6 ottobre 2020

I decreti propaganda di Salvini non ci sono più


di Stefano Minnucci - Immagina

Dall’immigrazione a nuove norme per la sicurezza urbana. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri in tarda serata un decreto-legge che manda in soffitta i due decreti Salvini, introducendo, tra le varie cose, anche misure più stringenti sulla sicurezza urbana.

La soddisfazione del segretario dem Nicola Zingaretti è stata immediata: “I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista”, ha scritto su Twitter nei minuti in cui il cdm approvava il il nuovo decreto. D’altra parte si tratta di una modifica che il segretario dem ha voluto con forza, a partire da novembre 2019, quando da Bologna, durante l’iniziativa democratica Tutta un’altra storia, aveva proposto una nuova agenda di governo sottolineando nel suo discorso conclusivo “ci batteremo per cancellarli”.

È passato un anno e quei decreti non ci sono più. Si tratta quindi di una vittoria politica importante per il Partito democratico, che arriva dopo il netto successo ottenuto nella recente tornata elettorale e che di fatto riporta il nostro Paese sui binari della civiltà.

5 ottobre 2020

Caso Gregoretti. La Procura ha chiesto il "non luogo a procedere" per Salvini

Nello Scavo sabato 3 ottobre 2020 - Avvenire.it

Inizia il procedimento giudiziario contro l’ex ministro, accusato di sequestro di persona per aver impedito nel 2019 lo sbarco di 116 migranti Ma è solo l’inizio: ben più pesante il caso Open Arms

L’adunata convocata da Matteo Salvini a Catania arriva nel giorno in cui si apre il procedimento giudiziario (non ancora il "vero" processo) che in fondo preoccupa meno i legali del leader leghista rispetto al caso Open Arms: dove le prove raccolte e le ondivaghe versioni fornite allora dal Viminale rischiano di spingere l’ex ministro in un vicolo senza uscita, con il rischio di ritrovarsi – per effetto della Legge Severino – privato di cariche pubbliche prima ancora di una sentenza definitiva.

A Catania il leader della Lega, per l’epoca in cui era ministro dell’Interno, è accusato di sequestro di persona aggravato: secondo le contestazioni avrebbe impedito illegalmente lo sbarco dei 131 migranti raccolti dalla nave militare Gregoretti dopo il soccorso avvenuto al largo delle coste siciliane. I fatti risalgono alla notte del 25 luglio 2019 quando un peschereccio aveva soccorso 50 migranti a bordo di un gommone, poi avvicinato da un pattugliatore della Finanza che ne recuperò altri 91.

4 ottobre 2020

In Lombardia le vaccinazioni anti-influenza partiranno in ritardo

Le vaccinazioni della popolazione anziana contro l’influenza inizieranno non prima di novembre. Alla fine l’assessore Gallera lo ha dovuto ammettere, dicendo che a metà ottobre inizieranno solo con le categorie fragili e con le donne in gravidanza. Da novembre inizieranno con i cittadini dai 65 anni in su, anche se il ministero chiede di vaccinare i cittadini dai 60 anni in su, che in Lombardia sono poco meno di tre milioni. Ma i vaccini per gli adulti acquistati dalla Regione sono in tutto un 1,72 milioni, con una gara aperta per ulteriori 1,5 milioni, del cui esito non si sa ancora nulla. L’ultima gara è stata chiusa venerdì 25 settembre, e per cercare di ottenere le dosi richieste la Regione ha dovuto indicare un prezzo di 10 euro, il doppio della cifra a cui sono state acquistate le prime dosi, e a pagamento anticipato. Andrà a buon fine? Quel che è certo è che la prima gara è di marzo, e fu revocata perché l’unico partecipante aveva offerto i vaccini a un prezzo superiore a quello indicato dalla Regione, e solo a maggio l’assessorato alla sanità decide di aumentare i quantitativi richiesti.

Il Pd denuncia da luglio i ritardi della Regione, e solo ora, a ridosso della stagione fredda, il tema inizia ad essere rilevante. L’assessore Gallera sparge rassicurazioni e respinge le critiche, ma si guarda bene dal dire quando arriveranno i vaccini, quando saranno consegnati dalle case produttrici, come gli chiede il Pd.

3 ottobre 2020

3 Ottobre Giornata della Memoria e dell’Accoglienza


Il 16 marzo 2016 il Senato italiano ha approvato la proposta di legge del Comitato 3 Ottobre per l’istituzione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, volta a creare una memoria e una cultura dell’informazione e dell’accoglienza. La “Giornata della Memoria e dell’accoglienza” si celebra il 3 ottobre di ogni anno e coinvolge diversi Comuni, comunità locali e, in particolare, numerose scuole distribuite su tutto il territorio nazionale.

Le attività di commemorazione e sensibilizzazione prevedono anche la partecipazione diretta di rifugiati, sopravvissuti e parenti delle vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 e di altre stragi in mare.

27 settembre 2020

Buona Festa del Paese 2020 a tutti !


Quella di quest'anno è una Festa un po' particolare: 

il Covid-19 e le indicazioni che hanno seguito la pandemia, 

ci costringono ad una Festa "ristretta", in questa fase delicata anche per la ripresa delle scuole.

Non mancheranno i pranzi in famiglia, ma non ci saranno le manifestazioni pomeridiane o serali...

Siamo tutti consapevoli che è un sacrificio da compiere, ma vogliamo agire perchè l'appuntamento sia solo rinviato all'anno prossimo !

Lavoriamo tutti per tener basso il contagio: mascherina, distanze da rispettare nei luoghi pubblici e lavar spesso le mani anche coi disinfettanti.

Aiutiamo i nostri figli e nipoti a rispettare queste semplici regole: ne va la salute di tutti !

E che sia comunque una Buona Festa!

26 settembre 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Autunno lombardo

Ci sono voluti 4 mesi. Tanto è durata l’attesa per l’avvio della Commissione d’inchiesta su Covid-19, chiesta dalle minoranze e tenuta bloccata dalla maggioranza, anche per ragioni elettorali. Non può essere casuale che il via libera alla presidenza PD sia arrivato proprio mentre si chiudevano le urne delle amministrative. Con il dolore non si può scherzare, così come non si deve speculare sulla sofferenza.
E’ quello che, purtroppo, abbiamo visto e sentito in questi mesi. Parole vuote, spesso arroganti, misurate più sulla necessità di difendere se stessi che di tutelare i cittadini.
Dopo 4 mesi il virus è ancora minaccioso e i dubbi aumentano più che sciogliersi al sole, come molti sostenevano dovesse accadere al Covid-19.
E’ fondamentale che si faccia chiarezza e si dica ai lombardi che cosa è accaduto e in che cosa le istituzioni regionali siano mancate. Serve ai cittadini, serve alle istituzioni se non vogliono perdere definitivamente la loro fiducia. Una fiducia di cui, nonostante il voto espresso dalla maggioranza, non può più godere una giunta guidata da un governatore sempre più cupo e provato di fronte a indagini della magistratura che stanno distruggendo la residua credibilità di chi, non sappiamo per quanto, è chiamato governare la Lombardia.
Forse la maggioranza sperava che, rimandando tutto a settembre, le cose potessero aggiustarsi.
L’autunno è arrivato. Il virus è ancora minaccioso. Chi ha scommesso sul sole e sulle elezioni è più in difficoltà di prima.

Elezioni Amministrative congratulazioni ai nostri eletti e massimo impegno per il prossimo ballottaggio dei nostri candidati

cambiamoLombardia

19 settembre 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Non abbiamo bisogno di eroi

Nella “Vita di Galileo” il grande drammaturgo tedesco Berthold Brecht ci ha consegnato una delle sue frasi più famose: “sventurato il popolo che ha bisogno di eroi”.
Abbiamo molto parlato di eroi in questi mesi difficili citando i medici, gli infermieri, tutti coloro che ci sono stati accanto durante la pandemia.
Anche la politica è alla ricerca di eroi, ovvero di leader che diano l’impressione di risolvere ogni problema e di dare risposte semplici a problemi complessi, di proteggere cittadini che si sentono sempre più soli.
Ciò che ci rende soli, però, è forse proprio quello che ci viene raccontato come la soluzione di ogni problema.
L’eroe ha bisogno di nemici e, spesso, se li crea ad arte, per poter dimostrare quanto sia necessario il suo intervento. Proporsi come eroi o salvatori è un vezzo abbastanza diffuso nella politica italiana e chi guida la Lombardia non è esente da questa tentazione: il sostenere di non aver sbagliato nulla è un chiaro sintomo di questa patologia.
In Lombardia non abbiamo bisogno di eroi, ma di persone che facciano fino in fondo il loro dovere, senza spendere troppe parole. Proprio come medici, infermieri, volontari, forze dell’ordine, insegnanti, protezione civile…
Forse, allora, abbiamo bisogno di persone come don Roberto Malgesini. Di lui non si ricordano parole, ma centinaia di gesti silenziosi che ora stanno emergendo nei volti di coloro che ne piangono l’assurda morte.
Don Roberto ci ricorda che abbiamo bisogno di santi, ma, visto che non ne nascono poi molti, possiamo anche accontentarci di persone che sappiano vivere guardando in faccia gli altri e non pensando solo a ciò che può essere utile per fregarli.

Siamo con voi il 20 e 21 settembre sosteniamo i nostri sindaci e i nostri candidati

avanticosi