Mancano 24 giorni alle elezioni e mentre l'Italia è giustamente stregata da Sanremo noi continuiamo con la campagna elettorale. Qualcuno di voi mi ha scritto: qual è il vero obiettivo del PD? Diciamolo con forza: noi vogliamo arrivare primi. Punto. Vogliamo essere il primo partito, vogliamo essere il primo gruppo parlamentare. La partita per il primo posto sul proporzionale, che assegnerà la grande maggioranza dei seggi, non riguarda Berlusconi e neppure Salvini. È una sfida a due, tra noi e i Cinque Stelle. Nonostante tutti gli attacchi di questi giorni (dagli attacchi in rete di queste ore al folle che, a Macerata, non solo ha ferito sei persone ma ha sparato ad altezza d'uomo anche alla nostra sede), il PD è il vero punto di riferimento di chi vuole andare avanti. Di chi non vuole fermarsi. Il PD è la vera forza tranquilla di questo Paese. E quella che un tempo si chiamava maggioranza silenziosa degli italiani lo sa perfettamente. Abbiamo le idee chiare su che cosa va fatto e qui trovate il volantino che andrà in cinque milioni di copie in giro per l'Italia. Gli altri lanciano promesse a vanvera, noi abbiamo un progetto concreto. Gli altri promettono miracoli, noi abbiamo dalla nostra i risultati. A livello nazionale, ma anche in tanti comuni. Prendo un esempio a caso, tra i tanti che si stanno muovendo in queste ore: il segretario provinciale del PD di Parma, Nicola Cesari, è sindaco a Sorbolo e questo è il materiale che sta facendo girare nel suo comune. Dico a tutti i sindaci: forza, tutti al lavoro, tutti insieme. |
9 febbraio 2018
Politiche 2018. La newsletter di Matteo Renzi
8 febbraio 2018
Gori Presidente
Per leggere il programma clicca qui: www.giorgiogori2018.it/programma
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6 febbraio 2018
Ci ha lasciato una persona da non dimenticare
La Resistenza di 'Cif' Villani:
"Mi salvò un repubblichino che avevo deciso di non uccidere"
Il racconto di un partigiano milanese.
Dall'8 settembre al 25 aprile, passando dalle carceri della Repubblica di Salò e i tentativi di liberare Parri
di ZITA DAZZI
Giunto a Milano l'8 settembre 1943, col ritorno dei fascisti che pretendevano di reclutare i giovani, a Villani sembrò del tutto normale rispondere di no e schierarsi contro. Si collegò subito ad Arturo Capettini, gappista milanese, che gli diede fiducia e lo incaricò di organizzare un gruppo di giovani autonomi e che battezzò "Giovani studenti per la libertà".
"Mi salvò un repubblichino che avevo deciso di non uccidere"
Il racconto di un partigiano milanese.
Dall'8 settembre al 25 aprile, passando dalle carceri della Repubblica di Salò e i tentativi di liberare Parri
di ZITA DAZZI
Giunto a Milano l'8 settembre 1943, col ritorno dei fascisti che pretendevano di reclutare i giovani, a Villani sembrò del tutto normale rispondere di no e schierarsi contro. Si collegò subito ad Arturo Capettini, gappista milanese, che gli diede fiducia e lo incaricò di organizzare un gruppo di giovani autonomi e che battezzò "Giovani studenti per la libertà".
5 febbraio 2018
Politiche 2018. La newsletter di Matteo Renzi
Mancano 32 giorni alle Elezioni del 4 marzo. Dopo averne parlato per mesi, finalmente ci siamo. E conteranno i voti dei cittadini, non le polemiche dei soliti noti.
Parto dall'agenda dei prossimi appuntamenti:
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4 febbraio 2018
Giovani e lavoro: nascono 300 imprese al giorno, boom in agricoltura
Un terzo delle nuove imprese iscritte nel 2017 è di under 35. L'Italia primeggia in Europa per aziende agricole condotte da giovani
Repubblica - 01 febbraio 2018
Chi l'ha detto che i giovani vogliono soltanto fuggire verso altri lidi? C'è una buona fetta di loro che ancora si mette in gioco, in Italia. Senza nulla togliere al problema della 'fuga dei cervelli', che anzi è quanto mai urgente affrontare con riforme radicali che vanno dall'Università al mercato del lavoro, i dati della Camera di Commercio di Milano, MonzaBrianza e Lodi sono un inno all'imprenditoria che nasce e cresce in casa: nello scorso anno in Italia sono nate circa 300 imprese giovanili al giorno lungo tutta la penisola (circa 110mila), pari al 30,5% di tutte le imprese iscritte nel 2017.
Repubblica - 01 febbraio 2018
Chi l'ha detto che i giovani vogliono soltanto fuggire verso altri lidi? C'è una buona fetta di loro che ancora si mette in gioco, in Italia. Senza nulla togliere al problema della 'fuga dei cervelli', che anzi è quanto mai urgente affrontare con riforme radicali che vanno dall'Università al mercato del lavoro, i dati della Camera di Commercio di Milano, MonzaBrianza e Lodi sono un inno all'imprenditoria che nasce e cresce in casa: nello scorso anno in Italia sono nate circa 300 imprese giovanili al giorno lungo tutta la penisola (circa 110mila), pari al 30,5% di tutte le imprese iscritte nel 2017.
3 febbraio 2018
Politiche 2018.

Scritto da Redazione PD Monza
La campagna elettorale per le politiche 2018 è davvero alle porte. La data del voto – 4 marzo 2018 – si avvicina a grandi passi e il Partito Democratico vuole porre l'accento su quanto costruito durante questa legislatura. Cosa è stato fatto? Tanto. Anzi, tantissimo.
Industria 4.0
Sono stati stanziati 20 miliardi di euro fra incentivi, fondi per la ricerca e detrazioni per le start-up. Azioni concrete che hanno guardato a ricerca e innovazione, garantito investimenti e il conseguente aumento dei posti di lavoro. Risorse economiche che guardano al futuro. Per essere pronti e mettere, davvero, la priorità al lavoro.
Si legge sul sito "Deputati Pd Fatti Concreti": “Abbiamo puntato su Industria 4.0 venti miliardi di euro fra incentivi, fondi per la ricerca, detrazioni per le start-up. Il Piano nazionale ha un potenziale enorme perché guarda con coraggio al futuro, e comincia però a dare già con chiarezza i suoi frutti. Siamo la seconda realtà manifatturiera in Europa, la settima nel mondo, ma per crescere e restare competitivi di fronte all’esplosione di novità offerto dalla quarta rivoluzione industriale dobbiamo accettare la sfida del cambiamento e trasformarla in opportunità. Industria 4.0 significa questo. Il Piano nazionale del governo mette in campo un progetto che integra impresa e ricerca, lavoro e tecnologia avanzata”.
2 febbraio 2018
Al via la campagna elettorale
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1 febbraio 2018
Regionali Lombardia 2018.
Scritto da
Redazione di Monza
Roberto Scanagatti si candida al consiglio regionale della Lombardia. A renderlo noto è lo stesso ex sindaco di Monza. “Ho deciso di accettare la candidatura per il consiglio regionale nella lista del Pd a sostegno di Giorgio Gori. Le ragioni sono presto dette. Voglio dare il mio contributo per cambiare il governo della Lombardia e rappresentare al meglio il territorio di Monza e della Brianza. Dopo 25 anni di centrodestra, la Regione più importante d'Italia merita molto di più”.
Scanagatti prosegue. “Le potenzialità sono
enormi e non può bastare il confronto con altre realtà del Paese che stanno
peggio di noi. Dobbiamo guardare ai modelli più avanzati, perché il futuro
corre e non ci aspetta.
La Regione viene vista spesso come un ente che si occupa di poche cose, la sanità innanzitutto e i trasporti. Non è così: sono molte di più le competenze regionali che incidono sulla nostra vita quotidiana. Nei prossimi giorni cercherò di raccontare come io la penso, proponendo soluzioni praticabili.
Da sindaco e da presidente di Anci Lombardia, l'associazione che raggruppa tutti i comuni lombardi, ho avuto modo di conoscere da vicino la ricchezza dei nostri territori, i loro problemi, le loro aspettative. Anche in una provincia ricca di energie positive come quella di Monza e della Brianza, ho potuto toccare con mano le difficoltà e i problemi che vivono i cittadini e le imprese e però constatare quanto gli interessi e le attenzioni della Regione fossero distanti e diversi. Sono davvero convinto che si può e si deve voltare pagina. Che si può e si deve fare molto meglio. Io ci metto quello che ho: passione, impegno ed esperienza. So bene che da soli non si va da nessuna parte, perciò spero di trovare tanti compagni di viaggio in questa nuova avventura”.
La Regione viene vista spesso come un ente che si occupa di poche cose, la sanità innanzitutto e i trasporti. Non è così: sono molte di più le competenze regionali che incidono sulla nostra vita quotidiana. Nei prossimi giorni cercherò di raccontare come io la penso, proponendo soluzioni praticabili.
Da sindaco e da presidente di Anci Lombardia, l'associazione che raggruppa tutti i comuni lombardi, ho avuto modo di conoscere da vicino la ricchezza dei nostri territori, i loro problemi, le loro aspettative. Anche in una provincia ricca di energie positive come quella di Monza e della Brianza, ho potuto toccare con mano le difficoltà e i problemi che vivono i cittadini e le imprese e però constatare quanto gli interessi e le attenzioni della Regione fossero distanti e diversi. Sono davvero convinto che si può e si deve voltare pagina. Che si può e si deve fare molto meglio. Io ci metto quello che ho: passione, impegno ed esperienza. So bene che da soli non si va da nessuna parte, perciò spero di trovare tanti compagni di viaggio in questa nuova avventura”.
31 gennaio 2018
Ministero della Solitudine? Una buona idea da portare anche in Italia

presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria, sulla novità introdotta in Uk dalla premier Theresa May. «Ma non basta creare istituzioni ad hoc. Servono linee guida d'intervento su quello che è un grande problema in Europa»
La premier britannica Theresa May ha recentemente istituito un ministero per la Solitudine. Per questo ha nominato un “sottosegretario alla solitudine” per affrontare un tema sociale e sanitario che nel Regno Unito riguarda 9 milioni di persone. La leader conservatrice ha scelto per questo incarico la 42enne deputata Tory Tracey Crouch, chiamata ad affrontare una “sfida generazionale” in una realtà sempre più frammentata e disgregata. Una notizia che ha ricevuto reazione tra l'ilare e il perplesso. Non per Marco Trabucchi, presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria, per cui l'idea è «tutt'altro che peregrina».
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