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13 settembre 2014
Mondo a colori, Bernareggio
12 settembre 2014
Lucrezia Ricchiuti - Newsletter n.1 - 11 settembre 2014

Commissione 6^ Finanze e Tesoro
Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie
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Serracchiani sulla sanità
Sanità, Serracchiani: “Tagli agli sprechi, non ai servizi”
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"Non si tratta di tagliare servizi o risorse, ma di riqualificare la spesa, anche per la sanità, perché in questo Paese comunque perdurano gli sprechi", ha spiegato DeboraSerracchiani.
"Quando il Governo ha inteso dire che ogni ministero deve fare la propria parte per ridurre la spesa almeno del 3%, c'è chi lo ha interpretato anche sulla sanità.
11 settembre 2014
Scuola
Puglisi: "Sulla scuola zero annunci, solo fatti"
Prevista l'assunzione a tempo indeterminato di 29 mila docenti, 4600 amministrativi e 620 presidi. "Il Governo procede verso la stabilizzazione degli insegnanti di sostegno e una scuola a zero precarietà per assicurare la continuità didattica ed innalzarne la qualità". Così la capogruppo PD in Commissione Senato per l'infanzia e l'adolescenza
E' positiva anche l'assunzione massiccia di dirigenti scolastici per assicurare una guida stabile delle autonomie scolastiche". Lo ha dichiarato in una nota, la senatrice del Pd Francesca Puglisi, capogruppo PD VII Commissione Senato e membro Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza.
"Un
particolare ringraziamento va fatto al Governo per la statalizzazione
delle Aldini Valeriani Siriani di Bologna, scuola tecnica di importanza
strategica per il tessuto imprenditoriale di Bologna e eccellenza
riconosciuta nelle buone pratiche di alternanza scuola-lavoro. Sulla
scuola zero annunci, solo fatti".
10 settembre 2014
Province, nuove sfide
Province, una sfida per tutti noi
PD e ambiente
Ambiente, Braga: "Positivo l'avvio della Commissione d'inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti"
"La piaga della criminalità ambientale è una delle
principali cause di disastri ambientali e sanitari e spesso un fattore
di freno alla competitività del nostro Paese. Per questo è positivo che
si avvii al più presto il lavoro della Commissione". Lo ha dichiarato la
responsabile Ambiente del Pd
9 settembre 2014
Tre persone, tre scelte di coraggio.
dal sito di avvenire
Il Papa: «Suore uccise siano seme di pace»
Dolore e sgomento in tutto il mondo religioso e non solo per l’uccisone di tre missionarie in Burundi, assalite nella loro parroccchia a Kamenge (Bujumbura). Sono morte in Burundi, nel cuore di quell'Africa a cui avevano dedicato la vita da missionarie per aiutare gli ultimi nel nome del Vangelo. Due missionarie saveriane italiane, suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti, di 75 e 83 anni, sono state uccise domenica pomeriggio nella località di Kamenge, in quello che appare essere stato un tentativo di rapina, forse di un balordo, finito nel sangue. Suor Bernadetta Boggian, 79 anni, anch'essa saveriana, è stata uccisa successivamente, nella notte tra domenica e lunedì, dopo l'omicidio delle prime due.

Le tre sorelle vivevano nel quartiere più disagiato di Bujumbura, luogo di violenti scontri tra etnie Hutu e Tutsi. Insieme con i missionari saveriani promuovevano la conciliazione fra etnie, aprendo laboratori di formazione lavoro per i giovani e le donne del posto. Suor Bernardetta Boggian sarebbe stata decapitata. Lo ha detto all'agenzia France Presse il vice direttore generale della polizia burundese, Godefroid Bizimana, aggiungendo che "tutte e tre sono state violentate". Circostanza però smentita categoricamente dalla vicaria generale delle missionarie saveriane di Parma, suor Silvia Marsili (LEGGI).
La testimonianza. “Un episodio del tutto inaspettato, un enorme dolore…”: così padre Mario Pulcini, superiore dei missionari saveriani in Burundi, riferisce all'agenzia Misna delle tre religiose saveriane italiane uccise nella zona nord della capitale Bujumbura. “Verso le 16 di ieri la sorella Bernadetta è venuta nel mio ufficio chiedendo notizie delle sorelle Lucia e Olga che erano rimaste a casa mentre lei e la sorella Mercedes si erano recate all’aeroporto per accogliere le altre sorelle di ritorno in Burundi dal loro capitolo generale a Parma. C’era apprensione soprattutto perché dall’interno della casa non c’erano segnali di vita, tutto era chiuso e con le tende tirate” racconta padre Pulcini.
Matteo Renzi da Bologna
"Il futuro è un luogo bellissimo, andiamoci insieme"
Matteo Renzi chiude la Festa Nazionale de L'Unità di Bologna
Un secondo ringraziamento è andato “a chi ha fatto il segretario prima di me”, ha detto Renzi, ricordando Guglielmo Epifani, Walter Veltroni, Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani, a cui il segretario democratico ha riservato “un doppio grazie”.
Europa, politica economica e politica estera sono stati i temi al centro della prima parte del discorso di Renzi, che ricordando la recente nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante, ha sottolineato come “questo per noi significa che la politica estera europea deve diventare una cosa seria”.
8 settembre 2014
MARONI PARLA SOLO DI TAGLI, MA DA ROMA ARRIVA 1 MLD PER LA SANITÀ
Il presidente lombardo cerca scuse per le promesse mancate, e torna a parlare del Referendum per lo statuto speciale
Un miliardo di euro in più per la sanità, 300 milioni per la cassa integrazione in deroga, 45 milioni per il trasporto pubblico locale, 1,5 milioni per la Certosa di Pavia e per Villa Manzoni a Lecco. Basterebbe questo per rispondere al continuo piagnisteo del presidente Maroni contro il governo, accusato di effettuare tagli continui alla Regione Lombardia. Ma se Maroni insiste è per sostenere la linea del referendum per lo statuto speciale, quello consultivo per cui ha deciso di stanziare ben 30 milioni di euro, ultima frontiera dell'inconcludente autonomismo leghista, passato negli anni dal federalismo al secessionismo, dalla rivendicazione del 75% delle tasse allo Statuto speciale. Il tutto senza mai arrivare a nulla, pur avendo il Carroccio e Maroni tenuto in mano a lungo le leve del Governo e della Regione. La colpa, per la Lega, è sempre di qualcun altro e solitamente di Roma, intesa come governo e parlamento. Tuttavia è proprio lì che finalmente si sta discutendo della riforma della Costituzione e, prima che Salvini cambiasse idea e decidesse per il voto contrario, il suo partito aveva contribuito al percorso riformatore, avendo addirittura nominato uno dei due relatori al Senato nella persona dell'ex ministro delle riforme Roberto Calderoli. Il capogruppo del Pd Enrico Brambilla torna a ribadire che "è in quella sede, in modo serio, che la Lombardia deve impegnarsi per guadagnare quegli spazi di autonomia che da sempre rivendica", anche partendo dal fatto che il testo uscito dal Senato mantiene il cosiddetto federalismo differenziato, che permette alle regioni con i conti in ordine di ottenere competenze in più in cambio delle relative risorse. Quanto ai 30 milioni, dice Brambilla, si utilizzino diversamente, "per porre rimedio alle tante emergenze che il maltempo di questa estate anomala ha creato in diversi territori della Lombardia".
Un miliardo di euro in più per la sanità, 300 milioni per la cassa integrazione in deroga, 45 milioni per il trasporto pubblico locale, 1,5 milioni per la Certosa di Pavia e per Villa Manzoni a Lecco. Basterebbe questo per rispondere al continuo piagnisteo del presidente Maroni contro il governo, accusato di effettuare tagli continui alla Regione Lombardia. Ma se Maroni insiste è per sostenere la linea del referendum per lo statuto speciale, quello consultivo per cui ha deciso di stanziare ben 30 milioni di euro, ultima frontiera dell'inconcludente autonomismo leghista, passato negli anni dal federalismo al secessionismo, dalla rivendicazione del 75% delle tasse allo Statuto speciale. Il tutto senza mai arrivare a nulla, pur avendo il Carroccio e Maroni tenuto in mano a lungo le leve del Governo e della Regione. La colpa, per la Lega, è sempre di qualcun altro e solitamente di Roma, intesa come governo e parlamento. Tuttavia è proprio lì che finalmente si sta discutendo della riforma della Costituzione e, prima che Salvini cambiasse idea e decidesse per il voto contrario, il suo partito aveva contribuito al percorso riformatore, avendo addirittura nominato uno dei due relatori al Senato nella persona dell'ex ministro delle riforme Roberto Calderoli. Il capogruppo del Pd Enrico Brambilla torna a ribadire che "è in quella sede, in modo serio, che la Lombardia deve impegnarsi per guadagnare quegli spazi di autonomia che da sempre rivendica", anche partendo dal fatto che il testo uscito dal Senato mantiene il cosiddetto federalismo differenziato, che permette alle regioni con i conti in ordine di ottenere competenze in più in cambio delle relative risorse. Quanto ai 30 milioni, dice Brambilla, si utilizzino diversamente, "per porre rimedio alle tante emergenze che il maltempo di questa estate anomala ha creato in diversi territori della Lombardia".
7 settembre 2014
I punti per la Scuola!
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NUOVO ANNO, BUONA SCUOLA
Il Governo Renzi ha reso pubbliche le linee
guida sulla scuola, 136 pagine di idee e proposte, precedute da una
fotografia critica dell'esistente, sulle quali dal 15 settembre al 15
novembre si apre una grande consultazione pubblica per raccogliere idee,
giudizi e proposte.
Come ha sottolineato il presidente Renzi nel video di presentazione, non
si tratta di una riforma della scuola italiana, ma del tentativo di
provare a cambiare l'inerzia di un sistema scolastico che da troppo
tempo pare avvitato sui suoi problemi. Da gennaio inizia la fase
operativa e legislativa per avviare, nel 2015, il cambiamento per la
buona scuola.
Fabio Pizzul ha commentato così il nuovo patto educativo: "Chi aveva
ipotizzato lo slittamento dei provvedimenti sulla scuola per mancanza di
coperture finanziarie avrà ora di che leggere e giudicare. L'ennesima
promessa come dicono i detrattori? Non mi pare, lo definirei piuttosto
l'inizio di un processo di cambiamento. Il dibattito e la riflessione
sono aperti: mi auguro siano l'occasione per rimettere la scuola al
centro o all'inizio dell'agenda politica italiana".
Ecco, in sintesi, i 12 punti fondamentali del documento: 1. MAI PIU' PRECARI NELLA SCUOLA Un piano straordinario per assumere 150 mila docenti a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie ad Esaurimento. 2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO 40 mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. D'ora in avanti si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, come previsto dalla Costituzione. Mai più 'liste d'attesa' che durano decenni. |
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