16 aprile 2014

DDL sul voto di scambio ora diventato LEGGE!

Il ddl sul voto di scambio è legge

Oggi si dà ai giudici lo strumento per punire il politico che si vende in cambio di voti. La norma è applicabile già dalle elezioni del 25 maggio. PD: “Chi fa campagna elettorale sulla mafia le fa solo un regalo”

416ter  voto_scambio_reato_det
L'Aula del Senato ha dato il via libera definitivo al ddl sul voto di scambio politico-mafioso con 191 voti favorevoli, 32 contrari e 18 astensioni. Il provvedimento sarà legge dello Stato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

IL DDL SUL VOTO DI SCAMBIO IN PILLOLE
Il disegno di legge riguarda un punto cruciale e delicato: l'opera di contrasto delle forme di rapporto tra settori della politica e poteri criminali.
Ecco le novità introdotte dalla nuova legge:
1. Accentua la distinzione tra il delitto di scambio elettorale politico mafioso e la fattispecie di associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis, attraverso una differenziazione dell'entità della pena: quella per scambio elettorale politico-mafioso prevede la reclusione da 4 a 10 anni;
2. Punisce chi promette di procurare voti e chi accetta la promessa di procurare voti mediante le modalità di cui al terzo comma dell’articolo 416-bis in cambio dell’erogazione di denaro;
3. Oltre all’erogazione di denaro punisce anche la promessa di erogazione di denaro;
4. Prevede infine che, oltre all’erogazione di denaro, sia punita anche la promessa di altra utilità. In tal modo l'oggetto dello scambio potrà superare la semplice dotazione di denaro in cambio dei voti e conferire maggior concretezza alla disposizione in questione.

14 aprile 2014

Le follie del governatore

Il referendum sulla prostituzione si salva solo grazie al soccorso grillino, ma la Lega tira dritto e punta ad ottenere anche quello per la Lombardia a statuto speciale. A costo di scardinare un possibile comune contributo lombardo alla partita delle riforme costituzionali.
In politica tutto è possibile, ma chi ricopre ruoli istituzionali non può avere come unico obiettivo la promozione (o la sopravvivenza?) della propria parte. Questo si chiama occupazione delle istituzioni a scopo propagandistico, con buona pace dei cittadini che si attendono risposte e proposte da chi, eletto da una minoranza di loro, è comunque chiamato a rappresentarli tutti.
Non ci pare che questo stia accadendo in Lombardia.

8 aprile 2014

Convocazione del Consiglio Comunale per giovedì 10 aprile


4 aprile 2014

Consiglio Comunale



Ai sensi dell’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale si comunica che il Consiglio Comunale è convocato in prima seduta presso la sede municipale in sessione straordinaria, in seduta pubblica, per il giorno di Giovedì 10 Aprile alle ore 21.00, ed eventualmente in seconda convocazione per il giorno Venerdì 11 Aprile 2014 alle ore 21.00 alle ore 9.30 per la trattazione degli argomenti come da ordine del giorno allegato.




ORDINE DEL GIORNO

1 - PRESA D’ATTO DEL REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE TERRITORIALE PREDISPOSTO DA OFFERTASOCIALE.
2 - P.G.T. – PROROGA VALIDITA’ DOCUMENTO DI PIANO  AI SENSI DELL’ART. 8.4 DELLA L.R. 12/2005 E  s.m. e i. CONFERMA PGT.
3 - INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE SULBIATE DEMOCRATICA E SOLIDALE AVENTE AD OGGETTO: “PTCP - INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE E STATO DI ATTUAZIONE”.
4 - INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE SULBIATE DEMOCRATICA E SOLIDALE AVENTE AD OGGETTO: “SITUAZIONE DI PRESUNTO PERICOLO DEI FABBRICATI SITI IN VIA CICERI E STATO LAVORI IN VIA FILANDA”

7 aprile 2014

La dote scuola in Lombardia


Dote scuola, il Tar dà torto alla Regione

scuolaLo avevamo detto e sollecitato più volte in Commissione Istruzione e in Consiglio regionale, ma la Giunta è sempre rimasta sorda alle nostre richieste. E ora si becca la bocciatura del Tar dopo il ricorso da parte di due famiglie a proposito di dote e buono scuola.
LEGGI ANCHE - Dote e buono scuola: così non funziona
”Il Tar quindi dà torto alla Regione: le scelte fatto sulla dote scuola sono discriminanti e penalizzano gli studenti delle scuole statali–. I dati da noi forniti dopo la pubblicazione del bando parlavano chiaro riguardo le evidenti discriminazioni operate dalla Giunta: in nome della libertà di scelta, che nessuno mette in discussione, si va a penalizzare le famiglie più povere”.
La sentenza annulli proprio “le delibere di Giunta relative alla componente ‘sostegno al reddito’ in nome della disparità di trattamento tra studenti frequentanti scuole statali e scuole paritarie. La magistratura amministrativa ritiene ingiustificato il diverso trattamento tra gli uni e gli altri.

La FINESTRA... di fronte numero 1

6 aprile 2014

5 anni fa, il terremoto in Abruzzo

Se cinque anni vi sembrano pochi

La riflessione di Stefania Pezzopane nel quinto anniversario del terremoto abruzzese

fiaccolta aquila  l_aquila
 
Sono già trascorsi cinque anni, un lustro. A qualcuno sembrano pochi, ma per noi aquilani sono stati gli anni più lunghi e forse più difficili. Cinque anni di dolore, di lotta, di speranza. Cinque anni per piangere e lottare, per non rassegnarsi, per non mollare.
Ad ogni anniversario il dolore per la perdita delle 309 vittime di quella terribile notte torna a farsi più vivo, più straziante. E’ un dolore che non ci abbandona mai, un dolore, con cui i parenti di chi non c’è più, fanno conti tutti i giorni.

La fiaccolata, che come ogni anno si snoda per le vie della città nella notte tra il 5 e il 6 aprile, è un momento di lutto collettivo. Un ricordo doloroso, doveroso, perché quelle morti non si ripetano più. L’Aquila si stringe attorno ai suoi morti, si raccoglie di nuovo in un momento di sofferenza collettiva, anche per rinvigorire le ragioni e le motivazioni per andare avanti. Jemo ‘nnanzi. Anche il Papa ci incoraggia a non perderci d’animo.

4 aprile 2014

Voto di scambio



Voto di scambio: ora la lotta alla mafia è più forte

Dopo il sì della Camera alla riforma del voto di scambio, il testo passa ora al Senato per l'approvazione definitiva. "Il M5S ha votato contro, gridando allo scandalo, ma 8 mesi fa votarono a favore su pene da 4 a 10 anni", si legge in un tweet dei deputati democratici.

Il gruppo PD difende il lavoro fatto alla Camera, assicurando che le sanzioni e le misure previste rafforzeranno la lotta alle cosche.

Walter Verini, Donatella Ferranti e Davide Mattiello, della commissione Giustizia PD, hanno replicato seccamente al fondatore del M5S, che dopo l'approvazione della riforma del 416ter da parte della Camera, ha attaccato anche il premier Renzi.

"Le affermazioni di Beppe Grillo contro il 416ter sono vergognose. E' vero che Grillo è uomo di spettacolo e ci ha abituato alle sua battaglie politiche populiste, ma usare il tema del 416bis contro il presidente del Consiglio è vergognoso e offende le vittime della mafia e diventa protagonista di una deriva pericolosa ed è stato triste vedere il M5S non votare un provvedimento atteso da 20 anni", ha commentato Walter Verini in una conferenza stampa all'indomani del via libera alla Camera della nuova normativa sul voto di scambio politico mafioso.

2 aprile 2014

Intervista a Pietro Grasso sul Senato

Grasso: "Il Senato resti un'assemblea di eletti"

Intervista al presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso di L. Milella - La Repubblica

Quando gli si dice che un accreditato gossip lo descrive come il futuro capo dello Stato, con aria visibilmente seccata, replica: «Non scherziamo. Io penso a fare bene il mio lavoro, e da presidente parlo della riforma del Senato, nel mio pieno ruolo istituzionale e super partes».

E come si sente come probabile ultimo presidente di questo Senato?
«Da fuori mi vedono come l`ultimo imperatore, io mi sento l`ultimo dei mohicani...».

Renzi è stato netto, ha detto «se il Senato non va a casa, vado a casa io». Domani esce il suo testo. Se vestisse i suoi panni che farebbe?
«Quello che sta facendo lui, lavorando con tutte le mie forze per superare il bicameralismo perfetto, diminuire il numero dei parlamentari, semplificare l`iter legislativo».

Ma da qui come la vede? Abolire il Senato è davvero necessario e indispensabile?
«Al di là delle semplificazioni mediatiche nessuno parla di abolire il Senato, ma di superare il bicameralismo attuale. L`urgenza è prima istituzionale che economica: dobbiamo accelerare il processo legislativo, senza indebolire la democrazia».

1 aprile 2014

Lavoro, crisi attuale e speranze future




                       



                    PUBBLICHIAMO L'INVITO  PER CHI


                    FOSSE INTERESSATO ALL'INIZIATIVA.



                 

                                                    Circolo PD Sulbiate

Renzi va avanti con le riforme per il Paese



Renzi: "La musica deve cambiare, avanti con le Riforme"

Ridare credibilità alle istituzioni e alla politica. Ecco perchè diciamo: via le province, riforma elettorale, basta al Senato che conosciamo adesso. E quindi: riduzione del numero dei parlamentari; semplificazione del processo legislativo; abbassare l'indennità dei consiglieri regionali e mai più 'rimborsopoli'

renzi28  renzi28    
"Il governo va avanti - ha detto Renzi - e presenterà un Ddl costituzionale per dire basta al Senato come lo conosciamo adesso, mai più bicameralismo perfetto e Senato non più elettivo, altrimenti sarebbe una presa in giro nei confronti degli italiani. La musica deve cambiare, sulle Riforme il governo non molla". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Tg2 rispondendo al Presidente del Senato Pietro Grasso che propone di lasciare la Camera Alta eletta dal popolo.

"Ho grande rispetto per il Senato, ho grande rispetto per il Presidente del Senato e capisco che lui debba difendere l'istituzione che oggi presiede - ha dichiarato il premier - ma il vero modo per difendere il Senato non è fare una battaglia conservatrice e tesa a mantenere lo status quo. E' prendere atto di paletti che ci siamo dati: mai più voto di fiducia; mai più voto di bilancio; riduzione del numero dei parlamentari e delle indennità. Chi sta in Senato è un rappresentante delle istituzioni che non è pagato per quello. E, cosa più importante: il ruolo del Senato per le leggi costituzionali, per i trattati europei, per l' elezione del Presidente della Repubblica ma - ha ribadito - mai più bicameralismo perfetto".