25 aprile 2022

20 aprile 2022

Partito Democratico

L’Europa ha il dovere di dare asilo a chi fugge dalla guerra.

Da qualunque guerra.

Non possono esserci profughi di serie A e di serie B.



15 aprile 2022

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Primavera non bussa, lei entra sicura

Pasqua è festa della vita che rinasce, non a caso si colloca dopo la prima luna piena che segue l’equinozio di Primavera, ovvero il punto in cui le tenebre della notte arretrano rispetto alla luce e la notte stessa è illuminata dalla luna alla sua massima luminosità. Sono metafore della vita, simboli di rinascita legati a un ritmo della natura che noi esseri umani ascoltiamo sempre meno e seppelliamo sotto il progresso e la tecnica che ci illudono di essere onnipotenti, ma si trasformano sempre più spesso in incubi potenzialmente distruttivi.
È una Pasqua segnata dalla guerra e dalla pandemia, ma non per questo non arriva, così come la Primavera, che “non bussa, lei entra sicura”, come cantava Fabrizio De André, e richiama tutti noi al fatto che è sempre possibile risollevarsi dagli errori, risorgere dalle sconfitte, sperare in un futuro migliore. Ma tutto questo non accade se non c’è un seme gettato nella terra, seme che prima riposa, poi muore e solo così genera nuova vita. C’è chi dice che la società e la politica dovrebbero rimodellarsi secondo la straordinaria capacità cooperativa del mondo vegetale, che intreccia relazioni che lo rendono alberi e piante resistenti e adattabili, molto più di noi esseri del mondo animale che tendiamo a cadere in conflitti che distruggono noi stessi e gli altri.
La pandemia, che speriamo di poterci presto lasciare alle spalle, ci invita a ripensare il nostro modo di vivere nell’ambiente e a fare tesoro di errori che abbiamo pagato a carissimo prezzo, soprattutto in Lombardia, come ha ben ricostruito la Commissione d’Inchiesta Covid.
La guerra, che ci auguriamo finisca prima possibile, ci induce a trovare un nuovo equilibrio internazionale meno schiavo della potenza e più aperto all’autorità che crea libertà.
La Pasqua, che, come la Primavera, arriva anche senza nostri meriti, ci regali pace e voglia di futuro.

È ora di cambiare Una Lombardia diversa è possibile

sveglia_2023-01

23 marzo 2022

Newsletter Pd Lombardo - Medici di Base, uno scandalo da denunciare

Gli ultimi aggiornamenti sulle attività del Partito Democratico Lombardo

Care democratiche, cari democratici,
 
viviamo davvero giorni difficili, in cui le emergenze sembrano sommarsi l’una all’altra: non solo ci troviamo davanti a uno scenario internazionale estremamente preoccupante, ma alle conseguenze sanitarie, sociali ed economiche della pandemia si sommano ora quelle della guerra e del grande lavoro che la comunità democratica sta facendo per l’aiuto e l’accoglienza dei profughi.
 
Accanto a tutto questo, però, non possiamo mettere in secondo piano i gravi problemi strutturali dei nostri territori, difficoltà che sono imputabili per intero al modo in cui Lega e centrodestra governano - da quasi trent’anni! - la nostra Regione.
 
Tra i più emblematici c’è il disastro della medicina territoriale, che la gestione dell’emergenza CoViD da parte di Regione Lombardia ha, se possibile, mostrato in modo ancora più evidente. La carenza di Medici di Base e di Pediatri di libera scelta ne è la plastica dimostrazione: centinaia di migliaia di cittadini lombardi sono alle prese, nei loro Comuni, con questo problema gravissimo i cui effetti si riverberano su tutti ma particolarmente sulle persone più fragili.
 
La nostra comunità democratica sente il dovere di denunciare uno stato di cose ormai insostenibile e di proporre soluzioni alternative che riparino a questa situazione disastrosa: abbiamo attivato una raccolta firme che terremo in tutti i Circoli del PD lombardo: troverete a questo link un rapido riassunto delle nostre azioni e proposte, da veicolare anche via social.
 
Proprio per questo la raccolta firme non sarà soltanto nelle piazze ma anche in rete, con la possibilità di firmare la petizione anche online.
 
FIRMA QUI LA PETIZIONE SOS MEDICI DI BASE
 
Infine, quanti tra noi possono partecipare attivamente - in raccordo con il proprio Circolo - all’organizzazione di banchetti e gazebo, troveranno a questo link altri materiali: un volantino con il dettaglio delle nostre proposte, il testo per la raccolta delle firme e la card da utilizzare sui social nei formati png e jpeg.
 
Ci attende un grande lavoro, ma so che lo faremo insieme.
 
Un caro saluto,
 
Vinicio Peluffo
Segretario regionale PD lombardo
 
 

20 marzo 2022

Newsletter Eurodeputati

EDITORIALE

BRANDO BENIFEI

Capodelegazione PD, Membro Commissione Mercato Interno e Protezione dei consumatori.
brando.benifei@europarl.europa.eu

Il 24 febbraio scorso è iniziata l'invasione della Russia in Ucraina e il prossimo 24 marzo, fra una settimana dal momento in cui scrivo queste parole, i leader europei si troveranno intorno al tavolo del Consiglio per un summit preceduto lo stesso giorno da una riunione straordinaria della Nato. Trenta giorni sono pochissimi nella misura dei grandi accadimenti che scandiscono il ritmo della Storia, soprattutto se paragonati ai 77 anni di pace europea che li hanno preceduti.
Certo c'è stata la guerra dei Balcani, ma mai in questi 77 anni si era arrivati a un conflitto di tali proporzioni, con il coinvolgimento di una potenza militare come la Russia e con il rischio concreto di escalation. Un disastro umanitario che ha già mietuto migliaia di vittime civili e che ha provocato oltre tre milioni di profughi ucraini in tre settimane.

18 marzo 2022

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale L’accoglienza vince. E la Regione?

La generosità scattata nei confronti dei profughi ucraini è ammirevole. Migliaia di lombardi si stanno prodigando in diversi modi per fornire ospitalità, assistenza, generi alimentari e altri conforti a chi arriva dall’Ucraina e a tutti coloro che hanno raggiunto i paesi confinanti. Una grande testimonianza di solidarietà che ha superato in un baleno anni di polemiche e diffidenze nei confronti dei profughi e di paventate invasioni. Non è facile capire che cosa abbia fatto scattare questa grande ondata di partecipazione, ma di certo può avere giocato la sensazione, alimentata dai due anni di pandemia, che nessuno può sentirsi al sicuro rispetto a minacce e sofferenze che fino a qualche tempo fa parevano lontane da noi.
Anche le istituzioni si sono mosse, ma non hanno ancora superato un limite che spesso caratterizza le grandi operazioni di emergenza: il centralismo, sia esso nazionale o regionale.
In Lombardia ci si riempie da anni la bocca con la parola autonomia, ma si lasciano cronicamente soli gli amministratori locali, le organizzazioni di volontariato e del Terzo Settore e, spesso, i singoli cittadini. L’emozione di queste settimane di guerra in Ucraina ha moltiplicato la solidarietà, ma il più delle volte si tratta di libere e spontanee iniziative che non hanno ancora trovato un’adeguata sponda nelle istituzioni regionali. Il presidente Fontana, come suo solito, si è limitato a fare appello al Governo perché fornisca risorse e individui luoghi di accoglienza e ha semplicemente avviato un censimento di possibili sistemazioni alberghiere. In realtà, ha anche messo a disposizione gli ex covid-hotel e altri immobili regionali, fatta eccezione per le foresterie dei parchi, che risultano ancora incomprensibilmente inibite all’accoglienza. Per fortuna, migliaia di donne e minori ucraini in queste settimane hanno trovato accoglienza informale e diffusa, perché fosse stato per la macchina regionale…
Non sarà una competenza diretta di chi governa la Lombardia, ma la valorizzazione delle autonomie locali, del variegato mondo sociale e il sostegno ai cittadini che si mobilitano con generosità, è parte fondamentale di un sano percorso di autonomia che non voglia trasformarsi, come è accaduto in questi anni in Lombardia, in sterile centralismo regionale.

Sabato 19 marzo Tutti a Milano contro la guerra

sabato12-arco-pace

24 gennaio 2022

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Questione di numeri

Nella nostra società i numeri sono tutto, basti pensare al diluvio di cifre con cui viene raccontata quotidianamente la pandemia o alle acrobazie che qualche auto-candidato al Quirinale sta tentando sui numeri, inseguendo scoiattoli di varie specie. I numeri spesso, però, non esauriscono la realtà o rischiano di toglierle dimensioni che rimangono fondamentali per la vita buona delle persone. Pensate, per fare un drammatico esempio in sintonia con la prossima Giornata della memoria, che cosa comportò il fatto di ridurre le persone a numeri, tatuati sulla pelle.
Questa strana digressione numerica è utile per capire quanto sia arido l’atteggiamento di chi risponde alle domande e alle preoccupazioni dei cittadini snocciolando cifre atte solo a difendere il proprio operato.
Migliaia di lombardi lamentano di aver dovuto fare code o attendere giorni per avere un tampone? La regione ha fatto milioni di tamponi, non si capisce di che cosa vi lamentiate!
I numeri record dei vaccini vengono utilizzati per dire che la macchina sanitaria lombarda funziona a pieno regime e che nessuno può metterne in dubbio l’eccellenza. Anche se poi i cittadini continuano a sentirsi soli se hanno un problema di salute da risolvere. Alla faccia della sanità territoriale, che rimane una sconosciuta in Lombardia.
I numeri sono importanti per capire la realtà, ma non la esauriscono e, soprattutto, non consentono alle persone di sentirsi comprese nei loro problemi quotidiani. La sensazione è che, a forza di sentire numeri distanti dalla propria quotidianità, nei cittadini cresca una sorta di rassegnazione riguardo la possibilità di sentirsi accompagnati nelle proprie difficoltà. E questo pare valere soprattutto per i giovani.
La forza dei numeri è spietata. Anche in politica. Ma i numeri possono essere spietati con le persone.
Abbiamo spesso la brutta sensazione che chi governa la Lombardia utilizzi i numeri per giustificarsi più che per capire come aiutare i lombardi a vivere meglio.

27 gennaio Giornata della Memoria

card-memoria22

24 dicembre 2021

Newsletter Pd Lombardo - Verso un 2022 decisivo non solo per la nostra comunità democratica ma per l’intera Lombardia

Gli ultimi aggiornamenti sulle attività del Partito Democratico Lombardo

Care democratiche, care democratici,

oggi vorrei soprattutto farvi i miei migliori auguri per un Natale sereno, da trascorrere con coloro che amiamo, e per un 2022 che finalmente ci consenta di uscire dalla pandemia e di riprendere con la maggiore “normalità” possibile la vita di ogni giorno che - come sappiamo bene, essendo il vivere politico costituito essenzialmente da questo - è fatta anche di relazione, confronto, presenza in mezzo agli altri.
 
Il prossimo anno sarà decisivo non solo per la nostra comunità democratica ma per l’intera Lombardia: ci saranno infatti elezioni importantissime in tanti Comuni grandi e piccoli, e inizieremo quella preparazione alle elezioni regionali del 2023 in cui è indispensabile che il nostro partito faccia da collante e da motore per una proposta credibile, che possa davvero competere - dopo quasi trent’anni di centrodestra - per dare alla Lombardia il governo che merita: progressista, attento all’ambiente, al lavoro e alla salute di ogni cittadino; civico, aperto, inclusivo.
 
In occasione dell’Assemblea regionale che avevamo tenuto a inizio novembre davanti a Enrico Letta, avevo preso a prestito l’efficace immagine usata da Beppe Sala, quando aveva paragonato la competizione per le prossime elezioni regionali alla scalata dell’Everest. È bella e calzante, ma come dimostra proprio l’Everest, partendo per tempo e con la dovuta preparazione, equipaggiati con l’attrezzatura migliore, attenti a ogni compagno di cordata, non c’è montagna che non si possa scalare.
Noi vogliamo fare esattamente questo e sapremo farlo.
 
Sempre in quell’Assemblea aperta, parlando di percorso e di cammino, mi era venuto in mente il bellissimo verso del poeta spagnolo Antonio Machado, là dove dice: Caminante, no hay camino: se hace camino a l’andar.
Parla a propria volta di quale sia il nostro compito per il prossimo anno. Quasi spiace tradurlo ma suona più o meno così: Viandante, non c’è il sentiero, il sentiero si apre camminando.
 
È la frase che ho scelto per farvi i miei auguri: che possa farci compagnia in questi giorni di meritato riposo nelle nostre famiglie e che ci sia di ispirazione per il viaggio entusiasmante che tutti insieme ci attende.
 
Buon Natale,

Vinicio Peluffo
Segretario regionale PD lombardo