Comunicato Stampa del Partito Democratico Monza
Scritto da Redazione PD Monza
Una lettera firmata da 29 sindaci della Brianza per denunciare il caos vaccini in Lombardia a corollario di un non-governo che grava come un macigno sulle spalle e sulla pelle dei cittadini della nostra regione. Tra i firmatari di questo appello direttamente rivolto ai vertici di Regione, al governatore AttilioFontana, all’assessore Letizia Moratti e a Guido Bertolaso, anche il sindaco di Monza, Dario Allevi.
Non è l’unico primo cittadino in quota Forza Italia o Movimento 5 Stelle a mettere la firma – e la faccia – in calce a quella che è l’ennesima denuncia nei confronti della gestione leghista di ormai un anno di pandemia. Una imbarazzante sequela di errori e incompetenza che sugella quasi 30 anni di governo di centrodestra in quella che non senza boria veniva descritta come la Regione “locomotiva d’Italia” ma che alla prova dei fatti ha rivelato di essere esposta e fragile e mai tutelata da amministratori non all'altezza, da decenni.
E dunque la Lega viene scaricata anche dai sodali di sempre, quel centrodestra che con un po’ di pudore non volta la testa dall’altra parte davanti a cotanto scempio. L’attacco diretto all’inadeguatezza del sistema sanitario lombardo, e nel merito brianzolo, giunge attraverso la lettera dei Sindaci rivolta agli alti vertici, in particolare vedendo gli scarsi risultati delle sedi vaccinali di prossimità.
I Sindaci di Monza e della Brianza chiedono a gran voce la possibilità di proseguire nel percorso di attivazione dei Medici di Medicina Generale, in modo tale da rendere reale la costituzione dei centri vaccinali. Ritenendo inoltre urgente una nuova modalità di comunicazione che veda i Sindaci non unicamente come semplici ratificatori delle decisioni, ma parte attiva e integrante del processo discelta.
“Penso sia notevole sottolineare come la Lega, sia rimasta isolata all’interno del centro destra dal momento che anche Sindaci di Forza Italia (fra cui Dario Allevi) hanno firmato la lettera. – il commento di Matteo Raimondi, segretario del Partito Democratico Monza – Se anche gli alleati si smarcano dalla gestione imbarazzante di Regione Lombardia, mi chiedo come sia possibile per qualcuno continuare a negare il disastro lombardo”.
“A Monza è tutto fermo. - commenta invece il capogruppo del Partito Democratico Egidio Riva - Anche le vaccinazioni. Se ne è finalmente accorto anche il sindaco Allevi che, seppure in forte ritardo, chiede all’assessore regionale Letizia Moratti e alla ATS gli interventi e le risposte che tutti da tempo attendiamo. Meglio tardi che mai, si è soliti dire. Ma a Monza siamo ormai abituati all’inerzia e ai ritardi delle amministrazioni di centrodestra, sia in città sia in Regione. Speriamo solo che questo strazio finisca presto, per il bene di tutti noi”.
1 aprile 2021
Caos Vaccini.
25 marzo 2021
Roberto Rampi - Notizie dal Parlamento
Il Partito Democratico con Enrico Letta
Ho sostenuto con convinzione e con speranza la candidatura di Enrico Letta. La mia adesione è figlia del confronto e dell’ascolto del mio territorio. In questi giorni ho riscontrato grande convinzione e supporto da parte di un partito, quello di Monza e Brianza, vitale e radicato. Che conosce bene Letta e che gli riconosce qualità politiche. Lo stesso ho raccolto nei mondi della cultura che conosco meglio e di cui mi occupo da più tempo. Ma da ogni parte ci viene anche un messaggio molto preciso. Non basterà una figura così autorevole e un gesto gesto così generoso a risolvere i tanti problemi del Pd e del Paese. Per questo è urgente una revisione delle regole e della rappresentanza e degli elementi di fondo della lettura del mondo e del modello di sviluppo. A partire dalla Democrazia e dalla Sostenibilità, sociale ed ambientale. Attrezzare il Pd ad essere una comunità democratica moderna, solida, visionaria, utile all’Italia e all’Europa. Buon lavoro a tutti noi.
A proposito di questo ho scritto un articolo per IMMAGINA.
Il nuovo Governo
Ho espresso il mio voto favorevole in Senato sulla fiducia al nuovo Governo. Programma, progetto, riferimenti valoriali, priorità sono coerenti con il nostro percorso politico e con la visione del Paese e del mondo che condividiamo. Particolare attenzione alla funzione della scuola, delle università e della ricerca, al tema del lavoro e dello sviluppo, alla transizione ecologica, al rafforzamento dell’integrazione europea, allo sviluppo dei diritti nelle relazioni internazionali. Questi sono i pilastri su cui poggia questa esperienza che dovremo sostenere con lealtà e con intelligenza, portando idee, contributi, punti di vista, portando la forza del radicamento, la voce del territorio, la peculiarità dei mondi che conosciamo meglio, portando rappresentanza. Non un principio di affidamento, non la funzione salvifica di uno o di qualcuno, ma un processo politico tutto da sviluppare. E in questa ottica non mi spaventa il confronto con chi è diverso e ha proposte e soluzioni diverse, perché la Politica è capacità di sintesi e la sintesi la fai con il diverso, con l’altro da te. Buon lavoro a tutti noi, mettendoci il meglio di quel che possiamo.
22 marzo 2021
Decreto Sostegno, le novità per i lavoratori fragili
di Carlo Giacobini (Vita)
Già il primo intervento normativo, all’esordio della pandemia, aveva previsto una forma di protezione per quelli che poi, nell’arco di qualche mese, sarebbero stati indicati come “lavoratori fragili”. L’ormai storico decreto “Cura Italia” (decreto legge 17.03.2020, n.18) ne aveva delineato i profili attorno ad una condizione di maggior rischio. E quindi: persone con immunodepressione o esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita. Erano sussunti nella stessa categoria i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, legge 104/1992).
21 marzo 2021
SettegiorniPD in Regione Lombardia
La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia
20 marzo 2021
Il mio Partito Democratico
È sempre più evidente che esistano due partiti all’interno del PD.
Uno è sicuramente quello di cui parla Nicola Zingaretti: capicorrente, poltronari, un partito decisamente non edificante, animato da un ristretto gruppo di persone e che, francamente, non mi rappresenta.
Però, il mio partito è diverso.
Non è quello di cui parla Zingaretti.
Il Partito in cui milito, che dirigo in un comune capoluogo, è formato da donne e uomini che dedicano il loro tempo e le loro energie per il bene comune senza chiedere nulla in cambio.
È formato da amministratori locali, consiglieri regionali e parlamentari che, magari, saltano meno agli onori della cronaca, ma ogni giorno si impegnano per il territorio in cui vivono e, da un anno a questa parte, lo fanno ancora più alacremente, cercando di dare risposte e rassicurare i cittadini in un momento decisamente complesso.
È formato da militanti che si consumano le suole delle scarpe per le vie dei loro comuni, che animano i gazebo in strada, che non hanno mai mancato un appuntamento elettorale: pioggia, sole, vento e, ultimamente anche neve, non sono mai stati un problema.
La gola secca a furia di parlare ma l’entusiasmo negli occhi.
Questo è il mio Partito Democratico, ben lontano dalle logiche dei palazzi romani.
Questo è il Partito in cui da tempo milito, cercando di costruire ogni giorno, insieme a tante donne e tanti uomini un domani migliore.
Quando sentite parlare di poltrone, di lotte intestine, di gruppi di interesse più o meno ampi, fatemi un favore: ricordate che c’è molto altro e che il Partito Democratico è molto meglio di così.
Il PD di cui ogni anno rinnovo la tessera è un partito di cui essere orgogliosi… Altro non mi rappresenta.
14 marzo 2021
Enrico Letta: “Un nuovo Pd per vincere insieme”
13 marzo 2021
Abbiamo salvato e rimesso il PD in campo. Ora si può continuare
Negli ultimi due anni il Partito Democratico, dopo la drammatica sconfitta del 2018, è tornato politicamente centrale, è salvo e più forte, ha governato l'Italia con risultati positivi e, grazie a donne e uomini straordinari, è tornato a vincere in molti Comuni e Regioni. Un Pd autonomo e forte in coalizioni competitive. Questa è stata ed è la strategia da perseguire. La vocazione maggioritaria che dobbiamo coltivare, non significa isolamento o settarismo.
Ciò che si è realizzato in questi anni costituisce un patrimonio di tutti.
Eppure puntuali, quando le cose stavano migliorando, sono tuttavia tornati i soliti rumori di sottofondo e permanenti. Nessuna reale proposta politica alternativa, ma un lungo e strisciante lavorio distruttivo che stava allontanando il PD dalla realtà. Non c'entra niente il pluralismo o la collegialità, che rappresentano condizioni essenziali di un partito e che anzi in questi due anni hanno avuto nel PD una nuova cittadinanza: quello che si è affermato è stato il rifiuto di sviluppare il confronto nelle sedi proprie per poi promuovere continue polemiche pubbliche. Mentre gli altri partiti rilanciavano il loro progetto, noi rischiavamo di implodere.
Non si poteva andare avanti così.
8 marzo 2021
SettegiorniPD in Regione Lombardia
La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia
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5 marzo 2021
Il PD non può rimanere fermo
Sono stato eletto proprio due anni fa. Abbiamo salvato il Pd e ora ce l'ho messa tutta per spingere il gruppo dirigente verso una fase nuova. Ho chiesto franchezza, collaborazione e solidarietà per fare subito un congresso politico sull'Italia, le nostre idee, la nostra visione. Dovremmo discutere di come sostenere il Governo Draghi, una sfida positiva che la buona politica deve cogliere.
Non è bastato. Anzi, mi ha colpito invece il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni.
Ma il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il Pd.
Visto che il bersaglio sono io, per amore dell'Italia e del partito, non mi resta che fare l'ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L'Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili.
Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli. A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie.
Ciao a tutte e tutti, a presto.
4 marzo 2021
TROPPA CARNE AL FUOCO!
Associazione Minerva, LabMonza, DESBri, GASpaccio, Koinè - Nati per discutere, nati per unire: un percorso di informazione, confronto e sensibilizzazione. I temi che saranno sotto i riflettori sono legati alla produzione e al consumo di carne: nutrizione e salute, diritti animali, impatto degli allevamenti intensivi sull'ambiente.