di fronte ai giudici il 6 aprile per rispondere di concussione e prostituzione minorile (ma è già chiaro che se Berlusconi sarà a Milano il 4 non potrà esserci il 6). Oggi il Csm esaminerà la proposta sulla responsabilità civile dei magistrati introdotta dalla Lega nella legge che recepisce diverse indicazioni comunitarie. Si prevedono dure critiche.

4. REDDITI. LA REALTA’ DEGLI ITALIANI: REDDITI E RISPARMIO IN CALO. LA REALTA’ DI BERLUSCONI: RADDOPPIA GLI INCASSI.
Ieri sono stati resi noti i redditi denunciati dai parlamentari. Silvio Berlusconi è risultato come sempre il più ricco di tutti, con oltre 40 milioni di euro, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. La fotografia dei redditi degli italiani fornita sempre ieri dall’ufficio studi della Confcommercio è completamente diversa. Venti anni fa per ogni 100 euro di reddito se ne risparmiavano 23, oggi le famiglie riescono a metterne da parte meno di dieci con una consistente riduzione della propensione al risparmio, praticamente più che dimezzata nell’arco di un ventennio. Tutta colpa del reddito, rimasto nell`arco di questo periodo «stagnante e sostanzialmente invariato», secondo gli esperti di Confcommercio, con una conseguente perdita di potere di acquisto.

5. RAI. PER NASCONDERE LA REALTA’ NON BASTA PIU’ LA PRESA SUI TG. ORA VOGLIONO METTERE LA MORDACCHIA AI TALK SHOW.
L’ultima trovata, dopo l’occupazione dei telegiornali della tv pubblica è di bloccare i talk show della Rai in vista delle elezioni amministrative. La realtà deve essere proprio esclusa dallo schermo. E così Santoro, Floris, Fazio e Vespa dovrebbero fermarsi. L’opposizione è insorta. “Noi proponiamo da tempo la riforma della Rai, che deve funzionare come un’azienda, con i giornalisti e gli amministratori che fanno il proprio mestiere” ha detto Bersani, annunciando di aver scritto agli altri segretari dei partiti di opposizione per concordare un monitoraggio comune e un’azione comune sul comportamento dell’informazione televisiva durante la campagna elettorale. Tra l’altro bloccare i talk show significa bloccare anche la pubblicità, gli incassi (su base annua un punto di share vale 27.5 milioni di euro per Rail, 23.7 milioni per Rai2,16 milioni di euro per Rai3. E i programmi dei conduttori politici sono spesso e volentieri leader di ascolto). “Questa azienda la si sta mettendo in grave difficoltà per mero interesse di una parte politica” ha detto il segretario del Pd, confermando l’esigenza della riforma per la quale il Pd ha già presentato da tempo una proposta di legge.

6. IL NUCLEARE A TOKIO FA PAURA. MA REFERENDUM E AFFARI IMPONGONO
DI TENERE BASSO L’ALLARME.
In Giappone si aggravano i problemi alla centrale di Fukushima, ma l’ordine di scuderia è di
tenere l’informazione su questi fatti in secondo piano, perché c’è il referendum e perché il governo, nonostante la moratoria, intende confermare il piano per la costruzione delle centrali nucleari, che ha promesso come fonte di business nei prossimi anni. Lo stesso governo giapponese ha ammesso ieri «una possibile parziale fusione delle barre di combustibile nucleare» dopo che l’acqua fortemente radioattiva è tracimata nell’ambiente circostante e dopo che intorno agli impianti sono state riscontrate tracce di plutonio, elemento che si dimezza (emivita) in 24.200 anni ed è estremamente tossico. Ieri intanto secondo l`Ispra, l`istituto per il controllo del nucleare, anche in Italia si sarebbero riscontrate tracce di iodio 131, la sostanza tossica che costituisce il primo segnale di radioattività dopo un incidente atomico. Le masse d`aria provenienti dalle aree contaminate di Fukushima sono arrivate fino noi, ma con valori «infinitesimali, non significativi come rischio per la salute e non rilevanti dal punto di vista radiologico».

7. PD. LA DIREZIONE FISSA LA ROTTA PER LE AMMINISTRATIVE, I REFERENDUM E PER SUPERARE IL BERLUSCONISMO. AMPIO CONSENSO SULLA RELAZIONE DI BERSANI.
Il segretario del Pd ha preso le mosse dal fallimento del governo Berlusconi e dalle false promesse e iniziative annunciate: “La scossa all’economia si è dissolta in poche ore in un comunicato stampa; la riforma epocale della giustizia è ripiegata in pochi giorni sui processi brevi, sulle prescrizioni ad personam, sulle aggressioni ai giudici. La politica energetica è completamente franata alla cartina di tornasole del dramma giapponese e nel blocco sconsiderato delle politiche per le rinnovabili. L’industria nazionale sta cambiando rapidamente bandiera, dalla moda all’agroalimentare, all’energia e si mettono adesso degli improbabili steccati che non sono in grado di nascondere un’inerzia colpevole che abbiamo vissuto in questi due anni. Le acquisizioni parlamentari di cui Berlusconi si è vantato mostrano il volto indecoroso di rimpasti sconcertanti. Le celebrazioni del 150° hanno mostrato un governo e una maggioranza spiazzati da un senso comune nazionale e, infine, la rivoluzione nel Mediterraneo e la crisi libica hanno fatto improvvisamente registrare la drammatica caduta di ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, in Europa, nel mondo e hanno mostrato la totale impreparazione organizzativa ad affrontare l’emergenza immigrazione”. “Sono dati inequivocabili” ha detto Bersani, “credo ben percepiti dall’opinione pubblica sui quali dobbiamo incalzare. A fronte di tutto questo, Berlusconi cosa può far valere? Può far valere la caparbia determinazione di chi è pronto a difendere se stesso incrinando i muri portanti della casa comune; può far valere un potere, una forza capace di condizionare e aggiustare i numeri parlamentari, manipolare l’informazione, sviluppare una vasta propaganda. Può far valere una base elettorale direi ideologica ancora ampia, anche se visibilmente incrinata; può far valere un rapporto ancora presente, anche se sempre più tacito con dei pezzi importanti dell’establishment; può far valere uno stato dell’opposizione sociale, civile e politica che mostra segni di ripresa, di vitalità, ma deve lavorare ancora per trasmettere il profilo e la coesione di una visibile alternativa. Questi, a mio avviso, sono gli elementi fondamentali. E l’insieme di questi elementi ci fa dire che la situazione si muove, che presenta delle novità significative, restando tuttavia nel solco del giudizio dell’analisi che noi avanziamo da più di un anno. Siamo cioè nel corso di un tramonto pericoloso, segnato da un potere che non offre
prospettive, disposto ad acuire tensioni istituzionali, politiche, sociali pur di governare uno stallo di cui non si vede uno sbocco. La sostanza è che Berlusconi non sa che cosa fare, vuole solo restare”.
In particolare sull’immigrazione Bersani ha lanciato un affondo. “Anche qui facciamo subito una domanda: nel caso dei cinquemila tunisini che arrivarono improvvisamente nel 1997 o nel caso delle decine di migliaia che arrivarono dal Kosovo, si sono mai viste scene come quelle umilianti e vergognose, per chi ci guarda dal mondo, che abbiamo visto a Lampedusa? Non siamo forse riusciti in altri anni, facendo in modo ordinato ed umano la nostra parte, ad attrezzare e ad ottenere la solidarietà europea e internazionale? A che sono serviti i precoci allarmi di Maroni un mese fa, se poi il risultato è questo. Ora, sia chiaro: noi non facciamo alcuna minimizzazione di questo problema. Abbiamo problemi immediati di emergenza e possibili ulteriori problemi possono venire da movimenti di popolazione e di rifugiati nel Mediterraneo. Noi non sottovalutiamo il problema che c’è e che può acuirsi. Noi diciamo un’altra cosa: non possiamo avere un governo che oscilla tra chi vuole dare soldi e chi vuole dare sberle. Non possiamo avere un governo in cui Maroni chiede alle regioni di accogliere ed il suo collega Bossi chiede di respingere. Facevo un riferimento su questo al presidente della Toscana Rossi: o si chiariscono le idee o si prendono le responsabilità, o ci mettono la faccia, o lanciano messaggi più giusti agli italiani della Sicilia e della Padania, o non chiedano collaborazione. Noi non consentiremo al Governo, su questo punto, di tenere il piede in due scarpe, perché il tema è troppo delicato. Noi accusiamo il Governo di usare i problemi e non di governarli e risolverli: messaggi scomposti, speculazioni ad uso interno, approssimazione, confusione. Basta! Qui bisogna predisporre un piano nazionale ed europeo, un osservatorio, una cabina di regia nazionale ed europea in rapporti coi governi del Mediterraneo per prevenire e governare possibili movimenti di popolazione e di rifugiati e nelle emergenze non presentare mai più al mondo il volto che abbiamo mostrato e stiamo mostrando a Lampedusa. Hanno governato, Berlusconi e la Lega, otto anni degli ultimi dieci e sui temi dell’immigrazione hanno completamente fallito. E su questo tema noi non ci mettiamo sulla difensiva, noi non siamo buonisti, non siamo lassisti, noi diciamo: se c’è umanità, se c’è razionalità c’è anche governabilità; se c’è propaganda, se c’è strumentalizzazione, c’è il caos. Quindi, tema internazionale, tema dell’immigrazione”. Nel suo intervento Bersani ha toccato molti altri temi. Eccone una sintesi. Situazione economica e sociale. Il Paese è sotto l'effetto del bromuro e il silenziatore che Berlusconi ha messo alle grandi questioni va assolutamente rifiutato. “La crisi non è una parentesi. Urgono decisioni di cambiamento che portino a nuove strade di politica economica e sociale che si oppongano al senso di rassegnazione e di impotenza”.
La ripresa economica ci vede sotto a tutti i Paese europei. Il reddito delle famiglie è calato del 4
per cento rispetto al 2007. L'occupazione è ai minimi storici, ben al di sotto della soglia precrisi.
Un giovane su tre non ha lavoro e per quanto riguarda l'occupazione femminile in Europa siamo sopra alla sola Malta. Al Sud questi dati vanno drammaticamente moltiplicati. A questo si aggiunga la riduzione dei servizi (una realtà sofferta in modo particolare soprattutto in quelle regioni che erano all'avanguardia nella fornitura di servizi ai cittadini), l'aumento delle tasse e
dell'inflazione. “E tutto questo viene cloroformizzato senza alcuna discussione o iniziativa. Da qui la nostra denuncia forte: c'è bisogno di riforme urgenti e una piattaforma su scala europea per muovere l'economia e metterci un po' di crescita e dar fiducia ai mercati”.
A breve l'Italia dovrà presentare alla Commissione europea il Piano nazionale di Riforme. Il governo è ancora indietro mentre il PD ha già presentato le proprie proposte: “Politiche economiche europee, pacchetto di riforme su fisco, lavoro, liberalizzazioni, pubblica amministrazione, servizi per muovere l’economia, metterci un po’ di crescita. Qui urge un’assunzione di responsabilità anche perché consideriamo un piccolo particolare: l’Europa sta
decidendo a proposito del tema del debito. E’ vero che sono decisioni che si proiettano nei
prossimi anni, ma i mercati agiscono subito e non si può immaginare che i mercati non vedano
che siamo il paese più indebitato e a più bassa crescita”.
La crisi economica si lega al tema della democrazia e della legalità: c'è indignazione nel Paese. Berlusconi ha ormai un legittimo impedimento anche per andare in Parlamento. Tremonti continua a filosofeggiare e si permette di dire quello che vuole senza che nessuno abbia la forza di correggerlo. Il Parlamento è diventato un mercato per la compravendita di voti. Si nominano ministri con ombre sul proprio passato. I Tg sono di una faziosità tale che quelli in Bielorussia si inchinerebbero al confronto. E invece di affrontare i grandi temi per il Paese, Berlusconi pensa ai processi brevi. “C'è una grande indignazione nel Paese. Il PD dovrà saperla interpretare nella sua battaglia parlamentare e con la mobilitazione delle persone” ha dichiarato Bersani. In Europa le destre stanno perdendo consenso e si incomincia a vedere da un lato una disaffezione verso le politiche di chiusura e di paura proposte dalle forze conservatrici e dall'altro una ripresa delle forze progressiste (soprattutto in Francia e Germania). Il Pd si colloca in questo contesto europeo. “La nostra battaglia di opposizione non si affida alle spallate, si affida alla maturazione di una volontà di cambiamento nell’opinione pubblica che ancora – ripeto – è segnata da elementi di sfiducia molto forti. La nostra battagli di opposizione cerca un rapporto autonomo e amichevole verso movimenti sociali e civili che su molti terreni contrastano le scelte e le derive della destra. La nostra battaglia di opposizione – lo ripeto ancora una volta – salda indissolubilmente questione democratica e questione sociale. La nostra battaglia di opposizione, infine, vuole interpretare il contrasto a fenomeni di regressione culturale e vuole promuovere una evoluzione positiva delle culture collettive, in senso civico, nazionale e solidale. Credo che ognuno abbia potuto misurare la straordinaria novità che è emersa nelle celebrazioni del 150°. Quando noi dicevamo siamo partito della Costituzione e dell’unità della nazione abbiamo interpretato una esigenza reale. Certo quel movimento di opinione che si è creato è anche l’altra faccia dell’incertezza del Paese, quindi del bisogno di attaccarsi comunque a qualcosa, a qualche riferimento. Ma certamente si va saldando nel senso comune, e stavolta a partire dal campo del Centrosinistra, il nesso tra sentimento patriottico e sentimento costituzionale. Essere patrioti ed essere democratici non è nuovo nella lunga storia del nostro paese. Credo che abbiamo la possibilità di riprendere e riaffermare questo tratto come un tratto di nostra identità e di farne la generale ispirazione del nostro progetto. Dobbiamo quindi coltivare questo nostro tratto”.
Il progetto. “Non c’è opposizione credibile senza progetto. Il nostro progetto per l’Italia viene prima dei rapporti politici, è la cosa che tocca a noi, che possiamo mettere a frutto: la straordinaria ricchezza delle nostre culture politiche e il nostro articolato vasto riferimento nazionale e sociale. Sottolineo ancora. La nostra sintesi è una sintesi per il Paese. Continuo a
sentire anche in questi ultimi due-tre giorni qualche polemica, qualche frecciata sul tema della
convivenza delle nostre culture. Ma non scambiamo la soluzione per il problema. Per quante difficoltà abbiamo, dobbiamo avere ben chiaro che la ricerca della sintesi delle nostre culture è
il massimo di patrimonio che abbiamo e che possiamo offrire all’Italia. Una volta fatta questa sintesi, noi abbiamo una prospettiva utile per il Paese. Abbiamo fatto un lavoro importante. Lo
riprendo solo per dire che via via emerge più chiaro da questo lavoro che le cose che vogliamo, le cose che stiamo proponendo e quindi la riforma repubblicana, le riforme sociali e liberali per un nuovo patto sociale, presuppongono una fase di vera e propria ricostruzione. Lavorando riconosciamo sostanzialmente che andare oltre Berlusconi significa non solo andare oltre una persona e un governo. Significa andare oltre anche ad uno schema di transizione della nostra democrazia e del nostro patto sociale che ha fallito e che lascia dei segni profondi che dobbiamo
rimuovere: le riforme istituzionali, la riforma elettorale, la riforma fiscale, del mercato, della politica redistributiva e via discorrendo. E da questa ineludibile motivazione che noi facciamo derivare la nostra ispirazione politica, la nostra proposta politica, che non cambia per una maggiore o minore distanza dalle elezioni. Quindi, al primo posto come elemento dirimente il progetto per il Paese, poi proposta di convergenza fra tutte le forze di opposizione, tra forze disposte a un patto di governo e di ricostruzione. Una convergenza tra forze progressiste moderate intenzionate a battere Berlusconi ed aiutare l’Italia a riprendere il cammino con un patto trasparente ed esigibile. In questo che dico non c’è nessun politicismo e non c’è neanche l’ingenuità di chi non vede le difficoltà. C’è una posizione politica, che alla lunga è comunque giudicata dai cittadini e la maggioranza dei cittadini condivide questa esigenza e quindi chiede che la politica trovi il modo di rispondere a questa esigenza. Chi nega questa esigenza, chi volesse sottrarsi tra le forze di opposizione deve spiegare perché, prendersi le sue responsabilità e si tireranno le somme. Il progetto, dunque, in primo luogo come chiave di rapporti, di costruzione delle convergenze con le forze di opposizione, ma anche come chiave di un’iniziativa capace di incidere nell’altro campo. Anche qui diamo uno sguardo alla situazione europea. Federalismo. Per Bersani due sono i punti principali da chiarire sulla riforma federale. Il primo è il messaggio che il PD lancia alla Lega: se nelle prossime settimane il Carroccio appoggerà e voterà leggi ad personam per Berlusconi e si siederà accanto ai vari Romano e Cosentino, “allora non provi a tirare in ballo il pretesto del federalismo”. Il secondo punto è legato alla constatazione che questo federalismo così come sta nascendo è “un albero storto. Per quanto riguarda il federalismo comunale, il sistema della fiscalità – ha ribadito Bersani – non sta in piedi. Ci si fermi e si metta a punto un nuovo filo logico”. Prossime iniziative. Bersani ha ricordato alla Direzione come le recenti iniziative del PD hanno avuto raccolto un notevole successo. La raccolta delle firme è stata molto apprezzata soprattutto dal nostro Territorio. A questo si aggiungano l'Assemblea di Roma, la Conferenza Nazionale sull'Immigrazione, il programma nazionale di riforme. Da qui alle prossime elezioni amministrative il PD sarà impegnato con iniziative sulle politiche per il Mediterraneo, sui 150 anni d'Unità d'Italia, con giornate di battaglia politica in Lombardia e in Veneto. Da Napoli partiranno un serie di incontri pubblici per parlare della questione del Sud.
Le elezioni amministrative vedranno al voto 11 province e 30 comuni capoluogo. “Cinque anni fa il centrosinistra registrò una delle sue più importanti vittorie, quest'anno il voto dovrà rendere visibile che una nuova fase è cominciata anche perché è ineludibile che il voto amministrativo avrà un valore nazionale molto forte. Dobbiamo giocare bene questa sfida, senza timidezza, con grande impegno: come una squadra che lavora compatta” ha chiarito Bersani. Referendum. Sebbene il PD creda che il sistema referendario vada riformato quanto prima per darne il giusto valore, Bersani ha ribadito come la posizione e l'impegno del partito per i referendum di giugno saranno forti. Il Pd dice tre sì ai quesiti referendari sul legittimo impedimento, sul nucleare, sulla legge Rochi di privatizzazione forzata dell'acqua pubblica e vuole accelerare il dibattito parlamentare sulla proposta di legge, presentata dal Pd, sulla gestione del ciclo dell'acqua e su un piano industriale per evitare ogni spreco. “Proveremo ad ottenere una discussione accelerata in Parlamento prima del referendum perché l'acqua va restituita alla natura così come ce l'ha consegnata”.

28 marzo 2011

Si chiama Yeabsera (Dono di Dio), e viene dal mare.


Benvenuta Yeabsera
nata in mare, in fuga dalla guerra.

Clandestina, profuga, rigugiata, o semplicemente italiana?


Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo.

art. 15-"Ogni individuo ha diritto alla cittadinanza".

art. 22-"Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonchè alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale e in rapporto con le risorse e l'organizzazione dello Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità".


Giovedì 31/03. Incontro PDL : Pedemontana o trasporti pubblici?

A Sulbiate Giovedì 31 Marzo il coordinamento PDL locale presso l'Auditorium della scuola terrà un incontro dal tema: "La provincia di Monza e Brianza e la Pedemontana".
Participeranno Francesco Giordano, Assessore della Giunta Allevi della Provincia di Monza Brianza alle opere pubbliche, viabilità e trasporti, l'architetto Antonio Infosini, Direttore alle infrastrutture, interventi strategici, opere pubbliche e trasporti.

Dell'Assessore Francesco Giordano in questo blog si è già parlato qui, qui, e qui.

Facciamo notare che, in considerazione dei tagli alle linee dei trasporti pubblici provinciali Net, che svolgevano l'importante servizio per studenti e pendolari della nostra comunità, i due protagonisti della serata, Giordano ed Infosini, sono gli stessi infelici, impotenti protagonisti istituzionali, dei disagi dovuti ai tagli unilateralmente imposti dalla Nord Est Trasporti.

Giordano ed Infosini, in altre parole, per quanto attiene la vicenda NET, non hanno assolto il compito istituzionale, per limiti oggettivi, o per scarso peso politico del nuovo ente provinciale, di coordinare, di vigilare, di favorire un' adeguata interlocuzione Amministrazioni Locali / NET, al fine di formulare un nuovo orario dei trasporti pubblici, condiviso e partecipato, sì il più economicamente efficace possibile ma anche il più efficentemente utile alle reali necessità degli utenti.
I comuni di Bellusco, Mezzago e Sulbiate si sono già incontrati per decidere insieme azioni comuni. Il comunicato della scorsa settimana, che potete leggere qui, di Colombo, Sindaco di Mezzago (in foto), non escludeva la possibilità di intraprendere un' azione legale per interruzione di pubblico servizio.

Immaginiamo siano molte le lettere di protesta ricevute dalla nostra Amministrazione dai cittadini di Sulbiate. Non sappiamo se alcuni cittadini abbiamo già contattato l'Associazione Consumatori per denunciare la situazione. Siamo convinti però che questa possa essere la strada migliore per avere la consulenza, il supporto competente e la tutela necessarie che convengono al cittadino consumatore in casi come questo.

Forse l'appuntamento del 31 marzo potrebbe essere l'opportunità utile per i cittadini, di affrontare direttamente con i responsabili esponenti provinciali, non solo il tema della Pedemontana ma anche l'argomento dei tagli ai traspoti pubblici, per manifestare il proprio dissenso ed indignazione direttamente agli interessati.

E' un ottima occasione di pubblico confronto, che sarebbe un peccato perdere!

Di seguito la locandina del PDL di Sulbiate.




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Nuove linee NET: emergenza trasporti pubblici a Sulbiate.

Sulbiate: il tesseramento PD parte bene. Più di dieci nuove adesioni.

Sorprendente il numero di nuove adesioni registrato in occasione dei due appuntamenti tenuti in piazza Beretta sabato pomeriggio 26 Marzo 2011, ed in piazza Giovanni XIII Domenica mattina 28 Marzo 2011 per l'apertura annuale del tesseramento pubblico del Partito Democratico a Sulbiate. La segreteria nel dare il benvenuto ai nuovi iscritti, non non può non manifestare soddisfazione ed apprezzamento per quanto è avvenuto, e altresì ringraziare i due Assessori, e i tre consiglieri, (persone elette nella Lista Civica Si Sulbiate Insieme, nostra espressione politica) attualmente al governo della nostra comunità, nonchè tutti gli iscritti ed i partecipanti alla vita del circolo per la dedizione e l'impegno profuso nel corso di quest'anno. Le dieci tessere bianche da compilare consegnate dalla federazione al nostro Circolo per le nuove iscrizioni, non sono state sufficienti a soddisfare la domanda di cittadini di Sulbiate che hanno scelto per la prima volta di aderire al Partito Democratico. E' un positivo inaspettato risultato che impegna e responsabilizza tutti ancora di più. Il tesseramento al Partito democratico continua. Per chi fosse interessato può iscriversi on line cliccando qui, oppure lasciare un messaggio ed il proprio recapito telefonico alla segreteria del segunente cellulare: 331 5417483. Sarete richiamati appena possibile.

Sulbiate 28/03/2011 Maurizio Sarchielli

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Prima Conferenza Nazionale sull'immigrazione del PD.

"Oltre la paura per l'Italia della convivenza".
Qui i video degli interventi.

Intervento del Segretario Pier Lugi Bersani.



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Nota del mattino del 28/03/2011.


1. MEDITERRANEO, SPONDA SUD: PETROLIO IN MANO AI RIBELLI LIBICI. GHEDDAFI IN DIFFICOLTA’. LA NATO IN COMANDO. ASSAD TENTA LA CARTA DELLA TRATTATIVA IN SIRIA. ALTRE TENSIONI IN YEMEN.
Oggi il comando delle operazioni in Libia passa nelle mani della Nato. Ma intanto i ribelli hanno riconquistato negli ultimi giorni tutti i siti più importanti per il petrolio e il gas della Libia (Es Sider, Ras Lanuf, Brega, Zueitina, Tobruk). I ribelli hanno fatto accordi per esportare petrolio con il Qatar: «In meno di una settimana produrremo dai 100.000 ai 130.000 barili al giorno» ha annunciato un loro portavoce.
Finiti il petrolio e i il gas nelle mani dei ribelli, Gheddafi sta cercando una via di uscita diplomatica. Silvio Berlusconi ha già dichiarato il desiderio di trovare una soluzione diplomatica.
In Siria il presidente Assad sta tentando la strada della mediazione con i ribelli. Ancora non ha fatto nulla, ma ha promesso di abolire le leggi speciali e le dimissioni del governo. Difficile che basti. Molto dipenderà da che cosa accadrà oggi e domani nelle piazze siriane. In Yemen e Bahrein ancora tensioni.

2. LAMPEDUSA: IL GOVERNO GIOCA AL TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO. LA LEGA SFRUTTA L’EMERGENZA IN FUNZIONE ELETTORALE. E BERLUSCONI COSTRINGE LOMBARDO (SICILIA) A CHIEDERE…
Lampedusa scoppia. Non solo per gli arrivi dei barconi che si susseguono uno dopo l’altro. La verità è che il governo, come hanno denunciato Livia Turco, Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema alla conferenza nazionale del Partito Democratico sull’immigrazione, ha giocato al tanto peggio tanto meglio: ha evitato di gestire il problema per farlo esplodere sotto i riflettori e le telecamere per sfruttare il tema dell’immigrazione in campagna elettorale e per mettere in difficoltà il governo siciliano, reo di aver lasciato la maggioranza di centrodestra.
In altri momenti drammatici, l’Italia ha dovuto affrontare emergenze altrettanto importanti, ma le ha gestite. Questa volta invece si è voluto far esplodere il problema. E adesso che bisogna gestire il disastro la Lega mostra i muscoli. Intervista del ministro Maroni a Il Corriere della Sera: «La Tunisia aveva promesso un impegno immediato per fermare i flussi migratori, ma le barche continuano ad arrivare. Se non ci sarà un segnale concreto entro i prossimi giorni, procederemo con i rimpatri forzosi». Il ministro dell`Interno Roberto Maroni alza il tiro in materia di contrasto agli sbarchi. Fa propria e rilancia la linea della Lega, poi analizza la posizione dell`Italia nella coalizione che partecipa ai raid in Libia: «Per provare a uscire dal pantano, l`unica soluzione è quella diplomatica proposta da Franco Frattini in accordo con la Germania». Domanda. Venerdì al rientro da Tunisi lei si era mostrato fiducioso sulla collaborazione con il governo locale. Che cosa è cambiato? «Sono arrivate altre mille persone che dicono di essere tunisine. E poi, a bordo di due barconi provenienti dalla Libia, circa mille tra somali ed eritrei. Non siamo in grado di sostenere questi ritmi e dunque bisogna adottare un nuovo atteggiamento»…. Domanda. Lei ha annunciato un piano per la distribuzione dei profughi con una stima di 50.000 persone che potrebbero arrivare dalla Libia in Italia. Crede davvero di riuscire ad assisterle?
«Sono rimasto male impressionato per l`atteggiamento di alcuni amministratori locali che ufficialmente mostrano buona volontà e poi sottobanco cercano motivi per evitare di essere coinvolti. Lo ripeto: l`unica regione esclusa sarà l`Abruzzo. Altrove si procederà secondo il piano che ho sottoposto alle regioni, che prevede un tetto massimo di 1.000 profughi ogni milione di abitanti». Domanda. Chi decide dove alloggiarli? «I governatori in accordo con province e comuni». Domanda. E se ci saranno rifiuti? «Allora saremo noi a individuare le aree…».
Il governatore della Sicilia Lombardo ha lanciato ieri l’allarme. Berlusconi lo riceverà mercoledì. Ed è già prevedibile che metterà sul tavolo anche il tema di uno scambio politico che riguarda la maggioranza di centrodestra.
BATOSTE ELETTORALI PER MERKEL E SARKOZY. IN GERMANIA DILAGANO I VERDI. IN FRANCIA SOCIALISTI E LEPENISTI.
Dopo 58 anni il partito della cancelliera tedesca Angela Merkel è costretto a cedere la guida del Land del Baden-Württemberg, uno dei più importanti motori tecnologici e industriali del Paese. Stando ai risultati provvisori alle elezioni regionali di ieri la formazione conservatrice ha perso il 5,2 per cento dei voti, fermandosi al 39 per cento. Trionfano invece i Verdi, che per la prima volta nella storia si avviano a esprimere un governatore regionale, il docente di etica Winfried Kretschmann. Sull`onda del dibattito sul nucleare il partito ecologista ha centrato il 24,2 per cento dei voti, un dato che non aveva mai raggiunto prima in un`elezione regionale. Rispetto al 2006 si tratta di un balzo di 12,5 punti, sufficienti per scavalcare anche la Spd, che, col 23,1 per cento (-2,1%), raccoglie invece il peggior risultato di sem- pre in Baden-Wiirttemberg. Pesante tonfo per la Fdp, finora al governo con la Cdu: i liberali dimezzano i propri voti e riescono di un pelo a superare lo sbarramento del 5 per cento. Verdi ed Spd insieme governeranno con 71 seggi, uno in più della maggioranza assoluta in parlamento e 4 in più di Cdu e Fdp. I trend del Baden-Württemberg sono stati confermati in parte dalle contemporanee elezioni in Renania-Palatinato. I Verdi, finora fuori dal parlamento regionale, conquistano il 15,3 per cento dei voti, salendo del 10,7 per cento rispetto al 2006. La Spd, al governo da 16 anni con Kurt Beck, resta sì primo partito col 35,7 per cento, ma perde ben il 9,9 per cento dei voti. Buona affermazione per la Cdu, che guadagna il 2,4 e sale al 35,2 per cento. Catastrofico, invece, il dato della Fdp: i liberali dimezzano i loro voti e, con appena il 4,2 per cento, restano fuori dal parlamento regionale. Un risultato, questo, che può innescare il prossimo terremoto politico a Berlino. Non è infatti escluso che Rainer Bruderle, presidente della Fdp in Renania-Palatinato e alleato al governo nazionale di angela Merkel, si dimetta da ministro federale dell`Economia. Il crollo dei liberali è attribuito anche alla sua gaffe sul nucleare, svelata alla vigilia del voto: in una riunione a porte chiuse coi vertici della Confindustria tedesca Briderle avrebbe spiegato che il dietrofront di Berlino sul nucleare era una mossa tattica dovuta solo alle elezioni regionali.
Batosta elettorale anche il presidente gfrancese Sarkozy, nonostante la prova muscolare in Libia. Al secondo turno delle amministrative, vittoria dei socialisti e del Fronte nazionale di Le Pen. Secondo l`ultimo sondaggio Ipsos, al primo turno delle presidenziali Sarkò sarebbe superato sia da madame Le Pen sia da tre dei quattro possibili candidati socialisti, Aubry, Hollande, StraussKahn. Sarkozy passerebbe al secondo turno (sempre dopo Le Pen) solo se i socialisti decidessero di candidare Ségolène Royal.

3. GIUSTIZIA, SETTIMANA DECISIVA PER GLI INTERVENTI SALVA-BERLUSCONI ALLA CAMERA. OGGI SHOW DEL PRESIDENTE A MILANO, CON LA CLAQUE.
Stamane Silvio Berlusconi varcherà la soglia di un`aula del tribunale di Milano per un processo a suo carico. Si tratta dell`udienza preliminare per il caso Mediatrade, nel quale è accusato assieme ad altri 11 imputati, tra cui il figlio Pier Silvio e il presidente di Mediaset Confalonieri, di frode fiscale e appropriazione indebita. Ad accoglierlo troverà, tra gli altri, i suoi fans mobilitati dal Pdl per sostenerlo.
La presenza in tribunale si spiega questa volta con l’esigenza di “mostrare” la propria buona volontà nella settimana della spallata per le gli interventi salva-Silvio alla Camera. Oggi infatti approda all’esame dell’aula di Montecitorio il processo breve e dunque anche la norma per la prescrizione breve per gli incensurati (studiata esattamente per ottenere la prescrizione nei processi più pericolosi per il presidente, come quello per corruzione nei confronti dell’avvocato Mills, già condannato come corrotto). Nonsolo. Dopo l`ok di stretta misura (11 a 10) ricevuto dalla Giunta per le autorizzazioni, da martedì alla Camera la richiesta di sollevare il conflitto di attribuzione per togliere il processo Ruby al tribunale di Milano e passarlo al tribunale dei ministri sarà al vaglio della Giunta per il regolamento dove il centrosinistra è in maggioranza. E` probabile che la decisione finale venga lasciata all`Aula di Montecitorio. Ma resta da vedere se il voto arriverà prima dell`inizio del processo al tribunale di Milano o se le opposizioni riusciranno a dilazionarei tempi fino a dopo il 6 aprile.

4. PD. OGGI IN DIREZIONE LA RINCORSA PER IL VOTO AMMINISTRATIVO E LE INIZIATIVE PER ANDARE OLTRE IL BERLUSCONISMO. INTERVISTA DI BINDI. LE RIUNIONI DI AREADEM E 360.
Questa mattina si riunisce la direzione nazionale del Partito Democratico. Al centro del dibattito, la situazione politica. La Direzione sarà il trampolino di lancio per la corsa finale verso le elezioni amministrative.
Nel fine settimana si sono svolte diverse riunioni. A Iseo si è riunita l’Associazione 360 organizzata dal vicesegretario del Pd, Enrico Letta. A Cortona si è riunita Areadem. Il Messaggero: «Un patto tra le opposizioni». In Parlamento innanzitutto. Ma anche nella società «sui terreni che sono già comuni»: Dario Franceschini ha concluso ieri con questa proposta il convegno di Areadem a Cortona. Del resto l`intera tre giorni, cominciata con una tavola rotonda a cui hanno preso parte, oltre al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, Pier Ferdinando Casini e Fausto Bertinotti, è ruotata intorno al tema dell`«alleanza costituente». Oggi si riunirà a Roma la direzione del Pd. L`asse tra Bersani e Franceschini è ormai l`ossatura della maggioranza interna. E se il segretario sembra intenzionato a centrare la sua relazione sulla crisi di Berlusconi e sulla crescente responsabilità che grava fin d`ora sul Pd, a partire dai voti determinanti sull`intervento in Libia e dall`astensione sul federalismo regionale, il capogruppo alla Camera ieri ha insistito sull`alleanza delle opposizioni (senza esclusioni verso Udc, Idv e Sei) come la base necessaria per un «progetto di ricostruzione».
Intervista del presidente Rosy Bindi a Il Corriere della Sera: «Sul federalismo regionale ci siamo confrontati nel merito, ma nessuno si illuda che ci siano possibilità di collaborare con i leghisti ». «Non sono al corrente di colloqui particolari tra il mio
partito e il partito di Bossi. Non è il caso che Bossi millanti una telefonata con Bersani che è stata smentita. Il dialogo non c`è, salvo quello che tutti conoscono, cioè l`intervista del segretario alla Padania e il nostro comportamento in Parlamento. Bossi ci ringrazia e fa bene, perché con il nostro lavoro in Bicamerale abbiamo impedito o contenuto i danni del "loro" federalismo. Abbiamo messo ancora una volta sub iudice quel provvedimento la cui attuazione non potrà essere avviata prima del 2013, e solo a condizione che ci siano le risorse. Questa è la clausola di salvaguardia. E sia chiaro che, se non cambiala politica economica del governo, le risorse non ci saranno mai. La riforma allora sarebbe da riscrivere. Al leader leghista suggerirei poi di no rivendere in Padania quel che ancora non c`è: è stato votato il presupposto per il federalismo, non è ancora l`attuazione della riforma». «Ci siamo astenuti perché sono state accolte tutte le nostre proposte: noi abbiamo dato per l`ennesima volta prova di essere un`opposizione non pregiudiziale, che si confronta nel merito. Se quel provvedimento fosse andato in aula sarebbe stato comunque approvato e senza i miglioramenti che ci sono stati. Politicamente non ci siamo comunque distratti. Proprio in queste settimane i leghisti sono stati promotori alle Camere della prescrizione breve, dell`inserimento della responsabilità civile dei magistrati nella legge comunitaria, del via libera al conflitto di attribuzione sul caso Ruby. Il Carroccio strumentalizza la tragedia di Lampedusa per lucrare consenso. Ha tenuto sotto scacco il Parlamento sulla Libia. Non ci sono possibilità di collaborazione con una forza così».
Domanda. Bersani ha tuttavia rivolto un appello al Carroccio: siamo noi a garantire l`orizzonte federalista, smettetela - ha detto - di tenere bordone a Berlusconi. Questa sembra un`avance. Lei come la interpreta? «Credo che Bersani abbia voluto ricordare alla Lega i misfatti di cui si sta rendendo corresponsabile: sostiene un premier con quattro capi di imputazione. Noi parliamo agli elettori della Lega, per ricordare che il federalismo lo abbiamo introdotto noi nella Costituzione, sta nel dna del Pd, non in quello nella maggioranza». Domanda. I1 Pd non pecca di tatticismo, in nome della spallata a Berlusconi? «Stiamo perseguendo un obiettivo strategico, che è quello di ricostruire l`Italia dopo Berlusconi. Questa è la strategia dentro cui ci muoviamo e che offriamo alle opposizioni e a tutto il paese, agli elettori della Lega come a quelli del Pdl. Se andassimo a votare Berlusconi non vincerebbe perché non ha più la maggioranza, ma dobbiamo conquistare anche il suo elettorato a un impegno di ricostruzione dell`Italia. Per mandare a casa Berlusconi occorre la capacità di muoversi anche nel breve periodo. Sappiamo bene che dobbiamo fare scoppiare le contraddizioni nella Lega perché - nessuno lo nega- il Carroccio ha ora in mano il governo più di quanto ce l`abbia lo stesso Berlusconi…».

27 marzo 2011

Buona domenica del 27/03/2011.


La settimana inizia con una brutta sorpresa, per gli utenti dei trasporti pubblici di Sulbiate. La Net-Nord Est Trasporti da lunedì ha modificato gli orari. Senza alcun preventivo confronto con le amministrazioni locali sono state taglite moltissime corse. E' il caos per i cittadini clienti che non sono stai sufficientemente informati. La decisione unilaterale di Net sta creando gravi disagi a Studenti e Pendolari di Sulbiate. I comuni di Bellusco,Mezzago, Sulbiate, stanno lavorando insieme per trovare condivise strategie d'intervento e di sollecitazione nei confronti della Provincia. Seguiremo gli sviluppi di questa assurda situazione e vi terremo aggiornati. Intanto sempre riguardo il trasporto pubblico il Giornale di Vimercate lanciano l'iniziativa: Voglio il metrò a Vimercate.

Attenzione!
Coloro che avessero subito o stanno subendo danni o disagi a cause del taglio dei trasporti provinciali, sono inviati ad inviare una dettagliata e-mail al Sindaco. Diversi sono i post che hanno a vario titolo trattato del problema che come era facile prevedere si sono subito classificati tra i più visualizzati. Teorema già domenica aveva lanciato l'allarme perchè informata da un elettore PD.

L'esecutivo sempre più confuso sembra non essere più in grado di governare. Per il partiro democratico aumentano le responsabilità. Berlusconi ha dovuto a nominare Saverio Romano, del Gruppo dei Responsabili, Ministro dell'Agricoltura. Peccato che nei suoi confronti sia ancora in corso un procedimento per questioni di mafia.

La situazione in Libia è sempre meno chiara. L'Italia secondo D'Alema sembra essere senza guida e coraggio.

Lampedusa è stata abbandonata a se stessa. Dopo quanto sta avvenendo, dovrebbe cambiare nome e chiamarsi, non più Lampedua ma l'isola della vergogna. Anche in questo caso l'intervento che dovrebbe essere pratico e definitivo stenta partire e se non si agirà con urgenza amunenteranno considerevolmente le occasioni di disordine e di protesta sia per i residenti, che per i nuovi arrivati stanchi di aspettare e di vivere in condizioni disumane. I più maligni sostengono tutto ciò serva alla Lega, che avrà nuove immagini e vecchi argomenti (paura, allarme sicurezza, immigrazione da esodo bibblico)pronti all'uso per la prossima campagna elettorale.

Berlusconi si fa vedere sempre di meno in giro perchè quando esce ovunque vada è ad altissimo rischio di contestazione.

Tra i vari post pubblicati consigliamo da leggere: "lettera di una manna di un bambin0 escluso dai giochi". L'amaro e dignitoso sfogo di rabbia, orgoglio, e speranza, della madre di un ragazzo cieco, nei confronti del ministro Gelmini.

Questa mattina il Circolo sarà ancora in piazza Giovanni XXIII per il tesseramento PD 2011. Informiamo che ieri in piazza Beretta alcuni sulbiatesi si sono tesserati al PD per la prima volta. La redazione di Teorema da il benvenuto ai nuovi iscritti.

Il post più visualizzato di questa settimana è quello che documenta quanto stia a cuore la famiglia al nostro presidente del Consiglio anche se pubblicato il 26 febbraio 2011.

Vi informiamo che sono state più di 5000 le visualizzazioni di questo mese.
La redazione ringrazia tutti i lettori per l'attenzione che costantemente ci state manifestando.

I POST PIU' CLICCATI DELLA SETTIMANA.